martedì 14 giugno 2011

ANSIA, PAURA E SOGNI NEL CASSETTO: ARRIVANO GLI ESAMI
TERZA MEDIA E POI LA MATURITÀ, SI ENTRA NEL VIVO
Ogni volta sembrano cambiare soltanto i nomi dei protagonisti: "Ho paura", "Non ho studiato, tanto so che mi va male comunque", "Ho studiato, ma non ricordo piu' nulla!". E cosi' via, all'infinito: chi non ricorda commenti simili detti a voce o letti, oggi, sui vari social network dagli esaminandi delle medie e delle superiori? Pochi giorni fa in molte scuole sono partiti gli esami di terza media, leggero ritardo per chi invece la scuola l'ha vista occupata per i referendum. Il tempo dello spoglio e poi le classi torneranno a disposizione per gli esami. Paura, ansia ma, per qualcuno, anche un sogno nel cassetto mai chiuso del tutto. "Era rimasto nel cassetto senza riuscire a terminarlo". E si' perche' Alessio e' uno dei tanti studenti pronti a farsi esaminare per il diploma di scuola media. Peccato non sia giovanissimo: "Oggi a quasi 50 anni ho aperto il cassetto e il mio sogno si sta avverando- si legge su uno dei tanti portali sul mondo della scuola- Non riesco a crederci, ma sono troppo felice ragazzi... Non sempre ricominciare a studiare dopo molti anni crea difficolta', non a me, e l'apprendimento puo' essere piu' facile. Ovviamente non siamo tutti uguali ed e' comprensibile. "
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
IL 23% DEI MATURANDI STUDIA MENO  DI 
UN'ORA AL GIORNO STUDENTI.IT: NEL 2010 
ERA IL 14%,  FORSE ESAME FA MENO PAURA?
L'esame di maturita' fa meno paura. O almeno questo e' quanto sembra emergere dal sondaggio di studenti.it, dal quale risulta che il 23% degli esaminandi passa sui libri meno di un'ora al giorno. Lo scorso anno erano il 14%. "Se il timore dell'esame di maturita' si dovesse misurare dalle ore passate sui libri- sottolinea il portale- potremmo dire che i maturandi 2011 temono la prova meno dei maturandi 2010.
Secondo un'indagine condotta, in collaborazione con Swg, da Studenti.it, portale di Banzai leader sul target giovani con 2.604.000 utenti unici mese (Dati Audiweb - Aprile 2011), tra piu' di 800 maturandi, il 23% di loro in questi ultimi giorni di ripasso studia meno di 1 un'ora al giorno, il 29% passa sui libri tra le 2 e le 3 ore al giorno mentre il 20% tra le 4 e le 5 ore al giorno. Il 12% studia 6-7 ore, il 5% 8-9 ore circa, il 2% dichiara di studiarne 10 mentre il 6% ne studia piu' di 10".
Se quest'anno "le percentuali maggiori sono tra chi studia meno di un'ora al giorno e tra le fasce 2-3 ore e 4-5 ore, l'anno scorso, nello stesso periodo, le percentuali maggiori erano tra chi studiava 2-3 ore (24%), 4-5 (21%) e 6-7 ore (18%). Gli studenti sembrano temere sempre meno l'esame di maturita', complice anche una crescente offerta del web di materiale per studiare, di forum in cui chiedere consigli ad altri maturandi e prof, ad app gratuite che consentono di avere appunti, versioni di latino e consigli anche in mobilita'".
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
MATURITÀ, GLI STUDENTI: "SI STUDIA MEGLIO
DA SOLI" LO DICONO 9 INTERVISTATI SU 10 
Per gli esami di maturita' quasi 9 studenti su 10 studieranno da soli. È quanto emerge dal sondaggio condotto da skuola.net. In barba al cooperative learning, i maturandi preferiscono prepararsi in modo individuale alle prove che li aspettano tra una settimana. L'87% degli studenti ha dichiarato che studiera' prevalentemente da solo in vista della maturita'. Il sondaggio proposto da Skuola.net 'Per prepararti alla maturita' studierai prevalentemente...' mette in evidenza come i ragazzi preferiscano lo studio individuale anche perche' e' la prima e fondamentale tappa per arrivare ad assimilare nozioni e concetti.
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
PEDIATRI: ESCHERICHIA COLI, NESSUN
ALLARMISMO NEL DECALOGO: LAVARSI 
LE MANI, PROTEGGERE GLI ALIMENTI
"Attenzione, ma nessun allarmismo per l'Italia rispetto all'epidemia di Escherichia Coli 0104:H4". Questa la posizione di Giuseppe Di Mauro, presidente della Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che ribadisce come nessun caso sia stato ancora segnalato in Italia.
La Sipps rassicura tutti i genitori, precisando che il ceppo batterico che sta preoccupando l'Europa ha finora colpito, nel 90% dei casi, adulti in eta' superiore ai 20 anni. La terribile complicanza rappresentata dalla Sindrome Uremico-Emolitica ha coinvolto soltanto eccezionalmente soggetti in eta' infantile, contrariamente a tutta la casistica riportata nella letteratura, dove si dimostra come i piu' colpiti da patologie analoghe siano generalmente i bambini di eta' inferiori ai 5 anni. "Per gli adulti colpiti da Sindrome uremico-emolitica, a livello ospedaliero- dichiara Angelo Milazzo, pediatra direttivo regionale Sipps- gia' da tempo sono stati adottati trattamenti appropriati, sebbene in molti casi la causa della malattia fosse sconosciuta; in questo modo e' stato possibile contenere la mortalita' al di sotto dell'1% e fronteggiare adeguatamente questa terribile patologia". La mancata identificazione del focolaio di infezione impone, pero', il rispetto stretto di alcune importanti misure di sicurezza e di corretta igiene, precauzioni comuni per la prevenzione di tutte le forme di contagio batterico derivate da alimenti e da trasmissioni oro-fecali. La Sipps, poi, elenca le principali accortezze da adottare:
- lavarsi bene le mani con detergenti idonei prima di toccare i cibi;
- prestare attenzione all'acquisto degli alimenti, preferendo quelli con etichettatura e soggetti ai controlli sanitari;
- proteggere i cibi da mosche o da altri insetti, coprendo gli alimenti o chiudendoli in contenitori;
- consumare latte pastorizzato o trattato ad alte temperature e cibi ben cotti, soprattutto nel caso di pesce, carne, latte e uova;
- lavare molto bene la verdura e sbucciare la frutta;
- bere solo acqua sicuramente potabile.
Inoltre, di assoluta importanza, e' eliminare subito pannolini sporchi di feci e lavare a temperature superiori a 65° gli indumenti e la biancheria contaminata con le feci, usando anche disinfettanti quali ipoclorito di sodio o equivalenti. La Sipps ribadisce e raccomanda, infine, a tutte le famiglie di non fare uso di antibiotici senza una precisa prescrizione del pediatra, poiche' in caso di enteriti emorragiche si aumenterebbe di ben 17 volte il rischio di Sindrome uremico-emolitico.
Notiziario Minori, 14 giugno 2011