venerdì 5 novembre 2010

SCUOLA, GELMINI PREMIA I 34 'SECCHIONI' D'ITALIA
PER LORO PERIODO STUDI IN UNIVERSITA' ITALIANE O STRANIERE

Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha premiato, presso l'Accademia dei Lincei di Roma, i 34 migliori studenti d'Italia, ragazzi e ragazze (poche, erano solo due) che si sono distinti per aver partecipato a olimpiadi nazionali e internazionali di quelle materie come la matematica, l'informatica, le scienze della terra che per molti dei loro compagni restano arabo anche dopo cinque anni filati di scuola.
L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto ministeriale 'Io merito' grazie al quale dal 2007 i migliori studenti del paese, per esempio quelli che prendono 100 e lode alla maturita' e quelli che si distinguono in particolari competizioni, vengono premiati con bonus, benefit per l'accesso ai luoghi di cultura, partecipazione a iniziative formative, ma anche con assegni che lo studente puo' poi utilizzare a suo piacimento. Per esempio per i cento e lode ci sono in palio 650 euro. Quello di stamattina e' stamattina e' stato un ulteriore riconoscimento che il ministero dell'Istruzione, insieme all'Accademia dei Lincei, nell'ambito di un protocollo di collaborazione siglato oggi, hanno voluto attribuire ai ragazzi che si distinguono per l'impegno nello studio. I 34 'secchioni' d'Italia potranno passare un periodo di studi all'interno di una delle realta' universitarie di eccellenza nel paese o all'estero.
"Oggi e' davvero una bella giornata per la scuola italiana- ha sottolineato il ministro parlando ai ragazzi- I risultati che avete saputo raggiungere mettono in evidenza tutte le potenzialita' del nostro sistema di istruzione, che pero' deve imparare a saper accogliere con meno diffidenza il cambiamento.
Speriamo che le celebrazioni dei 150 anni dall'Unita' d'Italia siano non solo un momento di festa ma anche l'occasione per una riscoperta della scuola italiana che ancora oggi e' l'istituzione piu' importante del paese. Tuttavia dobbiamo essere aperti ai cambiamenti e non limitarci a difendere lo status quo".
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
ARRIVA LA "GUIDA AI FILM PER RAGAZZI"
OLTRE 700 SCHEDE E 200 FOTO PER CREARE PERCORSI CINEMATOGRAFICI

Notiziario Minori Roma, 5 nov. - Una guida al cinema che parla il linguaggio dei ragazzi, con competenza, divertimento, precisione e passione e che puo' essere una preziosa alleata nella formazione dello sguardo di futuri spettatori. E' l'idea della 'Guida ai film per ragazzi' (Editrice Il Castoro),compilata da Michele Ravasio, Mattia Mariotti, Francesco Zurlo con Barbata Sorrentini e Orietta Mizzoni, frutto di un intenso lavoro redazionale durato tre anni.
Si tratta di una guida ragionata, ricca di informazioni e curiosita', coloratissima e scritta con un linguaggio adatto ai piu' piccoli. Uno strumento prezioso per orientarsi nell'universo del cinema per ragazzi. La Guida passa in rassegna oltre 700 schede di film disponibili sul mercato, reperibili in DVD, tutti regolarmente passati dalle sale cinematografiche. Uno strumento destinato a bambini e ragazzi (da 0 a 14 anni) - per la semplicita' di lettura e la grafica -, e a quei genitori che hanno bisogno di orientarsi nelle scelte, agli insegnanti che vogliono creare dei percorsi didattici e a tutti gli operatori che cercano una guida nel mare dei film per ragazzi.
La guida e' corredata da oltre 200 fotografie su 520 pagine ed e' uno strumento utile per costruire dei veri e propri percorsi tematici all'interno della cinematografia per ragazzi.
In ogni scheda di un film, infatti, oltre ai dati tecnici, sono indicate le principali categorie tematiche di riferimento, il genere e il suggerimento sull'eta' ideale dello spettatore.
Ogni scheda, inoltre, riporta anche la dicitura: "Se ti piace vedi anche", con cui si consigliano alcuni titoli che potrebbero essere apprezzati da chi ha amato un determinato film. Si tratta, pero', di consigli talvolta anche poco prevedibili, in grado magari di allargare un po' gli orizzonti pur rimanendo in territori contenutistici e/o formali simili.
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
ECCO NUOVO BANDO,
TORNA "MANGIA BENE CRESCI MEGLIO"
GALAN:
FONDAMENTALE ALIMENTAZIONE CORRETTA PER I RAGAZZI

La campagna 'Mangia Bene Cresci Meglio' e' al via anche quest'anno con la pubblicazione del nuovo bando.
"Seguire una sana e corretta alimentazione e' fondamentale, soprattutto per i nostri ragazzi che con questa edizione avranno modo di misurarsi anche con i nuovi temi inseriti nella campagna". Cosi' il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan, annuncia la pubblicazione sul sito www.mangiabenecrescimeglio.it del nuovo bando per l'edizione 2011 della campagna.
Due, spiega Galan, i nuovi argomenti che saranno affrontati:
"L'importanza di una informazione trasparente circa l'origine dei prodotti alimentari, esigenza sempre piu' sentita dai consumatori e dai produttori che deve entrare a far parte dell'educazione dei nostri ragazzi; e l'attenzione verso il consumo eccessivo e in particolar modo allo spreco di cibo. E' utile ricordare- prosegue il ministro- che secondo recenti studi (il Libro Nero sullo spreco alimentare dell'Universita' di Bologna) nei 27 Paesi dell'Unione si sprecano 179 kg di cibo pro capite all'anno e solo in Italia il 40% della frutta, della verdura e della carne.
E' importante quindi che i nostri giovani siano consapevoli di questi dati e di quanto sia prezioso questo cibo in un mondo in cui ci sono ancora milioni di persone che soffrono la fame".
'Mangia Bene Cresci Meglio' e' una campagna di sensibilizzazione promossa dal ministero, "rivolta ad alunni e insegnanti delle scuole secondarie di primo grado italiane- dice ancora la nota- nata per proporre ai giovani una maggiore attenzione sulle proprie scelte alimentari. La campagna prevede la produzione di annunci pubblicitari, da realizzarsi in classe attraverso un lavoro di gruppo, sui temi della sana alimentazione e della varieta' e qualita' del nostro patrimonio agroalimentare.
Scopo della campagna e' di attirare l'attenzione dei giovani sull'importanza di essere consapevoli delle proprie scelte alimentari e fornire loro strumenti critici per difendersi da messaggi pubblicitari negativi sull'alimentazione.
Altresi', la campagna si propone di sensibilizzare i giovani sull'importanza della varieta' e qualita' del patrimonio agroalimentare italiano".
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
MILANO: 2500 I VOLONTARI CARITAS, CON TANTI GIOVANI
PAREGGIATE LE RICHIESTE DEGLI ADULTI

Fare volontariato in Caritas piace anche ai giovani. Nel 2009 infatti, lo Sportello del volontariato dell'organismo diocesano ha ricevuto 350 richieste da parte di persone "adulte" (dai 30 e i 67 anni) e quasi altrettante, 345, da giovani di eta' compresa tra i 18 e i 30 anni. A questi poi, bisogna aggiungere i 98 volontari (tra i 18 e i 30 anni) che hanno scelto di trascorrere le loro vacanze in uno degli 11 cantieri della solidarieta' aperti da Caritas in America Latina, Medio Oriente, Europa dell'Est e Asia.
Complessivamente, sono circa 2.500 i volontari di Caritas impegnati nei 300 centri di ascolto diffusi su tutto il territorio della diocesi di Milano. E ai volontari sara' dedicato il convegno diocesano che ogni anno raduna a Milano il "popolo della Caritas". Il prossimo anno, infatti, e' stato proclamato dalla Ue anno europeo del volontariato. È bene pero' sgomberare subito il campo da un equivoco: "A volte abbiamo avuto l'impressione che le istituzioni scaricassero sul terzo settore responsabilita' e compiti che sono loro propri. È bene ricordare che il nostro spirito di collaborazione non puo' diventare pretesto per un disimpegno da parte della politica su alcune questioni sociali". I volontari di Caritas ambrosiana sono, in genere, "persone con grandi energie e risorse, ma che hanno per lo piu' i capelli bianchi", sottolinea don Roberto Davanzo. Si impone quindi (come in generale per tutte le realta' del terzo settore) il problema del ricambio generazionale "e su questo terreno intendiamo proprio concentrare i nostri sforzi", conclude don Davanzo.
Sforzi che stanno iniziando a dare i primi frutti, come testimoniano i 345 nuovi volontari "under 30". Spesso si tratta di studenti che, anche se non frequentano assiduamente l'oratorio, si trovano in sintonia con i valori cristiani . Ha inoltre un interesse specifico per il singolo progetto formativo, per il quale e' disposto a informasi e approfondire.
Unico limite - fanno osservare gli operatori -: e' poco disponibile a impegnarsi nel lungo periodo.
Il convegno diocesano si terra' domani, sabato 6 novembre, a partire dalle ore 9 presso la Casa Cardinal Schuster (via Sant'Antonio, 5). Parteciperanno monsignor Giancarlo Perego, direttore della fondazione Migrantes, Alessandro Martini, direttore della Caritas di Firenze, monsignor Giovanni D'Ercole, vescovo ausiliare della diocesi dell'Aquila.
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
DIPENDENZA DA TABACCO: ADOLESCENTI A CONFRONTO
LO STUDIO CANADESE DELLA BRITISH COLUMBIA.

I ricercatori canadesi della British Columbia hanno effettuato uno studio su un campione di oltre 7000 studenti di eta' compresa tra i 12 e i 19 anni, per capire le differenze nel modo in cui, ragazze e ragazzi, percepiscono il proprio comportamento nei confronti del fumo.
L'idea da cui sono partiti e' che esistano modalita' diverse tra donne e uomini di vivere e sentire la propria identita' di fumatore. Agli studenti canadesi selezionati e' stato distribuito un questionario nel quale veniva richiesto il numero medio di sigarette fumate negli ultimi sette giorni, nell'ultimo mese e il livello di dipendenza dal tabacco.
Inoltre, venivano forniti una serie di profili ai quali i ragazzi potevano associarsi: "fumatore", "fumatore occasionale", "non fumatore", "ex fumatore", ecc. I responsi dei ragazzi sono stati divisi in 3 gruppi: coloro che avevano scelto un solo profilo (oltre 6500), coloro che ne avevano indicati 2 (268) oppure tre (23). I ragazzi intervistati avevano in media 15 anni ed erano, per la maggior parte, non fumatori. Dai risultati e' emerso che, nell'ultimo mese, le ragazze avevano fumato piu' dei ragazzi e sembravano mostrare una maggiore propensione nel ricorrere a diversi profili per descrivere il proprio atteggiamento nei confronti del fumo, ad esempio come "ex-fumatrici" oppure "fumatrici occasionali". I ragazzi, dal canto loro, riportavano un maggior numero di sigarette fumate quotidianamente e registravano un punteggio piu' alto nella percezione della propria dipendenza. Non si riscontravano invece particolari differenze nell'eta' media in cui si iniziava a fumare e nei livelli di percezione della dipendenza tra coloro che risultavano essere fumatori. A questo scopo risulterebbe utile, concludono i ricercatori, attivare programmi di prevenzione distinti: uno per prevenire l'inizio del vizio e la sua progressiva stabilizzazione in forma di dipendenza; l'altro, piu' intensivo e differenziato per genere maschile e femminile, dedicato ai fumatori gia' dipendenti.
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
ROMA, CONTROLLI MINICAR: 32 SEQUESTRI E 45 MULTE
TROVATI VEICOLI MODIFICATI E PASSEGGERI CON CONDUCENTI MINORENNI

I Carabinieri del Comando provinciale di Roma nelle ultime 48 ore hanno avviato controlli mirati alle minicar. Agili e scattanti come motorini, ma auto a tutti gli effetti, anche per quanto riguarda il loro coinvolgimento, sempre piu' frequente, negli incidenti stradali.
Queste 'vetturine' sono sempre piu' in voga tra i minori che di frequente le utilizzano per il tragitto casa scuola, e viceversa, nelle ore di punta del traffico capitolino. I controlli sono stati svolti durante i servizi di prevenzione eseguiti lungo le strade della Capitale e provincia. I militari sono stati impegnati in specifiche attivita' di verifica alle minicar riscontrando numerose infrazioni al Codice della strada.
Su 383 quadricicli controllati, 32 sono stati sequestrati per trasporto di passeggeri da parte di conducenti minori.
Quarantacinque sono stati sanzionati per infrazioni al Codice della strada. Le principali infrazioni contestate vanno dal trasporto del secondo passeggero da parte di conducente minorenne, alle modifiche tecnico-costruttive come gli allestimenti da 'Fast&furious': aggiunta di serbatoi, modifiche all'avvisatore acustico, modifiche allo sterzo, modifiche alle targhe e ai loro supporti, sostituzione delle ruote con pneumatici maggiorati, sostituzione degli scarichi con altri non omologati per guadagnare potenza e quindi velocita', le luci, non conformi, e vetri oscurati. Tali modifiche aggravano ulteriormente i gia' poco elevati standard di sicurezza.
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 2010
I BAMBINI NON VEDONO COME GLI ADULTI
LA SPIEGAZIONE DA UNO STUDIO PUBBLICATO SU 'PERCEPTION'

I bambini non vedono gli oggetti nello stesso modo in cui li vedono gli adulti almeno fino all'eta' di 13 anni.A rivelarlo e' uno studio pubblicato dalla rivista specializzata Perception, secondo il quale i piu' piccoli non sarebbero in grado di interpretare correttamente le ombreggiature che ci dicono se un oggetto tridimensionale e' concavo o convesso.
Per scoprirlo Jim Stone dell'University of Sheffield ha preso in esame 171 bambini tra i 4 e gli 11 anni sottoponendo loro 10 immagini che potevano essere percepite come concave o come convesse: 5 immagini riproducevano oggetti 'naturali' (per esempio l'impronta di un piede nella sabbia), 5 invece delle figure geometriche. E' emerso che soprattutto gli stimoli visivi 'naturali' vengono percepiti dai bambini come se la illuminazione venga dall'alto, e che questa propensione (per ogni tipo di immagine) aumenta nettamente con l'eta'. Questo suggerisce che l'abilita' di interpretare l'ombreggiatura intorno ai profili degli oggetti tridimensionali si affini appunto man mano che passano gli anni. "La percezione dell'ombreggiatura intorno ai profili degli oggetti tridimensionali e' essenziale per la vista umana - spiegano gli esperti - finche' la direzione dell'illuminazione non e' nota infatti non si riesce a definire la forma esatta di un oggetto e la sua posizione nello spazio. In assenza di informazioni sull'illuminazione, il cervello degli adulti da' per scontato che la luce venga dall'alto e in base a questo interpreta un oggetto." Assumendo che il tasso di crescita di questa abilita' proceda allo stesso ritmo sin dalla nascita, e' ragionevole supporre, secondo i ricercatori, che la capacita' di dare per scontato che la luce venga dall'alto e in base a questo interpretare un oggetto insorga a circa 21 mesi di eta', ma che la visione non raggiunga una piena maturazione fino ai 13 anni di eta'.
"I bambini vedono il mondo diversamente dagli adulti - conclude Stone - Non stupisce che non riescano a guardare una nuvola senza vedere un cane o un orsacchiotto".
Notiziario Minori Roma, 5 novembre 201