venerdì 27 maggio 2011

TRIESTE, PRESIDE LASCIA FUORI STUDENTI IN BERMUDA
SUCCEDE A UN ISTITUTO NAUTICO: INTERVENUTA LA POLIZIA
Lo scorso anno in un istituto di Vicenza, e probabilmente non solo. Quest'anno a Trieste, e non sara' l'ultimo caso. Una trentina di studenti, con l'avvicinarsi dell'estate e, di conseguenza con il salire delle temperature, hanno pensato bene di presentarsi a scuola indossando dei pinocchietti, i calzoni a 'mezza gamba'.
All'arrivo a scuola, l'istituto tecnico Nautico di piazza Hortis, la brutta sorpresa: il bidello, su indicazione del preside Raffaele Marchione, non li ha fatti entrare proprio a causa del loro abbigliamento. Secondo quanto scrive il Piccolo di Trieste, il fatto e' successo due giorni fa. L'intervento e' stato preceduto da una circolare fatta passare di classe in classe il 16 maggio scorso:
"Con l'approssimarsi della bella stagione- si leggeva nella nota- si invitano allieve ed allievi dell'istituto ad indossare un abbigliamento adeguato durante le lezioni. Non saranno accolti studenti con abbigliamento da spiaggia (spalle scoperte, pantaloni corti o a mezza gamba)".
"Nessuno di noi portava infradito o pantaloncini corti- dichiarano al Piccolo i ragazzi- il provvedimento ci e' sembrato esagerato e abbiamo deciso di chiamare la Polizia. Abbiamo informato la Digos e segnalato il fatto anche al Provveditorato agli studi".
Gli agenti di Polizia, una volta parlato con la dirigenza dell'istituto, hanno poi riferito ai ragazzi l'esito di un compromesso raggiunto: "Sono andati a parlare con il vicepreside e poi ci hanno riferito che per entrare avemmo dovuto lasciare le nostre generalita' al bidello- riferiscono ancora i ragazzi secondo il Piccolo- rassicurandoci del fatto che non avremmo subito ripercussioni. Perche' allora dovevamo lasciare il nostro nome e cognome?". Infatti non tutti hanno accettato: gli unici sono stati otto studenti che dovevano affrontare la prova pre-esame per la qualifica della terza classe iniziata, con parecchio ritardo visto l'inconveniente.
"La riforma della scuola prevede che il voto in condotta faccia media con le altre materie- precisano gli studenti- e temiamo che chi ha lasciato il nome all'entrata pur di entrare venga penalizzato. Per molti di noi mancano 20 giorni all'esame di maturita'".
E non e' tutto: nel corso della mattinata una decina di alunni ai quali era stato vietato l'accesso si sono intrattenuti con un insegnante con libri e quaderni aperti in piazza Hortis. "Non rilascio dichiarazioni- ha riferito il professore- stiamo chiacchierando e io non sto facendo lezione...".
Notiziario Minori, 27 maggio 2011
LA SCUOLA COSTRUITA DAI RAGAZZI, TUTTA 
ECO-SOSTENIBILE  AULA AUTOCOSTRUITA
ALL'ISIS DI LADISPOLI. IL SINDACO: UN ESEMPIO
Un'aula didattica a impatto zero all'Isis di via Ivon de Begnac a Ladispoli, in provincia di Roma. E' stata realizzata attraverso un cantiere di autocostruzione e costruita interamente dagli studenti e dagli insegnanti dell'istituto tecnico per geometri grazie a un finanziamento comunale di 21 mila euro.
L'Isis di Ladispoli, ha spiegato il sindaco Crescenzo Paliotta, "forma i ragazzi nella complessa e difficile professione di geometra ed e' fondamentale che proprio in questa fase venga garantita un'informazione corretta e sensibile alle tematiche della crisi energetica e dello sviluppo sostenibile.
L'aula didattica, realizzata con materiali totalmente ecocompatibili, e' dotata di tutte le piu' moderne tecnologie seguendo i principi dell'edilizia ecologica. L'illuminazione e' stata realizzata con un pannello fotovoltaico, le pareti a vetrate sono poste tutte a sud mentre quelle a nord sono in legno con uno strato isolante in paglia. Per le pareti, inoltre, e' stato utilizzato un materiale in terracotta che mantiene all'interno dell'aula didattica una temperatura costante sia d'inverno che d'estate senza l'ausilio del condizionamento artificiale".
All'inaugurazione erano presenti, oltre al sindaco, l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Paola Rita Stella, e la preside dell'istituto, Vincenza La Rosa.
L'esperimento realizzato a Ladispoli sara' inserito sul sito della Provincia come prototipo per future realizzazioni in altre scuole del comprensorio. L'opera, iniziata nel 2009, era inserita nel progetto "Cantieri animati" ed e' stata realizzata sotto la direzione dell'insegnanti dell'Isis di via De Begnac.
Notiziario Minori, 27 maggio 2011