martedì 8 novembre 2011

PARTE LUDORADIO, LA RADIO DEDICATA AI
 BAMBINI PER LA COLLABORAZIONE TRA 
ANTENNA RADIO ESSE E GIOCOLENUVOLE
Parte da oggi martedì 8 novembre "Ludoradio", la nuova trasmissione radiofonica dedicata ai bambini e nata dalla collaborazione tra Antenna Radio Esse e Giocolenuvole.
L'obiettivo del programma e' diffondere la cultura dell'infanzia e dare vita ai pensieri dei bambini. La trasmissione ha dunque scopi educativi. Infatti attraverso una serie di giochi e intrattenimenti la trasmissione coinvolgerà i bambini per aiutarli a sviluppare la loro fantasia ed abituarli all'ascolto.
Il programma andrà in onda dalle ore 16:10 alle 17:00 e sarà condotto da Silvia Priscilla Bruni, educatrice di Giocolenuvole e speaker di Antenna Radio Esse che intratterrà i piccoli radioascoltatori raccontando favole della letteratura per bambini e invitandoli ad intervenire telefonicamente. Il programma prevede anche un mini corso di inglese tenuto da insegnanti madrelingua.
Nel palinsesto e' presente anche "Bimbox" un programma dedicato ai genitori che andrà in onda tutti i giovedì alle ore 10:30.
Saranno affrontati temi come alimentazione, scuola, sport ed educazione; di volta in volta interverranno esperti del settore ai quali gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande.
I programmi si potranno ascoltare sulle frequenze di Antenna Radio Esse (Mh 93.200 - 93,500 - 99,100) o collegandosi al sito www.antennaradioesse.it
Notiziario Minori, 8 novembre 2011
BANKITALIA: NÈ LAVORO NÈ STUDIO PER 
2,2  MILIONI  SONO  I  NEET:  NOT  IN 
EDUCATION, EMPLOYMENT OR TRAINING
Per effetto della crisi il numero di giovani che non sono occupati, ne' impegnati in corsi di studio o formazione e' aumentato: nel 2010 erano 2,2 milioni. Lo scrive la Banca d'Italia nel rapporto 'Economie regionali'. I giovani appartenenti a questa categoria sono spesso indicati con l'acronimo Neet: Not in Education, Employment or Training.
Nel periodo 2005-08, si legge, "i Neet tra 15 e 29 anni erano poco meno di 2 milioni, pari al 20 per cento della popolazione nella stessa fascia d'eta'. Nel 2010 erano 2,2 milioni, circa il 23,4 per cento. L'aumento e' stato più marcato nel Nord e al Centro, meno pronunciato nel Mezzogiorno, dove tuttavia l'incidenza di giovani Neet era prossima al 30 per cento già prima della crisi. L'incidenza dei Neet tra le donne supera il 26 per cento, contro il 20 degli uomini.
Notiziario Minori, 8 novembre 2011
L'ASMA? ANCHE LA MAMMA TOGLIE IL FIATO AI
BAMBINI I RISULTATI DI UNO STUDIO GIAPPONESE
L'asma? Può essere anche colpa di mamma. Una ricerca pubblicata su BioPsychoSocial Medicine carica di nuove responsabilità il ruolo della donna di casa nell'evoluzione della malattia; non solo come principale responsabile dell'aderenza alle cure, ai controlli, ai consigli del medico, ma anche nei comportamenti e nella relazione di ogni giorno.
Uno studio giapponese ha seguito per un anno circa 220 madri di bambini dai 2 ai 12 anni di età che soffrivano di asma.
All'inizio del lavoro tutte le mamme sono state invitate a compilare un questionario che comprendeva domande sul loro grado di stress e su come cercavano di gestirlo, sul loro rapporto con i figli e le loro modalità educative, sulla gravità della condizione clinica del piccolo, su quanto ci si attenesse alle prescrizioni dei farmaci e alle raccomandazioni del medico. Dopo un anno, le donne sono state ricontattate, anche per sapere come andava la malattia del figlio, in relazione alla frequenza e all'intensità degli attacchi. Dai risultati e' emerso che i comportamenti e gli stati d'animo piu' deleteri cambiano nettamente a seconda dell'età': i piccoli sotto i sette anni risentono negativamente soprattutto degli stati d'animo di rabbia o irritazione della madre che perdurano nel tempo, indipendentemente dal fatto che essa li esprima apertamente o cerchi di reprimerli o nasconderli; l'asma dei più grandicelli invece tende a peggiorare per lo più in risposta ad atteggiamenti iperprotettivi. Al contrario, se la mamma pensa di più a se stessa, fino al punto da essere classificata come "egoista" nei test psicologici, i ragazzini tirano il fiato, e non solo metaforicamente.
Notiziario Minori, 8 novembre 2011
I BAMBINI HANNO PROBLEMI AGLI OCCHI? COLPA
DELLO SMOG RICERCA PORTATA AVANTI A MILANO
Smog e inquinamento fanno male agli occhi dei bambini. Alcuni dei problemi della vista che colpiscono i bambini, tra i quali prurito, rossore, lacrimazione, dolore diffuso, sono causati dallo smog che ormai e' di casa nelle grandi città, ma non solo. Questa teoria e' portata avanti da uno studio condotto da Paolo Nucci, rinomato oculista pediatrico e primario dell'ospedale San Giuseppe di Milano.
Si tratta di una ricerca molto interessante incentrata sui bambini di età compresa tra uno e dodici anni, monitorati tra il 2009 e il 2011. Il titolo dello studio e' allarmante, "Congiuntiviti urbane: una nuova forma di congiuntiviti da inquinamento?", tanto che per definire questa nuova patologia che colpisce gli occhi dei piccoli e' stato coniato un nuovo neologismo che rende bene il problema: "Urban Eye Allergy".
A soffrire di vari disturbi alla vista, secondo Nucci e il suo team, sarebbe il 42% dei bambini, e a esserne colpiti sono soprattutto coloro che vivono nelle aree altamente urbanizzate.
L'obiettivo e' descrivere una nuova entità clinica, definita Urban Eye Allergy (allergia dell'occhio urbanizzato), in seguito all'evidenza che un certo numero di pazienti presentano sintomi di irritazione congiuntivale non direttamente causati da agenti allergici, infettivi o dalla secchezza oculare. A riprova della nostra ipotesi, i bambini colpiti vivevano in aree urbane ad alto tasso di inquinamento».
Un nuovo tipo di congiuntivite, quindi, del tutto riconducibile allo smog e ormai ricorrente in un bambino su due. Un motivo in più per tenere sotto controllo la vista dei bambini seguendo piccoli accorgimenti ed effettuando visite periodiche da un buon oculista, specialmente dopo i tre anni ma soprattutto prima di frequentare la scuola primaria.
Una buona abitudine per mantenere gli occhi dei piccoli sempre puliti, liberandoli da polveri e residui, e' quella di passare una garza sterile imbevuta di acqua fisiologica, partendo dall'interno verso l'esterno e utilizzando una garza differente per ciascun occhio. Questa semplice pulizia può essere effettuata anche nei neonati.
Notiziario Minori, 8 novembre 2011