martedì 15 febbraio 2011

LATTE, UN BICCHIERE AL GIORNO SENZA 
CONTROINDICAZIONI   SEMINARIO 
DELL'UNIVERSITÀ      LA   SAPIENZA
Un bicchiere di latte al giorno fa bene alla salute. Questo e' il messaggio lanciato da "Il latte oggi: salute tra ricerca ed innovazione", il seminario dell'Universita' La Sapienza di Roma nato in collaborazione con Parmalat. Il latte, infatti, e' un alimento completo, ricco di calcio, proteine, vitamine e sali minerali, ed e' essenziale non solo per la crescita dei bambini, ma anche per gli adulti. In commercio esistono diversi tipi di latte, da quello di vacca intero a quello di mandorla, l'importante e' berne almeno 1 tazza da 250 grammi al giorno. Secondo la dottoressa del Del Balzo, nutrizionista del dipartimento di Fisiopatologia Medica dell'universita' La Sapienza di Roma, il latte e' un elemento indispensabile a tutte le eta' e i grassi in esso contenuto non giustifica la sua eliminazione dalla dieta di chi soffre di patologie legate alla presenza di grassi nel sangue, come la dislipidemia. Inoltre, il latte non e' ritenuto responsabile dell'insorgenza delle malattie cardiovascolari.
In piu', il latte vaccino e' ricco di biopeptidi, che sono in grado di fungere da scudo contro il cancro e l'ipertensione, un problema che colpisce un italiano su quattro e uccide ogni anno circa 240mila persone. Inoltre, il latte contiene l'acido linoleico coniugato, anche conosciuto con il nome di CLA. L'acido linoleico, recentemente e' stato oggetto di studio, secondo alcune ricerche, infatti, avrebbe capacita' anti-adipe, anti-diabete ed anti-cancro.
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011
RISCHIO ANORESSIA TRA LE ADOLESCENTI CHE USANO
FACEBOOK  I RISULTATI  DI  UNO  STUDIO ISREALIANO
I medici hanno trovato una nuova fonte di disturbi alimentari tra i giovani: Facebook.
Secondo un recente studio, piu' gli adolescenti usano il social network, piu' sono alti i rischi che sviluppino forme di anoressia e bulimia.
Alcuni ricercatori dell'Universita' di Haifa (Israele) hanno chiesto a un campione di 248 ragazze, tra i 12 e i 19 anni, informazioni sulle loro abitudini alimentari, e sui loro siti e programmi televisivi preferiti. Si e' scoperto che le adolescenti piu' soggette ad anoressia e bulimia sono quelle che passano piu' tempo su Facebook e su siti di moda e musica.
Contribuirebbero ai disordini alimentare anche programmi televisivi come Gossip Girl.
Facebook ha immediatamente contestato la validita' dello studio.
"I giovani sono circondati da foto di modelle nelle riviste e da immagini di corpi perfetti delle stelle del cinema, ma quando usano Facebook trascorrono delle ore con i loro amici. Le persone passano molto tempo con gli amici anche nella vita reale, e questo non pregiudica la qualita' delle loro diete. Non crediamo quindi che Facebook aumenti il rishio di disordini alimentari", ha detto un portavoce del social network.
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011

"I MESTIERI DEL MARE", PER I GIOVANI IN TEMPO DI CRISI
PROGETTO FORMATIVO PER LE SCUOLE DI GENOVA
Mentre Genova si interroga ancora sulla sua vocazione futura, se legata ancora all'industri o al turismo, e' il porto a candidarsi come stabile e costante fonte di ricchezza e di sviluppo futuro.
E cosi' il Comune di Genova promuove l'iniziativa "I mestieri del Mare", un iniziativa presentata oggi al Port Center dall'assessore alle Politiche del lavoro del Comune, Mario Marginei, insieme ad Eugenio Massolo, presidente dell'Accademia Italiana Marina Mercantile, di cui il progetto prevede la partecipazione attiva, insieme al Genoa port Center e alla Provincia di Genova. Il progetto e' rivolto agli studenti delle scuole medie secondarie di primo grado: si parte dal video scaricabile via internet che illustrera' le diverse figure professionali legate al porto e al mare.
si passera' poi ai incontri tematici d'orientamento cui fara' da sfondo la mostra fotografica "Luoghi condivisi". Analisi delle cpompetenze, percorsi formativi e le opportunito' di lavoro.
pochi settimane fa, il presidente dell'autorita' portuale Luigi Merlo aveva parlato di porto d'africa e della possibilita' di circa mille nuovi posto di lavoro, compresi quelli generati dall'indotto.
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011
I PEDIATRI: "TUTELARLI DALL'INQUINAMENTO 
NELLE  CITTÀ" "SONO I SOGGETTI PIÙ 
FRAGILI   E   QUELLI   PIÙ   A   RISCHIO"
"Sindaci, presidenti di Regione e governo adottino le misure necessarie affinche' i bambini vengano tutelati dai rischi correlati all'inquinamento atmosferico, soprattutto nelle citta' in cui si registrano continui superamenti dei limiti delle particelle sottili". E' l'appello lanciato da Alberto Ugazio, presidente della Societa' italiana di pediatria.
"Il problema- spiega- non riguarda solo Milano, dove in questo momento si registra una situazione particolarmente critica, ma e' nazionale. Molte altre citta' (Brescia, Frosinone, Monza, Lucca, Bergamo, Torino,Mantova, Napoli ecc.), secondo dati diffusi pochi giorni fa da Legambiente, hanno oltrepassato o stanno per superare il limite consentito dei 35 giorni di sforamento dei livelli di Pm10, considerato dalla normativa la linea estrema per proteggere la salute dei cittadini. E a Roma si registrano superamenti persino nella centralina di Villa Ada, in un'area completamente verde".
I bambini, come sottolinea Ugazio, "sono i soggetti piu' fragili e necessitano di una attenzione prioritaria. E' notorio che l'esposizione agli agenti inquinanti e' tanto maggiore quanto piu' si e' vicini al suolo. Inoltre i loro polmoni sono in via di formazione e se il loro sviluppo viene alterato e' piu' probabile andare incontro da adulti a una broncopneumopatia cronica ostruttiva. Le famiglie- conclude- preoccupate per la salute respiratoria dei loro figli, si uniscano ai pediatri per portare queste preoccupazioni all'attenzione della politica".
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011
SM,    IN   GRAVIDANZA    L'INTERFERONE 
E' RELATIVAMENTE SICURO I DATI DELLO 
STUDIO   SIN REALIZZATO SU 388 PAZIENTI
L'incidenza della Sclerosi multipla (Sm) tra le donne in eta' riproduttiva e' molto elevata: si stima che circa 2 milioni di persone al mondo ne soffrano, con frequenza due volte superiore nelle donne rispetto agli uomini. Fortemente sentita e diffusa e' l'esigenza tra le pazienti, future mamme, in cura con Inteferone ß, un farmaco modificante il decorso della malattia, di conoscere gli effetti di tale terapia sulla gravidanza, i rischi legati all'esposizione del farmaco, la necessita' o meno di sospendere il trattamento prescritto per il controllo della Sm, o addirittura di sospendere la gravidanza, per scongiurare effetti sul feto esposto in utero.
Il gruppo di studio Sm-Sin (Societa' italiana di neurologia), coordinato dalla professoressa M.P. Amato, neurologa presso il dipartimento di Neurologia dell'Universita' di Firenze, ha condotto una ricerca per valutare l'andamento della gravidanza e le conseguenze per il feto dell'esposizione in utero a Interferone ß, valutando inoltre rischio di aborto spontaneo.
Le pazienti intervistate sono state suddivise in due gruppi: un gruppo costituito da pazienti che avessero sospeso l'IFN- ß, a meno di quattro settimane dal concepimento, e quindi considerate "esposte" al farmaco ed un gruppo rappresentato da chi aveva sospeso la terapia piu' di quattro settimane prima del concepimento o che non era mai stata trattata. Sono state analizzate 396 gravidanze di 388 pazienti, e di queste, 88 sono state classificate come "esposte" (esposizione media 4,6+/-5,8 settimane). I dati hanno mostrato che in queste pazienti la terapia non ha provocato alcun aumento di aborto spontaneo (OR 1,08, CI 95% 0,4-2.9), mentre e' risultata associata con valore significativo a un peso ( PS ß - 113,8 p < 0.0001) e a una lunghezza inferiori alla nascita (PS-adjusted ß
-1.102, p < 0.0001) L'incidenza di aborto spontaneo nelle pazienti "esposte" si e' collocato in un range sovrapponibile a quella della popolazione generale italiana in quello stesso periodo. L'esposizione a IFN - ß e la necessita' di parto con taglio cesareo sono stati i soli fattori predittivi di un parto prematuro. Nei nati dalle pazienti "esposte" non si sono registrate complicanze significative a carico del feto e, nel corso del follow up durato in media 2,1 anni, non sono state riscontrate malformazioni o anomalie dello sviluppo.
"In conclusione- ha dichiarato Angelo Ghezzi, segretario gruppo di studio Sm-Sin- l'esposizione a IFN ß fino a quattro settimane dal concepimento e' relativamente sicura e cio' rappresenta un riferimento importante per i neurologi che seguono pazienti con sclerosi multipla che progettano una gravidanza. Inoltre- ha concluso Ghezzi- questo studio, condotto su un'ampia casistica e con la partecipazione di molti centri clinici italiani, rafforza i dati di osservazioni precedenti condotte su piccoli numeri e dimostra l'alta qualita' della ricerca italiana".
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011
DOMANI A TORINO 'IL BAMBINO  NON   E'   UN
ELETTRODOMESTICO'      CONVEGNO       SULLA 
COMUNICAZIONE PER, CON E A FAVORE DELL'INFANZIA
Un convegno sul tema della comunicazione per, con e a favore dell'infanzia. Si terra' domani, mercoledi' 16 febbraio, l'incontro organizzato dal Club della comunicazione d'impresa (Cci) dal titolo 'Il bambino non e' un elettrodomestico', che si svolgera' presso il centro congressi dell'Unione industriali di Torino nella sala Piemonte, in via Vela 17. L'incontro vertera' sul delicato tema della comunicazione per, con e a favore dell'infanzia, che verra' affrontato sotto diversi punti di vista attraverso le esperienze di professionisti ed organizzazioni del settore. L'obiettivo e' mettere in luce un mondo della comunicazione piu' silenziosa e, per questo motivo, meno conosciuta ed ascoltata rispetto alla convenzionale comunicazione pubblicitaria. Si analizzeranno temi e casi di studio poco noti ma con forte rilevanza sociale per le famiglie, i bambini e gli operatori del settore. L'iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare gli individui in relazione agli aspetti piu' delicati dell'infanzia, permettere a tutti di poter trovare uno spazio per comunicare e per ricevere informazioni, far emergere realta' del territorio che svolgono un'intensa attivita' nel settore ed evidenziarne l'impegno costante ed i risultati ottenuti. Nel corso del convegno "Giu' le Mani dai Bambini", la campagna di farmacovigilanza per l'eta' pediatrica in Europa, sara' presentata come caso di studio.
Notiziario Minori, 15 febbraio 2011