venerdì 28 gennaio 2011

LE    PAURE    DEI     FIGLI? COLPA   DEI   GENITORI
L'ARACNOFOBIA SI TRASMETTE COME UNA MALATTIA
Le paure dei figli? Sono quelle dei genitori. Parliamo principalmente di aracnofobia, paura degli insetti e dei serpenti, che affligge una considerevole percentuale di adulti e bambini. E' l'esito dall'esito di alcune ricerche compiute da studiosi americani della Rutgers University, l'Universita' statale del New Jersey con sede a Newark, e pubblicato dalla rivista bimensile Current Directions in Psychological Science.
I ricercatori hanno osservato le reazioni di bambini di sette mesi, messi di fronte ad immagini di animali pericolosi, prevalentemente serpenti e rettili di vario genere, affiancate a quelle di animali innocui. I bambini si sono mostrati totalmente indifferenti alle diverse tipologie di immagini e di animali.
Successivamente e' stata introdotta una voce con tono minaccioso ed i bambini, per affinita', hanno immediatamente focalizzato la loro attenzione sulle immagini degli animali pericolosi, pur non mostrando, in alcun caso, di averne paura. Al contrario nel momento in cui i neonati ascoltavano una voce docile e rassicurante la loro attenzione si concentrava sull'immagine dell'animale innocuo.
Secondo la coordinatrice della ricerca, la psicologa Vanessa Lo Bue, i bambini sono perfettamente in grado di riconoscere la potenziale minaccia del serpente e, tuttavia, cio' non provoca in loro il minimo timore; dal momento in cui ai piccoli viene insegnato che devono aver paura dei serpenti, dei rettili o quant'altro, essi apprendono molto rapidamente cos'e' la fobia per tali animali potenzialmente pericolosi ed imitano gli atteggiamenti di paura degli adulti.
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
DIPENDENZA DA INTERNET, AUMENTANO GIOVANI 
SEMPRE   ONLINE    AL   GEMELLI   DI  ROMA   IL
CENTRO   PER   LE    PSICOPATOLOGIE   DA   WEB
La dipendenza da internet e' un problema sempre piu' diffuso tra i cittadini italiani, soprattutto tra i piu' giovani. Le crisi di astinenza si manifestano attraverso gesti di aggressivita', depressione e dissociazione dalla societa'.
Non stupisce quindi che, da circa un anno, sia stato costituito, presso il Policlinico Gemelli di Roma, il Centro per le psicopatologie da Web, guidato dal dottor Federico Tonioni.
Dall'apertura sino ad oggi, sono stati curati piu' di 170 pazienti, i quali non riuscivano a staccarsi da videopoker online, social network, pornografia sul web, browser game. Ci sono stati anche casi di persone dipendenti da "servizi di spionaggio" della vita del proprio partner.
La maggior parte dei cittadini che si sono rivolti presso il centro di disintossicazione sono adolescenti dai 13 ai 20 anni e uomini a partire dai 30 anni in su. Da sottolineare che nessuna coppia si e' rivolta a tale centro.
Secondo gli psicologi capire quando si varca la soglia della dipendenza da web e' relativamente semplice: nel momento in cui, a causa dell'assidua presenza su Internet, non si riesce piu' a svolgere correttamente ed in maniera ottimale il proprio lavoro oppure i propri compiti, allora si manifesta la dipendenza.
Le conseguenze sono visibili anche quando gli "intossicati" non si trovano di fronte al pc; infatti i malati di Internet sembrano perennemente assorti nei propri pensieri, non partecipano attivamente alle discussioni oppure, nel caso degli studenti, alle lezioni scolastiche.
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
GENITORI ISTRUITI DA MEDICI PER L'ALIMENTAZIONE
FIGLI  ANORESSIA  NERVOSA, SI  CURA  IN  FAMIGLIA
- Una terapia familiare- in cui i genitori sono istruiti da medici su come controllare il comportamento alimentari dei figli - sembra essere molto piu' efficace di una psicoterapia nel favorire la completa remissione dei sintomi dell'anoressia nervosa nei giovani . A dimostrarlo e' una ricerca pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry. L'anoressia nervosa, un disturbo che colpisce circa una ragazza adolescente su 200, ora sembra essere in aumento anche nella popolazione maschile . I giovani che ne soffrono si rifiutano di mantenere il peso corporeo al di sopra del minimo normale per la loro eta' e la statura in quanto convinti di essere grassi. In un caso su dieci, l'anoressia nervosa puo' portare al decesso. James Locke, docente di psichiatria alla Stanford University, assieme a un gruppo di ricerca dell'Universita' di Chicago ha messo a confronto l'efficacia di una terapia familiare con quella di una psicoterapia individuale su un campione di 121 ragazzi e ragazze di eta' compresa tra i 12 e i 18 anni con una diagnosi di proprio di anoressia nervosa. Nel primo caso, i genitori dei ragazzi erano istruiti dai medici su come assicurarsi che i figli si nutrissero abbastanza e non ricorressero a esercizi fisici estenuanti, mentre la psicoterapia individua aveva come obiettivo quello di risolvere i disturbi d'ansia e i problemi emozionali dei ragazzi, con un coinvolgimento limitato da parte delle famiglie. Analizzando la condizione dei giovani fino a un anno di distanza dal termine dalla terapia, Locke e i colleghi hanno verificato che il 49,3% dei pazienti sottoposti alla terapia familiare raggiungeva il 95% del proprio peso corporeo ritenuto normale mostrando una completa remissione dei sintomi, rispetto al 23,2% dei ragazzi sottoposti alla psicoterapia individuale. I due trattamenti, tuttavia, erano entrambi efficaci a garantire una parziale remissione dei sintomi del disturbo, caratterizzati dal raggiungimento dell'85% del peso normale. "Benche' entrambi i trattamenti sono d'aiuto in una percentuale di pazienti, questo studio suggerisce che, in generale, gli interventi basati sulla famiglia sono superiori", spiega James Locke. Addirittura efficaci piu' del doppio rispetto a una psicoterapia individuale, a patto che i genitori seguano i consigli di uno specialista esperto.
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
SEQUESTRATE 20.000 CONFEZIONI DI BEVANDA
'ANTI-SBORNIA' I RAGAZZI PENSAVANO AIUTASSE 
A    ELUDERE     CONTROLLI        ETILOMETRI
I Carabinieri del Nas di tutta Italia, nell'ambito di attivita' finalizzata alla ricerca di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute, di concerto con il ministero, hanno sequestrato circa 20.000 confezioni di una bevanda "anti sbornia" non conforme per l'utilizzo di nuovi ingredienti non notificati al Dicastero.
Il prodotto "anti sbornia" era presentato come disintossicante e digestivo istantaneo, con la presunta peculiarita' di eliminare gli effetti del "sabato sera" inducendo in errore i giovani che ritenevano, pertanto, di poter eludere i controlli degli etilometri. Questo anche se nei siti che pubblicizzano il prodotto si afferma che la sua consumazione non permette la guida in stato di ebbrezza.
Il drink conterrebbe acqua osmotizzata che faciliterebbe il processo digestivo e polvere a base di estratti di piante e frutti, da miscelare all'atto dell'assunzione. Le verifiche eseguite dai Nas hanno consentito di accertare che tale prodotto, venduto anche via internet, e' stato importato dalla Francia e dalla Svizzera da ditte operanti in Catanzaro e Torino.
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
SULL'IPHONE ECCO "I-SCUOLA", L'APPLICAZIONE-
-REGISTRO     AIUTA   AD    ORGANIZZARSI
PER    RENDERE   MEGLIO   TRA   I   BANCHI
iScuola e' un'ottima app iPhone dedicata agli studenti, i quali potranno trovare in questa applicazione mobile un valido aiuto per gestire al meglio le attivita' scolastiche e i voti ottenuti nel corso del tempo nelle interrogazioni e nei compiti in classe delle varie materie.
Grazie a questa interessante applicazione per iPhone infatti ogni studente potra' registrare valutazioni, visualizzare statistiche e medie dei voti, seguendo criteri personalizzabili a seconda delle esigenze personali. L'applicazione mobile per iPhone ha ricevuto recentemente un aggiornamento con delle novita'.
Le funzionalita' dell'app su iPhone sono davvero utili per chi segue un percorso scolastico di vario tipo, dal liceo all'universita'. Ogni studente ha la possibilita' di inserire nel database di questa applicazione portatile diverse materie, suddividendo poi i voti per prove orali, scritte e pratiche.
Queste ultime sono utili ad esempio nel caso si svolgano delle attivita' di laboratorio valutate.
In ogni materia possiamo specificare uno dei metodi di valutazione che preferiamo, per effettuare dei calcoli molto precisi in base alla situazione reale. Ogni volta che inseriremo nell'app mobile compatibile con iPhone, iPod Touch e iPad una nuova valutazione, la media dei voti si aggiornera' di conseguenza e saremo quindi in grado di vedere immediatamente le nuove medie, tutte le sufficienze e le insufficienze da recuperare.
Per quanto riguarda il miglioramento dei voti personali, la funzionalita' di previsione dei voti, presente in questa applicazione per i dispositivi tecnologici mobili di Apple, sicuramente una delle migliori applicazioni per iPhone di Apple del momento, ci permette di conoscere con precisione quali voti dobbiamo prendere nelle verifiche successive per raggiungere la sufficienza piena o un altro voto che servira' a migliorare la media generale. L'app costa 1,59 euro ed e' disponibile per il download su App Store. 
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
WOJTYLA BEATO, POLVERINI: DUE CAMPUS 
PER  I GIOVANI  "DA MARTEDÌ INIZIEREMO 
CONSULTAZIONI CON PROVINCE E COMUNI"
Proseguono i lavori della Cabina di regia sui grandi eventi istituita dalla Regione Lazio in vista della beatificazione di Papa Wojtyla, il primo maggio. E' quanto si legge in una nota della Regione Lazio.
Nella seduta di ieri, presieduta dalla presidente Renata Polverini, e' stata avviata la definizione di una serie di interventi per accogliere le migliaia di pellegrini che affluiranno a Roma, spiega il comunicato, non solo per agevolarne la permanenza ma per consentire loro di poter conoscere meglio il Lazio, investendo anche nelle altre province del territorio.
"Ci stiamo gia' attivando- spiega Polverini- affinche' la Regione allestisca due campus per ospitare i giovani che verranno da tutto il mondo per assistere all'evento. Da martedi' prossimo, 1 febbraio, inizieremo le consultazioni con le Province, i Comuni e le associazioni per condividere tutti insieme questo grande avvenimento religioso. Inoltre, stiamo predisponendo un piano di rilancio dei percorsi religiosi relativi alla via Francigena".
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
MEMORIA,   STUDENTI   AL    QUIRINALE   CON 
NAPOLITANO E GELMINI INTERVIENE UNA BIMBA
ROM:   DELLE   NOSTRE   VITTIME   PERSI  I  NOMI
Studenti protagonisti del Giorno della memoria al Quirinale. È a loro che tocchera' il compito di trasmettere il ricordo della Shoah e a loro il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto la sala dei Corazzieri del Quirinale nel giorno in cui si riflette sull'orrore dello sterminio ebraico. Non solo istituzioni, dunque, la celebrazione di oggi al Quirinale ha dato la possibilita' di intervenire anche alle nuove generazioni di cui fa parte Hava Alimanovic, studentessa rom dell'istituto professionale Europa di Roma che ha ricordato lo sterminio "spesso dimenticato", della sua gente.
"Intere famiglie rom e sinti- ha spiegato- non sono tornate indietro, ma di quei nomi non c'e' memoria". Le sue parole e quelle dei 'big' sono state tradotte in simultanea, nel linguaggio dei segni, da uno studente dell'istituto per sordi di Roma Magarotto.
Insieme al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, il capo dello Stato ha premiato i ragazzi che hanno partecipato al concorso nazionale 'I giovani ricordano la Shoah', giunto alla sua nona edizione. "Siamo tutti spiritualmente ebrei", ha detto il ministro citando le parole usate da Pio XI per condannare le leggi razziali del 1938. Gelmini, rivolgendosi ai ragazzi e agli insegnanti, ha ribadito l'importanza di ricordare nelle scuole "l'abominio delle leggi razziali e quell'antisemitismo che risorge in forme sempre nuove, ma che banalmente e' sempre lo stesso".
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011
UNIVERSITÀ: MENO MATRICOLE, I MIGLIORI SCELGONO
PRIVATE  XI   RAPPORTO  SUL   SISTEMA   ACCADEMICO
Calano gli immatricolati e gli studenti migliori, quelli che hanno preso piu' di 90 alla maturita', vanno soprattutto negli atenei privati dopo il diploma. E' quanto emerge dall'XI Rapporto sullo stato del Sistema universitario presentato a Roma dal Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario.
Dopo il picco del 2002/2003 (74,5%) la percentuale di maturi che decide di proseguire gli studi ha subito una progressiva diminuzione: sono scesi al 66% nel 2008/2009 e al 65,7% nel 2009/2010. Nel dettaglio, diminuisce la percentuale di diciannovenni che si iscrivono all'universita': nel 2003/2006 erano il 56% oggi sono il 47,7%. Dove c'e' occupazione i ragazzi preferiscono lavorare, spiega il Rapporto. Oggi gli immatricolati totali sono a quota 293mila, nel 2003/2004 erano 338mila. E i piu' bravi scelgono gli atenei privati. Alla Luiss il 68,1% delle matricole ha preso piu' di 90 alla maturita'. Seguono la Bocconi (58%), il Campus Biomedico (52,6%), il San Raffaele (52,5%).
Gli abbandoni fra il primo e il secondo anno cala al 16,7% (erano il 17,5). Ogni 10 iscritti, pero', 4 sono fuori corso.
"Diminuisce la regolarita'", spiega il Rapporto. Le facolta' dove gli studenti sono piu' regolari sono quelle a numero chiuso. Corsi di studio attivi sono 5 mila 493, gli insegnamento 159mila.
"Ma- spiega Luigi Biggeri, presidente Cnvsu- i corsi sono diminuiti in assenza di una reale e appropriata programmazione capace di tenere conto del reale fabbisogno informativo e di ricerca. Non si tiene conto dell'efficacia dei corsi ma delle risorse disponibili". 
Notiziario Minori, 28 gennaio 2011

martedì 25 gennaio 2011

ECCO I BIMBI DIGITALI, SANNO USARE IL PC 
MA   NON   LA   BICI  E A MENO DI DUE ANNI 
HANNO GIÀ LASCIATO UN'IMPRONTA DIGITALE
Molti bambini, di eta' compresa tra i due e i cinque anni, imparano prima ad utilizzare il computer o ad usare un cellulare che ad andare in bicicletta o a nuotare, o ancora, ad allacciarsi le scarpe da soli. È quanto emerge dalla ricerca Digital Diaries di AVG, azienda specializzata in sicurezza informatica, che conduce inoltre studi finalizzati a valutare come l'interazione dei bambini con la tecnologia sia cambiata nell'era digitale. La prima parte della ricerca di AVG, dal titolo "Nascita digitale", uscita ad ottobre scorso, aveva portato alla luce risultati da molti ritenuti preoccupanti: la maggior parte dei neonati, o bambini al di sotto dei due anni (circa il 92 per cento negli USA e il 68 per cento in Italia), avrebbe gia' un impronta digitale, essendo gia' stato fotografati e mostrati su Internet dai propri genitori, a discapito della privacy.
La seconda parte della ricerca prende in esame un campione costituito da circa 2.200 madri in tutta la Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Giappone, Australia. Alle madri, tutte con figli di eta' compresa tra 2 e i 5 anni, e' stato chiesto di stilare una lista e una classifica sulle abilita' dei propri figli circa le competenze informatiche e circa le abilita' tradizionali del mondo reale, quali il nuoto o il ciclismo. Lo studio ha evidenziato quanto si sia evoluta l'esperienza infantile. L'indagine ha mostrato che la maggior parte dei bambini piccoli non sappia ancora nuotare, o allacciarsi le scarpe ma al contempo sappia come accendere un computer, utilizzare il mouse, giocare ad un gioco per il computer o effettuare una chiamata col cellulare.
In particolare, per riportare le percentuali emerse dallo studio, il 69 per cento dei bambini, senza particolare divario in base al sesso, sa far funzionare un computer. I dati mostrano inoltre che circa il 58 per cento di questi bambini sa giocare ad un gioco per il computer, il 20 per cento sa nuotare e il 52 per cento sa andare in bicicletta. Ancora, il 28 per cento dei bambini sa effettuare una chiamata con il cellulare ma solo il 20 per cento di loro sa comporre il 911 in caso di emergenza. Dato ancora piu' sorprendente e' che, di questi bambini tra i due e i cinque anni, il 69 per cento sa utilizzare un mouse mentre solo l'11 per cento sa allacciarsi le scarpe da solo.
Altri interessanti dati emersi sono, ad esempio, che il 25 per cento sa come usare un browser, il 16 per cento puo' navigare tra i siti Web, il 15 per cento conosce almeno un indirizzo Web, e il 19 per cento sa come far funzionare uno smartphone o un tablet.
Sul lato analogico della vita, il 39 per cento conosce il proprio indirizzo di casa, il 27 per cento sa fare autonomamente la prima colazione e il 37 per cento sa scrivere il proprio nome e cognome.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
CHI VA A LETTO TARDI È A RISCHIO OBESITÀ
STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI CHICAGO
I bambini che, soprattutto nel weekend, vanno a letto tardi e dormono poco, corrono un rischio maggiore di obesita'. La rivista Pediatrics sostiene che il minor numero di ore passate a letto limita la produzione di un ormone fondamentale per il metabolismo.
I ricercatori dell'Universita' di Chicago hanno monitorato 308 bambini tra i 4 e i 10 anni misurando il loro indice di massa corporea e le ore di sonno totalizzate in una settimana. I bambini con meno ore di sonno durante il weekend hanno livelli piu' alti di insulina, colesterolo cattivo e proteina C-reattiva, fattori legati all'obesita' e ai problemi cardiovascolari in eta' adulta. La mancanza di sonno provoca una minore secrezione di leptina nelle cellule grasse, e aumenta invece quella dell'ormone grelina, e questi due fattori aumentano l'appetito. I genitori dovrebbero abituare i bambini a dormire di piu' per evitare conseguenze gravi nel corso della loro vita.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
STUDENTI CINESI A LEZIONE DI BUONE 
MANIERE DALLE ELEMENTARI AL LICEO
Gli studenti cinesi dovranno seguire corsi di buone maniere. Lo hanno deciso le autorita' scolastiche, per far fronte alle cattive abitudini e all'individualismo di gran parte della societa'.I corsi destinati agli studenti delle scuole elementari riguarderanno la buona educazione, il rispetto per le persone piu' anziane e le buone maniere a tavola, stando a quanto precisato dal ministero dell'Istruzione nel suo sito Internet. Gli studenti delle medie dovranno invece apprendere la cortesia nelle conversazioni, come vestirsi bene e come comportarsi nelle conversazioni telefoniche o via e-mail. Infine, i liceali dovranno imparare le regole di base su come presentarsi e su come comportarsi in una fila di attesa.Gli studenti cinesi sono noti per le loro cattive maniere, tra cui quelle di sputare, spingere gli altri e non rispettare le file di attesa.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
IL LATTE FA BENE, E PROTEGGE DAI TUMORI
RIDUCE DEL 30% IL RISCHIO DI SVILUPPARE
IL CANCRO AL COLON-RETTO

I bambini, ma anche gli adolescenti, devono fare attenzione a bere il latte. Non a tutti piace, ma e' consigliato in qualsiasi dieta ed e' perfetto per avere il giusto apporto di calcio, ma anche perche' diminuisce del 30% il rischio di sviluppare il cancro al colon-retto nell'eta' adulta. Questo e' quanto sostengono i ricercatori della University of Otago guidati da Brian Cox e da Mary Jane Sneyd del Department of Preventive and Social Medicine della Dunedin School of Medicine. Una notizia che lascia tutti a bocca aperta.
Ovviamente l'attenzione non e' stata posta sulla classica colazione, ma sulle merende. Lo studio infatti ha messo in risalto che i ragazzi che consumano circa un litro di latte al giorno durante i mesi scolastici hanno registrato una particolare riduzione in eta' adulta di essere vittime del tumore al colon.
La ricerca parla chiaro. Tra il 1937 e il 1967, il latte e' stato distribuito gratuitamente nelle scuole e questa potrebbe essere la motivazione alla base della drastica riduzione del rischio di cancro al colon-retto verificatasi in Nuova Zelanda per i nati tra il 1938 e il 1953.
Chissa' se tra 20 anni o 50, guardando gli esperimenti attuali sulla distribuzione della frutta nella scuola potremo registrare simili risultati. Diversi studi condotti sugli adulti hanno gia' suggerito che il consumo di calcio puo' ridurre il rischio di cancro intestinale. Il latte comunque e' davvero l'alimento principe sia in adolescenza sia da piccini e bisogna insistere perche' i bimbi ne facciano scorta.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
DIETA E INQUINAMENTO, CAUSE DELLA 
PUBERTÀ ANTICIPATE FENOMENO QUASI
RADDOPPIATO   NEGLI   ULTIMI 15 ANNI
Obesita', troppa carne nella dieta e inquinanti. Sono i principali imputati per il fenomeno della puberta' precoce che in Italia e' quasi raddoppiato negli ultimi 15 anni, passando dal 3% al 5% tra le bambine e che comporta un anticipo di 2 anni nella comparsa dei caratteri sessuali secondari, cioe' a 6-8 anni. La tendenza all'aumento e' stata rilevata da Aurora Natalia Rossodivita, del dipartimento di Pediatria Ambulatorio e Day Hospital di Endocrinologia Pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma ed e' spiegata in numerosi studi scientifici.Troppa carne nella dieta anticipa sviluppo - Secondo uno studio dell'universita' di Brighton, pubblicato su Public Health Nutrition, le bambine che mangiano molta carne hanno quasi il doppio di possibilita' in piu' di uno 'sviluppo' precoce. Gli esperti hanno osservato oltre 3mila bambine a 3, 7 e 10 anni e hanno monitorato il loro consumo settimanale di carne. Quelle che a 3 anni mangiavano 8 pozioni di carne a settimana e quelle che a 7 ne mangiavano 12 a settimana avevano il 75% di probabilita' in piu' di veder comparire i segni della puberta' prima dei 12 anni.Obesita' nell'infanza - Le bambine obese o in sovrappeso gia' a tre anni rischiano di raggiungere la puberta' a 9 anni. E' quanto mostra uno studio dell'universita' del Michigan, pubblicato su Pediatrics, nel 2007. Gia' nel 2000, uno gruppo di ricercatori di Bristol aveva osservato 354 ragazze, dimostrando un legame tra il sovrappeso o obesita' e la comparsa della prima mesturazione. Diossine e Ddt: una ricerca giapponese pubblicata su Nature ha rivelato che le diossine inducono ad attivare i recettori per gli estrogeni, provocando effetti simili a quelli degli ormoni sessuali femminili, mentre uno studio dell'universita' di Liegi, ha mostrato come l'esposizione a pesticidi come il Ddt, attraverso un suo derivato il Dde, "imita" la presenza di estrogeni e induce il cervello a inviare in anticipo il segnale di inizio della puberta'.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
FUMO PASSIVO, IN AUTO PER I BAMBINI 
E' PIU' DANNOSO RICERCATORI INGLESI:
"AUMENTANO PARTICELLE INQUINANTI"
Sarebbero i bambini i piu' esposti ai rischi del fumo passivo in automobile, come sostenuto da un recente studio pubblicato da MacJenzie e Freeman secondo il quale, il fumo passivo sarebbe 23 volte piu' tossico in auto rispetto alle mura domestiche. Affermazione che ha acceso un vivace scambio di opinioni tra esperti e alla quale e' intervenuto Raymond Pawson che, attraverso una revisione della letteratura scientifica esistente sul tema, pubblicata sul Canadian Medical Association Journal, sostiene che sarebbe opportuno vietare il fumo nelle auto con bambini a bordo.
Il ricercatore, insieme al suo team dell'Universita' di Leeds, spiega che le difficolta' maggiori per quantificare il fenomeno, sono legate alla dimostrazione empirica della nocivita' della sigaretta in auto, dettata dall'estrema variabilita' delle condizioni in cui viene assorbito il fumo passivo dai minori. Per farlo si avvale di una serie di studi gia' realizzati da vari gruppi di ricerca che, se non forniscono dati inconfutabili, mostrano comunque chiaramente la nocivita' dell'esposizione dei minori alla sigaretta. Gli studi di MacJenzie e Freeman per esempio, hanno mostrato che, durante la combustione di una sigaretta in auto, i livelli di inquinanti PM2,5 sono ampiamente superiori a quelli dettati dall'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (272 mg/m3 con finestrini chiusi, 51 mg/m3 con finestrini aperti contro i 40 mg/m3 previsti dalle linee guida). La concatenazione di cause procederebbe, secondo uno schema riportato dagli scienziati, dall'inquinamento, alla prevalenza, all'esposizione, alla sensibilita', fino ad arrivare all'impatto sulla salute. Considerata la particolare vulnerabilita' della salute dei bambini e i comprovati aumenti di concentrazione di particelle inquinanti all'interno dell'abitacolo, l'invito dei ricercatori britannici dunque, resta quello di bandire il fumo nelle auto con a bordo dei bambini.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
INFLUENZA, ECCO IL PICCO, 6 BAMBINI SU 10 A 
LETTO FIMP: "COLPA DELLA POCA PREVENZIONE"
Sei bambini su dieci sono a letto con la febbre: e' arrivato il picco di influenza.
"Colpa e' del fatto che pochissime famiglie hanno fatto ricorso al vaccino preventivo", accusa Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri: "Quest'anno la vaccinazione anti-influenza non ha avuto l'effetto sperato", ha detto Mele, perche' "il ricorso all'immunizzazione fra i bambini italiani si e' ulteriormente ridotto". Tra le cause, ipotizza il presidente dei pediatri, ci sono anche le polemiche dell'anno scorso, seguite all'allarme pandemia ed all'acquisto di stock vaccinali contro l'influenza A, rimasti in buona parte inutilizzati. "I vaccini sono un dono di Dio - sostiene invece Mele - e chi li denigra rischia di vanificare una forma di prevenzione che invece e' assolutamente necessario perseguire".
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
È BOOM VARICELLA, 180MILA BAMBINI MALATI
MA IL VERO PICCO È ATTESO PER IL MESE DI MAGGIO
E' allarme varicella in Italia: le stime parlano di 180 mila bambini attualmente ammalati in tutto il territorio italiano, ma il vero picco e' atteso per il mese di maggio. La varicella e' una malattia infettiva di per se' non particolarmente grave ma, piuttosto antipatica, e comunque da non sottovalutare perche' potrebbe avere delle ripercussioni nell'eta' adulta. Altamente contagiosa, di solito colpisce i bimbi in eta' pre-scolare o scolare (diciamo dai 3-4 anni agli 8 anni) infatti non di rado, quando la patologia "scoppia", si verificano vere e proprie epidemie che spopolano le classi costringendo a casa un gran numero di scolari, almeno finche' il pericolo contagio e ricaduta non siano del tutto scongiurati.
Quest'anno si e' verificato un piccolo ritardo, rispetto al calendario consueto di diffusione del virus, uno slittamento dal mese di dicembre a quello di gennaio, legato alle feste natalizie e al rientro a scuola avvenuto solo il 10 gennaio scorso.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
ALLARME OMS: "BASTA CIBO SPAZZATURA
PER      I   BAMBINI,   SERVONO    MISURE 
CONCORDATE A LIVELLO INTERNAZIONALE"
I bambini di tutto il mondo sono esposti al marketing di alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri o sale, che aumentano il rischio per le nuove generazioni di sviluppare malattie croniche nel corso della loro vita. L'allarme viene dall'Organizzazione mondiale della sanita', che sta invitando i Paesi a prendere misure per ridurre l'esposizione a tali prodotti indirizzati spesso proprio ai bambini, mediante l'attuazione di una serie di misure concordate a livello internazionale.
La pubblicita' televisiva e' responsabile di un'ampia fetta di vendite di cibi malsani e, secondo le revisioni sistematiche di varie ricerche, la pubblicita' influenza le preferenze alimentari dei bambini, le richieste di acquisto e il consumo.
Nel maggio 2010, gli Stati aderenti all'Oms hanno approvato una nuova serie di raccomandazioni sulla commercializzazione di alimenti e bevande non alcoliche ai bambini. Le raccomandazioni facevano appello all'azione nazionale e internazionale per ridurre l'esposizione dei bambini a messaggi di marketing che promuovono alimenti ricchi di grassi saturi, grassi idrogenati, zuccheri semplici o sale, e per ridurre l'uso di potenti tecniche di commercializzare di questi alimenti per i bambini.
"Le malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, i tumori e il diabete, rappresentano oggi una minaccia importante per la salute umana e sviluppo socioeconomico", afferma il dottor Ala Alwan, vice direttore generale per le malattie non trasmissibili e la salute mentale.
"L'attuazione di queste raccomandazioni dovrebbe essere parte di ampi sforzi per prevenire una cattiva alimentazione, che e' un fattore di rischio importante per diverse malattie croniche".
Alwan sottolinea come l'attuazione delle raccomandazioni da parte dei Paesi rafforzera' la loro capacita' di favorire e incoraggiare sane scelte alimentari dei bambini e promuovera' il mantenimento di un peso corretto.
I dati dell'Oms mostrano che 43 milioni di bambini in eta' pre-scolare in tutto il mondo sono obesi o in sovrappeso. Studi scientifici hanno provato che una parte significativa della pubblicita' televisiva a cui bambini sono esposti promuove prodotti alimentari inutili per la loro crescita e che hanno bassi valori nutritivi, se non nessuno.
La cattiva alimentazione e' uno dei quattro fattori comuni associati con le quattro principali patologie croniche (tumori, diabete, malattie cardiovascolari e malattie polmonari croniche), che sono responsabili di circa il 60% di tutti i decessi in tutto il mondo, ossia piu' di 35 milioni di persone ogni anno. Piu' di 9 milioni di morti sono premature (persone che muoiono prima di raggiungere i 60 anni di eta') e sarebbero state evitate con misure a basso costo a disposizione di tutti i Paesi del mondo, comprese le misure per fermare l'uso del tabacco, ridurre l'uso nocivo di alcol, e per promuovere sana e dell'attivita' fisica.
I preparativi sono in corso per la prima riunione ad alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, che si terra' il 19-20 settembre 2011 a New York. I capi di Stato e di governo sono invitati alla riunione, che si concentrera' sullo sviluppo della salute, e degli impatti socioeconomici di malattie non trasmissibili, in particolare nei Paesi in via di sviluppo.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
PADRI SEPARATI, 4 MILIONI IN ITALIA: 800MILA POVERI
L'INCHIESTA DEL SETTIMANALE VITA IN EDICOLA DA OGGI
Clochard in giacca e cravatta che di giorno siedono alle mense della Caritas e di sera si rifugiano nei dormitori. Molti trascorrono la notte in auto e al mattino parcheggiano davanti alla prima fontana, entrano nei bagni delle stazioni o degli aeroporti e si lavano per andare in ufficio. Sono i nuovi poveri. Sono i papa' separati, ex mariti che, con la fine del matrimonio, perdono un tetto e spesso anche i figli e il lavoro.
Un giorno si chiudono alle spalle la porta di casa e si ritrovano per strada come barboni. Secondo i dati dell'Ami, l'Associazione degli avvocati matrimonialisti, su 4 milioni di papa' separati, 800mila sono sulla soglia di poverta': di questi 50mila vivono a Milano, 90mila a Roma. Un esercito di nuovi poveri destinato ad infoltirsi per il continuo aumento di divorzi e separazioni: negli ultimi dieci anni sono raddoppiati. "Al Nord si separano 363 coppie ogni mille matrimoni, nel Mezzogiorno i legami durano di piu', ne saltano 180 ogni mille.
Contrariamente a quello che si pensa, il divorzio e' molto diffuso nelle fasce sociali medio-basse, tra operai, impiegati, insegnanti con uno stipendio medio di 1.300 euro- spiega l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dei matrimonialisti- Se questi uomini non hanno l'aiuto delle famiglie d'origine, si ritrovano sul lastrico. Perche' tolti 7/800 euro per l'assegno di mantenimento da versare a moglie e figli, restano 500 euro per vivere un mese. E sei costretto a mangiare alla mensa dei poveri.
Molti padri separati, inoltre, devono pagare la rata del mutuo per la casa coniugale".
Un'emergenza sociale che sta trasformando la legge sull'affido condiviso, approvata nel 2006, in una scatola vuota. La bigenitorialita', la responsabilita' congiunta nell'educazione dei figli, e' irrealizzabile quando il papa' non ha una casa e vive in macchina. "In tanti rinunciano ad essere genitori perche' si vergognano delle loro condizioni, preferiscono allontanarsi dai figli piuttosto che farsi vedere come dei barboni. Come fanno a passare una notte con i figli se non hanno una casa dove dormire? A questo punto, come in un circolo vizioso, il Tribunale per i minorenni glieli toglie", spiega Gassani, che chiede piu' interventi governativi perche' un padre con uno stipendio medio possa continuare a essere genitore anche dopo la separazione.
Sul settimanale Vita, in edicola da oggi, il servizio integrale sull'affido condiviso e le tesimonianze di Tiberio Timperi e Beppe Fiorello che sulla Rai interpretera' il ruolo di un papa' separato.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
FIRENZE, 300 STUDENTI IMPARANO PREVENZIONE A TEATRO
LO SPETTACOLO "PREVENZIO E INCOSCENZIO A SCUOLA"
Circa 300 studenti, questa mattina, hanno assistito al teatro di Rifredi di Firenze allo spettacolo teatrale comico 'Prevenzio e Incoscenzio a scuola', ideato da Inail e assessorato all'educazione del comune per diffondere i concetti base della prevenzione agli infortuni. Lo spettacolo e' nato dall'iniziativa personale di Giuseppe Fanciullo, ex vicedirettore della sede Inail di Pistoia che, coinvolto nel teatro amatoriale con la compagnia 'Il Tarlo Matto' e interessato al tema della prevenzione, ha pensato al teatro come veicolo per parlare a chi rischia di non ricevere il messaggio nel modo adeguato.
'Prevenzio e Incoscenzio a scuola' e' stato ideato per i ragazzi delle quinte elementari e delle medie. Si compone di vari quadri ispirati a ambienti quotidiani come la casa, l'ambiente di lavoro, la scuola, in ognuno dei quali i personaggi dimostrano come si puo' cadere in situazioni di rischio, come evitarle e quali sono le regole da seguire. "Il teatro - ha sottolineato l'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi - si presenta come mezzo vincente di comunicazione per avvicinare i giovani ai principi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. Questo spettacolo propone storie di facile comprensione per i bambini, che ricordano immediatamente gli ambienti nei quali vivono.
L'obiettivo e' quello di passare dalla finzione teatrale alla consapevolezza nella vita".
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
A NAPOLI ECCO LA "PALESTRA DELLA
PAROLA"CICLO DI SEMINARI DEDICATI AI 
BAMBINI CON DIFFICOLTÀ COMUNICATIVE
Un ciclo di seminari dedicati alle esigenze del mondo scolastico, in modo specifico ai bambini con difficolta' comunicative e dell'apprendimento. Si parte mercoledi', alla scuola Giacomo Leopardi (39° Circolo didattico) del dirigente scolastico Armando Sangiorgio, con l'appuntamento intitolato «La palestra della voce». Questo appuntamento e' dedicato a chi usa la voce per "farsi sentire" , il che sappiamo nel mondo della scuola e' un problema molto vissuto. Dalle 16.30 si discutera' su nuovo approccio alle problematiche relative all'abuso e al continuo sforzo della voce con i contributi della logopedista Federica Avolio e della foniatra Chiara Faggioli.
Questi incontri sono una proposta formativa dell'associazione Ipertesto, che da sempre lavora in ambito educativo e rieducativo utilizzando specifici software e ardware. «Un ciclo di seminari - spiega il dirigente scolastico Sangiorgio - che mira ad affrontare i problemi reali dei nostri piccoli alunni. Il progetto ausilio teca, nato grazie alla collaborazione con Ipertesto, associazione diretta da Francesco Bianco, mira ad affrontare in particolar modo la questione delle Difficolta' specifiche dell'apprendimento (Dsa). Questo per formare al meglio i docenti, soprattutto per quel che riguarda i primi anni di scuola, cosi' da fornire loro gli strumenti necessari per affrontare anche i casi piu' complessi».
Dopo l'appuntamento di mercoledi' si proseguira' poi con altri due incontri. Il 9 febbraio «Progetto Ausilioteca», per mettere in luce l'importanza degli strumenti compensativi dedicati ai disturbi dell'apprendimento (incontro che sia avvarra' dei contributi dei logopedisti Elisabetta Brancaccio, Francesco Bianco ed Elvira Luongo, e della professoressa Patrizia Caropreso). Ultimo appuntamento, sempre nell'ambito di «Progetto Ausilioteca», sara' poi quello dedicato alla «Comunicazione Aumentativa Alternativa un approccio per una opportunita' comunicativa». Tra gli ospiti attesi anche i docenti Angela Biccari e Patrizia Caropreso e il presidente nazionale dell'associazione maestri cattolici, nonche' presidente del consiglio d'istituto della scuola Giacomo Leopardi, Giuseppe Desideri.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
GENITORI A TUTTO CAMPO: PERCORSI VERSO
LA   GENITORIALITÀ  A  CATANIA  SETTIMANA 
DELLA GENITORIALITA' DAL 24 AL 29 GENNAIO
Come cambia la famiglia? Come cambia il modo di diventare genitori? Questi sono alcuni dei principali interrogativi dei quali si discutera' durante la settimana di incontri e dibattiti a livello nazionale, promossa dall'Associazione Hera di Catania e presentata ieri nel corso di una conferenza stampa.
Gli appuntamenti si articoleranno dal 24 al 29 gennaio, lungo un programma che tocchera' i vari aspetti della genitorialita': dalla procreazione medicalmente assistita alle tematiche giuridiche e scientifiche che emergono dopo le modifiche imposte dalla Corte Costituzionale alla legge 40 e alla luce dei nuovi ricorsi presentati contro il divieto di procreazione eterologa, ma anche dai temi dell'adozione al destino degli oltre 3000 embrioni abbandonati. Sara' affrontato, inoltre,anche il delicato tema della genitorialita' nelle coppie omosessuali. Un programma vasto ed articolato che vedra' a Catania confrontarsi studiosi ed esperti dei diversi settori come i ginecologi Carlo Flamigni e Ettore Cittadini, il giurista Pietro Rescigno, il giudice Marisa Acagnino, gli assessori alla Sanita' della Regione Sicilia, Massimo Russo e della Regione Puglia, Tommaso Fiore, solo per citare alcuni nomi.
A presentare alla stampa l'iniziativa 'Genitori a Tutto Campo-Settimana Nazionale sulla genitorialita'', e' stato il presidente di Hera Francesco Gerardi. "Per affrontare i temi posti oggi dall'essere genitori e piu' in generale dai profondi cambiamenti che si sono avuti nel concetto stesso di famiglia- ha detto Gerardi- e soprattutto per valutare le diverse opzioni che si hanno di fronte e' opportuno affrontare in modo globale e non parcellizzato i diversi percorsi esistenti. E' necessario soprattutto avere una visione complessiva e chiara, non soffocata dai pregiudizi. Per questo l'associazione Hera, da sempre impegnata a tutelare tutti i percorsi di genitorialita', ha voluto organizzare questa settimana che deve essere un'occasione per approfondire a tutto campo la questione della genitorialita'".
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011
PARTE CAMPAGNA MOIGE PER USO
RESPONSABILE  DEI MEDIA TOUR  PARTE DAL
LAZIO, COINVOLGERÀ SEI REGIONI IN TUTTO
Una campagna per sensibilizzare "grandi e piccoli ad un uso responsabile dei media". È l'iniziativa del Moige, il movimento dei genitori, che parte dal Lazio con il nome "Media con Prudenza - Campagna itinerante e interattiva per un corretto utilizzo dei media da parte dei minori". Realizzato con il contributo del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, e con il patrocinio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, avra' come obiettivo quello di sensibilizzare bambini, genitori e insegnanti. "I nuovi media (internet, chat, social network, cellulari)- scrive in una nota il Moige- sono entrati a far parte prepotentemente della quotidianita' delle famiglie e, se da un lato hanno aumentato esponenzialmente le possibilita' di allargare i propri orizzonti conoscitivi, dall'altro rischiano di nascondere nuovi pericoli soprattutto per i piu' piccoli.
Grooming on line effettuato attraverso famosi social network come Facebook, adescamento via cellulare tramite sms, programmi televisivi non adatti ai minori e trasmessi comunque in fascia protetta, videogiochi violenti: sono solo alcune delle inside in cui le famiglie possono imbattersi quotidianamente". "È normale che i piu' piccoli siano attratti dalle nuove tecnologie ed e' normale per loro, nativi digitali, utilizzarli normalmente nella loro quotidianita'. Il fatto, tuttavia, che i bambini di oggi abbiano dimestichezza con i mass media, non significa che conoscano bene anche i rischi e i pericoli che possono derivare da un loro uso non corretto". Queste le parole di Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio Media del Moige - movimento genitori, che prosegue: "È importante, pero', che anche i genitori imparino a conoscere pregi e difetti dei mezzi di comunicazione. Questo e' l'obiettivo che "Media con prudenza" si pone, rivolgendosi a grandi e piccoli e cercando di diffondere quanto piu' possibile le 'buone pratiche' per un uso responsabile di tv, videogiochi, internet e simili".
La campagna, che coinvolgera' 20 scuole primarie in sei regioni italiane (Lazio, Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Puglia), e' rivolta ai bambini tra i 6 e gli 11 anni e ai loro insegnanti e genitori.
Notiziario Minori, 25 gennaio 2011

venerdì 21 gennaio 2011

INCIDENTI, MINICAR PIÙ MORTALI DEI CICLOMOTORI
NEL 2009 192 VITTIME E 27MILA FERITI FRA I BAMBINI
Sono stati 27.864 i minori di 18 anni infortunati in incidenti stradali nel 2009 (19.181 su strade cittadine). In particolare, 27.672 minorenni sono rimasti feriti, mentre in 192 hanno perso la vita (100 nell'uso di un veicolo a due ruote). Sono i dati resi noti oggi dall'Aci durante la presentazione a Roma della campagna informativa sulla sicurezza stradale 'Corri il rischio: vivi sicuro!', promossa dal Moige, Movimento italiano genitori. I NUMERI - Per la classe di eta 1-13 anni gli incidenti avvengono durante il trasporto in auto, ma non solo. Nel 2009 28 bambini sono morti e 6.810 bambini sono rimasti feriti mentre erano in macchina con mamma, papa' o altri adulti. Ma in 15 hanno perso la vita e in 1.743 sono rimasti feriti camminando per la strada. Le ore maggiormente a rischio corrispondono all'ingresso e all'uscita di scuola (rispettivamente 310 e 228 bambini infortunati) e agli spostamenti pomeridiani per sport e attivita varie (836 infortunati tra le 17 e le 19). Sempre con riferimento ai minori, il numero di incidenti risulta piu' elevato nei giorni feriali, ad eccezione delle ore notturne. Le cause piu diffuse, quando il conducente e' un giovane, sono la distrazione, il mancato rispetto della segnaletica stradale e della distanza di sicurezza. Un problema acuto restano le minicar, che registrano il tasso di mortalita nel veicolo piu elevato del ciclomotore.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
VIDEOGAMES, ATTENZIONE AD ANSIA 
E   DEPRESSIONE  STUDIO   PORTATO 
AVANTI DALLA IOWA STATE UNIVERSITY
In termini di salute mentale ansia e depressione sono le dirette conseguenze della dipendenza dai videogiochi. A mettere in evidenza il concetto e' stato uno studio portato avanti dalla Iowa State University, che ha permesso di individuare che fra 3.000 ragazzi presi in considerazione l'8 - 10% corrispondeva al profilo di veri e propri giocatori patologici.
Ci si e' spesso chiesto se i videogiochi fanno bene o male ai bambini e sull'argomento sono stati compiuti diversi studi che hanno portato spesso a conclusioni contrastanti. La ricerca in questione e' riuscita ad individuare una stretta correlazione, che tuttavia non puo' essere generalizzata, fra dipendenza psicologica dai videogames e insorgenza di disagi psicologici come disturbi d'ansia, stati depressivi e fobia sociale. Tutto questo dopo aver monitorato lo stato di salute dei soggetti per un periodo di due anni.
Se da un lato si e' scoperto che i videogiochi aiutano il cervello nell'apprendimento, il recente studio punta il dito contro la subordinazione psicologica che i videogiochi sono in grado di attivare nella mente dei piu' piccoli, portando a disturbi mentali, sui quali bisogna rivolgere la massima attenzione. Naturalmente gli stessi esperti hanno chiarito che il problema riguarda in particolare i ragazzi che passano un tempo eccessivo e giocare con i videogiochi.
I casi riscontrati in effetti sono stati relativi a quei soggetti che dedicavano circa 20 ore a settimana ai videogames.
Attenzione quindi a non esagerare. La parola d'ordine da tenere in considerazione a vantaggio del nostro benessere e' moderazione. La nostra salute ne trarra' giovamento.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
ECCO COME MIGLIORARE L'ARIA IN CLASSE
ATTO DI INDIRIZZO IN GAZZETTA UFFICIALE
Favorire sempre la ventilazione e il ricambio dell'aria; asportare quotidianamente la polvere, sottoporre a periodiche sanificazioni gli strumenti di gioco dei bambini, evitare carta da parati, tappeti e moquette nelle aule, sono alcune delle indicazioni contenute nell'atto di indirizzo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 gennaio, siglato dalle regioni e dagli enti locali per migliorare l'aria nelle scuole e prevenire fattori di rischio come allergie e asma. Queste linee guida, elaborate dalla commissione tecnica nazionale per l'inquinamento indoor e successivamente aggiornate e modificate da un apposito gruppo di lavoro nazionale, sono esplicitamente previste dall'Accordo tra Ministro della Salute, Regioni e Province autonome del 27 settembre 2001, concernente "Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati". Le iniziative sono volte al miglioramento della salubrita' e sicurezza degli ambienti scolastici, privilegiando la riduzione dei principali fattori di rischio ambientali per asma e allergia, al fine di contrastare l'incidenza di queste patologie nell'infanzia e l'adolescenza e diminuire il loro impatto socio-sanitario ed economico. La prevenzione ed il controllo dell'asma e delle allergie nell'infanzia si configurano come obiettivi prioritari della Strategia per l'ambiente e salute dell'Unione Europea. La strategia europea raccomanda misure piu' ampie volte a migliorare la qualita' dell'aria indoor nelle zone residenziali, nei luoghi pubblici (in particolare asili nido e scuole) e sui posti di lavoro e sostiene l'importanza di proteggere la salute dei bambini dalle minacce dell'ambiente, quale investimento essenziale per assicurare un adeguato sviluppo umano ed economico.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
UN GIOVANE SU 4 E' 'NULLAFACENTE' IN DUE
MILIONI NON STUDIANO E NON LAVORANO
In Italia e' occupato il 57,5 per cento della popolazione nella fascia di eta' 15-64 anni mentre resta preoccupante il dato sulla disoccupazione giovanile: un ragazzo su quattro e' senza lavoro. In 'Noi Italia', il dossier con cui l'Istat disegna il quadro del Paese attraverso 100 statistiche, viene spiegato come permangono notevoli le differenze di genere: le donne occupate sono il 46,4 per cento, gli uomini il 68,6.
Nel 2009, sono sempre dati Istat, il tasso di occupazione e' diminuito di 1,2 punti percentuali rispetto al 2008 dopo un lungo periodo di crescita, tornando ai livelli del 2005. I livelli dell'occupazione nazionale restano ben al di sotto delle medie europee, soprattutto per quando riguarda la componente femminile.
Il tasso di occupazione della popolazione in eta' 55-64 anni e' pari al 35,7 per cento, in aumento rispetto al 2008 e in controtendenza rispetto a quanto avvenuto per l'occupazione nel suo complesso. Il tasso di inattivita' della popolazione tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea e' pari al 28,9 per cento.
L'Italia, con il 37,6 per cento, si colloca al terzo posto della graduatoria a 27 paesi. Spicca il valore particolarmente elevato dell'inattivita' femminile (48,9 per cento).
Capitolo giovani: nel nostro Paese il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) e' pari al 25,4 per cento, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8 per cento). La quota di unita' di lavoro irregolari e' pari all'11,9 per cento. Nel Mezzogiorno puo' essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque;nell'agricoltura circa uno su quattro.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
NEL 2007, 38MILA BAMBINI DENUNCIATI: 1 SU 4
È  STRANIERO  DOSSIER  ISTAT: 17% HA MENO
DI   14   ANNI. MA  LA TENDENZA   È  IN CALO
Le denunce a carico di minori nel 2007 sono state poco piu' di 38 mila, pari a 8,4 denunce per mille minori tra i 10 e i 17 anni. Nel periodo 2004-2007 risultano tuttavia in diminuzione, essendo passate da 9,1 a 8,4. Sono i dati contenuti nel rapporto "Noi Italia", presentato dall'Istat. I valori piu' elevati si registrano nel Nord Ovest e nel Nord Est, con indici rispettivamente del 9,1 e dell'8,9. I tassi piu' alti si osservano in Liguria, nella provincia autonoma di Bolzano e in Friuli-Venezia Giulia, mentre valori inferiori a quello medio nazionale caratterizzano importanti regioni del Nord come la Lombardia, la Valle d'Aosta e il Veneto. Anche nel Mezzogiorno, dove il valore medio corrisponde a 7,8, la Basilicata (10,2) e la Sardegna (11,3) superano abbondantemente il valore medio delle regioni del Nord, mentre Campania (6,3) e Calabria (6,5) sono tra le regioni con i valori piu' bassi.
Sul totale dei minori denunciati le femmine rappresentano il 16,4% del totale, ma la percentuale piu' elevata si registra al Centro (21,9%). Gli stranieri costituiscono, invece, il 27,2% a livello nazionale, con valori superiori 40% in Lombardia, Liguria, Veneto, Toscana e Lazio. La quota di minori denunciati con meno di 14 anni nel 2007 e' pari al 17% del totale, in crescita rispetto al 15% del 2005, che era pero' il valore piu' basso registrato nel periodo considerato. Quanto ai crimini piu' diffusi, nel 2007 oltre la meta' delle denunce riguarda delitti contro il patrimonio, circa un quarto quelli contro la persona e il rimanente 20% altri tipi di delitti tra cui quelli legati alla produzione e spaccio di stupefacenti. La quota dei delitti contro il patrimonio commessi da minori risulta superiore al 60% in molte regioni tra cui Veneto, Lazio, Piemonte e Lombardia; quella dei delitti contro la persona e' superiore al 40% in Molise, Marche e Umbria. La quota di delitti di altro tipo (tra cui la produzione e spaccio di stupefacenti) tocca, invece, il 35% in Sicilia.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
IL VIA A ROMA "EDUCARE I GIOVANI A UNA GUIDA SICURA".
PARTITA DAL LAZIO LA NUOVA CAMPAGNA DEL MOIGE
Partita dal Lazio la nuova campagna "Corri il rischio: vivi sicuro!", promossa dal Movimento italiano genitori (Moige), in materia di sicurezza stradale. Realizzato con il contributo del ministero della Gioventu' e con i patrocini di Aci, Fondazione Ania per la Sicurezza stradale, Polizia stradale e Soc.i.tra.s., Societa' italiana di traumatologia della strada, il progetto mira ad accrescere il livello di informazione rispetto ai rischi e alle conseguenze di un comportamento scorretto alla guida e in strada in modo da favorire la prevenzione di tali comportamenti in relazione all'incidentalita' stradale.
La campagna si svolge sia nelle scuole medie inferiori che nelle principali piazze delle citta' interessate, prevedendo una duplice azione informativa sul tema della sicurezza stradale.
L'attivita' nelle scuole consistera' in un open day nel corso del quale, mediante la proiezione di un filmato illustrativo e la distribuzione di materiale informativo, i ragazzi avranno la possibilita' di discutere di sicurezza stradale con gli operatori del Moige e di esercitarsi a test e a simulazioni di guida sul bus itinerante in sosta presso le scuole stesse. Il bus sostera', durante le ore pomeridiane, nelle principali piazze delle citta' cionvolte nel progetto: all'esterno, sara' allestito uno schermo per la proiezione di un filmato appositamente ideato sul tema oggetto della campagna, mentre all'interno saranno installate delle postazioni pc per effettuare quiz interattivi e simulazioni di guida.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
CODACONS:   VINTA   CLASS   ACTION   SU 
CLASSI 'POLLAIO' LE FAMIGLIE POTRANNO
RICHIEDERE   UN  RISARCIMENTO AD HOC
E' stata accolta la prima class action italiana contro la Pubblica Amministrazione.
Il Codacons ha infatti avviato una azione contro il ministero dell'Istruzione, che fa riferimento alle cosiddette "classi pollaio", ossia quelle aule scolastiche (che il Codacons ha raccolto in un apposito elenco depositato al Tar) nelle quali il numero di alunni supera i limiti fissati dalla legge, con grave danno per la sicurezza di studenti e insegnanti.
Dal punto di vista della giurisdizione, il Tar ritiene immediatamente applicabile la legge sulla class action contro le amministrazioni pubbliche, e legittima il Codacons ad agire in nome e per conto dei cittadini danneggiati. Nel merito della classi sovraffollate il Tar scrive: "Il piano generale di riqualificazione dell'edilizia scolastica (previsto dall'art. 3 del DPR 81/09 - n.d.r.) non e' stato ancora adottato, costituendo il decreto interministeriale 23 settembre 2009 misura diversa ed eterogenea, di natura urgente e provvisoria, per garantire la vivibilita' degli ambienti delle scuole inidonee ad ospitare classi piu' numerose di quelle pregresse, nelle more di una loro necessaria riqualificazione a mezzo del piano.
Rimane da chiarire una circostanza ulteriore, ossia, se l'inerzia delle amministrazioni citate si sia, o meno, protratta cosi' a lungo da violare il termine di legge [...]. La norma impone che le istituzioni scolastiche alle quali concedere la deroga, siano gia' individuate in un apposito piano generale di riqualificazione dell'edilizia scolastica, indi lo stesso, a stretto rigore, fermi restando i tempi per la sua attuazione, avrebbe comunque dovuto essere adottato prima dell'anno scolastico 2009/2010a' E' evidente che l'inerzia si sia gia' protratta ampiamente oltre il limiti di legge". Tutto cio' considerato, il Tar accoglie il ricorso del Codacons e "accertata la mancata emanazione del piano generale di edilizia scolastica previsto dall'art. 3 del DPR 81/09, ordina al Ministero dell'istruzione ed al Ministero dell'Economia l'emanazione, di concerto, del predetto piano generale, entro 120 giorni dalla notificazione della presente sentenza".
Ora il Ministro Gelmini ha 120 giorni di tempo per emettere un piano in grado di rendere sicure le aule scolastiche ed evitare il formarsi di classi da 35 o 40 alunni ciascuna. "Se non lo fara'- afferma il presidente Carlo Rienzi- saremo costretti a chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituisca al Ministro e ottemperi a quanto disposto dal Tar. Grazie a questa sentenza, inoltre, docenti e famiglie i cui figli sono stati costretti a studiare in aule pollaio, potranno chiedere un risarcimento fino a 2.500 euro in relazione al danno esistenziale subito".
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
ASILI NIDO, CI SONO SOLO NEL 44% DEI COMUNI AL 
SUD, LA DIFFUSIONE DEL SERVIZIO SCENDE AL 25,1%
In Italia gli asili nido sono un servizio tutt'altro che diffuso: solo il 44% dei comuni ne disponeva nel 2006 (+5% rispetto al 2004). La carenza si sente soprattutto al Sud, dove solo un comune su quattro ne ha attivo almeno uno. Secondo i dati diffusi dall'Istat e contenuti nel rapporto "Noi Italia", nel 2006 in media la copertura nel Centro-Nord era del 52,7%, mentre nel Mezzogiorno il dato scende bruscamente al 25,1%. È quindi nel meridione che bisogna lavorare con tenacia per raggiungere quel 35% fissato come obiettivo per il 2013, quando il numero di bambini che usufruiscono dei servizi dovrebbe passare dal 4% del 2004 al 12%.
Guardando la cartina dell'Italia si scopre che nel 2006, soltanto in provincia di Bolzano i servizi per l'infanzia sono reperibili in tutti i comuni. Al contrario, in Molise e Calabria la copertura si ferma rispettivamente al 2,2% e all'8,1%. Va decisamente meglio in Campania, con il 39% dei comuni dotati di questi servizi. Dati positivi si ritrovano anche in Sicilia, Basilicata e Puglia (tutte intorno al 30%).
La scelta di attivare asilo nido e' prevalente ovunque rispetto ai micronidi e agli altri servizi integrativi/innovativi: se i primi sono preferiti dal 37,6% dei comuni, i secondi si fermano al 16,3%. I servizi innovativi sono comunque piu' diffusi a Nordest e nel Centro, con rispettivamente il 26,8% e il 21,4%.
Se questa e' la diffusione territoriale, si spiega facilmente perche' al Sud solo il 4,3% dei bambini usufruiscono dei servizi, mentre nel Centro-Nord la percentuale sale al 15,9% (la media nazionale e' dell'11,7%). In quest'area, escludendo il Lazio (11%) e l'Alto Adige (5%), tutte le regioni del hanno gia' conseguito il valore obiettivo del 12%. La situazione migliore si trova in Emilia-Romagna, dove il dato tocca quota 27,7%, e la peggiore in Campania, dove la percentuale schizza giu' fino all'1,8%. Bene anche la Valle d'Aosta e la Toscana. Nel Mezzogiorno le regioni piu' virtuose sono Sardegna, Abruzzo, Sicilia e Basilicata (valori dal 5% al 9% circa).
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
SCUOLA LAZIO, SECONDA EDIZIONE DI
'TRIBÙ LETTORI' COINVOLTI 60 ISTITUTI,
ZINGARETTI: INVESTIAMO SUI GIOVANI
Sedici editori per ventuno titoli in concorso, un catalogo ragionato e quarantotto incontri nelle scuole: sono i numeri della seconda edizione del progetto della Provincia di Roma 'La tribu' dei lettori', presentata stamattina a Palazzo Valentini dal presidente Nicola Zingaretti, che coinvolgera' i ragazzi di 60 scuole elementari e medie tra Roma, Segni, Formello, Subiaco, Civitavecchia, Olevano e Zagarolo in attivita' di lettura e analisi di testi.
Cosi', dal 26 al 31 maggio gli studenti avranno l'occasione di partecipare ad incontri con gli autori, discutere con loro e votare il volume piu' interessante. Location dell'iniziativa, oltre a Palazzo Valentini, saranno le librerie dei municipi II, IV, V, VII e XI, l'Auditorium di Santa Cecilia, il liceo artistico di via di Ripetta e anche alcune 'tende indiane' a villa Borghese, piazza di Spagna, all'Ara Pacis e alla Casina di Raffaello.
Quest'anno, ha sottolineato Fabia Bettini, dell'organizzazione PlayTown Roma, "abbiamo la collaborazione di istituzioni prestigiose per ospitare incontri e mostre".
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
CAMPAGNE ANTIFUMO, SUI GIOVANI AMERICANI
  FUNZIONANO   I   RISULTATI   DELLO STUDIO
DI   AMERICAN   LEGACY   FOUNDATION
E' noto che le campagne di marketing sul tema del fumo possono influenzare i comportamenti e le convinzioni dei giovani a questo proposito.
Tuttavia, mentre sono note le ripercussioni sulla fascia d'eta' 12-17, poche sono le informazioni a proposito dei risultati delle campagne sui giovani adulti, di eta' compresa tra i 18 e i 24 anni. Questa carenza di dati e' stata lo spunto per uno studio realizzato da un team di ricercatori dell'American Legacy Foundation volto a esaminare i livelli di consapevolezza e l'effetto delle campagne nazionali sulle attitudini legate al fumo, sulle convinzioni e sulle intenzioni rispetto al fumo dei giovani adulti.
I dati sono stati raccolti tra il 2000 e il 2004, attraverso otto sondaggi sottoposti a un campione di oltre 19mila giovani adulti tra i 18 e i 24 anni. L'elaborazione e l'analisi degli stessi e' stata invece effettuata nel 2009. Dalle risposte e' emerso che la maggioranza dei giovani adulti ha mostrato una reale consapevolezza rispetto ai contenuti delle campagne che per circa meta' degli intervistati significava l'intenzione di non iniziare a fumare e di smettere (tra i fumatori).Questi risultati, osservano gli autori dello studio, suggeriscono che l'esposizione dei giovani adulti alle campagne anti-fumo a loro rivolte puo' risolversi in alti livelli di consapevolezza e puo' aiutare a influenzare alcune di queste attitudini e convinzioni a proposito del fumo. I messaggi contenuti nelle campagne anti-fumo rivolte ai giovani possono quindi promuovere cambiamenti nelle attitudini e nei comportamenti dei giovani adulti. Questi ultimi sono infatti a rischio sia di iniziare a fumare che di consolidare l'abitudine di fumare e sono contemporaneamente il target di riferimento dell'industria del tabacco. E' quindi fondamentale considerare questa fascia di popolazione in fase di sviluppo e implementazione delle politiche di contrasto del fumo.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011

NASCE 'BABY PIT STOP', PER ALLATTARE ANCHE FUORI
CASA INIZIATIVA UNICEF IN NEGOZI E SPAZI PUBBLICI
Un'area, in negozi e spazi pubblici, per consentire alle mamme di allattare e cambiare il pannolino dei propri figli. È solo l'ultima di una serie di iniziative che l'Unicef Italia e Asl Milano,ßsviluppate negli ultimi dieci anni a sostegno dell'allattamento al seno, stanno promuovendo: chiamata "Baby pit stop", prevede la possibilita' di allestire, all'interno di negozi e spazi pubblici,ßun'area dedicata alle mamme e ai bambini dove e' possibile "fare il pieno di latte e il cambio del pannolino". Alßfine di rafforzare il progetto eßdi coinvolgere ißpiu' giovani su un tema spesso poco promosso, l'Unicef, grazie alla collaborazione di Prenatal, promuove un concorso per elaborare ilßconcept per l'arredamentoßdei Baby pit stop, lo spazio arredato destinato alle madri che si trovano fuori casa. Il concorso, patrocinato da Asl Milano, da Adi e dall'assessorato Famiglia Scuola e Politiche Sociali del comune di Milano, e' aperto ai giovani sotto i 26 annißiscrittißalle Facolta' universitarie di Architettura, Ingegneria e Design, all'Accademia delle Belle Arti, agli studenti di scuole post-diploma di grafica, design e architettura. Il concorso scade il 1 marzo 2011.
Una giuria di esperti, fra i quali i noti architetti design Ferruccio Laviani e Piero Lissoni, valutera' i progetti pervenuti e premiera' i migliori tre elaborati durante la settimana del FuoriSalone milanese, dal 12 al 17 aprile 2011. I premi, messi a disposizione da Prenatal sono i seguenti: il vincitore del concorso ricevera'ß3.000 euro, il secondo classificato 2.000 euroße il terzo 1.000 euro. Il progetto vincitore verra' proposto agli esercenti che decideranno di allestire il baby pit stop all'interno dei loro negozi affinche' possano realizzarlo o prenderne spunto. Il bando di concorso e' pubblicato su www.unicef.it e sußwww.prenatal.it.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
AL   VIA   LA   SETTIMANA   NAZIONALE   DELLA 
GENITORIALITA' A CATANIA DAL 24 AL 29 GENNAIO
E' convocata per lunedi' 24 gennaio alle ore 10,30 la conferenza stampa per illustrare i contenuti e le iniziative di 'Genitori a Tutto Campo', una settimana nazionale promossa dall'Associazione Hera onlus, dedicata ai temi della genitorialita'.
L'evento si svolgera' a Catania dal 24 al 29 gennaio 2011 e sara' articolato in dibattiti, incontri, rappresentazioni teatrali e convegni sui diversi percorsi genitoriali, passando attraverso esperienze concrete dall'adozione, all'affido, alla procreazione medicalmente assistita. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente di Hera, Francesco Gerardi, il direttore dell'Unita' di medicina della riproduzione, Antonino Guglielmino e i membri del direttivo dell'Associazione Hera.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011
FORMAZIONE RETRIBUITA: UN'OCCASIONE PER
I   GIOVANI   'PROMUOVI ITALIA':   TIROCINIO
IN   VILLAGGIO   TURISTICO   MAROCCO
Formarsi, imparare o perfezionare un mestiere, e nel frattempo essere pagati. E in posti da favola, visto che la possibilita' piu' ravvicinata nel tempo e' quella di un'esperienza in un villaggio turistico di Agadir, in Marocco. Agevolare il processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel comparto del turismo e' infatti lo spirito del progetto 'Lavoro e Sviluppo 4', promosso dall'Ufficio incontro domanda/offerta della direzione operativa per l'assistenza agli interventi di politica del lavoro e per l'occupazione della societa' Promuovi Italia Spa. Lo strumento utilizzato e' appunto quello del tirocinio on the job, che consiste in un percorso formativo in azienda della durata minima di 3 mesi e massima di 5 mesi, durante il quale il tirocinante apprende le competenze necessarie per svolgere le mansioni specifiche del profilo professionale. Le maggiori richieste da parte delle aziende -che sono rappresentate soprattutto da strutture ricettive-, secondo quanto segnala Promuovi Italia sono l'addetto ai servizi di ricevimento, l'operatore congressuale, l'addetto alle attivita' di amministrazione e contabilita', l'addetto al marketing operativo e territoriale, l'addetto alle pubbliche relazioni, pubblicita' e comunicazione, l'addetto al booking e prenotazioni, l'addetto alle attivita' culturali, l'operatore di agenzia di viaggio, i cuochi e aiuto cuochi. Nell'ambito del progetto 'Lavoro e Sviluppo 4', i percorsi sono rivolti a soggetti disoccupati e/o svantaggiati residenti nelle cosiddette regioni 'Convergenza' (Sicilia, Puglia, Campania e Calabria) e in possesso di laurea (fanno eccezione alcuni profili professionali per i quali e' valido il diploma di scuola secondaria, per esempio i cuochi). A conclusione del percorso, ai partecipanti che risulteranno idonei ad una selezione finale, sara' proposto di partecipare a un breve tirocinio retribuito localizzato in villaggi turistici situati in Italia o anche all'estero. Anche per questi percorsi, cosi' come durante il corso, verranno erogate una serie di facilities quali borsa lavoro mensile di 500 euro lordi omnicomprensivi, indennita' sostitutiva di mensa di 10 euro lordi omnicomprensivi al giorno, alloggio, coperture assicurative e tutoraggio, viaggio per e dalle destinazioni di tirocinio. In considerazione del fatto che alcune particolari iniziative formative necessitano di profili professionali molto specifici e soprattutto di difficile reperimento, il progetto 'Lavoro e Sviluppo 4' prevede una sorta di formazione sul campo. Per marzo 2011, infatti e' prevista la partenza per un corso di formazione in un villaggio turistico in Marocco, ad Agadir, della durata complessiva di un mese. Le candidature, che devono pervenire entro il 15 febbraio, possono essere inviato all'indirizzo dedicato: villaggiomarocco@promuovitalia.it.
Notiziario Minori, 21 gennaio 2011

martedì 18 gennaio 2011

ISCRIZIONI, SITO ANSAS: GUIDA ALLE 
SUPERIORI    RIFORMATE   ON LINE  IL
MATERIALE DI ORIENTAMENTO 2011/2012
Tempo di iscrizioni e di scelte nel mondo della scuola. E sul sito dell'Ansas, l'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, tornano centrali le informazioni sulle nuove superiori. La riforma, infatti, e' partita solo a settembre scorso e in molti non ne conoscono i contenuti, anche se si apprestano a frequentare un istituto secondario appena fra qualche mese. Per diffondere tutte le informazioni disponibili, l'Ansas ha da tempo attivato tre pagine ad hoc ('I nuovi professionali', 'I nuovi tecnici', 'I nuovi licei') con i documenti relativi delle nuove superiori. Pagine che in questi giorni sono state ampliate con le informazioni dedicate a chi deve iscriversi in un istituto secondario di secondo grado nell'anno scolastico 2011/2012, il prossimo. Sono disponibili brochure riassuntive di tutti gli indirizzi e degli sbocchi professionali e universitari offerti e le circolari del ministero. On line ci sono anche materiali sulle conferenze che in questo anno di prima applicazione delle nuove regole sono state l'occasione di confronto fra professori di tutta Italia.
Fra i documenti, nella sezione dedicata ai licei, sono poi reperibili le storie di scuole che hanno saputo fare della riforma una occasione di vero cambiamento, come l'istituto Majorana di Brindisi dove i docenti si sono messi a scrivere i libri di testo.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
PASSAPAROLA E FACEBOOK, COSÌ SI SCEGLIE 
IL LICEO  SENZA UN SISTEMA DI VALUTAZIONE 
PREVALE 'REPUTAZIONE' INSEGNANTI
Passaparola e internet. In assenza di un sistema di valutazione nazionale delle scuole che stenta a partire (le adesioni ai progetti del ministero finora sono state scarse) anche per quest'anno le famiglie devono orientarsi da sole nella scelta dell'istituto migliore per i loro figli. Le iscrizioni scadono il prossimo 12 febbraio, c'e' ancora tempo. Ma tra i genitori e' partito da tempo il tam tam su facebook e via mail per scambiarsi consigli e opinioni sulle scuole di zona. Le domande piu' ricorrenti che corrono sul web riguardano la reputazione dei docenti e in quali sezioni si trova il corpo insegnante migliore. Chi ha i 'suggeritori' giusti puo' incappare in effetti in un buon gruppo di insegnanti.
"L'urgenza di un sistema di valutazione- spiega Angela Nava, a capo del Coordinamento genitori democratici- si vede anche in queste situazioni. Oggi i genitori hanno cambiato mezzi, si parlano via facebook o via mail, ma la sostanza resta quella: il passaparola e' l'unico strumento per cercare di capire quale scuola e quali docenti scegliere. Per fortuna negli anni e' cresciuta la consapevolezza dei genitori rispetto a normative, servizi che devono essere forniti. Altrimenti sarebbe tutto lasciato davvero al caso e alle informazioni venute dal basso"."Noi- conclude Angela Nava, a capo del Coordinamento genitori democratici- consigliamo comunque di andare sempre a vedere di persona le scuole, di respirarne il clima e verificare la disponibilita' dei docenti prima di scegliere".
Intanto anche le scuole cominciano a sbarcare su facebook per pubblicizzare le giornate di incontro con i futuri iscritti e per farsi conoscere dai genitori. E le famiglie si danno appuntamento sul social network per discutere di iscrizioni. L'Age (Associazione italiana genitori) di Bergamo, per esempio, hanno lanciato su facebook i propri incontri dedicati allo scambio di informazioni. Mentre fra le scuole c'e' chi rispolvera siti internet un po' 'ingialliti' e per venire incontro ai genitori digitali.
"Noi stiamo sistemando il sito per fornire quante piu' informazioni possibili- commenta Lina Rita Volpe Rinonapoli, preside della scuola Nistri-Respighi di Roma- sappiamo che i genitori usano molto internet come primo approccio". Ma non si rinuncia certo allo strumento dell'open day, giornata di incontri paerti con i futuri iscritti e le famiglie. L'unico momento in cui dal passaparola si puo' passare ai fatti conoscendo dal vivo professori e presidi.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
BAMBINI "EMPATICI" ANCHE DA PICCOLISSIMI
RISULTATO DI UN NUOVO STUDIO FINANZIATO DALL'UE
Fin dalla piu' tenera eta', l'uomo riesce a connettersi emotivamente con gli altri. È il risultato di un nuovo studio finanziato dall'UE, secondo il quale i bambini piccolissimi, e persino i neonati, hanno la capacita' di capire e prendere in considerazione il punto di vista degli altri. Ancora piu' interessante e' il fatto che questa sembra essere una reazione automatica per loro, fatta cioe' senza alcuno sforzo.
Tutto questo comincia molto prima che i bambini compiano un anno.
I risultati sono stati presentati sulla rivista Science. I ricercatori chiamano la capacita' di una persona di dedurre le intenzioni e le credenze degli altri la "teoria della mente".
Questa capacita' ha un ruolo fondamentale nelle interazioni sociali efficaci e potrebbe essere stata una condizione centrale nella costruzione di societa' umane cooperative, dicono gli esperti. La maggior parte dei ricercatori credeva che i bambini al di sotto dei tre o quattro anni non possedessero la capacita' della teoria della mente. Ma i risultati indicano che c'e' una forte possibilita' che invece la possiedano. Il ricercatore del programma Marie Curie, dott.ssa Ágnes Melinda Kovßcs dell'Istituto di psicologia presso l'Accademia delle scienze ungherese, e i suoi colleghi hanno studiato questo fenomeno testando adulti e bambini di sette mesi grazie a una serie di video animati. In questi video, una palla prima rotola dietro un muro piccolo e poi sta ferma, rotola via o rotola fuori dal campo visivo. I tempi di reazione sia degli adulti che dei bambini sono risultati piu' veloci quando la convinzione - "credenza" nel linguaggio dei ricercatori - del personaggio animato riguardo la posizione della palla corrispondeva alla posizione reale della palla, secondo i ricercatori. Questo valeva anche nel caso in cui il personaggio animato aveva lasciato lo schermo una volta finito il video. Il team e' convinto che anche se le persone non sono piu' presenti, a prescindere dal fatto che siano giovani o adulti, ricordino le loro credenze come rappresentazioni alternative del mondo. "Lo sviluppo di attivita' che possono essere usate con bambini molto piccoli contribuira' in modo significativo all'attuale impegno per ottenere una diagnosi precoce dell'autismo e preparera' il terreno alle tecniche di intervento precoce", assicura la dott.ssa Kovßcs. "Le interazioni sociali umane dipendono dalla capacita' di rappresentare le credenze degli altri anche quando queste contraddicono le proprie credenze, il che porta al problema potenzialmente complesso di avere due rappresentazioni contrastanti in mente nello stesso momento", scrivono gli autori dello studio. "Qui dimostriamo che gli adulti o i bambini di sette mesi codificano automaticamente le credenze degli altri e queste, sorprendentemente, hanno effetti simili alle credenze reali dei partecipanti". I risultati di questo studio miglioreranno la consapevolezza di quanto sia importante il ruolo della capacita' della teoria della mente, in particolare per la capacita' di inferire gli stati mentali degli altri. 
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
VECCHIO VOLONTARIATO, SEMPRE MENO 
GIOVANI LO SCELGONO LA RICERCA 
DELLA FONDAZIONE ROMA TERZO SETTORE
Un volontariato in transizione, al passo con la lenta ma inarrestabile trasformazione del sistema di welfare. Ma anche un volontariato dall'identita' "dimezzata", troppo dipendente dal settore pubblico e non ancora pienamente capace di fare rete con le amministrazioni e gli altri soggetti del territorio. È una fotografia a luci e ombre quella che emerge dall'indagine "Organizzazioni di volontariato tra identita' e processi", che la Fondazione Roma Terzo settore ha realizzato alla vigilia dell'Anno europeo del volontariato su una rilevazione condotta nel corso del 2008 e pubblicata da pochissimo per esteso sul sito http://www.fondazioneroma-terzosettore.it/. La ricerca e' stata condotta su 1.423 volontari e 1.329 organizzazioni di volontariato in dieci aree del paese: le province di Biella, Trento, Modena, Treviso, Rovigo, Venezia, Belluno, Taranto, Cosenza e la regione Sardegna. "Un campione statisticamente non rappresentativo del volontariato italiano, ma sicuramente in grado di tracciare una tendenza sui cambiamenti generali attualmente in atto", spiega il curatore dell'indagine, Renato Frisanco, gia' responsabile delle ricerche periodiche su tutto il territorio nazionale svolte dalla Fondazione Italiana Volontariato fino al 2006. Si tratta dunque della ricerca piu' aggiornata oggi disponibile sulle linee di tendenza del volontariato italiano.
Innanzitutto chi sono i volontari? La fotografia scattata dalla Fondazione Roma Terzo settore ne traccia l'identikit: si tratta prevalentemente di donne, ultra quarantacinquenni e con un titolo di studio piuttosto elevato. Scarsa, invece, la presenza dei giovani: su 100 volontari continuativi soltanto 14 hanno fino a 29 anni e oltre 40 sono ormai sopra i 45. Ma dalla ricerca emerge anche che la maggiore presenza giovanile spetta alle organizzazioni dei comuni medio-piccoli, a quelle piu' recenti e indipendenti e alle unita' che operano nei settori della partecipazione civica piuttosto che nel welfare. Piuttosto lento poi il turn over di quanti ricoprono le cariche di vertice: i presidenti sono per lo piu' di volontari di lungo corso in carica, mediamente, da sette anni. Anche se in quasi il 29% dei casi ricoprono la posizione presidenziale da 9 o piu' anni. Oltre a donare il proprio tempo, i volontari contribuiscono anche al sostegno economico dell'organizzazione, mentre nel 16% dei casi ricevono un rimborso delle spese sostenute per l'attivita' solidaristica, di cui nel 15,8% dei casi si tratta di un rimborso spese forfetario e non documentato, ovvero un piccolo compenso in "nero" da parte dell'organizzazione.
Quanto alle dimensioni delle organizzazioni poco meno di una organizzazione su due (46,1%) aggrega non piu' di 10 volontari continuativi, mentre pressoche' un quarto del campione (24,6%) puo' contare su oltre 20 persone. La rilevazione registra, inoltre, che l'aiuto a chi si trova in condizione di bisogno (51 su 100) e la propensione ad occuparsi di "beni comuni" (35 su 100) rimangono le ragioni principali che determinano la nascita delle organizzazioni. Ma vi e' anche una terza componente che, per quanto minoritaria, resta comunque significativa: 14 organizzazioni su 100 sono state fondate a scopo di auto-tutela o di auto-aiuto. Oltre la meta' delle associazioni analizzate fa capo a una grande sigla nazionale, ma si tratta soprattutto di organizzazioni legate ai settori del socio-sanitario, mentre quelle indipendenti sono maggiormente presenti nei meno tradizionali comparti della partecipazione civica. Il 62% delle organizzazioni esaminate continua ad operare nel socio-sanitario e il 77,6% dichiara di occuparsi di particolari gruppi di cittadini in difficolta'.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
GLI ADOLESCENTI OTTIMISTI CRESCONO PIÙ 
SANI I RISULTATI DI UNO STUDIO AUSTRALIANO
Secondo un recente studio australiano gli adolescenti piu' inclini ad una visione ottimistica della vita sarebbero piu' sani, in media, rispetto ai coetanei che vedono sempre tutto "nero". Insomma, un ragazzino sempre allegro pone una seria ipoteca sulla propria salute futura. I ricercatori di Melbourne hanno analizzato per tre anni 5634 studenti in eta' compresa tra i 12 e i 14 anni, seguendone i comportamenti e le abitudini, sia dal punto di vista delle relazioni interpersonali che a proposito di eventuale inclinazione all'uso di droghe, fumo o alcool.
E' emerso che le ragazze sono piu' pessimiste e ansiose, percentualmente, rispetto ai maschi, ma che sono anche piu' "morigerate" e meno propense all'abuso di sostanze tossiche. Per tutti, comunque, vale la correlazione ottimismo uguale salute.
Ovviamente, gli adolescenti con un orientamento psichico positivo, sono anche meno soggetti alla depressione da adulti. Ovvero, tenderanno a mantenere il loro atteggiamento ottimistico anche negli anni a venire.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
SE IL BIMBO INGRASSA PUÒ ESSERE COLPA DELLA 
VITAMINA D STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DEL MICHIGAN
Se il bambino tende a ingrassare con disarmante facilita' e ad accumulare "ciccia" soprattutto nel girovita, le cause potrebbero risiedere non soltanto in abitudini alimentari scorrette e in un'attivita' fisica insufficiente, ma in una carenza di vitamina D. E' quanto scoperto da uno studio dell'Universita' del Michigan pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, reso noto dall'osservatorio FederSalus. Secondo la ricerca, la propensione ad accumulare adipe addominale e a ingrassare rapidamente sarebbe legata a un deficit di vitamina D.  
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
I SALESIANI LANCIANO 'LA PARTITA EDUCATIVA' PER
RENDERE LO SPORT UN MODELLO POSITIVO DI VITA
Rendere lo sport qualcosa di diverso da quello che e' attualmente, cioe' un mondo dominato da individualismo, inganno e sfruttamento, ma riportarlo di nuovo a essere un modello positivo di vita. Questo lo scopo della campagna "La partita educativa", lanciata dai responsabili della pastorale giovanile dei Salesiani di don Bosco e ideata dal Centro nazionale opere Salesiane per lo sport (Cnos Sport).
L'iniziativa, patrocinata dal Coni e dalla Cei, avra' come testimonial Cesare Prandelli, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio. "La partita educativa nello sport non e' solo possibile, ma e' fondamentale perseguirla con efficacia - commenta Prandelli - Lo sport non e' la soluzione ai problemi educativi o sociali, ma puo' essere strumento per veicolare valori essenziali della competizione e della pratica sportiva:
lealta', abnegazione, voglia di stare insieme e benessere psico-fisico".
L'iniziativa ideata da Cnos sport e' al contempo una campagna di comunicazione e una concreta azione per organizzare una rete di realta' che ancora praticano un modello positivo di sport, collegando e mettendo in relazione tutte le realta' sportive ecclesiali e civili italiane (associazioni, polisportive, oratori, palestre, atleti eccetera. La campagna di comunicazione viaggera' invece su tutti i canali di maggiore diffusione, innanzi tutto il attraverso la sezione dedicata all'interno del sito http://www.salesianiperlosport.org/, in cui saranno pubblicati tutti i materiali, gli eventi, le comunicazioni, ma verra' diffusa anche sui social network: su Facebook ci sono gia', infatti, la fan page ufficiale de "La partita educativa" e il profilo del Cnos Sport.
"Lo sport ci insegna che si vince insieme. Questo e' vero a maggior ragione nella partita educativa! Ecco perche' abbiamo pensato ad una campagna sociale sul territorio" dichiara don Claudio Belfiore, Presidente del Cnos Sport e curatore del libro Sport: una passione da vivere in famiglia. "Ci auguriamo in modo particolare che tante famiglie, ragazzi e giovani, ne trarranno il vantaggio, se non altro, di non sentirsi come "mosche bianche" in un contesto che sembra abbia perso il senso e il giusto equilibrio di vivere lo sport guardando al futuro", conclude Belfiore.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
UN PASSAPORTO MEDICO PER I GIOVANI 
SPORTIVI PROPOSTA ALLA PRESENTAZIONE
DEL TERZO PREMIO ANDREA FORTUNATO
Si e' tenuta la conferenza stampa di presentazione del terzo Premio Andrea Fortunato, che verra' consegnato il prossimo 7 febbraio alle 11 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. Nel corso dell'evento, patrocinato da Roma Capitale e ideato con lo scopo di "diffondere informazioni riguardo l'importanza dei controlli medici ed ematologici regolari per gli atleti che praticano sport a livello agonistico e non", saranno consegnati riconoscimenti a personaggi del mondo dello sport, della medicina e del giornalismo che si sono distinti nell'ambito del sociale e della solidarieta'.
"E' necessario garantire ai giovani sportivi- dice Fabrizio Santori, presidente della commissione sicurezza di Roma Capitale e membro della Commissione politiche sociali- un vero e proprio passaporto medico affinche' da non professionisti possano divenire professionisti anche in termini di salute, grazie ad una reale e sana opera di prevenzione specifica, in particolare riguardo i controlli ematici e cardiaci. La sicurezza nello sport e' fondamentale ed e' per questo che appare inderogabile un contributo normativo concreto, attualmente inesistente, che tuteli la salute di tutti gli atleti. Auspichiamo che la proposta di legge, che sara' presentata in occasione del Terzo Premio Andrea Fortunato, venga approvata al piu' presto per far si' che la prevenzione nei giovani sportivi divenga obbligatoria".
Tutto questo, aggiunge Santori, "e' possibile attraverso una vera e propria carta di identita' sanitaria, che rappresenta un cartellino verde volto a segnare il passaggio alle varie fasi dell'attivita' sportiva, anche grazie alla possibilita' di intervento sul nascere in caso di alterazioni fisiche".
All'incontro hanno partecipato Davide Polito, presidente dell'Associazione sportiva e sociale 'Fioravante Polito Onlus', promotrice dell'evento, di Guglielmo Stendardo, calciatore della SS Lazio, Carlo Paris, giornalista Rai, Gigi Di Biagio, opinionista Sky e ex calciatore della As Roma, Domenico di Luccia, socio dell'associazione e presidente di Sole Tv, Flavio Falzetti, ex calciatore e quello del professor Nando Scarpelli, primario di ematologia dell'ospedale di Spoleto. 
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011
2 MILIARDI IN 10 ANNI PER FARMACI A MISURA DI 
BAMBINO PER TESTARE FORMULAZIONI E DOSAGGI
Rendere piu' sicuri i farmaci per i bambini, studiarne di nuovi, testare formulazioni e dosaggi. La medicina a misura di bambino passa anche attraverso una sperimentazione mirata: si calcola che nei prossimi dieci anni i privati investiranno oltre due miliardi e mezzo per lo sviluppo di nuovi farmaci pediatrici. Sono i dati sulle prospettive della sperimentazione pediatrica, del suo impatto sociale ed economico, emersi nel corso del Clinical Trial Day, la giornata di studi che ha riunito all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' i massimi esperti del settore, provenienti dal mondo scientifico, accademico e dell'industria. Per garantire la sicurezza e l'efficacia di tutti i farmaci usati in pediatria - cosi' come previsto dal Regolamento Pediatrico Europeo - con le oltre 80 sperimentazioni gia' in atto (sulle 3 mila attese entro il 2020 nel Vecchio Continente secondo la stima dell'Agenzia del farmaco europea), il Centro Trial del Bambino Gesu' sta colmando le lacune relative alle indicazioni cliniche, ai dosaggi e alle formulazioni dei medicinali al fine di assicurare l'adeguatezza delle cure rivolte ai piccoli pazienti.
Notiziario Minori, 18 gennaio 2011

venerdì 14 gennaio 2011

LAZIO: CARD TRASPORTI, UNDER 25 VIAGGERANNO
GRATIS "RISERVATA A CHI HA IL PARAMETRO
ISEE INFERIORE A 20 MILA EURO"
È gia' attiva e utilizzabile la Card Under 25, che permette ai piu' giovani di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Su incarico della Regione Lazio, per il 2011 Atac sta curando la gestione completa dei titoli di viaggio, dalla produzione alla distribuzione, per ottenere i quali e' stato necessario registrarsi al portale www.regione.lazio.it e dimostrare di avere i requisiti richiesti. Lo fa sapere in una nota l'agenzia Roma Servizi per la Mobilita'.
La Card, riservata a chi ha da 10 a 25 anni e il parametro Isee inferiore a 20 mila euro annui, e' gia' utilizzabile, solo insieme allo scontrino corrispondente, con validita' 1 gennaio-31 dicembre 2011, in tre ambiti di territorialita': solo Roma, solo Lazio, Roma e Lazio, ognuno con le seguenti caratteristiche: - SOLO ROMA: valido nell'ambito del Comune di Roma per le linee Tpl Atac (superficie, linee A e B della metropolitana), ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Giardinetti, Roma-Viterbo; Cotral; Trenitalia (solo II classe);
- SOLO LAZIO: valido nell'ambito del territorio della Regione Lazio, per le sole zone indicate sulla Card, sulle linee Cotral; Trenitalia (solo II classe); sul tratto extraurbano della ferrovia regionale Roma-Viterbo;
- ROMA E LAZIO: valido nell'ambito del territorio della Regione Lazio per le sole zone indicate sulla Card, sulle linee Tpl Atac (superficie, linee A e B della metropolitana); ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Giardinetti, Roma-Viterbo; Cotral; Trenitalia (solo II classe).
Notiziario Minori, 14 gennaio 2011