venerdì 24 settembre 2010

'APERTAMENTE': CONCORSO PER SMS E MMS SULLA 'DIVERSITÀ'
IL CONCORSO FA PARTE DEL FESTIVAL MONDELLOGIOVANI. 

Il MondelloGiovani, Festival della letteratura giovane costola under 28 del Premio Letterario Mondello, lancia ApertaMente, concorso per sms ed mms sul tema della "diversita'". Il testo del messaggio non potra' superare gli 800 caratteri e dovra' contenere anche il nome dell'autore, il suo anno di nascita. Il concorso e' rivolto ai ragazzi di tutta Italia, di eta' compresa tra i 14 e i 28 anni.
Per partecipare occorre inviare al numero 340.4399439, appositamente messo a disposizione da Vodafone Italia, un smso un mmssul tema della "diversita'" vista nelle sue diverse espressioni (linguistica, sociale, politica, culturale) entro il 10 ottobre 2010. Il concorso e' riservato a immagini e testi inediti e mai premiati in altre rassegne. I primi classificati nelle due categorie, sms ed mms, riceveranno ciascuno un Apple I-Phone 32 Gb Black e un buono spesa di 100 euro spendibile presso alcune librerie. A valutare i testi e a scegliere i vincitori, saranno chiamati tre giovani studiosi dell'Universita' Iulm: Simona Pezzano, esperta in filmografia e immagini digitali ed i critici letterari Fabio Vittorini e Andrea Chiurato. Anche il pubblico potra' votare gli smse gli mms preferiti, grazie a un'apposita pagina web raggiungibile dai siti www.vodafone.it e www.fondazionebancodisicilia.it, nella quale saranno pubblicati i messaggi e le immagini in concorso e dove e' possibile anche consultare il regolamento. Gli autori risultati piu' votati dalla giuria popolare nelle due categorie riceveranno in premio una Vodafone Super Internet Key K4505 white e un buono libri del valore di 50 euro. La premiazione del concorso ApertaMente avverra' a Palermo, presso il caffe'-libreria Kursaal Kalhesa, il prossimo 28 ottobre, in occasione della terza edizione del Festival MondelloGiovani. Il concorso e' promosso dalla Fondazione Banco di Sicilia in collaborazione con Vodafone Italia.
Notiziario Minori Roma, 24 settembre 2010
LAZIO, SLOW FOOD ED ALEMANNO APRONO ORTI A SCUOLA
IL SINDACO DI ROMA: SUPERARE LA BARRIERA TRA CAMPAGNA E CITTA'.

Lattuga, pomodori, zucchine, limoni e aranci direttamente nel cortile della scuola.
A curarli i bambini, ma anche i nonni degli allievi di 19 scuole romane. Sono gli "Orti in condotta", il nuovo progetto varato questa mattina da Slow food e Comune di Roma attraverso un protocollo d'intesa firmato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dal fondatore del movimento, Carlo Petrini.
L'accordo tra il Campidoglio e Slow Food consente di creare in 19 scuole romane, una per ogni municipio, un piccolo orto per avvicinare gli alunni alla conoscenza ed al contatto diretto con la natura ed i prodotto locali. La coltivazione dei vari prodotti, coerentemente con la filosofia Slow food, dovra' seguire procedimenti bioologici e senza ogm privilegiando ortaggi del territorio.
"L'idea- ha spiegato Petrini- e' di utilizzare gli orti a scuola come grande metodo di educazione alimentare: i bambini ritornano alla cura della terra e si instaurano anche scambi generazionali tra giovani ed anziani. Nel caso degli orti di Roma mi sembra molto buono il fatto che poi i prodotti saranno usati direttamente nelle cucine delle scuole".
Notiziario Minori Roma, 24 settembre 2010
IMPARARE A GESTIRE IL DENARO: ARRIVA LA 'PATENTE'
FORMAZIONE PER "PREVENIRE CASI DI INDEBITAMENTO IN ETA' ADULTA" 

Le lingue, la matematica e la storia si possono imparare. Allo stesso modo si puo' apprendere anche a gestire in maniera oculata il denaro a propria disposizione. Il potenziale di consumo dei giovani riceve grossa attenzione da parte del mondo economico. Pubblicita' e marketing elaborano in continuazione nuove strategie per mobilitare i giovani acquirenti. E per questi ultimi resistere alle tentazioni diventa sempre piu' complicato, tant'e' che per poter stare al passo con le nuove tendenze sempre piu' spesso anche i giovani finiscono con il contrarre debiti. Per questa ragione, oggi la Caritas Bolzano-Bressanone, in collaborazione con l'Intendenza scolastica tedesca, la Formazione professionale tedesca e ladina e l'Istituto pedagogico, ha presentato la prima "Patente finanziaria altoatesina".

Per quest'anno la patente sara' esclusivamente in lingua tedesca ma Caritas sta gia' lavorando alla presentazione della stessa iniziativa anche nelle scuole italiane. Per mezzo della patente finanziaria, i giovani e i giovani adulti riceveranno una prima formazione finanziaria di base e impareranno come gestire il proprio denaro in maniera previdente e responsabile; e' previsto che ricevano consigli e istruzioni su come effettuare una programmazione finanziaria, su come rapportarsi ai prodotti bancari e ai crediti e possano riflettere sulle problematiche piu' frequenti relative al denaro e riscontrate dai loro coetanei nell'utilizzo di internet e del cellulare. Potranno ottenere la patente finanziaria altoatesina gli studenti della 2° e 4° classe delle superiori e delle scuole professionali. Per raggiungere quest'obiettivo e' previsto che gli studenti seguano una formazione di tre unita' didattiche di due ore l'una. Gli insegnanti interessati possono prenotare gratuitamente la patente per le loro classi contattando la Consulenza Debitori della Caritas. L'intero progetto e' finanziato dall'Intendenza scolastica tedesca. "Nella fase di creazione della patente finanziaria altoatesina, ci siamo orientati fortemente all'universo dei giovani- spiega Werner Niederbrunner, coordinatore della patente finanziaria ed esperto consulente del servizio Caritas -Non si tratta esclusivamente di una mera trasmissione di conoscenze ma lo studente viene stimolato a riflettere criticamente su tutto cio' che ruota attorno al denaro per mezzo di simulazioni di piani finanziari domestici, quiz e discussioni. Cio' dovrebbe servire ad accompagnarlo favorendo in lui lo sviluppo di un rapporto responsabile con il denaro con l'obiettivo di prevenire casi di indebitamento in eta' adulta".
Notiziario Minori Roma, 24 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

'DIREGIOVANI-DIREFUTURO',
IL FESTIVAL DELLE IDEE A ROMA
7-10 OTTOBRE:
MIGLIAIA DI STUDENTI AL PALAZZO DEI CONGRESSI 

Dici giovani e dici futuro. Ma dire non basta, le idee vogliono energia. E uno spazio aperto per far esplodere la creativita'. "Diregiovani Direfuturo - il Festival delle giovani idee", ecco la soluzione. Il festival-evento che animera' il Palazzo dei congressi all'Eur di Roma il 7-8-9 e 10 ottobre: migliaia di ragazzi e ragazze che da tutta Italia arriveranno per dimostrare che, nonostante tutto, "i giovani non vanno in crisi". La formula dell'evento 2010 e' la stessa vincente della precedente edizione: spazio al talento, a chi lo merita. In una perfetta simbiosi di domanda e offerta: i ragazzi con le loro proposte e curiosita', e le istituzioni, pronte ad aprirsi con attivita' e progetti pensati per il futuro dei giovani.

Tante iniziative, in un calderone bollente d'energia. La mattina ed il pomeriggio ci saranno gli spettacoli portati in scena da studenti provenienti da tutta Italia. Ma non solo.
Durante la rassegna ci saranno ripetuti forum di giovani, il mini-cinema, una mostra degli istituti d'arte, uno spazio per esprimere le proprie opinioni davanti a una videocamera, momenti informali per incontrare politici e vip per esporre le loro idee, le loro analisi, alla ricerca di un confronto con gli adulti. Una parentesi, poi, sara' dedicata ai giovani aquilani che racconteranno la propria esperienza dopo la tragedia del terremoto del 6 aprile del 2009.

E come l'anno scorso, a tutti sara' data la possibilita' di partecipare a vari contest. Allo stand di Diregiovani.it torna "Scatta la foto", ma ci sara' anche un set fotografico in piena regola per scegliere i volti della manifestazione. Inoltre, chiunque avra' qualcosa da dire potra' farlo: sara' infatti allestita una sorta di tribuna rivolta al pubblico.

E siccome le grandi idee nascono da piccoli, per l'edizione 2010 un'intera giornata, quella conclusiva di domenica, sara' dedicata agli alunni delle scuole elementari che potranno anche familiarizzare con "Primaria News", il primo giornale online interamente creato con i contributi di giovanissimi redattori che frequentano la IV e la V elementare. Tutto ad ingresso libero, perche' dire giovani significa dire liberta'.
( DIRE - Notiziario Minori) - Roma, 21 settembre 2010

venerdì 17 settembre 2010

PICCOLI CANTANTI TV, "PERICOLO? DIPENDE DAI GENITORI"
CASTELBIANCO:
"NO ASPETTATIVE, AI FIGLI DIANO ESPERIENZA GIOCOSA" 

Dopo le vacanze estive si torna al lavoro, a scuola, e ricominciano i programmi televisivi che tengono compagnia a grandi e piccoli. E proprio a proposito di tv, da pochi giorni sono ripartiti programmi come "Ti lascio una canzone", condotto da Antonella Clerici su Raiuno, e "Io canto", presentato da Gerry Scotti su canale 5. In entrambi i casi bambini o adolescenti mettono in campo le loro doti canore, in una specie di talent show. Il pubblico vota da casa e elegge il vincitore. Quanto e' corretto, pero', lasciare che minori partecipino a programmi televisivi che vanno in onda la sera fino a tardi e, nel caso specifico, interpretino testi scritti da adulti e che contengono storie non adatte alla loro eta'? Tutto cio' che effetto puo' avere sulla loro giovane eta'? A rispondere e' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (Ido) di Roma: "E' giusto porsi la questione, ma bisogna tener conto di diversi aspetti. Intanto- spiega- il fatto che bambini partecipino ad una attivita' che riguarda un loro talento (e non ad esempio una sfilata di moda), e partecipano attivamente, non solleva molti aspetti critici. Inoltre, il modo di trattare i bambini in queste trasmissioni e' accudente e rispettoso.
Sicuramente la partecipazione a questo tipo di programmi puo' indurre il bambino ad aspettarsi un futuro da star e nello stesso tempo vantarsi con i propri amichetti, suscitando uno spirito di emulazione. Ma nel complesso- sottolinea Castelbianco- non ci puo' essere un giudizio negativo, anche perche' basta andare in uno dei tanti campetti di calcio di periferia per vedere come i bambini che giocano a pallone vengono spinti e incitati in modo diseducativo da parte dei genitori e di qualche allenatore".
Per quello che riguarda i testi delle canzoni che i piccoli interpretano, l'esperto spiega come "in molti casi non c'e' consapevolezza di quanto cantato". E aggiunge: "Dobbiamo ricordarci che i bambini sono sottoposti quotidianamente a messaggi che trasmettono violenza, amore e sesso da parte di tv, cinema, cosi' come tali sollecitazioni arrivano dai rapporti con coetanei piuttosto che con persone piu' grandi". Ma spesso i messaggi diseducativi vengono trasmessi ai bambini all'interno della famiglia: "Circa il 40% delle coppie con figli si separa- afferma lo psicoterapeuta- e la causa principale, nella quasi totalita', e' un rapporto extra coniugale. In questi casi- avverte- i bambini possono vivere e ascoltare realta' nelle quali si parla di amore e sesso usando insulti e modalita' di comunicazione molto dure".
"Dunque, appare chiaro che il problema non sono i testi delle canzoni o la partecipazione a programmi televisivi. Il problema della partecipazione e' determinato solo dal modo in cui i genitori fanno vivere questa esperienza ai loro figli. Fate vivere ai vostri figli esperienze di questo genere come belle e giocose- consiglia Castelbianco- non come il principio di una carriera nello spettacolo".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 settembre 2010
SCUOLA, CRESCONO BULLISMO (+ 2%) E VANDALISMO (+ 7%)
CITTADINANZATTIVA: "IL DATO E' SOTTOSTIMATO". 

In aumento nelle scuole italiane i fenomeni di bullismo e vandalismo. Lo rivela l'VIII rapporto "Sicurezza, qualita' e comfort a scuola", presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva. Gli episodi di bullismo, che sono stati rilevati nel 13% dei casi, registrano un piu' 2% rispetto al 2009, mentre quelli di vandalismo che si verificano nel 41% dei casi sono in aumento del 7%, rispetto all'anno precedente. Numeri che pero' potrebbero celare un fenomeno in realta' ben piu' diffuso."Gli episodi di criminalita' nei pressi dell'edificio verificatisi all'interno dell'edificio scolastico sono stati segnalati dal responsabile del servizio Prevenzione e protezione (o dal dirigente scolastico) - sottolinea l'associazione - . Riteniamo che il dato sia sottostimato e che ben piu' elevato sara' presumibilmente il numero di episodi dovuti a comportamenti violenti di diversa gravita' che si consumano spesso di nascosto o che vengono occultati e minimizzati". Secondo Cittadinanzattiva, inoltre, il 90% delle scuole monitorate adotta sistemi di vigilanza all'ingresso dell'edificio "ma la meta' delle scuole non adotta lo strumento piu' semplice per la vigilanza che e' quello di chiudere i cancelli anche durante l'orario scolastico". Per continuare nella lotta e prevenzione di bullismo e vandalismo nelle scuole, l'associazione chiede quindi al ministero dell'Istruzione, "la raccolta e la diffusione delle buone pratiche esistenti in materia di prevenzione dei comportamenti violenti a scuola e l'avvio di un programma nazionale di contrasto a tali fenomeni, che tenga conto delle esperienze di successo realizzate da vari soggetti all'interno delle scuole o in territori piu' vasti".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 settembre 2010
I PICCOLI SPORTIVI HANNO IL CERVELLO PIÙ SVILUPPATO
I RISULTATI DI UNA RICERCA AMERICANA.

Corpore sano in mens... piu' sviluppata. 
Secondo i ricercatori dell'University of Illinois i bambini piu' sportivi e atletici a 9-10 anni hanno un ippocampo piu' grande rispetto ai coetanei pigri, ottenendo anche risultati migliori nei test di memoria. I ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica per indagare sulle dimensioni di specifiche aree cerebrali in 49 bambini. Una volta misurate le dimensioni dell'ippocampo, si e' visto che i ragazzini in condizioni fisiche migliori presentavano anche un ippocampo dal volume maggiore, rispetto a quello dei coetanei fuori forma (il tutto rapportato alle dimensioni generali del cervello). Non solo.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 settembre 2010
ADOLESCENTI E ALCOL, RUOLO CHIAVE DELLA FAMIGLIA
STUDIO AUSTRALIANO: "PER PREVENIRE OCCORRE CONTROLLO" .

Importanti fattori legati alla famiglia come la qualita' delle relazioni tra genitori e figli, la struttura familiare e la gestione dei rapporti, rappresentano fattori significativi che influenzano i comportamenti di consumo di alcol negli adolescenti.
Uno studio epidemiologico trasversale, condotto su 30 differenti comunita' australiane, ha intervistato oltre 8.200 studenti di 10-14 anni attraverso un questionario online, con l'obiettivo di identificare i correlati familiari che influenzano l'uso di alcol nella vita, l'uso attuale e gli episodi di ubriacatura.
I ricercatori hanno esaminato, in particolare, l'impatto delle relazioni tra padre e figli, della struttura familiare e dell'atteggiamento nei confronti dell'alcol.
Uno dei fattori piu' significativi che influenzano l'uso precoce di alcol e' risultato il controllo e lo stabilire in famiglia precise regole rispetto all'uso di questa sostanza. Gli adolescenti che riferiscono una forte gestione familiare hanno, in generale, minori probabilita' di consumare alcolici, mentre uno stretto rapporto affettivo con la figura paterna proteggerebbe dagli episodi di ubriacatura. In conclusione, sia il controllo da parte dei genitori che uno stretto rapporto con i padri possono contribuire all'astinenza all'alcol da parte degli adolescenti.
Secondo gli studiosi, entrambi questi aspetti dovrebbero essere valorizzati nell'ambito di un approccio comunitario di prevenzione dell'uso di alcol negli adolescenti.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 settembre 2010

martedì 14 settembre 2010

IL 64% DEGLI STUDENTI SALTA LA PRIMA COLAZIONE
GLI ESITI DELLA RICERCA COMMISSIONATA DA BUONDI'

Nonostante i nutrizionisti ribadiscano l'importanza fondamentale del primo pasto mattutino che, per ridurre l'obesita' e iniziare al meglio la giornata, dovrebbe rappresentare circa il 20% delle calorie ripartite nell'arco delle 24 ore, il 64% dei giovani dai 6 ai 16 anni, per cattive abitudini dei genitori o mancanza di tempo, la salta del tutto o quasi. È quanto emerge da una recente ricerca commissionata da Buondi', la storica merenda che accompagna da sempre la prima colazione degli italiani, effettuata su 180 famiglie per monitorare come sta cambiando tra gli italiani l'approccio alla prima colazione. Degli oltre 6 milioni di ragazzi alla vigilia dell'anno scolastico, infatti, la maggior parte salterebbe la prima colazione, pur avendo bisogno di essere in piena forma psicofisica per poter iniziare l'anno al meglio. I pediatri concordano nel consigliare ai piu' giovani, il cui organismo in crescita necessita di un rifornimento energetico piu' articolato nel tempo, di ripartire le calorie da assumere durante l'intero arco della giornata dedicandone alla prima colazione circa il 20%, il 30% al pranzo ed alla cena e il 10% ai due intervalli di meta' mattina e meta' pomeriggio. Solo il 22% degli scolari viene infatti abituato dai propri genitori a fare abitualmente un'abbondante colazione prima di uscire di casa, accompagnando, a una tazza di latte o yougurt, fette biscottate, merendine o frutta, mentre il restante 14% lo fa solo saltuariamente o non assimilando le giuste calorie necessarie ad iniziare al meglio la giornata.
La soluzione, secondo alcuni esperti nutrizionisti, potrebbe arrivare dalla scuola, con l'introduzione di un secondo intervallo in mattinata, almeno per gli alunni della primaria, per sopperire alla scarsa attenzione riservata alla prima colazione dai genitori distratti e frettolosi, e per insegnare cosi' ai piu' giovani una corretta educazione alimentare.
"Concedere agli studenti due pause in mattinata - spiega in una nota Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Societa' italiana di scienza dell'alimentazione (Sisa)- li aiuterebbe a mantenere costante il livello di attenzione e ad arrivare meno affamati a pranzo evitando cosi' le 'abbuffate'. Gestendo con maggiore controllo cio' che si mangia durante i pasti principali - conclude- si ottiene anche una significativa riduzione dei rischi obesita'."
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 settembre 2010

lunedì 13 settembre 2010

SCUOLA, ECCO IL DECALOGO PER RIPARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO
DIECI UTILI CONSIGLI PER I RAGAZZI RITORNATI TRA I BANCHI.

È tempo di rientro a scuola. Per molti bimbi e ragazzi questo significa trovarsi di nuovo alle prese con piccoli e grandi disturbi. Secondo uno studio dell'ospedale pediatrico di Cincinnati, ad esempio, gia' alle elementari un bambino su dieci va incontro a mal di testa, stanchezza, nervosismo, disturbi del sonno e gastrointestinali.
Gli elementi causa dei primi sintomi di disagio, sempre secondo la ricerca effettuata dall'ospedale statunitense, sono svariati, come il cambio di ritmo, svegliarsi prima per andare a scuola, saltare la colazione perche' si ha meno tempo per farla, bere poco durante il giorno e perfino il cambiamento di stagione.
"Tre mesi di vacanza- afferma Elisabetta Scala, pedagogista del Movimento italiano genitori (Moige)- sono molti, ed e' normale che i ragazzi, grandi o piccoli, abbiano delle difficolta' a riprendere la normale routine scolastica. Cio' che serve- consiglia la dottoressa del Moige- e' solo un po' di pazienza e di buon senso per aiutare i ragazzi ad affrontare questo particolare periodo al meglio". Un periodo caratterizzato da "disturbi legati alle iniziali difficolta' di adattamento, spesso associati a un calo del rendimento scolastico e a piccoli contrasti con i compagni, che possono essere evitati con alcuni piccoli accorgimenti, molto facili da seguire", afferma Giuseppe Di Mauro, presidente della Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps).
Per venire incontro alle famiglie e agli studenti, durante la ripresa della routine scolastica, il Moige e la Sipps forniscono alcuni consigli: 1) Assicurarsi che i ragazzi dormano a sufficienza, almeno 8 o 9 ore di sonno perche' l'organismo possa riposare e il cervello rendere al meglio; 2) Mai dimenticare una buona e abbondante prima colazione, magari assieme a tutta la famiglia, per affrontare la giornata con la giusta dose di energia; 3) Promuovere l'attivita' fisica fuori e dentro la scuola: il movimento e' benessere, psicologico e fisico; 4) Riprendere le attivita' con gradualita' per dare il tempo ai bambini di riadattarsi ai ritmi intensi del periodo scolastico, quindi aspettare qualche giorno o settimana (a seconda della capacita' di adattamento dei bambini) per riprendere corsi sportivi, di pianoforte, inglese; 5) Privilegiare il gioco libero all'aria aperta dopo la scuola per scaricare la tensione accumulata tra i banchi; 6) Favorire l'inserimento o il reinserimento scolastico attraverso un clima di buon umore e allegria, dedicando un po' di tempo e calma all'entrata e all'uscita da scuola; 7) I genitori dovrebbero accompagnare i ragazzi in questa fase trascorrendo maggiore tempo insieme ai figli; 8) Anche se nei primi giorni di scuola i compiti non sono mai molti, e' meglio attenersi comunque ad una 'tabella di marcia' da rispettare per riprendere bene il ritmo dello studio; 9) Organizzare pomeriggi insieme ai compagni di scuola, cosi' da aiutare i bambini a riprendere con piu' gioia le attivita' scolastiche; 10) Limitare maggiormente l'uso di computer e videogiochi che, solitamente d'estate, tende ad essere maggiore.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 settembre 2010