lunedì 6 giugno 2016


LE VACANZE... E I COMPITI 
Ecco qualche utile consiglio per grandi e piccoli da parte dei medici pediatri:
1) Iniziate le vacanze con una stacco completo del bambino dai problemi scolastici per almeno 20 giorni, per permettergli un cambiamento significativo delle sue abitudini. Questo stimola molti sensori dell'organismo, in particolare la reattività ormonale e l'apparato immunitario.
2) Iniziate il riavvicinamento alle materie con la lettura di libri, cosa spesso accettata meglio dai bambini in quanto non si presenta come un esercizio o come un obbligo scolastico; ancor meglio se voi stessi come genitori fate vedere di essere interessati a leggere. 
3) Suddividete i compiti in base ai giorni di vacanza che rimangono, cercando di dare circa un'ora di tempo al giorno a compiti di diverse materie per dedicare il tempo restante alle attività all'aria aperta.
4) Cercate di rendere i compiti di matematica e di grammatica come dei giochi a quiz, stile esercizi delle parole crociate, mostrando come genitori interesse a trovare il giusto risultato.
5) Bilanciate i tempi della giornata, dando spazio ai compiti ma in proporzione anche ai giochi su tablet o computer e a quelli insieme agli amici per non penalizzare gli uni o gli altri in modo troppo netto.
6) Seguitelo nei compiti ma non sostituitevi a lui negli esercizi: il bambino deve rendersi conto ed essere consapevole delle proprie reali capacità.
7) Se possibile organizzate dei 'gruppi di studio' con qualche amico, vicino di casa o di ombrellone. Può diventare divertente incontrarsi un'ora al giorno quando fa meno caldo e fare i compiti insieme.
8) Fate scegliere a vostro figlio il momento in cui preferisce dedicarsi allo studio.
9) Dedicate il tempo ai compiti possibilmente in un luogo tranquillo e lontano da qualsiasi tipo di distrazione.
10) Se sono state assegnate ricerche a soggetto libero, stimolate il bambino o ragazzo ad eseguire una relazione su un animale, una pianta incontrati nelle vacanze o su una località o sito storico archeologico che lo ha colpito durante l'estate, corredando la ricerca con foto o reperti.
 Notiziario Minori, 6 giugno 2016
 
Dopo i seguenti consigli per l'estate, chiudiamo le news dell'anno scolastico 2015-2016. A tutti voi genitori e alunni auguro buone vacanze... 
Prof. Antonio Grassi
                                                                                                                  

SONNO, IL 50% DEI RAGAZZI DORME
MENO DEL PREVISTO, IL 26% HA DIFFICOLTA'
 A SVEGLIARSI. INDAGINE PRESENTATA A ROMA
I più giovani non riposano quanto dovrebbero. Da un'indagine conoscitiva condotta su 365 ragazzine e 356 ragazzi di otto anni (che abitano nella zona di Campagnano romano) ed effettuata dalla direzione della Asl Rm4, dai medici scolastici del quarto distretto dell'azienda sanitaria e da Assirem (Associazione scientifica italiana per la Ricerca e l'Educazione nella Medicina del Sonno) emerge infatti che "il 50% dei ragazzi dorme meno del previsto, anche perché c'è  una scarsa consapevolezza dell'importanza del sonno (il 31,7% la sera non vorrebbe andare a dormire). Si e' riscontrata inoltre una difficoltà all'addormentamento (9,6%) per la presenza di agitazione, ansia o paura (7,3%)". Lo studio e' stato illustrato a Roma dal professor Oliviero Bruni, presidente mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica, nel corso del convegno "Il sonno non solo riposo ma funzione essenziale per la salute e la qualita' di vita", che si e' svolto nella sala Tevere della Regione Lazio.
"Il 7,2% dei ragazzi- ha spiegato Bruni- si sveglia durante la notte più di 2 volte, poi con difficoltà a riaddormentarsi (5,4%). Anche quando dormono, molti presentano un sonno agitato, si muovono in continuazione (26,7%). Nell'insieme ne emerge un sonno insufficiente e di scarsa qualità che giustifica poi come al mattino abbiano difficoltà a svegliarsi (26,1%) o si sveglino stanchi (15,2%). Altro aspetto molto rilevante e' la presenza di disturbi respiratori nel sonno: nel 17% e' infatti presente russamento, il 9,6 % non respira bene nel sonno mentre il 4,6% presenta apnee. Quest'ultimo dato e' particolarmente significativo poichè e' noto come la presenza di apnee nel sonno pregiudichi sia lo sviluppo fisico che mentale dei giovanissimi. I ragazzi con apnee presentano spesso disturbi del comportamento con deficit di attenzione e di concentrazione, irritabilità per cui frequentemente vengono etichettati come 'bambini difficili'".
Altro dato emerso dall'indagine e' stato il riscontro di una elevata percentuale di bambini sovrappeso (16%) o francamente obesi (11%) e la significativa correlazione tra aumento del peso corporeo e la presenza di disturbi respiratori. "Ovviamente, come previsto nei ragazzi- ha proseguito il presidente mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica- sono state segnalate la presenza di parasonnie (sonnambulismo, pavor nocturnus, incubi, paralisi del sonno e bruxismo). In Italia purtroppo vi e' una scarsa sensibilità verso i disturbi del sonno o la deprivazione di sonno, perché non vengono considerati come causa dei problemi diurni. In realtà molti dei casi di disturbi di apprendimento, iperattività e bullismo possono avere come concausa e/o fattore favorente proprio la deprivazione di sonno".
Passando dall'analisi ai consigli, il professor Bruni ha raccomandato: "Prima di tutto bisognerebbe cercare di anticipare l'orario di addormentamento non oltre le 22, poi parlare con il pediatra della possibilità che dietro i disturbi accusati dal bambino possa esserci un problema di sonno. Possono bastare anche piccole modifiche in ambito sociale; ad esempio, in America, si e' visto che spostando di mezz'ora l'ingresso a scuola si e' rilevato una riduzione netta delle assenze scolastiche e un aumento del rendimento scolastico. E' necessario avviare una campagna di informazione che sensibilizzi l'opinione pubblica.
Ovviamente quei bambini che presentano uno specifico disturbo del sonno- ha concluso- dovranno rivolgersi ad uno specialista per valutare e correggere il disturbo".
Notiziario Minori  6 giugno 2016