sabato 5 marzo 2011

SMOG, A ROMA PATOLOGIE ANCHE NEI BAMBINI
LEGAMBIENTE: SI POSSONO EVITARE 1.278 MORTI L'ANNO
"I nuovi autorevoli dati sullo smog sono agghiaccianti, il fronte dei medici e degli epidemiologi evidenzia un quadro di morti sempre piu' grave, che richiede da parte del Comune risposte concrete e immediate. Ormai da molti anni si evidenzia che sono a rischio diretto gli adulti, ma gia' nei bambini si dimostrano patologie che nel tempo potranno arrecare danni seri". Lo dice in una nota Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio.
"Questo nuovo studio utilizza un approccio innovativo, evidenziando i numeri di coloro che potrebbero essere salvati da morte per smog riducendo l'esposizione alle polveri sottili, con l'intento di stimolare politiche serie in questa direzione- spiega Parlati- A Roma e' chiaro a tutti che l'inquinamento e' direttamente correlato al traffico veicolare, come affermava gia' molti anni fa uno studio dell'Apat, per almeno il 70% del totale delle polveri PM10, fino ad arrivare al 100% per le poveri ultra sottili".
"E nonostante sia tutto cosi' chiaro e noto agli amministratori, le politiche stentano, fanno pochi passi in avanti e molto lenti e spesso fanno anche passi indietro: il numero delle automobili si espande a dismisura, senza controllo, invadendo qualsiasi spazio, le strisce blu sono diminuite, i pullman scorrazzano ovunque, le domeniche a piedi e le targhe alterne sono scomparse- conclude Parlati- E' molto grave, bisogna invertire la rotta immediatamente e puntare sul trasporto collettivo, con un modello nuovo che tuteli la salute, la vivibilita', la socialita'".
Cosi' Legambiente, continua la nota, commenta i dati del progetto Aphekom, presentati a Parigi e coordinato dall'istituto francese per la sorveglianza della salute pubblica (InVS), dopo tre anni di lavoro sull'inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, condotto da 60 ricercatori in 25 citta' in tutta Europa, tra le quali Roma per l'Italia, grazie al lavoro del noto Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio. In particolare, nello studio viene evidenziato che a Roma il 23% dei residenti vive a meno di 75 mentri da una strada ad alto traffico e che possano essere attribuiti al forte inquinamento nell'area di residenza l'11% dei casi di aggravamento di asma nei bambini, il 18% di problemi acuti negli anziani affetti da bronco pneumopatia cronico ostruttiva, e il 23% di problemi acuti negli anziani malati di malattie coronariche.
Peraltro, conclude la nota, se a Roma la concentrazione media annuale di polveri sottili PM2.5 si riducesse a 10 microgrammi per metro cubo (il livello raccomandato dalla organizzazione mondiale della sanita') sarebbero evitate 1278 morti (997 per cause cardiovascolari) e la popolazione di 30 anni guadagnerebbe un anno di vita, con un beneficio economico superiore ai 2 miliardi di euro.
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
RITORNO AL LICEO, DOVE S'È FATTA L'ITALIA DIBATTITI,
MOSTRE, VIDEO, CON PROFESSORI E STUDENTI
Una maratona di iniziative, dalle 16 fino a tarda sera, per celebrare i 150 anni dell'Unita' d'Italia. Il liceo Tasso di Roma il prossimo 17 marzo aprira' le porte alla cittadinanza, oltre che a studenti e professori, per onorare la ricorrenza con dibattiti, mostre, proiezioni video che andranno avanti per diverse ore con il contributo di esperti, storici, scrittori, linguisti. Grazie a una idea della casa editrice Laterza, il famoso ginnasio romano svolgera' le celebrazioni dei 150 anni dell'Italia unita in contemporanea con altre nove scuole italiane: i licei Flacco di Bari, Galvani di Bologna, Michelangiolo di Firenze, Cassini di Genova, Carducci di Milano, Umberto I di Napoli, Cannizzaro di Palermo, Avogadro di Torino e Pigafetta di Vicenza.
La scuola e' il luogo dove si e' fatta l'Italia e dove si sono fatti gli italiani, spiegano dalla Laterza, di qui la scelta di usarla come palco per mettere in scena le celebrazioni del 150esimo compleanno del Paese. Idea che i docenti hanno raccolto con entusiasmo elaborando, insieme a studenti e genitori, idee e proposte. A Roma l'appuntamento il prossimo 17 marzo e' alle 16.
Si comincia con un intervento del giurista Stefano Rodota'. Poi ci saranno incontri con lo storico Lucio Villari e il linguista Tullio De Mauro. Ma anche con i giovani scrittori Paolo Di Paolo, Igiaba Scego, Chiara Valerio. Si parlera' di come e' la scuola veramente, non solo di unita' del paese. Professori e studenti potranno aprire il loro mondo spesso rappresentato solo attraverso luoghi comuni. In serata i giornalisti Ernesto Assante e Gino Castaldo, insieme a Fiorella Mannoia parleranno di musica italiana attraverso immagini e suoni.
"Nei giorni in cui la scuola e' sotto attacco vogliamo ribadirne la sua importanza", hanno specificato la preside del Tasso, Maria Letizia Terrinoni, e la docente di Storia, Marina Nezi. La scuola "e' un pezzo di societa', ma cio' non e' sempre evidente", ha aggiunto Giuseppe Laterza. Alla presentazone delle iniziative hanno partecipato anche Stefano Rodota', Lucio Villari e Tullio De Mauro che hanno sottolineato fra l'altro lo scarso interesse che la celebrazione ha riscosso fra i politici: "Sono stupito dall'indifferenza che le forze politiche, fatta eccezione per il capo dello Stato, hanno riservato alle celebrazioni dell'Unita' d'Italia", ha commentato Villari.
"Per i 100 anni dall'Unita' si comincio' a lavorarci su 4-5 anni prima- ha aggiunto De Mauro- stavolta i toni sono decisamente minori". Anche per Rodota' l'occasione e' andata "perduta. Lo spettacolo offerto dalla politica sulle celebrazioni poteva esserci risparmiato". Dovra' pensarci la scuola a invertire la rotta, ancora una volta. E al Tasso, per l'occasione, hanno deciso che fin dalle prime ore del mattino, il 17 marzo, sara' srotolata da una finestra del liceo una lunga bandiera intrecciata opera dell'artista Alfredo Pirri realizzata appositamente per la scuola romana. La bandiera sara' lunga 15 metri. Mentre il 12 marzo la scuola ospitera' una banda di bersaglieri nel proprio atrio. Anche nelle altre citta' illustri ospiti dialogheranno con il mondo della scuola. A Torino ci sara' Gustavo Zagrebelsky che parlera' di Costituzione, a Milano interverra' la storica Eva Cantarella, a Palermo dialoghera' con i ragazzi lo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri, a Bari ci sara' lo storico Luciano Canfora, mentre il suo 'collega' Giovanni Sabatucci sara' ospite a Firenze.
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
IN ITALIA 100 MILA BAMBINI AFFETTI DA IPOACUSIA
PER I PIU' PICCOLI CONSEGUENZE GRAVI
Sono circa 100 mila in Italia i bambini fra gli 0 e i 14 anni affetti da ipoacusia. La riduzione dell'udito, un problema fisiologico per adulti e anziani, puo' avere per i piu' piccoli conseguenze gravi: "Compromette l'apprendimento del linguaggio e le capacita' relazionali. La diagnosi precoce e' fondamentale perche' la sordita' non diventi causa di una vera disabilita'" spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione logopedisti italiani (Fli), associazione che ha deciso di dedicare a questo problema la Giornata europea della logopedia, il 6 marzo.
Per i bambini colpiti da sordita' congenita (il 80% degli ipoacusici), "la diagnosi dovrebbe avvenire entro i primi 3 mesi di vita ed entro 6 mesi occorre intervenite, a seconda della gravita' della patologia, con protesi acustiche, operazioni chirurgiche o interventi educativi" spiega Oskar Schindler, professore in Audiologia e Foniatria. Oltre alle cure mediche, e' poi necessario che il bambino sia seguito dal logopedista, che programma un percorso educativo e riabilitativo ad hoc, coinvolgendo anche la famiglia. È importante anche curare i casi di sordita' media, "che troppo spesso vengono sottovalutati, ma che possono aggravarsi, se trascurati" aggiunge Tiziana Rossetti.
In occasione della Giornata europea della logopedia, la Fli mette a disposizione sul sito www.fli.it diversi opuscoli informativi, e dal 7 al 11 marzo, dalle 10 alle 12, sara' possibile parlare direttamente con un logopedista telefonando allo 049-8647936.
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
MENO 19 MILA PROF, PRIMARIA E SUPERIORI
PIÙ PENALIZZATE LE REGIONI PIÙ COLPITE: 
SICILIA, LOMBARDIA, CAMPANIA E LAZIO
Meno 19.700 prof: a tanto ammontera' il taglio sull'organico docente per il prossimo anno scolastico, come previsto dalla Finanziaria del 2008. Quella di quest'anno e' la terza e ultima tranche di decurtazioni del personale che colpira', in particolare, quattro regioni: Sicilia, Campania, Lombardia e Lazio. Gli ordini di scuola piu' toccati saranno la primaria e le superiori, dove prosegue la messa a regime delle riforme della Gelmini, fra maestro unico, nuovi licei e istituti tecnico professionali. La ripartizione regionale potra' essere ancora sottoposta a ritocchi, le tabelle non sono definitive, ma le variazioni saranno minime.
Secondo le cifre consegnate ieri ai sindacati in attesa del definitivo decreto sugli organici, dei 19.700 tagli 2.534 colpiranno la Sicilia, seguono Lombardia (2.415), Campania (2.234) e Lazio (1.989). Tagli pesanti toccheranno anche la Puglia (-1.878 prof), il Veneto (-1.398), il Piemonte (-1.179).
La scuola dell'infanzia, fra tagli e incrementi, perdera' 141 insegnanti. Ci sono regioni che guadagnano posti (come la Lombardia o il Piemonte) e altre che li perdono. È il caso della Campania, che avra' un taglio di 151 cattedre. In generale il piu' colpito sulla scuola dell'infanzia e' il Sud: la Puglia perde 87 posti, la Sicilia 81.
Quanto alla scuola primaria, il taglio totale e' altissimo: perde 9.252 posti (-4,46% sull'organico attuale) di cui 1.424 in Lombardia, 969 in Sicilia, 964 in Campania, 930 nel Lazio. Alle ex medie i posti tagliati saranno 1.323 in tutta Italia. Alle superiori saranno 8.984 le cattedre in meno.
Cresce, invece, il sostegno. Secondo fonti sindacali il ministero potrebbe chiedere 30mila assunzioni per compensare i tagli e gli oltre 27mila pensionamenti. Lunedi' prossimo ci sara' un nuovo incontro al ministero con le tabelle definitive. Restano in ballo i contenziosi fra Regioni e scuola sui percorsi triennali professionalizzanti. La' dove si faranno nelle scuole perche' le Regioni non si sono attivate servira' piu' organico.
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
"YOUNICEF", FLASH MOB DEDICATO AI BIMBI 
DEL NORD AFRICA IN 25 CITTÀ L'INIZIATIVA 
DEI GIOVANI VOLONTARI DELL'UNICEF
"Mentre sto parlando, 22.000 bambini muoiono nel mondo. 22.000. Come ogni giorno. Sono gli esclusi, i dimenticati, gli ultimissimi tra gli ultimi. Poverta' e discriminazione possono essere sconfitte. Ciascuno di noi puo' fare qualcosa per fermarle. Basta un po' del proprio tempo. Dobbiamo fare di piu', dobbiamo essere di piu'. Dobbiamo tutti insieme 'Essere Unicef'. Unisciti a noi. Diventa volontario. Visita il sito www.unicef.it. Perche' bambini piu' uguali e' giusto e possibile". Questo l'appello di Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia (disponibile su Youtube e come spot radiofonico) per lanciare la campagna di reclutamento dei volontari per il 2011. In occasione del lancio della campagna, Younicef, il movimento dei giovani volontari dell'Unicef Italia "fara' sentire la propria voce in un modo nuovo e sensibilizzare l'opinione pubblica intorno ai temi dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso un flash mob; dopo l'anteprima di Sanremo (durante i giorni del Festival della canzone), domani, sabato 5 marzo, alle 18, migliaia di ragazzi di Younicef 'invaderanno pacificamente' piazze e strade di 25 citta' (tra cui Roma, Milano, Palermo, Firenze e Sassari) di tutta Italia".Attraverso il flash mob di domani, chiude Spadafora, "i ragazzi di Younicef saranno idealmente vicini ai loro coetanei del Nord Africa, in particolare della Libia, in questo momento drammatico per il loro Paese".
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
TELEFONO AZZURRO, 9.400 HANNO CHIESTO
AIUTO IN 3 ANNI CAMPAGNA "ALZIAMO LE MANI
PER FERMARE LA VIOLENZA SUI BAMBINI".
Negli ultimi tre anni sono stati piu' di 9.400 i bambini che hanno chiesto aiuto a Telefono azzurro: uno su tre e' stato vittima di violenza.
Complessivamente, tra il 1° gennaio 2008 e il 28 febbraio 2011, sono stati 3.591 i bambini che hanno denunciato di aver subito un abuso fisico, psicologico, sessuale, violenza domestica e trascuratezza. Per combattere questa situazione, l'associazione lancia la campagna "Alziamo le mani per fermare la violenza sui bambini" che verra' diffusa dal 6 al 27 marzo.
Solo nel 2010 gli operatori della linea d'ascolto 1.96.96 di Telefono Azzurro hanno ricevuto oltre 800 chiamate al giorno.
Oltre alle violenze e ai maltrattamenti in famiglia, che rappresentano l'aspetto piu' drammatico delle denunce raccolte dagli operatori di Telefono Azzurro, crescono anche i problemi con i genitori e i coetanei, gli episodi di bullismo, ma anche la solitudine dei piu' piccoli Per quanto riguarda i rapporti con i genitori, nel 2010 il 37,7% degli utenti ha denunciato la situazione di conflittualita' o il disagio legato alla separazione di mamma e papa' (nel 2000 era il 27%). Mentre la percentuale di chi denuncia episodi di bullismo e' raddoppiata, passando dall'8% del 2000 al 15,2% del 2010. Il dato parziale del 2011 (al 28 febbraio) e' gia' del 13,4%. E nei piu' piccoli cresce anche il bisogno di parlare con qualcuno, che passa dal 5,3% del 2000 al 37,5% del 2010. "Alziamo le mani per fermare la violenza sui bambini" e' la campagna lanciata da Telefono Azzurro che verra' diffusa tra il 6 marzo e il 27 marzo 2011 sui giornali e sulle principali reti televisive nazionali e locali. Alla campagna e' associato il numero 45504, attraverso il quale e' possibile effettuare una donazione di 2 euro inviando un SMS o chiamando da rete fissa.
Inoltre, i risultati di questa raccolta fondi permetteranno inoltre a Telefono Azzurro di potenziare la consulenza via chat, raggiungibile attraverso il sito www.azzurro.it , estendendo al web, canale di accesso quotidiano e immediato per la maggior parte dei ragazzi, le possibilita' di contatto e di risposta immediata alle loro richieste di aiuto.
Notiziario Minori, 5 marzo 2011
LIBIA,  UN   MILIONE   DI   BAMBINI  A RISCHIO SAVE 
THE CHILDREN: "SETTECENTOMILA SOLO A TRIPOLI"
"Piu' di un milione di bambini nell'ovest della Libia e' in grave pericolo a seguito degli scontri fra le forze governative e gli oppositori, per il controllo di citta' chiave, compresa la capitale Tripoli". Lo denuncia Save the Children.
L'ong ha raccolto le testimonianze di famiglie e bambini a Tripoli e in citta' vicine, che descrivono la loro paura di morire, di essere feriti e arrestati poiche' le forze di sicurezza libiche continuano a reprimere le proteste degli oppositori. Si stima che piu' di 1 milione di bambini vivano in quest'area teatro degli scontri. "Il pericolo posto ai bambini in Libia dalle violenze politiche e dalle loro conseguenze, come la mancanza di beni di prima necessita' e cibo, e' enorme", dice Gareth Owen, direttore delle emergenze di Save the Children.
"La situazione nel paese potrebbe velocemente andare fuori controllo e tradursi in un disastro per centinaia di migliaia di bambini che potrebbero essere obbligati a lasciare le loro case, o peggio, rimanere coinvolti nelle violenze e negli scontri". Un ragazzino di 13 anni di Tripoli intevistato da Save the Children descrive cosi' il clima di paura in citta': "Sono terrorizzato, mi sento insicuro e ho paura di rimanere orfano. Ho saputo che i padri di alcuni miei amici sono stati presi e sono spariti".
Notiziario Minori, 5 marzo 2011