domenica 10 aprile 2011

SE MAMMA E PAPA' FUMANO SALGONO I LIVELLI DI
NICOTINA I RISULTATI DI UNO STUDIO SPAGNOLO
Dormire in camera con genitori fumatori non e' consigliabile. Ne qualcosa i bambini che mostrano livelli di nicotina nel sangue tre volte superiori rispetto a quelli che dormono in un'altra stanza. È il cosiddetto 'fumo di terza mano', uno step successivo al fumo passivo, quello cioe' che rimane sugli abiti o sulla pelle dei genitori e che viene cosi' trasmesso ai neonati. Questi i dati emersi in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori catalani pubblicato sulla rivista Bmc Public Health, i cui risultati sono in corso di analisi. Il team, guidato dal professor Ortega, ha voluto sondare il Bibe, Breve intervento sui neonati, un protocollo studiato per i genitori fumatori al fine di ridurre i danni ai neonati prodotti dal fumo passivo. Danni che nei piccoli possono causare asma, crescita rallentata dei polmoni, problemi respiratori e in certi casi persino la morte.
Per questo sono stati presi in esame un gruppo di controllo e un gruppo sperimentale composto da padri e madri di bambini fino ai 18 mesi di eta', con almeno un genitore fumatore. Ai genitori e' stata fatta un'intervista, mentre a circa 250 neonati e' stato prelevato un campione di capello all'inizio dello studio e successivamente dopo 3 e dopo 6 mesi per determinare il livello di nicotina nei piccoli. Dal confronto tra le analisi del capello e le dichiarazioni rilasciate dai genitori e' emersa una larga corrispondenza. Il 73% degli adulti affermava di fumare in casa e l'83% delle analisi del capello dei neonati mostravano alti livelli di nicotina. Durante lo studio, al gruppo sperimentale viene proposto un breve percorso educativo per i genitori che consiste in una serie di consigli mirati che insegnano loro come evitare situazioni di fumo passivo per i bimbi e i danni ad esso correlati. La presenza di nicotina nei capelli ha permesso di capire che, anche comportamenti apparentemente protettivi nei confronti del bambino, come fumare alla finestra o cambiare aria alle stanze, non serviva ad eliminare le sostanze nocive. Secondo gli esperti, infatti, l'unica alternativa possibile e' quella di fumare fuori casa. Gli stessi stanno lavorando all'individuazione dei fattori che maggiormente influiscono sul bambino esposto al fumo passivo per fornire uno strumento in piu' ai pediatri.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
ALLERGIE, NE SOFFRONO OLTRE DUE MILIONI
DI BAMBINI ACCORDO SIAIP-FERERASMA SU
LINEE GUIDA PER OPERATORI SCOLASTICI
L'allergia e' la nuova epidemia del terzo millennio. Oltre due milioni di bambini soffrono di asma e l'allergia alimentare colpisce oltre il 4% della popolazione infantile. Il bambino asmatico deve effettuare una terapia modulata in modo da mantenere sotto controllo i suoi sintomi (tosse, difficolta' allo sforzo fisico, etc) e quindi poter frequentare regolarmente la scuola, praticare attivita' sportiva, etc. La scuola, dove il bimbo passa buona parte della sua giornata, dovrebbe attrezzarsi per garantire un'assistenza adeguata alle sue necessita'. Invece, non esiste una norma legislativa che garantisca, ad esempio, la somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico, che a volte, data la gravita' dei sintomi, deve essere effettuata rapidamente.
La Societa' italiana di allergologia ed immunologia pediatrica (Siaip) e Federasma (Federazione italiana delle associazioni dei pazienti con asma e allergia) hanno stilato un documento, 'Raccomandazioni sulla gestione del bambino allergico a scuola', che contiene le linea guida per operatori scolastici e aziende sanitarie su come prevenire ed intervenire nelle gravi crisi allergiche. Il documento verra' presentato in un Forum il 9 aprile all'Unical, universita' della Calabria, in occasione del congresso nazionale Siaip, a cui parteciperanno dirigenti scolastici, medici, pazienti ed istituzioni. Il documento sara' successivamente inviato ai ministeri competenti con l'obiettivo che possa costituire la base per gli opportuni interventi legislativi.
Partecipano al Forum, tra gli altri, Francesco Paravati, presidente del congresso Siaip; Luciana Indinnimeo, presidente Siaip; Giovanni Cavagni, coordinatore della commissione Siaip - Federasma; Sandra Frateiacci, presidente nazionale Federasma; Annamaria De Martino della direzione generale prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
ALCOL, LE RAGAZZINE BEVONO IL TRIPLO DELLE
DONNE ADULTE IL 15,5% DELLE RAGAZZE CHE 
ABUSANO DI ALCOLICI HA MENO DI 16 ANNI
Nel 2009 in Italia i consumatori a rischio per consumo di alcol sono il 15,8% della popolazione di eta' superiore agli 11 anni, con una consistente differenza di genere (25% dei maschi, 7,3% delle femmine).
L'analisi per classi di eta' mostra che sono a rischio il 18,5% dei ragazzi e il 15,5% delle ragazze di sotto dell'eta' legale (16 anni), valori che dovrebbero essere pari a zero e che invece identificano circa 475.000 minori che hanno adottato almeno un comportamento a rischio alcol-correlato. I dati sono stati resi noti oggi a Roma nel corso dell'Alcohol prevention Day, organizzato oggi a Roma presso l'Istituto superiore di sanita'.
"Preoccupano in particolare le preadolescenti" - sottolinea Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale Alcol Cnesps e direttore scientifico dell'Apd - "Tra le 11-15enni si registra una media di consumatrici nettamente superiore alla media femminile italiana, tripla rispetto a quella delle donne adulte e comunque superiore a quella registrate per tutte le classi di eta' esaminate". Anche salendo con l'eta' l'evidenza conferma i trend consolidati nell'ultimo decennio; si stima, infatti, che nel 2009 sono stati oltre 395.000 i giovani di 16-20 anni (19% maschi e 6,9% femmine) e circa 500.000 i giovani di 21-25 anni (23,8 % maschi e 8,4 % femmine) che hanno adottato almeno un comportamento a rischio per la loro salute sulla base dei criteri stabiliti dall'ISS (eccedenza o binge drinking). "E all'estremo opposto della curva continuiamo a registrare le piu' elevate quote di consumatori a rischio tra i maschi", aggiunge Scafato sottolineando che "tra gli ultra65enni si contano oltre 2 milioni e 200mila anziani che seguono modelli di consumo rischioso o dannoso, con il 47,7 % dei 65-74enni e il 40,7 % degli ultra75enni". Estrema conseguenza, come riportato in Relazione al Parlamento, e' l'incremento degli alcol dipendenti in carico ai servizi che nel 2008 ha raggiunto la quota massima di oltre 66mila alcolisti in trattamento accompagnata da un significativo ricorso ai ricoveri ospedalieri per condizioni totalmente alcol correlate tra cui spicca la cirrosi per gli anziani e le intossicazioni alcoliche per i minori di 14 anni.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
AI RAGAZZI PIACE IL VINO: 14% LO CONSUMA
REGOLARMENTE I DATI DEL RAPPORTO ESPAD
Bevono vino un terzo delle ragazze e la meta' dei ragazzi e lo consuma regolarmente una percentuale che oscilla tra il 12% e il 14% dell'interno universo giovanile. Lo rivela il rapporto Espad presentato oggi in occasione di Vinitaly 2011.
Secondo i dati la distribuzione sul territorio dei consumatori indica come l'utilizzo del vino sia piu' frequente nelle regioni dove la cultura e la tradizione di questa bevanda e' piu' forte: Umbria, 69,9%, Toscana 67%, Piemonte, Veneto, e Campania (61%).
Nelle regioni, pero', dove si beve prevalentemente vino, si registrano minori percentuali di "binge drinkers". Dato che indica, secondo i ricercatori, una maggiore consapevolezza legata alla peculiarita' e alla tradizione del territorio da parte di chi beve vino in regioni dove questa bevanda fa parte la cultura del luogo. Una realta' evidenziata anche dal rapporto Doxa per l'Osservatorio permanente su Giovani e alcol (2011), dove e' indicato quale fattore educativo e di prevenzione, l'approccio all'alcol sotto la supervisione degli adulti e inserito, quindi, all'interno di un processo di formazione del gusto e di proposta di corretti stili alimentari. Infatti, il 54% dei giovani fa le prime esperienze con i genitori e il 14% con i familiari, mentre l'incontro con le altre bevande alcoliche avviene di norma all'interno del gruppo dei pari. "Educazione e conoscenza del vino trasmessi dall'agenzia educativa primaria- sottolineano i ricercatori- sembrano quindi fattori in grado di prevenire stili di consumo problematici e binge drinking".
Sempre nel Rapporto Doxa si trova, pero', un altro dato: nel 49% dei casi i binge drinkers bevono vino. "Un fatto che deve fare riflettere tutti i produttori di vino- rilegge nel rapporto Epad- Perche', se e' vero che chi beve fino allo stordimento non e' sicuramente in cerca di un vino di qualita' e con ogni probabilita' utilizza cio' che riesce a reperire con maggiore facilita', il compito che ha di fronte il mondo del vino e' quello di comunicare e raccontare in modo profondamente diverso dal passato cio' che produce.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
RICCIONE "CAPITALE" DEI GENITORI  SINGLE PORTALE,
CARD E RADUNI PER LE VACANZE DELLE 'SMALL FAMILY'
Riccione "capitale" dei genitori single. E' lo slogan di un progetto messo a punto dall'Associazione Albergatori della 'Perla Verde' della riviera romagnola e dalla cooperativa albergatori Promhotels, che si schierano dalla parte delle 'small family' (famiglie monoparentali), andando incontro alle esigenze di chi viaggia solo con i propri figli. Il progetto, con cui i promotori si aprono ad un nuovo segmento turistico, contempla un portale internet il cui indirizzo e' chiarissimo: www.vacanzepergenitorisingle.it. "Nel web, infatti, sono sempre di piu' le madri e i padri single che cercano nuove proposte di vacanza, eventi e offerte a loro dedicati", sottolinea in una nota Apt Servizi Emilia-Romagna. Ma c'e' anche una "card" per ottenere sconti in strutture convenzionate e persino dei raduni organizzati proprio per queste mini-famiglie. E chissa' che, sotto il sole della riviera romagnola, non sboccino nuovi amori con conseguente formazione di famiglie 'allargate'.
Intanto, sono gia' una quindicina gli hotel di Riccione che aderiscono al progetto Vacanzepergenitorisingle.it e vogliono dare una risposta chiara a questa domanda turistica proponendo pacchetti vacanza specifici. Nelle pagine del sito sono presenti tariffe speciali e facilitazioni per bambini in camera con un solo adulto, oltre a servizi a pagamento o gratuiti per le esigenze di tutti i tipi di genitori single: dalla baby-sitter 'night and day' al miniclub in hotel o in spiaggia, dall'area giochi in hotel o in spiaggia convenzionata fino alla 'social table' (tavolate per cene e pranzi sulla spiaggia insieme ad altre 'piccole famiglie'). Su Vacanzepergenitorisingle.it i genitori soli potranno quindi "confezionarsi" una vacanza su misura, orientandosi tra consigli di viaggio, itinerari, servizi in hotel, offerte e happening. La cooperativa albergatori Promhotels e l'Associazione Albergatori di Riccione hanno poi realizzato la "Small family Card" che prevede agevolazioni nei parchi della Riviera e nei parchi avventura, ma anche sconti su corsi di vela, di nuoto, di beach tennis e di 'family team building' con cavalli. All'interno del progetto dedicato alle small family, Associazione Albergatori e Promohotels hanno organizzato anche una serie di appuntamenti dedicati ai genitori single: tutti i weekend di maggio sono in programma raduni di genitori single in vacanza con bambini nei parchi tematici piu' famosi della Riviera (Oltremare, Italia in Miniatura, Fiabilandia, Acquario di Cattolica) mentre, dal 23 al 30 luglio, e' proposta una settimana speciale per genitori single in vacanza con i figli. Altri weekend a tema, per questo tipo di clientela turistica, sono in programma a settembre con escursioni in bicicletta, lezioni di golf e cavallo e visita al parco tematico San Martino Adventures.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
RINOCONGIUNTIVITE ALLERGICA, COLPISCE
IL 7% DEI BAMBINI CONSIGLI DELL'ESPERTO
SIO PER AFFONTARE ACARI E POLLINI
L'incidenza delle patologie allergiche e' in costante aumento nel corso degli anni e si prevede che nel 2025 circa il 50% della popolazione soffrira' di allergia. La rinocongiuntivite allergica colpisce il 7% dei bambini di eta' compresa tra i 6 e i 7 anni, per raggiungere il 16% nei ragazzi di eta' tra i 13 e i 14 anni.
Attualmente si ritiene che in giovani di 20-22 anni la percentuale di rinocongiuntivite si attesti intorno al 25%.
"Sono numerosi e ben conosciuti i vari fattori di rischio che contribuiscono ad incrementare la percentuale di allergici- spiega Michele De Benedetto, past president della Societa' italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale- tra questi, il fumo passivo, l'inquinamento ambientale, la presenza di tassi elevati di polveri sottili, carenze alimentari, sono tra i fattori piu' importanti. E' interessante notare che il ricorso sempre piu' diffuso a moderne tecnologie indirizzate a ottimizzare i consumi energetici e migliorare le condizioni abitative, attraverso l'uso di infissi sigillanti, l'utilizzo di moquette, l'aumento dell'umidita' negli ambienti chiusi, per riduzione della ventilazione spontanea, rappresentano fattori favorenti la proliferazione di acari della polvere e un aumento di potenziali agenti inquinanti".
Gli acari sono microorganismi presenti nella polvere, sono nocivi solo nei soggetti allergici, provocano rinite, congiuntivite, asma ed eczema. Si trovano in elevate quantita' specialmente negli ambienti caldi e umidi e preferiscono in particolare i materassi, i cuscini, le coperte, i piumoni e la moquette. Contrariamente a quanto abitualmente ritenuto, e' stato dimostrato che i cuscini in materiale sintetico sono maggiormente ricchi di acari rispetto ai cuscini di piuma.
"La camera da letto del paziente allergico, dei bambini in particolare- consiglia l'esperto- deve essere arredata in modo il piu' semplice possibile, preferendo mobili a superficie liscia e regolare per facilitarne la pulizia, riducendo il rischio di accumulo di polvere; e' consigliabile che i cuscini e i materassi siano rivestiti con tessuti impermeabili agli acari, ma permeabili al vapore per consentire un assorbimento del sudore permettendo un confortevole riposo".
"Queste precauzioni- avverte De Benedetto- rappresentano la prevenzione primaria verso l'allergia e un ottimo inizio terapeutico che vedra', nel ricorso ai vaccini ed alle terapie farmacologiche rappresentate da antistaminici, corticosteroidi topici e sistemici, un corretto completamento".
"Uno studio pubblicato nel 2010 sulla rivista scientifica 'Laryngoscope'- ricorda l'esperto- ha dimostrato che l'intervento di adenotonsillectomia in bambini allergici con asma determina un miglioramento, statisticamente significativo, della gravita' dell'asma, producendo un minor numero di controlli ospedalieri, una minore somministrazione di corticosteroidi sistemici e topici".
E per quanto riguarda la primavera, periodo di notevole concentrazione di pollini nell'aria che rappresenta un motivo di riacutizzazione della patologia allergica, il past presidente Sio spiega: "Anche per i pollini e' possibile effettuare una prevenzione primaria cercando di ridurre al minimo il contatto con i pollini verso cui si e' allergici; cio' comporta notevoli costrizioni e limitazioni nello svolgimento della vita comune- afferma- in quanto implica la necessita' di rinunciare ad effettuare numerose azioni, normali nella vita di ogni giorno, quali una passeggiata in campagna, la sosta sotto determinati alberi, effettuare sport all'aperto, e la necessita' di tenere porte e finestre chiuse".
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
AL VIA UN CONCORSO PER 'BATTEZZARE' I SATELLITI UE
RIVOLTO AI BAMBINI, PER PROMUOVERE I TEMI DEL COSMO
La Commissione europea avvia un concorso di disegno destinato a stimolare l'interesse dei bambini per lo spazio: si offre infatti ai piu' piccoli (la gara e' riservata ai bambini dai 9 agli 11 anni) la possibilita' unica nella vita di dare il loro nome a un satellite del programma Galileo (l'iniziativa dell'Ue nel campo della navigazione satellitare).
"Il nome dei bambini che avranno fatto il miglior disegno in ciascuno Stato membro verra' assegnato a un satellite del programma Galileo", fanno sapere da Bruxelles. I primi due satelliti, ricorda la Commissione Ue, saranno lanciati a settembre e recheranno i nomi dei bambini vincitori per il Belgio e per la Bulgaria, paesi in cui il concorso si apre il 10 aprile. Lo stesso concorso si terra' negli altri 25 Stati membri a settembre per battezzare i satelliti successivi che verranno lanciati progressivamente a partire dal 2012. I giovanissimi sono invitati a fare un disegno avente per oggetto lo spazio e l'aeronautica, passarlo allo scanner o farne una foto digitale e caricarlo su un apposito sito web. In ciascun paese una giuria nazionale costituita di tre persone selezionera' il miglior disegno e il bambino vincente potra' dare il proprio nome a uno dei due satelliti che dovrebbero essere lanciati a settembre. In Belgio e Bulgaria si inizia domenica e si chiude il 12 maggio, negli altri paesi la stessa procedura si aprira' l'1 settembre per chiudersi il 15 novembre.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011