martedì 21 dicembre 2010

TRA MUSICA E SPETTACOLI, ECCO ROMA CITTÀ
PER BAMBINI TUTTE LE INIZIATIVE ORGANIZZATE
DA ZETEMA PER I PIÙ PICCOLI
Roma diventa Citta' Natale e si prepara a riempire le sue piazze, le sue chiese e i suoi teatri di iniziative e incontri tutti dedicati alla tradizione natalizia. E Natale, si sa, e' da sempre la festa dei bambini, spettatori privilegiati di concerti e spettacoli organizzati da Zetema Progetto Cultura.
Si parte con la Christmas parade che portera' in piazza Anco Marzio fino al 9 gennaio canti di Natale, poesie in dialetto, folletti e renne magiche, mentre domani andra' in scena all'Auditorium Seraphicum 'Un Natale da favola', il concerto dedicato alle piu' celebri colonne sonore dei film di Walt Disney.
Il 25 dicembre alle 18.30 tutti a Cesano a cantare insieme ai Neri per caso che si esibiranno con un repertorio di canzoni natalizie. Ma l'appuntamento preferito dai bambini sara' il 27 dicembre a piazza di Porta San Giovanni per lo spettacolo 'Aspettando la Befana'. Questa volta i protagonisti saranno proprio i piu' piccoli affiancati da alcuni cantanti del programma televisivo 'Io canto' insieme a Fabio Puglisi e Andrea Bortoloni.
Dal 27 al 29 dicembre ecco una tre giorni a favore dell'ambiente con 'Roma, Natale verde', in programma al Technotown di Villa Torlonia per educare a un Natale ecosostenibile. I bambini dai 4 agli 11 anni potranno imparare a realizzare creazioni natalizie con materiale di riciclo e d'uso comune, mentre per i ragazzi piu' grandi la sera, sempre al Technotown, i Verderame in concerto presenteranno il loro nuovo album. Tra le iniziative organizzate nell'ambito di Roma citta' Natale, anche 'Buon Natale Italia', un concorso artistico natalizio per bambini, e 'Giochi di strada nelle piazze di Roma' previsto oggi, domani, il 23, 29 e 30 dicembre a piazza San Lorenzo in Lucina. Infine, a partire da oggi e fino al 9 gennaio tutta la citta' splendera' di 'Luci di Natale', opere d'arte fatte di luce che saranno esposte in tutte le piu' note piazze della citta' incanteranno grandi e piccoli.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
REGALI DI NATALE, PEDIATRI: "SOLO 
QUELLI SICURI" 'ATTENTI AI REQUISITI 
DI SICUREZZA: SIGLA 'CE' E FASCIA D'ETÀ'
"Natale e' tempo di regali per i bambini, ma taluni giochi possono costituire un'insidia alla salute dei nostri piccoli. Alcune semplici regole ci aiutano a scegliere meglio i prodotti piu' idonei a garantire la sicurezza dei bimbi e ad evitare rischi". Cosi' Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp). "La scelta di un qualsiasi tipo di giocattolo non puo' innanzitutto prescindere dal requisito della sicurezza: occorre comprare articoli che siano in possesso degli standard previsti dalle normative europee e che rispettino parametri determinati- prosegue Mele- La legge tutela i consumatori e la sigla 'CE', obbligatoria in tutta Europa, indica che un prodotto e' in regola con la normativa vigente. Non solo. Anche altri indicatori, come la fascia di eta' presente nelle confezioni, vanno tenuti nel giusto conto per evitare spiacevoli conseguenze derivanti dal non corretto utilizzo dei giochi da parte dei bimbi".
"E' poi di fondamentale importanza- continua il presidente della Fimp- che i genitori stessi 'imparino' a giocare con i figli. Sia per favorire lo sviluppo cognitivo e relazionale del bambino sia per guidarlo nel corretto svolgimento dell'attivita' ludica".
Ogni anno, secondo quanto segnalato dalla Fimp, i maggiori rischi per la salute dei bambini legati al gioco sono determinati non solo da contusioni e traumi da caduta, ma anche da ferite causate da articoli taglienti o appuntiti, da ingestione di oggetti o parti di essi, da inalazione di sostanze pericolose e anche da reazioni allergiche dovute a materiali non a norma.
"Giocare- conclude Mele- e' un diritto dei bimbi, impegnamoci per evitare che si trasformi in un pericolo per la loro salute".
 Notiziario Minori, 21 dicembre 2010


CON L'ALLATTAMENTO AL SENO PIÙ BRAVI 
A SCUOLA SECONDO I RICERCATORI DELLA
UNIVERSITY OF WESTERN AUSTRALIA
Secondo i ricercatori della University of Western Australia guidati da Wendy Oddy, i bambini che vengono allattati al seno per almeno sei mesi crescono piu' intelligenti manifestano capacita' piu' spiccate in matematica, nella capacita' di leggere e nella scrittura fanno meno errori di ortografia. Una dato sorprendente che rende piu' concreto alcune tesi che hanno gia' trattato l'argomento.
L'effetto dell'allattamento al seno, in particolare, funziona nei maschietti piu' che sulle femminucce. Il motivo? Gli esperti sostengono che dipenda da un legame piu' forte che si instaura con la madre durante l'allattamento, a cui i figli maschi sono particolarmente legati. Inoltre, alcune sostanze presenti nel latte materno possono contribuire a sviluppare il cervello.
Per giungere a questo risultato, lo studio ha toccato oltre mille donne dalla 18 esima settimana di gravidanza. Sono state seguite per tutto l'iter della gestazione fino a giungere al decimo anno di vita. Hanno considerato anche elementi culturali della mamma e i relativi risultati scolastici del pupo.
Gli autori hanno spiegato che "l'allattamento al seno per almeno sei mesi e' significativamente associato a un aumento dei punteggi in matematica, lettura, scrittura e ortografia per i ragazzi, mentre nessun effetto e' stato visto sulle ragazze. In media i ragazzi sono meno bravi rispetto alle loro coetanee, ma i loro punteggi migliorano se sono stati allattati per sei mesi o piu'".
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
ADOLESCENTI, IL WEB E LA PERCEZIONE 
DELLA CRISI UNO SU QUATTRO SI RENDE
CONTO DEI PROBLEMI ECONOMICI

Uno su quattro usa il cellulare per oltre quattro ore al giorno, il 17% si innamora su Internet, uno su tre non ama leggere, quasi il 28% dichiara di bere superalcolici e il 17,6% pensa che non c'e' niente di male a ubriacarsi. È l'identikit dell'adolescente italiano secondo l'indagine condotta da Eurispes e Telefono Azzurro attraverso questionari somministrati a ragazzi tra i 12 e i 19 anni.
Dall'indagine emerge una fotografia a tutto campo, che prende in considerazione una molteplicita' di temi: dalla crisi economica ai rapporti in famiglia, passando per media e nuove tecnologie, tempo libero, comportamenti, alimentazione e rapporto con il proprio corpo.
I risultati dell'indagine evidenziano, innanzitutto, che piu' di un adolescente su quattro ritiene che la propria famiglia sia stata colpita dalla crisi economica, mentre una certa percentuale ha dichiarato di aver riscontrato difficolta' della famiglia ad arrivare alla fine del mese. In particolare circa uno su tre afferma che, negli ultimi mesi, in famiglia e' stata fatta piu' attenzione alle spese per cibo e vestiario, mentre sale la percentuale di coloro che indicano una diminuzione delle spese relative al tempo libero. Cio' nonostante la paghetta non risente della crisi e la quasi totalita' degli intervistati dispone settimanalmente di soldi. I maschi spendono soprattutto nelle uscite con gli amici, le femmine nello shopping, ma solo uno su 10 e' attento a risparmiare. In ogni caso il 10,6% del denaro viene speso per le ricariche telefoniche.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
LA SINDROME DELL'OCCHIO PIGRO? SI CURA CON
L'AGOPUNTURA STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI HONG KONG
Quella dell'occhio pigro, e' una sindrome molto diffusa tra i bambini, che disturba soprattutto quando comincia la scuola. Tecnicamente si chiama ambliopia, ed e' un difettoso coordinamento occhi-cervello, a causa del quale un occhio si sobbarca il lavoro maggiore rispetto all'altro. Si riesce a correggere, ma spesso causando un grosso disagio al bambino, proprio in quanto costretto a tenere coperto l'occhio che ci vede meglio.
Tuttavia, dall'oriente arrivano confortanti notizie a proposito di una nuova tecnica molto efficace per superare questa sindrome.
In realta' si basa di una terapia antichissima: l'agopuntura. I ricercatori dell'Universita' di Hong Kong, coordinati dal dott. Jianhao Zaho, hanno effettuato degli studi su 88 bambini in eta' compresa tra i 7 e i 12 anni, affetti da ambliopia, e divisi in due gruppi.
Una parte del campione e' stata curata tradizionalmente con l'ausilio della benda cerottata e degli occhiali correttivi, e gli altri con sedute settimanali di agopuntura (5 giorni su 7) piu' le lenti correttive. Il tutto per un periodo di 25 settimane. Alla fine della terapia, e' risultato che 17 bambini su 43 che erano stati sottoposti ad agopuntura hanno risolto il loro problema visivo (41,5% del campione), contro i soli 7 pazienti su 45, curati con il cerotto (16,7%).
Alla luce di questi buoni risultati, anche qui in Italia, dove l'agopuntura, antica tecnica orientale che cura stimolando attraverso aghi sottilissimi i punti energetici del corpo, e' assai diffusa, potrebbe sperimentarsi una terapia di questo tipo contro la sindrome dell'occhio pigro. Gli aghi vengono sistemati in zone specifiche in contatto con gli organi interessati, in questo caso il viso, la testa, le mani e le gambe. I risultati dello studio cinese sono stati pubblicati sulla rivista Archives of Ophthalmology.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
ABITUDINI ALIMENTARI, GENITORI NON INFLUENZANO 
I FIGLI I RISULTATI DI UNO STUDIO AMERICANO
Se i figli hanno cattive abitudini a tavola non sempre e' colpa dei genitori. I comportamenti alimentari di mamma e papa', infatti, influenzano poco quelli dei figli, condizionati piu' da altri fattori. E' quanto sostiene uno studio americano pubblicato sul "Journal Epidemiol Community Health", che ha indagato la formazione del gusto dei ragazzi, con l'obiettivo di individuare misure in grado di orientare a un'alimentazione piu' sana. L'equipe di Youfa Wang, dell'Universita' John Hopkins (Maryland, Usa), ha analizzato tutti gli studi pubblicati su questo tema dal 1980 al 2009, approfondendo il lavoro sulle 39 ricerche considerate piu' complete. I risultati dell'analisi hanno a sorpresa smentito l'idea che la famiglia sia il principale punto di riferimento dei ragazzi. A determinare il loro gusto, invece, contano piu' la scuola, gli amici, i cibi locali e persino le politiche alimentari dei governi e quelle che regolano le scelte delle mense scolastiche.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
CAFFEINA, INFLUISCE SUL SONNO E COMPORTAMENTO
DIURNO STUDIO AMERICANO PUBBLICATO 
SU JOURNAL OF PEDIATRICS
Troppi bambini consumano caffe' o bevande a base di caffeina. La notizia arriva da una ricerca della University of Nebraska Medical Center e pubblicata su Journal of Pediatrics, che ha anche provato ad individuare le conseguenze per la salute dei piu' piccoli. I dati scientifici sul consumo di caffeina tra i piu' piccoli e gli effetti sulla loro salute sono abbastanza limitati, anche se l'assunzione di caffeina da parte dei bambini e' stata spesso additata come principale causa dei loro disturbi del sonno e della loro abitudine di fare la pipi' a letto. Secondo i ricercatori, circa il 75% dei bambini statunitensi assume caffeina e questa influisce in modo negativo sulla loro qualita' del sonno, in maniera proporzionale alla quantita' assunta.
Nello studio, William Warzak e i suoi colleghi, hanno chiesto ai genitori di 200 bambini di eta' compresa tra i 5 e i 12 anni di riferire quale fosse la quantita' di snack e bibite consumate di media dai bambini nell'arco della giornata. "Alcuni bambini di soli 5 anni consumavano l'equivalente di una bibita in lattina al giorno, talvolta contenente caffeina - spiega il ricercatore - I bambini tra gli 8 e i 12 anni consumavano una media di 109 mg al giorno (di caffeina), l'equivalente di quasi tre lattine di una bibita da 12 once (33 cl)".
Come risultato, piu' caffeina consumavano i bambini e peggiore era il loro sonno notturno. Tuttavia, "contrariamente al credo popolare, non era piu' probabile che i bambini facessero la pipi' a letto se consumavano caffeina, malgrado questa sia un diuretico", ha dichiarato il coautore dello studio Shelby Evans.
Secondo i ricercatori, e' molto importante che i genitori siano a conoscenza del fatto che alcune bevande che i bambini amano sono particolarmente ricche di questa sostanza, che puo' influire negativamente sul loro sonno e sul loro comportamento durante il giorno.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
PREMATURI, MAMMA CANGURO MEGLIO 
DELL'INCUBATRICE EFFETTI POSITIVI 
DAL CONTATTO PROLUNGATO CON LA MAMMA
Era il 1978 a Bogota' in Colombia quando per far fronte all'esigenza di salvare dei bambini nati prematuri, in assenza delle adeguate apparecchiature - incubatrici - nasce il metodo della mamma canguro. Il contatto per molte ore tra la pelle della mamma e quella del bambino ha salvato e permesso di far crescere molti bambini che altrimenti non sarebbero sopravvissuti.
Se in quel contesto era un'esigenza dettata dall'assenza di attrezzature, oggi questo metodo si sta diffondendo in molti nostri ospedali e a livello internazionale. Le testimonianze a favore di questo metodo riportate su La Repubblica arrivano dall'Ospedale Sant'Anna di Torino, dall'Istituto Neonatologo Burlo Garofalo di Trieste e dal Bambin Gesu' di Roma.
Il metodo sembra portare effetti positivi anche quando sono i papa' ad applicarlo, unica controindicazione gli sbalzi di temperatura che provocano un eccesso di riscaldamento del bambino. Come funziona il metodo della mamma canguro? Alle mamme viene dato un badge per entrare in ospedale per tutto il tempo che desiderano. Stanno sedute su una poltrona reclinata per diverse ore con il loro bambino appoggiato sulla pelle vestito solo di un pannolino e con la schiena coperta con un lenzuolo.
Il contatto con la pelle della mamma ha effetti migliori anche sulla respirazione del prematuro.
Certo il bambino deve avere condizioni stabili per stare fuori dall'incubatrice. Questi bambini continuano comunque ad essere collegati con tutti i loro tubicini.
A testimoniare l'utilita' di questo metodo anche l'associazione Onlus Scricciolo, a Trieste, fondata nel 2007 da un gruppo di genitori che hanno vissuto l'esperienza di figli prematuri e che oggi svolgono un'attivita' di sostegno per quanti si trovano a vivere la stessa esperienza.
Non sono previsti tempi ed orari, le mamme possono decidere di stare con il figlio per quante ore desiderano. Tra gli effetti positivi di questo metodo anche lo stimolo per il bambino a succhiare il seno materno.
Notiziario Minori, 21 dicembre 2010
IN  GERMANIA  LA  PRIMA  SCUOLA
PLURICONFESSIONALE  EBREI, MUSULMANI E 
CRISTIANI CON ATTIVITA' DIDATTICHE CONDIVISE
Apre in Germania la prima scuola pluriconfessionale. Per il prossimo anno scolastico e' prevista, infatti, e nella prima fase solo per gli alunni della scuola primaria, un istituto aperto ad allievi di fede ebraica, musulmana e anche cristiana. L'iniziativa e' delle autorita' scolastiche di Osnabrück, in Bassa Sassonia, e consentira' la frequenza degli alunni secondo accordi comuni dei responsabili delle rispettive comunita' religiose: la diocesi cristiana, la comunita' ebraica e l'associazione locale dei musulmani. I programmi, secondo quanto riportato sul sito tuttoscuola.com, prevedono la reciproca conoscenza delle caratteristiche religiose e culturali delle diverse fedi e attivita' didattiche condivise da tutti gli allievi.
Una commissione interconfessionale e' gia' al lavoro per definire nel dettaglio il progetto operativo.

Notiziario Minori, 21 dicembre 2010