martedì 28 febbraio 2012

UNICEF: OLTRE UN MILIARDO NELLE CITTÀ, 
SEMPRE DI PIÙ IN SLUM GUERRIERA: 
URBANIZZAZIONE È UNA REALTÀ DELLA VITA
"Oggi il 50% di tutta la popolazione mondiale vive in aree urbane ed entro la meta' di questo secolo arrivera' a oltre due terzi. Questo rapporto e' dedicato a bambini e ragazzi che vivono negli ambienti urbani di tutto il mondo; sono piu' di un miliardo e il loro numero continua ad aumentare". E' quanto ha dichiarato il presidente dell'Unicef Giacomo Guerriera durante la presentazione di "Figli delle citta'", il rapporto sulla condizione dell'infanzia nel mondo 2012, in contemporanea in tutto il mondo e in Italia a Roma, alla presenza del presidente del Senato Renato Schifani e del Goodwill Ambassador Alberto Angela.
L'urbanizzazione, spiega il rapporto, lascia centinaia di milioni di bambini che vivono nelle citta' senza accesso ai servizi di base. Ogni anno la popolazione urbana aumenta di circa 60 milioni di persone. L'Asia ospita la meta' della popolazione urbana mondiale, nonche' 66 delle 100 zone urbane che crescono piu' rapidamente. Eppure, circa un terzo della popolazione urbana mondiale gia' oggi vive negli slum - e in Africa questa percentuale sale al 60% - dove si concentrano poverta', emarginazione e discriminazione. Entro il 2020 quasi 1,4 miliardi di persone vivranno in insediamenti non ufficiali e negli slum".
Quando pensiamo alla poverta' "le immagini che tradizionalmente ci vengono in mente sono quelle dei bambini nei villaggi rurali", ha detto il direttore generale dell'Unicef Anthony Lake (nella presentazione da Citta' del Messico). "Oggi, sempre piu' bambini vivono negli slum e nelle baraccopoli e sono tra i piu' svantaggiati e vulnerabili al mondo, privati della maggior parte dei servizi di base e del diritto di crescere bene. Escludendo questi bambini che vivono negli slum non solo li priviamo della possibilita' di sviluppare il proprio potenziale, ma priviamo anche le loro societa' di benefici economici che derivano da una popolazione urbana in buona salute e ben istruita". Le citta' offrono a molti bambini scuole, ospedali e parchi gioco. Le stesse citta', in tutto il mondo, presentano anche una serie di disparita' in termini di salute, istruzione e opportunita' per i bambini. In molte regioni, le infrastrutture e i servizi non tengono il passo della crescita urbana, cosi' i bisogni di base dei bambini non vengono soddisfatti. Le famiglie che vivono in poverta' spesso pagano molto di piu' per dei servizi scadenti.
Per esempio l'acqua nei quartieri piu' poveri, dove i residenti devono acquistarla da venditori privati, puo' costare 50 volte di piu' che nei quartieri ricchi, dove le case ricevono l'acqua direttamente tramite le condutture. Per l'Unicef e' essenziale concentrarsi sull'equita', raggiungendo i bambini piu' poveri dovunque essi vivano. L'Unicef chiede con forza ai governi di mettere i bambini al centro dei piani urbanistici e di ampliare e aumentare i servizi per tutti, cominciando con l'avere a disposizione dati piu' accurati e piu' specifici per identificare e colmare le disparita' tra i bambini nelle aree urbane. Nell'ambito delle buone pratiche, il Rapporto da' grande spazio all'iniziativa internazionale "Citta' amiche dei bambini", lanciata dall'Unicef e da Un-Habitat, che rappresenta la prima partnership tra tutte le parti interessate e mette i bambini al centro dell'agenda urbana. "Oggi, ci sono piu' di 300 sindaci italiani nominati 'Difensori dell'Infanzia' dai Comitati Provinciali per l'Unicef, , con l'impegno di realizzare i '9 passi per costruire una citta' amica dei bambini', il quadro di riferimento dell'Unicef Internazionale per tutte le amministrazioni comunali del mondo", ha ricordato il presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera. "L'urbanizzazione e' una realta' della vita e noi dobbiamo investire di piu' nelle citta', focalizzando maggiormente l'attenzione nel fornire servizi ai bambini che piu' hanno bisogno", ha concluso Lake, direttore generale dell'Unicef.
Notiziario Minori, 28 febbraio 2012

martedì 21 febbraio 2012

'CHE MI COMBINI TOMMASO', ARRIVA 
GIOCO PER SCORAGGIARE (AB)USO ALCOL
PROGETTO DELL'ASSOCIAZIONE LILT
L'associazione Lilt lancia un nuovo progetto per contrastare l'abuso di alcol e sensibilizzare i bambini. "Che mi combini Tommaso..." e' un gioco-racconto che sara' portato in 29 scuole del basso Polesine nel nuovo anno scolastico, per un totale di 6mila alunni raggiunti in 11 comuni. Il gioco - che prevede un tabellone di gioco, una coppia di dadi, un circuito con delle tappe lungo cui muovere la propria pedina, evitando ostacoli e inconvenienti - ha l'obiettivo di far divertire i bambini insegnando pero' allo stesso tempo che con l'alcool non si scherza. Come nel piu' classico Monopoli, "Che mi combini Tommaso..." prevede la sfida tra quattro squadre, che hanno a disposizione una quantita' di denaro e una pedina che riporta l'immagine di un nonnetto, coprotagonista del racconto. Ogni squadra deve percorrere le 44 caselle del tabellone il prima possibile, la vittoria, infatti, va a chi arriva prima alla meta. Non sara' facile, perche' lungo il percorso si dovranno affrontare diversi inconvenienti, causati proprio dal tasso alcolico del proprio personaggio, un ragazzino annoiato, che non sapendo cosa fare, decide insieme ai suoi amici di prendere una lattina di birra. Secondo l'ideatrice del gioco Marina Zaoli, psicoterapeuta riminese e consigliera della Lilt, l'utilizzo della fiaba e della favola nel percorso educativo influenza l'immaginario simbolico del bambino nel resto della sua vita, mettendolo in guardia da comportamenti gravi sia socialmente sia per la salute. Non solo: l'apprendimento attraverso momenti ludici, emotivamente coinvolgenti a livello personale, rimane piu' impresso nella memoria. In piu', il dover sottostare al risultato ottenuto lanciando i dadi, senza poter interagire in prima persona, fa sperimentare al bambino l'impotenza collegata al consumo di alcol, su cui si concentra il racconto. Un modo per sottolineare come la dipendenza da sostanze impedisca il totale controllo sul proprio corpo.
Notiziario Minori, 21 febbraio 2012

venerdì 17 febbraio 2012

LA DIFFERENZIATA? UNA FAMIGLIA SU TRE LA FA
 SOLO 'QUALCHE VOLTA' SOLO 1 GENITORE  SU 4 
NE PARLA SPESSO CON I FIGLI, I DATI DEL MOIGE
È partita mercoledi' la seconda edizione del progetto 'Non rifiutiamoci' promosso da Moige - Movimento genitori e Corepla - Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio, il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica, con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento per le Politiche della famiglia e del ministero dell'Ambiente, per sensibilizzare le famiglie italiane sul tema della raccolta differenziata e del riciclo della plastica.
L'attenzione verso le tematiche ambientali e' sicuramente in costante crescita, "tuttavia i dati dimostrano che le famiglie non sono ancora abbastanza informate e sensibili sulla raccolta differenziata e il riciclo della plastica". Questo quanto emerge da una ricerca recentemente condotta da Swg per Moige e Corepla.
Sebbene il 71% dei genitori dichiari di fare la raccolta differenziata in famiglia, 1 genitore su 3 (29%) dichiara di farla solo qualche volta o di non farla affatto. Per il 33% degli intervistati, infatti, la raccolta differenziata risulta essere una faticosa necessita' o un inutile spreco, mentre il 67% la considera una cosa comunque positiva. Carta, plastica e vetro sono i materiali per i quali la raccolta differenziata e' maggiormente effettuata (oltre l'80%). In realta', per cio' che concerne la plastica i genitori appaiono spesso un po' confusi. La plastica rappresenta un materiale prezioso, una risorsa di cui non si puo' fare a meno, che va comunque gestita con attenzione per circa la meta' degli italiani (47%). I risultati evidenziano pero' che 7 famiglie su 10 (70%) raccolgono indistintamente tutti gli oggetti in plastica, mentre appena un quarto solo gli imballaggi, come invece dovrebbe essere. Dalla ricerca Swg per Moige e Corepla, emerge inoltre forte la richiesta di indicazioni piu' chiare soprattutto sulla destinazione degli imballaggi raccolti (63%): 3 italiani su 4, infatti, dichiarano di avere un'idea molto vaga (45%) o di non averla assolutamente (28%). La possibilita' di produrre calore ed energia attraverso il recupero energetico degli imballaggi di plastica e' un'informazione nota a 1 genitore su 2 (54%) e che registra percentuali leggermente superiori alla media tra gli uomini e tra quanti risiedono nelle regioni del Nord (55% nel Nord Ovest, 57% nel Nord Est; 51% nelle Isole), mentre il 41% del campione ritiene di non avere sufficienti informazioni per esprimere un'opinione circa l'utilizzo dei rifiuti di imballaggi in plastica per recupero energetico, ovvero se debba considerarsi un'opportunita' o un rischio. Nonostante i genitori interpellati attribuiscano una certa importanza all'educazione ambientale da dare ai figli (4 e' il valore medio su una scala da 0 a 5), gli atteggiamenti emersi nel corso dell'indagine segnalano alcune criticita' che probabilmente trovano riscontro nei comportamenti dei figli. Nel fare la spesa solo 1 genitore su 5 (20%) presta una seria e costante attenzione al tipo di imballaggio e alla sua riciclabilita', la maggioranza lo fa saltuariamente (59%) o non lo fa affatto (21%). Solo 1 genitore su 5 dichiara, inoltre, di fornire spesso spiegazioni ai figli sulla natura e il riutilizzo degli imballaggi mentre fanno la spesa e solo in 1 famiglia su 4 (27%) si parla spesso di raccolta differenziata e riciclaggio.
Sul tema "raccolta differenziata" e "riciclo" le donne sembrano piu' preparate degli uomini, e sono loro che in casa si occupano maggiormente di raccolta differenziata. In realta', osservando i dati disaggregati per genere, ogni segmento attribuisce a se stesso la maggior competenza ed efficienza; i figli comunque a giudizio dei loro stessi genitori ne sanno piuttosto poco e ancor meno se ne occupano. Da segnalare, infine, le diversita' territoriali sulla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica: l'Italia risulta praticamente spaccata in due, con il Nord che primeggia sul Meridione. Ai primi posti per raccolta pro-capite/anno, nel 2011 troviamo infatti, la Valle d'Aosta, la piu' virtuosa in assoluto, seguita da Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli e Lombardia. Maglia nera alla Calabria, preceduta da Sicilia, Basilicata e Molise. Hanno fatto registrare valori di raccolta pro-capite superiori alla media nazionale di 11 Kg le regioni Marche, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana. "I problemi ecologici e quelli relativi alla tutela del nostro ambiente sono tematiche che toccano ciascuno di noi genitori e che la societa' e' chiamata a risolvere, al fine di salvaguardare l'ambiente circostante soprattutto per le generazioni future. Da questa premessa e' nata la collaborazione con Corepla e l'idea della campagna- dice Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige- e' importante che genitori e ragazzi imparino ad essere soggetti attivi del processo di raccolta differenziata e riciclo della plastica. Questo e' l'obiettivo che 'Non Rifiutiamoci' si pone, cercando di diffondere quanto piu' possibile le 'buone pratiche' per creare un'azione di sistema orientata alla salvaguardia dell'ambiente".
La plastica, aggiunge Giuseppe Rossi, presidente di Corepla, "e' stata ed e' tuttora un grande fattore di miglioramento della qualita' della vita e rappresenta una ricchezza continuamente rigenerabile. Se correttamente gestita attraverso la raccolta differenziata, infatti, torna ad essere materia viva e, quando non e' piu' riciclabile, puo' restituire tutto il potere energetico che racchiude in se' riducendo le emissioni di CO2 e facendo risparmiare fonti energetiche fossili non rinnovabili".
Notiziario Minori, 17 febbraio 2012
ISCRIZIONI A SCUOLA, INDECISO SOLO 
UNO STUDENTE SU CINQUE L'INDAGINE 
DEL PORTALE SKUOLA.NET
Lunedi' scade il tempo per le iscrizioni alle scuole superiori e gli studenti italiani sembrano avere ormai le idee chiare. Secondo quanto spiega il portale www.skuola.net, infatti, la maggior parte degli studenti di terza media ha deciso grazie alle attivita' di orientamento svolte dalle scuole. Ormai il tempo per decidere e' scaduto, tuttavia la stragrande maggioranza degli studenti di terza media ha gia' deciso quale percorso formativo intraprendere. E le attivita' di orientamento, spesso contestate, sembrano aver contribuito in maniera positiva. Questo e' quanto emerge da un sondaggio on line, realizzato da Skuola.net, che ha coinvolto 589 studenti di terza media con eta' compresa tra i 13 e 14 anni frequentanti la terza media nella seconda settimana di febbraio.
Stando ai risultati del sondaggio, la maggior parte degli intervistati (circa il 90%) ha avuto la possibilita' di partecipare alle attivita' di orientamento organizzate dalle scuole e oltre la meta' le ha giudicate molto utili. Questo ha molto probabilmente ha contribuito a ridurre le incertezze, nonostante la difficolta' della scelta: la rilevazione, svolta la settimana passata, ha evidenziato che nello stesso periodo solo 1 studente su 5 si e' dichiarato ancora indeciso sulla tipologia di istruzione superiore da intraprendere. Una scelta impegnativa perche' molto spesso determina quello che sara' anche il futuro professionale dello studente. Per questo motivo gli indecisi, nel dubbio, decidono di non decidere e di non specializzarsi, optando per un liceo: il 58% degli indecisi infatti predilige comunque un liceo. Come anticipato precedentemente, all'inizio del mese gran parte degli intervistati (circa l'80%) aveva ben chiara la scelta della scuola superiore: per il 60% di loro hanno influito positivamente le attivita' di orientamento organizzate dalla scuola. "Purtroppo la scelta della scuola superiore a 14 anni non e' facile, percio' non bisogna stupirsi se, a 10 giorni dalla chiusura delle iscrizioni, uno studente su cinque fosse ancora indeciso- dichiara Daniele Grassucci, responsabile dei Contenuti e della Comunicazione del portale- Considero tuttavia allarmante che fra gli indecisi, quasi il 60% e' orientato verso un liceo piuttosto che verso un tecnico o un professionale, quando il mercato del lavoro oggi cerca maggiormente proprio tecnici e artigiani. Insomma, nel dubbio gli studenti scelgono di non specializzarsi, rimandando la decisione sul futuro professionale al futuro. Tuttavia non bisogna dare la colpa alla scuola, infatti le attivita' di orientamento sono state svolte nella stragrande maggioranza dei casi e oltre la meta' degli intervistati le ha trovate utili".
Notiziario Minori, 17 febbraio 2012

martedì 14 febbraio 2012

INGHILTERRA, BIMBI CHE MANGIANO CON
MANI PIU' IN SALUTE SCELGONO AUTONOMAMENTE:
E SI ORIENTANO VERSO CIBI MIGLIORI
La scuola di Psicologia dell'universita' di Nottingham, in Inghilterra, ha condotto una ricerca su un campione di 155 bambini di eta' compresa tra i 20 mesi e i sei anni e mezzo per sondare le abitudini acquisite nel modo di mangiare. I ricercatori hanno scoperto che 92 bambini si portavano il cibo alla bocca con le mani, scegliendo il cibo presente a tavola e mangiandolo a pezzetti. Gli altri 63, invece, usavano il cucchiaino e mangiavano cibi frullati. Il risultato sorprendente e' che le due differenti modalita' corrispondono a scelte alimentari collegate alla salute. Infatti, i bambini autonomi nel mangiare sceglievano pane e pasta, gli altri preferivano i dolci. Inoltre, in questo secondo gruppo sono stati individuati 8 bambini obesi contro uno solo nell'altro gruppo.
La ricerca e' stata pubblicata sul British Medical Journal e ha spinto i ricercatori a esprimere alcune interessanti conclusioni in merito ai vantaggi di un rapporto del bambino con il cibo che passa dall'uso delle mani. Infatti, cio' permetterebbe loro di familiarizzare con la consistenza solida dei cibi e di imparare a scegliere gli alimenti che sono alla base di un'alimentazione corretta, quali pane e pasta.
Notiziario Minori, 14 febbraio 2012
VENERDÌ VII GIORNATA DEL BAMBINO
 ALLERGICO A ROMA UN CONVEGNO 
PER PROMUOVERNE LA SALUTE
"Il crescente aumento delle allergopatie in eta' pediatrica impone ai pediatri una maggiore attenzione nei confronti di queste patologie". E' con queste parole che Giuseppe Di Mauro, Presidente della Societa' Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale patrocina la settima edizione della 'Giornata del bambino allergico', il Convegno organizzato da Federasma Onlus (Federazione Italiana delle Associazioni di Sostegno dei Malati Asmatici e Allergici) e Alama (Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche) ad essa aderente, in collaborazione con Siaip (Societa' Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica) e l'Ospedale Nuovo Regina Margherita.
"Per questo- prosegue Di Mauro- la Societa' Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha ritenuto opportuno dare il sostegno ad iniziative, come la VII Giornata del bambino allergico, che discutano i bisogni dei pazienti e delle famiglie e che siano in grado di fornire ad insegnanti e specialisti gli strumenti basilari per affrontare questa necessita'". A partire dalle 9.30, presso il Salone di Rappresentanza del Presidio Nuova Regina Margherita, medici, specialisti e associazioni di pazienti dibatteranno con amministratori Locali e Referenti dei ministeri della Salute, dell'Istruzione, dell'Ambiente e dell'Ispra - Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale i tanti aspetti - non solo strettamente clinici, ma anche ambientali e assistenziali - di quella che sta assumendo i contorni di una vera e propria malattia sociale. Durante l'incontro verra' proposta una guida dettagliata, al tempo stesso essenziale, per affrontare la tutela del bambino allergico a scuola e negli altri contesti della vita quotidiana, con gli strumenti adeguati. Saranno inoltre esaminati i piu' recenti programmi socio-sanitari relativi a malattie allergiche, sottolineando gli aspetti relativi alla gestione dell'emergenza-urgenza che queste malattie croniche sollevano in ambito familiare, sportivo e scolastico. "Nel nostro Paese dal 1950 ad oggi, si e' passati da un 10% della popolazione colpita da una manifestazione allergica, ad un allarmante 30%, che include bambini ed adolescenti in eta' scolare" sottolinea il Professor Giovanni Cavagni, membro del Comitato Medico Scientifico di Federasma Onlus e dell'associazione Alama (Coordinatore del Gruppo di Lavoro Federasma-Siaip). Il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffrire di asma bronchiale, nell'80% dei casi provocata da allergie; il 18-20% soffrire di rinite allergica, mentre il 10 % puo' presentare dermatite atopica, malattie che riconoscono nell'inquinamento indoor/outdoor e nel fumo di sigaretta due importanti fattori di rischio e causa di esacerbazione della malattia. Nel corso del Convegno saranno trattati i contenuti di due importanti documenti, il documento congiunto Federasma-Siaip "Raccomandazioni sulla gestione del bambino allergico a scuola", riconosciuto dalla Gard Italia e l'accordo Stato Regioni del 18 novembre 2010 concernente "Linee di indirizzo per la realizzazione nelle scuole di un programma di prevenzione dei fattori di rischio indoor per allergie e asma. Federasma, che ha collaborato alla stesura del documento ministeriale, si impegna a diffonderne i contenuti portandoli all'attenzione di tutte le istituzioni che, a vario titolo, sono preposte alla gestione dell'edilizia scolastica e a coloro che nella scuola sono deputati a garantire ambienti scolastici che rispondano ai requisiti di sicurezza e comfort ambientale, chiedendone l'attuazione e auspicando lo stanziamento dei fondi necessari alle opere di risanamento dell'edilizia scolastica. Esperti della Formazione dell'Ares118 Regione Lazio presenteranno il protocollo operativo per la "presa in carico del paziente asmatico e allergico nella rete pre-ospedaliera della regione Lazio e Monitoraggio delle chiamate giunte all'Ares118 regione Lazio dalle scuole" ed effettueranno esercitazioni pratiche di intervento per la gestione delle emergenze-urgenze per asma acuto e grave reazione allergica-anafilassi. Atleti del Centro Sportivo Bracelli Club di Roma - affiliato Csen, presenteranno invece tecniche di respirazione, mutuate dalle arti marziali, utili a favorire nel bambino asmatico la preparazione alla pratica sportiva. Oltre alla Sipps, il Convegno ha ricevuto i patrocini delle Istituzioni nazionali, della Gard Italia - Alleanza globale contro le malattie respiratorie croniche della Societa' italiana di pediatria (Sip), Societa' Italiana Malattie Respiratorie Infantili (Simri), della Societa' italiana di pediatria Ospedaliera (Sipo) e dell'Ares118 Regione Lazio. Interverranno tra gli altri Giovanni Cavagni, Allergologo e i Presidenti della Siaip, Luciana Indinnimeo e delle Associazioni dei pazienti Federasma Onlus ed Alama.

Notiziario Minori, 14 febbraio 2012

venerdì 10 febbraio 2012

SCUOLA, DA SETTEMBRE È PIÙ DIGITALE: 
SPARISCE IL LIBRO FATTO SOLO DI CARTA E
GLI ELENCHI DEI TESTI DOVRANNO ESSERE
PUBBLICATI SUL SITO DEL MINISTERO
La rivoluzione digitale e' dietro l'angolo con il libro di testo di carta pronto ad andare in pensione. La circolare del ministero dell'Istruzione sull'adozione dei volumi per il prossimo anno parla chiaro: dal 2012/2013, dall'anno scolastico che parte a settembre, "i libri di testo devono essere redatti in forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale) ovvero debbono essere interamente scaricabili da internet. Pertanto, per l'anno scolastico 2012/2013 non possono piu' essere adottati ne' mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei". Lo aveva stabilito la Gelmini e Profumo non cambia rotta. La novita' e' confermata. E ce n'e' un'altra. Vista la regolare tendenza delle scuole a sforare i tetti di spesa imposti dal ministero, gli istituti da quest'anno vengono obbligati ad affiggere gli elenchi dei testi non solo nei loro albi (dove li vedono unicamente studenti e genitori) ma anche sul sito del Miur dentro la nuova sezione 'Scuola in chiaro'. Nessuno potra' piu' sfuggire ai controlli.
I prof dovranno fare le loro scelte entro la seconda decade di maggio. In molti casi bisognera' rifare tutto, modificare le scelte operate negli scorsi anni, se non conformi alla nuova regola. In particolare i testi scelti nell'anno scolastico 2008/2009 "devono essere sostituiti da testi in forma mista o scaricabili da internet, nel caso in cui siano in forma interamente cartacea", spiega il Miur nella circolare.
Chi aveva gia' adottato testi innovativi potra' ovviamente mantenerli.
Ai presidi viene chiesto di vigilare sulla scelta: occhio al superamento dei tetti di spesa. Ma anche ai condizionamenti delle case editrici e ai 'regalini' (testi gratuiti) fatti ai prof:
"Eventuali attribuzioni gratuite in qualunque forma, a favore dei docenti o dell'istituzione scolastica, non dovranno in alcun modo condizionare il giudizio valutativo da parte del collegio docenti nella fase di assunzione della delibera adozionale", chiarisce nella nota il ministero. Infine, viale Trastevere mette i genitori a riparo da possibili effetti sorpresa dovuti ai piani di accorpamento delle scuole che stanno entrando in vigore. Per nessun motivo dopo il completamento degli accorpamenti i testi scelti potranno essere cambiati in corsa.
Notiziario Minori, 10 febbraio 2012
L'EPILESSIA SPIEGATA AI BAMBINI CON LE
PAROLE DI UNA MAMMA IL LIBRO SARÀ 
PRESENTATO A ROMA IL 14 FEBBRAIO
È stata scelta la data del 14 febbraio per la presentazione del libro per l'infanzia 'Sara e le sbiruline di Emily'. Una data significativa perche' ricorre la festivita' di San Valentino, il piu' noto patrono degli innamorati, anche patrono degli epilettici. Il libro, infatti, e' il frutto della penna della giovane Rachele Giacalone, mamma di una bimba di cinque anni cui e' stata diagnosticata una forma infantile di epilessia. Patrocinato dalla Lega Italiana Contro l'Epilessia (Lice), il testo nasce dal bisogno di comunicare ai piu' piccoli, con parole semplici, una patologia che solo in Italia colpisce circa cinquecentomila persone, con circa trentamila nuovi casi ogni anno.
Un progetto che ha conquistato l'Irccs Neuromed di Pozzilli, Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico dedicato alle neuroscienze e dotato di un Centro di Eccellenza per lo studio e la cura dell'epilessia e dei disordini del movimento che dispone di un reparto di degenza con letti dotati di sofisticati sistemi video-Eeg per il monitoraggio continuo del paziente. Essenziale, nelle attivita' di ricovero, e' lo studio diagnostico dei pazienti con epilessia focale farmacoresistente candidati ad asportazione chirurgica della zona epilettogena. Non a caso, Il Centro per la chirurgia dell'epilessia "Trenta ore per la vita" dell'Irccs Neuromed, attivo gia' dal 1998, e' riconosciuto dalla Lice. Non poteva dunque mancare il supporto dell'Istituto Neurologico Mediterraneo al progetto della Giacalone, che spiega cosi' cosa l'ha mossa a scrivere questo libro illustrato: "Piu' passava il tempo, piu' le crisi aumentavano e mi rendevo conto che le informazioni mediche sulla malattia erano accessibili solo ad un mondo di adulti, mentre la mia bambina aveva un gran bisogno di capire cosa le stesse accadendo. Anche la sorellina minore, che era sempre presente durante le crisi, aveva bisogno di essere rassicurata e di imparare a non avere paura". Obiettivo felicemente raggiunto tramite l'utilizzo di metafore e le splendide illustrazioni di Norina Wendy Di Blasio. Martedi' 14, alle 17.30, presso la libreria Mondadori di via Piave 18, a Roma, il libro verra' presentato per la prima volta al pubblico.
Interverranno, oltre all'autrice e all'illustratrice, Roberto Gandini, Regista Teatro di Roma, Oriano Mecarelli per la Lice, la giornalista Aurora Avenoso, in forza alla Onlus Cittadinanza Attiva e Giancarlo Di Gennaro, responsabile del Centro Epilessia dell'Irccs Neuromed.
Notiziario Minori, 10 febbraio 2012
A SAN VALENTINO IL REGALO È SOLIDALE, 
IN FAVORE DEI BAMBINI DA UNICEF A SAVE
THE CHILDREN, LE INIZIATIVE IN RETE
Regali triti e ritriti, idee banali. A San Valentino e' facile sbagliare. Ci si sente in obbligo di comprare qualcosa e si finisce con lo scivolare sulla classica buccia di banana. Cattivo gusto e banalita' sono dietro l'angolo. E quasi mai si pensa a questa occasione per fare solidarieta' come invece suggeriscono le principali associazioni e organizzazioni che si occupano di bambini. "Sorprendi chi ami, aiuti chi ha bisogno", e' lo sglogan scelto da save the children. Basta scegliere il regalo, compilare la cartolina e i due 'piccioni' sono nel sacco, amore e solidarieta'. Si possono regalare giocattoli, zanzariere, kit medici, animali domestici, anche un maialino che e' la mascotte della campagna. Unicef propone le sue e-card, cartoline d'amore elettroniche per mandare parole d'amore e l'annuncio del regalo solidale.
Notiziario Minori, 10 febbraio 2012
CASSAZIONE METTE IN 'SICURO' GITE, PROF 
DOVRANNO CERCARE HOTEL A  PROVA DI
RAGAZZO LA SENTENZA  INTERVIENE SULLA 
SCELTA DELLE METE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE
Mai piu' alberhi insicuri. I professori che accompagnano gli studenti in gita scolastica sono tenuti ad un "obbligo di diligenza preventivo".
Ovvero devono reperire strutture alberghiere il piu' possibile sicure prima di partire. Alberghi a prove di ragazzo. Non solo, sono tenuti anche ad effettuare "controlli preventivi" delle stanze dove alloggiano i ragazzi. Lo ha sancito la Cassazione accogliendo il ricorso di S. Q., ex studentessa di Udine, che, nel marzo 1998, si era ferita nell'albergo di Firenze scelto dalla scuola, scivolando da una terrazza della struttura alberghiera. Gli studenti plaudono: "La sentenza e' destinata a cambiare le modalitß con le quali gli istituti scolastici cercano le strutture alberghiere per i viaggi d'istruzione- commenta Virgilio Falco, portavoce nazionale di StudiCentro, l'organizzazione studentesca dell'Udc- d'ora in poi le scuole dovranno pienamente preoccuparsi della sicurezza degli studenti anche selezionando quelle strutture che danno completa certezza sugli standard di protezione degli utenti".
Notiziario Minori, 10 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

DUE WEEKEND DEDICATI A 'ADOLESCENZA E ADOLESCENZE'
IL CORSO DI FORMAZIONE PATROCINATO DALLA SIMA
Il 20 e 21 aprile e 4 e 5 maggio 2012 si svolgera' a Scerne di Pineto (Te), presso il Centro Studi Sociali, il Corso di formazione dal titolo "Adolescenza & adolescenze" organizzato. Il Corso ha gia' avuto il patrocinio della Sima (Societa' di Medicina dell'Adolescenza) ed ha ottenuto 25 Crediti Ecm. Il programma e' visualizzabile sul sito www.ibambini.it.
"Il territorio dell'adolescenza si presenta sempre piu' esteso e complesso ed in esso trovano la loro espressione non solo i fenomeni legati allo sviluppo fisico e alla trasformazione della personalita', ma anche tutte le situazioni legate ai condizionamenti esercitati dalla famiglia, dal gruppo dei pari, dalla societa', dai mezzi di informazione e, soprattutto, dai nuovi social network- si legge nella presentazione del corso-.
Tuttavia, a fronte dei condizionamenti che tale contesto esercita su tutti i versanti della vita e della salute presente e futura degli adolescenti, le Istituzioni, a cominciare da quella sanitaria, sembrano inadeguate a comprendere i bisogni e le espressioni degli adolescenti e, soprattutto, incapaci di attivare adeguate modalita' di approccio e di comunicazione". In tale ottica il corso "intende avviare una riflessione sui due versanti del soma e della psiche rivolta in particolare ai professionisti della salute e per cominciare ad individuare modalita' strutturate di approccio agli adolescenti e ai loro problemi e, nello stesso tempo, per fornire gli strumenti per una conoscenza dei diversi versanti dell'adolescenza e per intervenire con efficacia".
 Notiziario Minori, 7 febbraio 2012
SAFE INTERNET DAY, FIGLI IGNORANO SUGGERIMENTI
DEI GENITORI SUGGERIMENTI DAL 63% DEGLI 
ADULTI, IL 39%DEI RAGAZZI NON ASCOLTA
Un'alleanza tra 50 associazioni, aziende e istituzioni per garantire un uso sicuro di internet da parte dei minori in Italia. E' il comitato "Giovani on line", coordinato da Save the Children e Adiconsum, che viene tenuto a battesimo oggi alla Camera in occasione dell'edizione 2012 dell'Safer Internet Day che si celebra oggi in tutta Europa e che quest'anno lancia il messaggio del rapporto fra le generazioni, cioe' della comunicazione fra genitori e figli e piu' in generale fra il mondo adulto e quello degli adolescenti e dei bambini rispetto all'uso di Internet e alle opportunita' e rischi che presenta. Fra gli aderenti c'e' la Polizia Postale, ci sono gli uffici dedicati dei ministeri dell'Interno, delle Sviluppo economico, dell'Istruzione, delle Pari opportunita', e ci sono altre decine di realta' organizzazioni, comprese le piu' importanti industrie Ict e di telefonia mobile: l'Associazione italiana genitori, l'Associazione italiana internet provider, il Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso dell'infanzia (Cismai), il Consiglio nazionale degli utenti, l'Istituto degli Innocenti, gli osservatori di universita' come la Cattolica di Milano e la Sapienza di Roma, la Rai, Facebook, Google, Telecom, Tiscali, Vodafone, Wind, Yahoo! e cosi' via.
Secondo una nuova ricerca condotta da Eu Kids Online e' forte l'attenzione di molti genitori, con il 63% che suggerisce ai figli come comportarsi online, suggerendo ai propri figli come comportarsi con i propri contatti on line, parlando delle situazioni che possono turbarli (56%) o di quelle che gia' li hanno infastiditi (26%). Eppure, il 39% dei ragazzi rivela di non tenere conto dei loro consigli quando naviga su internet. Il 13% di padri e madri italiani non dialoga per niente con i figli rispetto a cio' che fanno in rete. Molti genitori (l'82% in Italia, percentuale piu' alta del 10% rispetto alla media europea) ritengono "altamente improbabile" che i propri figli possano imbattersi in situazioni spiacevoli nei sei mesi successivi all'indagine. Tuttavia, dalla stessa indagine emerge che il 39% dei ragazzi italiani dichiara di ignorare i consigli dei propri genitori talvolta, mentre l'8% li ignora completamente. Vi e' dunque un divario sensibile tra i comportamenti effettivi on line dei ragazzi e la percezione che ne hanno i genitori. "E' un segnale importante per il nostro paese- dice Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia - il fatto che intorno allo stesso tavolo siedano per la prima volta organizzazioni di tutela dell'infanzia come Save the Children e colossi dell'informatica come Google o Facebook, con l'intento comune di definire regole e prassi per garantire una maggiore tutela dei minori on line". Il segretario generale Adiconsum, Pietro Giordano, ricorda che "interventi restrittivi da parte dei genitori, come impedire ai figli alcune operazioni su Internet quali per esempio il download, hanno un effetto limitato, intanto perche' possono essere aggirate dai ragazzi e poi perche' ne riducono le competenze e capacita' digitali". Per aiutare in tal senso arriva anche uno spot, ("Insieme. Piu' connessi. Piu' sicuri") di un minuto, realizzato in occasione della Giornata, che mostra in chiave ironica il rapporto tra genitori e figli quando si parla di internet, con un intervistatore che rivolge in parallelo la stessa domanda a genitore e figlio, come in un ipotetico quiz show tutto dedicato al web. Le risposte date dal genitore e dal figlio sono sempre diverse, a sottolineare la distanza tra l'uno e l'altro. Distanza che pero' deve essere colmata, affinche' il genitore possa realmente essere di supporto ai figli per una navigazione sicura e consapevole. Lo spot viene diffuso attraverso i canali messi a disposizione dalle organizzazioni che partecipano all'iniziativa.
Sono oltre 1.200 le scuole che, su invito del Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, hanno deciso di aderire alla Giornata organizzando iniziative di confronto e di sensibilizzazione con i ragazzi.

Notiziario Minori, 7 febbraio 2012
SAFE INTERNET DAY: IN ITALIA OSCURATI 179 SITI
856 IN BLACK LIST, 349MILA QUELLI MONITORATI
"Candy girls, sexting, grooming, cyberstalking": il linguaggio che testimonia l'uso scorretto e pericoloso della web. Nella Giornata Europea della sicurezza in rete, istituita dalla Commissione Europea, nell'ambito del Programma "Safer Internet", Ecpat s'interroga sul livello di consapevolezza e conoscenza di questi fenomeni da parte di genitori e minori lanciando un nuovo appello per la ratifica ed esecuzione della Convenzione di Lanzarote con particolare attenzione alla modifica dell'articolo 609 relativo all' "adescamento di minorenni" tramite il web. AUTOSTRADE VIRTUALI SÌ, MA CON DEI VICOLI BUI: Se e' vero che Internet e i nuovi media ci mettono in relazione e' altrettanto vero che esistono dei pericoli di cui spesso minori e genitori non hanno consapevolezza. L'incremento esponenziale delle nuove tecnologie accompagnato dalla loro crescente attrattiva presso il pubblico dei minori ha cambiato i termini di relazione. In queste autostrade virtuali infatti e' sempre piu' difficile per i minori trovare punti di riferimento, genitori e insegnanti spiazzati dai ritmi dell'innovazione tecnologica, faticano a far fronte ai nuovi bisogni. DALL'EROTIZZAZIONE DEGLI ADOLESCENTI ALL'ADESCAMENTO ON LINE: La preoccupazione maggiore riguarda particolari fenomeni, come le Candy Girls, ragazzine che si spogliano davanti alla webcam o che vendono le proprie immagini in atteggiamenti erotici e sessuali e il "grooming"- adescamento on line- un fenomeno sempre piu' in crescita, ma difficile da misurare, che trova spazi d'azione sempre piu' ampi a causa dell'approccio ingenuo dei minori al web 2.0 caratterizzato da una poca selettivita' nella scelte delle amicizie on line soprattutto nell'utilizzo di Social Network.
GENITORI E FIGLI: E' in questo ambiente virtuale che i minori oggi costruiscono la loro identita' e le loro relazioni sociali.
Spesso i genitori hanno una sbagliata percezione di questo mondo, non ne conoscono potenzialita' e pericoli. Per un genitori avere il figlio in camera davanti un pc e' spesso sinonimo di sicurezza. Qui l'errore, nessuno, tanto meno i bambini impegnati in 'chat' o 'conversazione' nello spazio privato delle proprie camere da letto, possono sapere chi realmente si cela dietro a quello schermo. CONVENZIONE DI LANZAROTE E "ADESCAMENTO DI MINORENNI": La sicurezza dei minori on line e' quindi un priorita' che deve rientrare anche nel sistema giuridico del nostro Paese. Ecpat ricorda infatti che l'Italia, pur essendo all'avanguardia per le leggi in materia sfruttamento sessuale in generale e di pedopornografia in particolare, ha bisogno di una normativa ad hoc sull'adescamento on line. Un disegno di legge (art. 609 undecies) fermo in Senato ormai da troppo tempo con tutti gli altri contenuti della Convenzione di Lanzarote. Oggi cade quindi il 'Safer Internet Day'. Al 30 giugno 2011, secondo i dati della Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, in Italia, tra le altre cose, dal 1998/00 allo scorso anno sono stati oscurati in Italia 179 siti, 856 in black list, monitorati 349.606 mentre gli indagati sottoposti a provvedimenti restrittivi risultano essere 384. A livello internazionale, invece, secondo l'Interpol aproposito dello sfruttamento sessuale e pedopornografia, dati al settembre 2011, sono 2.345 le vittime di sfruttamento sessuale identificate provenienti da 41 Paesi; 1.144 trasgressori identificati; 200mila i siti che offrono immagini di bambini; l'eta' media stimata dei bambini sfruttati e' passata dai 10 anni del 2003 ai 7 anni del 2007. Infine sono oltre 4 miliardi di dollari l'anno stimati per introiti illeciti.
Nell'ultimo anno di lavoro, dati Europol, per reati misti come turismo sessuale e produzione di immagini pedopornografiche sono stati arrestati 184 offenders ed identificati 230 tra i minori vittime. Infine il rapporto 'Child safety online: global challenges and strategies' del Centro ricerca 'Innocenti' dell'Unicef. (2011) dice che sono 16.700, nel 2011, su scala globale, i siti web che contengono decine di migliaia di immagini pedo-pornografiche Su 196 Paesi analizzati solo 45 hanno una legislazione efficace per combattere i reati derivanti dallo sfruttamento e dal traffico di immagini che vedono coinvolti i bambini In Europa in media il 75% dei bambini dispone di un accesso ad internet un quarto dei baby-navigatori ha conosciuto in Rete persone mai viste o sentite prima e nel 28% di questi casi l'approccio e' scaturito in un incontro faccia a faccia.

Notiziario Minori, 7 febbraio 2012

lunedì 6 febbraio 2012

SALUTE. È EMERGENZA FREDDO, SU SITO MINISTERO
SALUTE IL DECALOGO PER CAVARSELA LE DIECI REGOLE
PER FRONTEGGIARE LE BASSE TEMPERATURE
Le ondate di freddo intenso, possono provocare problemi alla salute. Lo ricorda il ministero sul suo sito dove e' stato pubblicato un decaolgo ad hoc. "Oltre che l'incremento di sindromi influenzali, le basse temperature possono causare- spiega il ministero- anche una recrudescenza della sintomatologia di malattie croniche, specialmente dell'apparato respiratorio, cardiovascolare e muscolo scheletrico. Nelle condizioni piu' estreme, si possono verificare anche casi di ipotermia ed assideramento". Proprio per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie correlate alle basse temperature e al clima invernale estremamente rigido, "le autorita' e le istituzioni del nostro Paese si sono attivate per predisporre e mettere in atto adeguate misure di sorveglianza e prevenzione nei confronti delle fasce piu' deboli e disagiate della popolazione, come anziani, malati cronici, bambini, persone povere e senza tetto". A livello nazionale e' attivo il sistema di sorveglianza rapida sulla mortalita', in grado di intercettare e mettere in evidenza le possibili conseguenze sulla salute del clima rigido. Inoltre il Ministero della Salute ha messo a punto una guida ed un decalogo per prevenire e combattere gli effetti delle basse temperature sulla salute. Si tratta di alcune semplici regole per affrontare nel migliore dei modi il periodo piu' freddo dell'anno e proteggersi dai malanni dell'inverno. Ecco cosa si deve e non si deve fare:
- Regolate la temperatura degli ambienti interni verificando che la stessa sia conforme agli standard consigliati e curate l'umidificazione degli ambienti di casa riempiendo le apposite vaschette dei radiatori: una casa troppo fredda e un'aria troppo secca possono costituire un'insidia per la salute. Puo' essere opportuno provvedere all'isolamento di porte e finestre, riducendo gli spifferi con appositi nastri o altro materiale isolante;
- Abbiate cura di aerare correttamente i locali: l'intossicazione da monossido di carbonio e' assai frequente e puo' avere conseguenze mortali;
- Se usate stufe elettriche o altre fonti di calore (come la borsa di acqua calda) evitate il contatto ravvicinato con le mani o altre parti del corpo;
- Prestate particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea;
- Mantenete contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) e verificate che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali. Segnalate ai servizi sociali la presenza di senzatetto, in condizioni di difficolta';
- Assumete pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitate gli alcolici perche' non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo;
- Uscite nelle ore meno fredde della giornata: evitate, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie;
- Indossate vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, ed un caldo soprabito, sono ottimi ausili contro il freddo Proteggetevi dagli sbalzi di temperatura quando passate da un ambiente caldo ad uno freddo e viceversa;
- Se viaggiate in automobile non dimenticate di portare con voi coperte e bevande calde.
Notiziario Minori, 6 febbraio 2012

venerdì 3 febbraio 2012

IL REPORT SULLA TV A GENNAIO, CANALE 5 RETE
'OUT' DEL MESE I DATI DEL MOIGE, CONTESTATO
IL NUOVO SPOT DELLA TWINGO
Secondo i dati elaborati dall'Osservatorio Tv del Moige - Movimento Genitori relativi alle segnalazioni giunte nel mese di gennaio 2012, attraverso il numero verde 800.93.70.70 e il sito www.genitori.it, e' Canale 5 la rete out del mese, quella piu' contestata e meno gradita dai genitori per i propri figli minori.
A decretare il basso gradimento della rete principale di Mediaset e' 'Il tredicesimo apostolo', un mistery-giallo ai confini dell'horror che affronta la tematica del soprannaturale, di per se' molto delicata, in modo grossolano e superficiale fondendo elementi provenienti da varie religioni e non, cosi' come pure le approssimative spiegazioni scientifiche offerte mischiano medicina e psicologia con la parapsicologia e il paranormale, lasciando allo spettatore solo un grande disorientamento. Giudizi negativi anche per Uomini e donne, Amici e Centovetrine, ancora Canale 5, e per Wild - Oltrenatura, Italia 1. Si accende, invece, la domenica di La7 grazie a 'Ma anche no', un ottimo programma di intrattenimento condotto con simpatia e professionalita' da Antonello Piroso. Al pari di molte altre trasmissioni, analizza i principali fatti della settimana, dall'attualita' politica alla cronaca, dalla cultura allo spettacolo, ma, a differenza di tutte le altre, lo fa con un lodevole spirito critico e cerca di affrontare i vari temi con un certo buon senso e competenza. Apprezzati anche Tiziano Ferro sul 2 - L'amore e' una cosa semplice su Rai Due, TGR Montagne, sempre su Rai Due, Madagascar su Italia 1 e Attenti a quei due - La sfida su Rai Uno. Per cio' che concerne gli spot, molto apprezzato quello di Scavolini "A te Scavolini da' sempre qualcosa in piu'", perche' propone un interessante concetto di qualita' inteso anche nel senso di qualita' della vita.
Poco gradito e decisamente contestato, invece, lo spot di Renault Twingo: si suggerisce un comportamento in realta' illegittimo e illegale per un minore di 18 anni, ovvero il tatuarsi senza consenso formale dei genitori, inoltre si propone lo stereotipo, sicuramente poco efficace in campo educativo, della mamma che, per cercare l'amicizia e la complicita' della figlia, si abbassa al suo stesso livello confondendo i ruoli e svilendo la ricchezza che la diversita' delle due figure potrebbe offrire al rapporto genitore-figlio. In materia di sicurezza stradale, bene La vita che corre, fiction che si articola interamente attorno alla tematica della sicurezza stradale e che costituisce un'ottima esperienza formativa in merito alla necessita' del rispetto delle norme del codice della strada e un'utile e giusta risposta all'estrema urgenza di diffondere la cultura della prudenza e del buon senso alla guida. Giudizi positivi anche per la fiction di Rai Uno Che Dio ci aiuti: le scene riprese su strada e a bordo di mezzi di trasporto risultano ben curate e mostrano sempre una condotta molto corretta alla guida. I comportamenti scorretti, come velocita' eccessiva, aggressivita' alla guida, mancanza di cinture di sicurezza allacciate, sono tenuti invece proprio da personaggi negativi il cui atteggiamento e' in generale condannato. Segnaliamo, poi, la puntata di Ballando con le stelle in cui Milly Carlucci ospita Giancarlo Fisichella: il campione di Formula 1 ha ricordato, soprattutto ai piu' giovani, l'importanza e la necessita' di uno stile di guida prudente. Apprezzato anche Distretto di Polizia 11. Male la fiction Tutti pazzi per amore in cui non sempre le cinture sono allacciate e spesso i protagonisti si mettono alla guida sebbene abbiamo appena bevuto alcolici. In altri casi i personaggi manifestano palese distrazione alla guida e parcheggiano le loro auto in modi improbabili, ma soprattutto uno di loro arriva a slacciare e gettare il casco mentre e' alla guida della propria motocicletta.
Notiziario Minori, 3 febbraio 2012