venerdì 16 dicembre 2011

IDO: DISLESSIA, ALLARME ECCESSIVO: SOLO 4%
HA PROBLEMA SU 23% BIMBI SEGNALATI DA
MAESTRE IN POCHI DAVVERO A RISCHIO
Faticano ad apprendere, ma non per questo sono necessariamente dislessici.
Eppure centinaia di bambini in Italia vengono inseriti, senza averne bisogno, in percorsi specifici di recupero. È l'allarme lanciato dall'IdO, l'Istituto di Ortofonologia di Roma, che oggi ha presentato alla Camera i risultati dell'indagine condotta nell'ambito del progetto 'Ora si'!'. In Italia, spiegano dall'IdO, "1 bambino su 5 presenta difficolta' di apprendimento, ma non per questo e' dislessico.
Tuttavia in molti vengono ritenuti tali e inseriti in percorsi di recupero che possono causare danni notevoli: questi bambini hanno in realta' disturbi comuni".
I numeri parlano chiaro. Secondo l'indagine condotta dall'IdO su 1.175 alunni (1.025 delle elementari, 150 della materne) con la partecipazione di 136 docenti solo il 4% dei bimbi della primaria ha mostrato davvero problemi di dislessia e apprendimento. Si scende poi al 3% se si tolgono dal gruppo gli anticipatari, i bambini iscritti in prima precocemente, che presentano queste difficolta'. Fra settembre 2010 e giugno 2011 l'Ido ha monitorato a Roma oltre mille alunni di scuola elementare (9 i plessi coinvolti, con 27 classi prime e 27 seconde). Per la comunita' scolastica il 23% dei bambini era a rischio. Alla fine dello studio solo il 4% (il 3% tolti i bimbi anticipatari) e' risultato essere veramente problematico. Alla scuola materna su un gruppo di 150 bimbi monitorati del terzo anno i bimbi su cui sono state riscontrate difficolta' organizzative sono stati 19 contro i 39 segnalati all'inizio dal gruppo dei docenti. "Segnalare come dislessici bambini che in realta' non lo sono comporta- ha spiegato il direttore dell'IdO, Federico Bianchi di Castelbianco- due gravi rischi: sono dirottati su percorsi alternativi come portatori di una disabilita' che non hanno, con oneri economici non sostenibili e inutili. Il loro problema non solo non verra' affrontato, ma lascera' un vuoto di conoscenze che si ripercuotera' sul loro curriculum".
Alla presentazione dello studio hanno preso parte anche le deputate Paola Binetti, responsabile per l'Udc dei rapporti con la Scuola, e Mariella Bocciardo, del Pdl, firmataria di una proposta di legge sulla somministrazione di farmaci psicotropi ai bambini e agli adolescenti.
"Grazie al lavoro svolto nell'ambito del progetto, con la collaborazione degli insegnanti- spiega Bianchi di Castelbianco- si e' passati da 1 bambino su 5 ad 1 bambino su 25 considerato a rischio". Fra questi ultimi c'erano anche 8 anticipatari ovvero "bambini precocemente sottoposti a stimoli scolastici. Un dato che ci deve far riflettere- continua l'esperto- anche sull'accelerazione forzata dei percorsi scolastici".
Con la presentazione l'indagine si e' anche voluto precisare che "non ci sono indici predittivi della dislessia alla scuola dell'infanzia e che per una corretta diagnosi bisogna aspettare la seconda elementare". La scuola, spiega Bianchi di Castelbianco, "puo' avere un ruolo fondamentale nell'evitare di inviare dagli specialisti bambini che non hanno davvero problemi di apprendimento. Per questo serve la formazione degli insegnanti. Anche per evitare che loro stessi vedano come soggetti a rischio bimbi che non lo sono". Altrimenti c'e' la possibilita' che vengano dati a pioggia strumenti didattici compensativi a alunni che non ne hanno bisogno, con un corrispettivo spreco di risorse: dopo l'approvazione della legge che ha stanziato fondi per le scuole per fare formazione e interventi su questo tema si sono gia' moltiplicate le richieste di aiuto. "Oggi le diagnosi mediche superano di molto quel 4% di bambini davvero problematici- chiude Bianchi di Castelbianco- la scuola va rafforzata per evitare che in troppi vengano mandati dallo specialista senza bisogno". Un tentativo che e' stato fatto con il progetto 'Ora si'' che ha coinvolto il corpo dei docenti fornendo loro gli strumenti per evitare allarmi sproporzionati.
"Concentrarsi sui problemi dei bambini- ha sottolineato Paola Binetti- significa ridare dignita' alla persona. Se poi grazie agli interventi quei bambini fanno progressi e' un passo avanti per tutta la societa'. Bisogna poi stare attenti a non risolvere i problemi dell'infanzia con una eccessiva medicalizzazione. Si deve ragionare sulla difficolta' del minore, in nessun caso bisogna tentare di sedarlo".
Una linea condivisa da Bocciardo che con la sua proposta di legge punta a "vietare la somministrazione di test nelle scuole che vengono poi consegnati agli psicologi bypassando la famiglia.
A meno che non siano a scopo di ricerca e comunque approvati dal ministero della Salute".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
SCUOLA. ISTAT: 8.968.063 ISCRITTI ALL'ANNO 
2009/2010 +15 MILA RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
"Sono 8.968.063 gli studenti iscritti all'anno scolastico 2009/2010, circa 15.000 in piu' rispetto a quello precedente. Il tasso di scolarita' si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre subisce una modesta flessione per la secondaria di secondo grado, dal 92,7% del 2008/2009 al 92,3% del 2009/2010". È quanto dice l'annuario statistico italiano 2011 diffuso dall'Istat: 800 pagine per 26 capitoli per 'fotografare' lo stato dell'Italia.
L'aumento della scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, "un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana: la quota di persone con qualifica o diploma di scuola secondaria superiore si attesta al 33,9%, mentre l'11,1% possiede un titolo di studio universitario. La selezione scolastica e' piu' forte nelle scuole superiori dove, nel passaggio dal primo al secondo anno, la percentuale di alunni respinti e' pari al 20,3%. Gli esami di terza media sono invece superati dalla quasi totalita' degli studenti (99,5%), ma uno studente su tre non ottiene piu' della sufficienza nella votazione finale".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
ROMA, 'GREEN PIGOTTE' DOMENICA A
PIAZZA DEL POPOLO INIZIATIVA UNICEF:
"ECOLOGICHE, FATTE CON MATERIALI RICICLATI"
Flash mob dei bambini romani a sostegno dell'ambiente e dell'Unicef. "Domenica piazza del Popolo a Roma sara' occupata dai bambini romani- si legge in un comunicato dell'Unicef- che presenteranno in piazza le 'green Pigotte', versione ecosostenibile della bambola simbolo dell'Unicef".
Le Pigotte ecologiche, cinque in tutto e alte un metro e mezzo ciascuna, sono state vestite di materiali riciclati dai bimbi nelle settimane scorse nel corso dei laboratori di Explora, il museo dei bambini di Roma. La sfilata delle green Pigotte si terra' alle 16 di domenica dal museo Explora (via Flaminia) fino alla Casa della Pigotta di piazza del Popolo, uno dei 5 temporary store del Comitato provinciale Unicef Roma, allestiti per Natale.
È il secondo anno consecutivo che il Comitato provinciale Unicef di Roma realizza, in collaborazione con Explora, le Pigotte ecologiche, fatte dai bambini romani che hanno partecipato ai seminari con materiali riciclati portati dai genitori. "I bimbi hanno scatenato la fantasia e riutilizzato per le decorazioni vecchi cartoni, sugheri, mollette, stoffe e nastri" spiega l'Unicef.
"Le Pigotte creano un incredibile circuito di solidarieta' tra chi le realizza, chi le compra e i bambini che usufruiscono concretamente del regalo finale e che vivono in situazioni di emergenza- specifica Claudio Leone, presidente del Comitato provinciale Unicef di Roma- Sono fatte da anziani, bambini e anche da detenuti, ovvero da chi e' piu' vulnerabile e che mette in gioco la propria creativita' e la propria passione per aiutare chi ha piu' bisogno". Ciascuna e' un pezzo unico, "realizzato ogni anno da centri anziani, alunni delle scuole medie ed elementari, associazioni di volontariato e detenuti" e la vendita di ogni bambola consente "di comprare e inviare un kit salvavita per i bimbi che vivono situazioni di emergenza nei Paesi dell'Africa centrale e occidentale".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
DROGA. 'RADICI E ALI', GENITORI A SCUOLA DI
  EDUCAZIONE IL PROGETTO DEL DIPARTIMENTO
DELLE POLITICHE ANTIDROGA
La crescente esigenza di sperimentare a livello nazionale un comune modello d'intervento di promozione della salute e di costruzione della capacita' di autonomia dei figli, e' stato uno dei motivi che ha spinto il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri a realizzare un progetto specifico sul tema, coinvolgendo realta' territoriali gia' impegnate in percorsi educativi, 'Radici e Ali', che e' stato realizzato in collaborazione con l'Azienda sanitaria locale di Avezzano-Sulmona-Aquila. Il progetto coinvolge 5 unita' multidisciplinari selezionate sulla base dell'esperienza nel settore nonche' dell'operativita' nel territorio di appartenenza (l'Aquila, Roma, Pesaro, Reggio Emilia, Verona) sotto il coordinamento del Ser.T. de L'Aquila. I destinatari del progetto sono 80 individui tra genitori o adulti di riferimento per bambini tra 0 e 8 anni selezionati sul territorio nazionale tra consultori, Sert, distretti, servizi sociali dei Comuni, parrocchie, centri di aggregazione che prenderanno parte a incontri sulla valenza costruttiva e non ripartiva, della funzione genitoriale. Le attivita', si articoleranno in sedute plenarie sui temi legati allo stile di vita e alle dinamiche emergenti con laboratori didattico-esperienziali. Due sono le finalita' che si propone il progetto: quella educativa, con lo scopo di far acquisire una genitorialita' competente nei percorsi di crescita del bambino e quella formativa, rivolta agli operatori dei servizi per attivare gruppi di auto-mutuo-aiuto come risorsa permanente delle realta' territoriali coinvolte. Il progetto concentra il proprio intento nell'azione di riconoscimento dei pattern relazionali del sistema familiare d'origine e nella ricostruzione del rapporto trans generazionale perche' costituisca consapevolezza utile alla protezione da dinamiche disfunzionali. Questa revisione aiutera' il genitore e il proprio figlio a riconoscere e accogliere i "legami" pur liberandosi dai cosidetti 'legacci' nel processo di realizzazione delle capacita' di svincolo.
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011