martedì 21 giugno 2011

ANCHE LE NEWS VANNO IN VACANZA.....
Con la chiusura dell'anno scolastico terminano anche le nostre notizie news. Riprenderemo il nostro servizio all'apertura del nuovo anno, metà settembre circa. Ringraziamo  i lettori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo spazio.
La Comunità Scolastica augura a tutti buone vacanze ed un meritato riposo...
PASTICCIO INVALSI, ERRORI NELLE 
GRIGLIE DI CORREZIONE MOLTE SCUOLE
COSTRETTE A RIMETTERE MANO AI VOTI
Dopo la correzione, la ri-correzione.
Molte scuole stanno rimettendo mano ai voti presi dai loro studenti alle prove Invalsi. 'Anomalia funzionamento maschera': e' l'oggetto della mail che ieri sera ha seminato l'ansia in molte commissioni che avevano terminato tardi di valutare tutte le prove secondo le indicazioni fornite dall'Istituto di Valutazione. Solo che nelle griglie di correzione c'era un errore informatico che generava errori nel calcolo del voto finale. La mail di scuse dell'Invalsi e' firmata dal responsabile del servizio di valutazione Roberto Ricci che comunica che i ragazzi che hanno preso 20 o meno punti in italiano vanno ricontrollati.
In particolare, bisogna guardare le risposte del gruppo A (quello piu' facile). Se le risposte corrette sono 16 allora va ricalcolato tutto. Problemi anche per matematica per le domande D2 e D9: qui il cervellone dei voti dava il massimo dei punti se le risposte a crocetta erano tutte giuste. Invece l'Invalsi aveva stabilito che bastavano 3 risposte corrette su 4. Nessun problema, invece, per le prove corrette manualmente. Ma molti istituti, con gli orali in corso, stanno procedendo al ri-controllo delle prove. Oggi peraltro solo all'ora di pranzo l'Invalsi ha fornito l'indicazione dell'arrivo di una nuova maschera di correzione che avrebbe facilitato la revisione dei compiti.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
LA METÀ DEI GIOVANI ITALIANI SOGNA DI EMIGRARE
IN DUE MILIONI NON STUDIANO E NON LAVORANO
Oggi l'Italia e' tra i paesi piu' ricchi del mondo, ma crescono i problemi per mantenere i livelli raggiunti e sono molti quelli desiderosi di andare all'estero per avere piu' opportunita'. Lo rivela il VI Rapporto Italiani nel mondo di Caritas-Migrantes presentato oggi a Roma. Il rapporto prende in esame alcuni dati, partendo dall'Eurispes, secondo cui i giovani di 15-29 anni, da qualificare come "ne'/ne'" (ne' allo studio, ne' al lavoro), sono oltre due milioni, un quinto del totale di questa fascia di eta'. Ma e' lo stesso rapporto ad attestare che il "sogno estero" affascina ben piu' persone di quelle che emigrano: il 40,6% tra tutte le fasce d'eta' e ben il 50,9% tra i piu' giovani (tra i 25 e i 34 anni).
Una propensione confermata anche da altre indagini.
Gli intervistati piu' disposti a trasferirsi vivono al Centro (49,4%). Il 40% ha dichiarato che non cambierebbe mai Paese.
Guardando alle fasce di eta', i piu' bendisposti ad andarsene hanno tra i 25 e i 34 anni (50,9%).Ma dove si trasferirebbero gli aspiranti emigranti? In Francia (16,5%), Stati Uniti (16,1%), Spagna (14,3%), Inghilterra (11,9%) e Germania (10,1%). Seguono Svizzera, Austria, Svezia, Canada, Olanda, Brasile, Danimarca e Norvegia In Italia a mettere in movimento i loro sogni sono migliaia di laureati che ogni anno si spostano all'estero, ponendo fine all'attesa di un improbabile posto adatto alla loro preparazione, spesso neppure cancellandosi dalle anagrafi comunali. Sono stati 17.754 gli studenti universitari che, nell'anno accademico 2008/2009, si sono recati all'estero inserendosi nel Programma Europeo Erasmus e 1.628 quelli che hanno compiuto un tirocinio presso imprese di altri paesi, su un totale europeo, rispettivamente, di 168.153 e 30.300 studenti.
A venire in Italia sotto la copertura di questo programma sono stati, invece, in 15.530. Dal 1987 al 2009 gli studenti europei protagonisti di queste "migrazioni per studio", spesso funzionali anche alle migrazioni per lavoro, sono stati 2 milioni (l'1% della popolazione universitaria), non scoraggiati dal modesto sussidio comunitario (272 euro al mese), che in pratica finisce per favorire i figli di famiglie benestanti. La Spagna e' al primo posto, sia come paese che invia gli studenti che come paese che accoglie, essendo identificata come un luogo di ottima permanenza, motivo per cui, nonostante i suoi problemi, attira anche diversi italoamericani provenienti dal Sud America. In Spagna, secondo fonti locali, gli italiani sono passati da 59.743 nel 2003 a 170.051 nel 2010. A Madrid, inoltre, dal 16 al 21 agosto 2011 e' previsto l'arrivo 40 mila italiani per unirsi al mezzo milione di giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventu' e anche questo grande evento influira' sui flussi migratori. Nel 2008, secondo l'Ocse, gli universitari che hanno studiato in altri Stati sono stati 3.342.092 tra i quali, per quanto riguarda l'Italia, 42.433 in uscita e 68.273 in entrata: questi ultimi sono quasi il doppio rispetto al 2000, ma ancora pochi rispetto al livello di studenti stranieri che si riscontra negli altri grandi paesi europei.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
IL 38% DEI RAGAZZI SALTA LA COLAZIONE DURANTE 
LO STUDIO E IL 40% NON PORTERÀ CIBO ALL'ESAME
Un buon esame di maturita' passa anche per una corretta alimentazione. Ma non tutti gli studenti sembrano esserne al corrente. Almeno stando ai dati di una ricerca condotta sui maturandi da Skuola.net e che ha coinvolto 783 intervistati. Il 38% dei maturandi in questo periodo sta saltando la colazione ed eventualmente si limita ad assumere semplicemente dei liquidi (caffe' o succo di frutta).
Quelli che non assumono ne' liquidi ne' cibi solidi sono complessivamente uno su quattro.
Anche durante le prove scritte della maturita', che possono durare fino a 6 ore, molti studenti andranno impreparati. Infatti il 40% degli studenti non portera' nessun cibo solido per alimentarsi durante la prova, mentre gli altri si rivolgeranno agli snack industriali o al classico panino, scartando quasi del tutto la frutta. Va meglio sul fronte idratazione: solo uno studente su dieci rinuncera' ad idratarsi, mentre la stragrande maggioranza si orientera' sull'acqua alla quale verranno associati soprattutto the' freddo e caffe'/energy drink.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
INVALSI, STUDENTI: TEST FACILE MA LA MATEMATICA...
PROMOSSA L'INVERSIONE DELL'ORDINE DELLE MATERIE
Matematica resta l'"incubo" comune, ma il test Invalsi era "piu' facile del previsto". All'uscita di scuola gli alunni delle medie che stanno sostenendo l'esame di terza commentano i contenuti della prova nazionale di Italiano e Matematica. "I professori- racconta Aurora, 13 anni, studentessa dell'istituto comprensivo Regina Elena di Roma- ci hanno detto che stavolta il test era piu' facile rispetto a quello dello scorso anno. Comunque c'erano diverse risposte simili fra loro e non sempre era facile trovare quella piu' corretta. Italiano era la parte piu' semplice". Anche per Agnese e Maritza, stessa scuola, "matematica era piu' tosta, soprattutto la parte di geometria. È stato meglio, proprio per questo, cominciare da matematica, non da italiano". Gli studenti, insomma, promuovono l'inversione delle materie decisa dall'Istituto di valutazione, l'Invalsi. Bene anche i tempi piu' lunghi per rispondere. "La prova era piu' semplice del previsto- commenta Alice, III A dello stesso istituto- era meno difficile delle simulazioni fatte durante l'anno". Per Delia e Sofia, pero', "abbassera' la media. Come fai a prendere il massimo?". Elena, III I della media Settembrini di Roma, parla di "qualche difficolta' sulla grammatica ho fatto tutto, ma sicuramente avro' sbagliato qualcosa. Bene l'inversione fra le materie, meglio togliersi subito matematica cbe ci stressa di piu'". Sara, III H dello stesso istituto, critica ancora grammatica: "C'erano domande anche sui programmi di prima". Fernanda, III L, arrivata dall'Ecuador tre anni fa, ha avuto problemi anche lei con la grammatica per via delle sue origini, ma, assicura "anche per me che non sono bravissima il test non era difficilissimo, si poteva fare". Secondo un sondaggio di Skuola.net 8 studenti su 10 temono lo scritto Invelsi all'esame. Ma per i ragazzi lo scoglio maggiore resta sempre l'orale, raccontano, "perche' li' sei solo davanti ai professori, ti possono fare qualunque domanda e nessuno ti puo' suggerire".

Notiziario Minori, 21 giugno 2011

martedì 14 giugno 2011

ANSIA, PAURA E SOGNI NEL CASSETTO: ARRIVANO GLI ESAMI
TERZA MEDIA E POI LA MATURITÀ, SI ENTRA NEL VIVO
Ogni volta sembrano cambiare soltanto i nomi dei protagonisti: "Ho paura", "Non ho studiato, tanto so che mi va male comunque", "Ho studiato, ma non ricordo piu' nulla!". E cosi' via, all'infinito: chi non ricorda commenti simili detti a voce o letti, oggi, sui vari social network dagli esaminandi delle medie e delle superiori? Pochi giorni fa in molte scuole sono partiti gli esami di terza media, leggero ritardo per chi invece la scuola l'ha vista occupata per i referendum. Il tempo dello spoglio e poi le classi torneranno a disposizione per gli esami. Paura, ansia ma, per qualcuno, anche un sogno nel cassetto mai chiuso del tutto. "Era rimasto nel cassetto senza riuscire a terminarlo". E si' perche' Alessio e' uno dei tanti studenti pronti a farsi esaminare per il diploma di scuola media. Peccato non sia giovanissimo: "Oggi a quasi 50 anni ho aperto il cassetto e il mio sogno si sta avverando- si legge su uno dei tanti portali sul mondo della scuola- Non riesco a crederci, ma sono troppo felice ragazzi... Non sempre ricominciare a studiare dopo molti anni crea difficolta', non a me, e l'apprendimento puo' essere piu' facile. Ovviamente non siamo tutti uguali ed e' comprensibile. "
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
IL 23% DEI MATURANDI STUDIA MENO  DI 
UN'ORA AL GIORNO STUDENTI.IT: NEL 2010 
ERA IL 14%,  FORSE ESAME FA MENO PAURA?
L'esame di maturita' fa meno paura. O almeno questo e' quanto sembra emergere dal sondaggio di studenti.it, dal quale risulta che il 23% degli esaminandi passa sui libri meno di un'ora al giorno. Lo scorso anno erano il 14%. "Se il timore dell'esame di maturita' si dovesse misurare dalle ore passate sui libri- sottolinea il portale- potremmo dire che i maturandi 2011 temono la prova meno dei maturandi 2010.
Secondo un'indagine condotta, in collaborazione con Swg, da Studenti.it, portale di Banzai leader sul target giovani con 2.604.000 utenti unici mese (Dati Audiweb - Aprile 2011), tra piu' di 800 maturandi, il 23% di loro in questi ultimi giorni di ripasso studia meno di 1 un'ora al giorno, il 29% passa sui libri tra le 2 e le 3 ore al giorno mentre il 20% tra le 4 e le 5 ore al giorno. Il 12% studia 6-7 ore, il 5% 8-9 ore circa, il 2% dichiara di studiarne 10 mentre il 6% ne studia piu' di 10".
Se quest'anno "le percentuali maggiori sono tra chi studia meno di un'ora al giorno e tra le fasce 2-3 ore e 4-5 ore, l'anno scorso, nello stesso periodo, le percentuali maggiori erano tra chi studiava 2-3 ore (24%), 4-5 (21%) e 6-7 ore (18%). Gli studenti sembrano temere sempre meno l'esame di maturita', complice anche una crescente offerta del web di materiale per studiare, di forum in cui chiedere consigli ad altri maturandi e prof, ad app gratuite che consentono di avere appunti, versioni di latino e consigli anche in mobilita'".
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
MATURITÀ, GLI STUDENTI: "SI STUDIA MEGLIO
DA SOLI" LO DICONO 9 INTERVISTATI SU 10 
Per gli esami di maturita' quasi 9 studenti su 10 studieranno da soli. È quanto emerge dal sondaggio condotto da skuola.net. In barba al cooperative learning, i maturandi preferiscono prepararsi in modo individuale alle prove che li aspettano tra una settimana. L'87% degli studenti ha dichiarato che studiera' prevalentemente da solo in vista della maturita'. Il sondaggio proposto da Skuola.net 'Per prepararti alla maturita' studierai prevalentemente...' mette in evidenza come i ragazzi preferiscano lo studio individuale anche perche' e' la prima e fondamentale tappa per arrivare ad assimilare nozioni e concetti.
Notiziario Minori, 14 giugno 2011
PEDIATRI: ESCHERICHIA COLI, NESSUN
ALLARMISMO NEL DECALOGO: LAVARSI 
LE MANI, PROTEGGERE GLI ALIMENTI
"Attenzione, ma nessun allarmismo per l'Italia rispetto all'epidemia di Escherichia Coli 0104:H4". Questa la posizione di Giuseppe Di Mauro, presidente della Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che ribadisce come nessun caso sia stato ancora segnalato in Italia.
La Sipps rassicura tutti i genitori, precisando che il ceppo batterico che sta preoccupando l'Europa ha finora colpito, nel 90% dei casi, adulti in eta' superiore ai 20 anni. La terribile complicanza rappresentata dalla Sindrome Uremico-Emolitica ha coinvolto soltanto eccezionalmente soggetti in eta' infantile, contrariamente a tutta la casistica riportata nella letteratura, dove si dimostra come i piu' colpiti da patologie analoghe siano generalmente i bambini di eta' inferiori ai 5 anni. "Per gli adulti colpiti da Sindrome uremico-emolitica, a livello ospedaliero- dichiara Angelo Milazzo, pediatra direttivo regionale Sipps- gia' da tempo sono stati adottati trattamenti appropriati, sebbene in molti casi la causa della malattia fosse sconosciuta; in questo modo e' stato possibile contenere la mortalita' al di sotto dell'1% e fronteggiare adeguatamente questa terribile patologia". La mancata identificazione del focolaio di infezione impone, pero', il rispetto stretto di alcune importanti misure di sicurezza e di corretta igiene, precauzioni comuni per la prevenzione di tutte le forme di contagio batterico derivate da alimenti e da trasmissioni oro-fecali. La Sipps, poi, elenca le principali accortezze da adottare:
- lavarsi bene le mani con detergenti idonei prima di toccare i cibi;
- prestare attenzione all'acquisto degli alimenti, preferendo quelli con etichettatura e soggetti ai controlli sanitari;
- proteggere i cibi da mosche o da altri insetti, coprendo gli alimenti o chiudendoli in contenitori;
- consumare latte pastorizzato o trattato ad alte temperature e cibi ben cotti, soprattutto nel caso di pesce, carne, latte e uova;
- lavare molto bene la verdura e sbucciare la frutta;
- bere solo acqua sicuramente potabile.
Inoltre, di assoluta importanza, e' eliminare subito pannolini sporchi di feci e lavare a temperature superiori a 65° gli indumenti e la biancheria contaminata con le feci, usando anche disinfettanti quali ipoclorito di sodio o equivalenti. La Sipps ribadisce e raccomanda, infine, a tutte le famiglie di non fare uso di antibiotici senza una precisa prescrizione del pediatra, poiche' in caso di enteriti emorragiche si aumenterebbe di ben 17 volte il rischio di Sindrome uremico-emolitico.
Notiziario Minori, 14 giugno 2011

martedì 7 giugno 2011

LA LAUREA PAGA, SALARIO MIGLIORE COL "PEZZO DI CARTA"
ISFOL: 'INVESTIRE NELLA PROPRIA ISTRUZIONE AIUTA'
"Anche se in misura ridotta rispetto al passato, investire nella propria istruzione continua ad essere una scelta premiante per i giovani italiani: i nostri laureati guadagnano di piu' rispetto ai diplomati e raggiungono tassi di occupazione piu' elevati". Aviana Bulgarelli, Direttore Generale dell'Isfol, commenta i risultati di uno studio che anticipa un progetto di ricerca dell'Istituto sui rendimenti dell'istruzione nel mercato del lavoro. Lo scenario italiano "mostra una elevata variabilita' della spendibilita' sul mercato delle diverse competenze acquisite". La laurea paga, dunque, ma non tutti scelgono il titolo giusto: in Italia si conferma un rendimento maggiore per le competenze tecniche e scientifiche, ma una bassa offerta di laureati in mqueste aterie ed una diminuzione della quota di giovani che seguono percorsi tecnici e professionali nell'istruzione secondaria superiore.
Intanto, comunque, i giovani che decidono di investire su se stessi, scommettendo sull'aumento della propria formazione e acquisendo un titolo di istruzione universitario, ottengono, spiega l'Isfol, risultati migliori rispetto a chi decide di entrare nel mercato del lavoro con un diploma di scuola secondaria: i giovani laureati guadagnano piu' dei diplomati e, in prospettiva, hanno tassi di occupazione piu' elevati. Per fare un esempio, fra i 25-34enni chi ha solo il diploma prende in media 1.108 euro al mese. Chi ha la laurea 1.289.
Il divario retributivo dei laureati rispetto ai diplomatiß-ßriferito ai soli lavoratori dipendentiß-ße' pari ad oltre il 16ß% sia nella classe di eta' compresa tra 15 e 24 anni che, tra 25 e 34 anni, per poi aumentare sistematicamente nel corso della carriera lavorativa.
Quanto al tasso di occupazione, le evidenze suggeriscono uno scenario migliore per i giovani diplomati, che nelle prime due fasce di eta' considerate hanno un tasso di occupazione piu' elevato. Ma va considerato che i diplomati entrano nel mercato del lavoro mediamente un quinquennio prima dei laureati, accumulando un'esperienza che porta progressivamente ad una maggiore occupabilita' e, in generale, ad uno scenario che vede i diplomati in condizioni mediamente migliori nella fascia di eta' fino ai 34 anni. Ma gia' prima dei 30 anni di eta' i laureati recuperano ampiamente le posizioni in termini di tasso di occupazione e di retribuzione media. Il divario osservato e' infatti recuperato interamente intorno ai 28-29 anni, eta' dalla quale il tasso di occupazione dei laureati supera sistematicamente quello dei diplomati. Nella classe di eta' compresa tra 25 e 34 anni il tasso di occupazione dei giovani diplomati e' superiore di oltre un punto percentuale rispetto ai laureati, ma nella fascia di eta' successiva, da 34 a 44 anni, il tasso di occupazione dei laureati sopravanza di quasi 7 punti percentuali quello dei diplomati. L'eta' al primo ingresso al lavoro dei laureati, oltre ad essere mediamente piu' alta di cinque anni rispetto ai diplomati, e' anche assai piu' variabile:
i diplomati generalmente iniziano la ricerca di lavoro subito dopo il conseguimento del titolo, tra i 19 e i 20 anni; i laureati con laurea triennale iniziano la ricerca tra 22 e 23 anni, quelli con laurea specialistica non prima dei 24 anni e coloro che proseguono il percorso formativo post-laurea si affacciano sul mercato del lavoro intorno ai 27-28 anni. Di cio' occorre tenere necessariamente conto nel valutare i livelli di occupazione di giovani con diverso titolo di studio nelle medesime fasce di eta'.
Notiziario Minori, 7 giugno 2011
LE CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI: 38% 
MANGIA CON LA TV UNO SU CINQUE 
COMINCIA LA GIORNATA SENZA COLAZIONE
Poco sport e movimento, ma anche abitudini scorrette a tavola. Secondo i dati dell'Ipsos, che ha realizzato un'indagine sugli stili di vita dei ragazzi italiani per Save the Children e Kraft Foods Italia l'alimentazione dei minori presenta zone d'ombra. Piu' di un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. I bambini inoltre non iniziano correttamente la giornata con la colazione a casa nel 21% dei casi, a volte fanno pranzo (14%) e cena (13%) da soli o con gli amici. Ben il 38% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla tv, percentuale che sale al 49 al sud e nelle isole, con un 53% dei genitori che non contesta il fatto o no c'e', mentre il restante 47% borbotta ma accetta la situazione.
L'obesita' o il sovrappeso dei bambini italiani appare per i genitori un problema consueto e che colpisce un cospicuo numero di ragazzi: solo il 14 % dei genitori intervistati, infatti, afferma che il problema riguardi meno del 10% dei minori del nostro paese. Il sovrappeso e' maggiormente presente in famiglie che denunciano qualche problematica o difficolta' relazionale o famiglie mono-reddito, in cui le madri sono casalinghe.
Notiziario Minori,7 giugno 2011
R L'80% "CRISTIANI SÌ, MA SENZA MORALE
SESSUALE" INDAGINE CENSIS: PER I RAGAZZI
È AMMISSIBILE AGGIRARE LE REGOLE
In cinque anni (2004-2009) sono cresciute del 26,5% le lesioni e percosse e del 35,3% le minacce e ingiurie, i reati sessuali sono passati da 4.454 a 5.625 (+26,3%). I dati diffusi oggi dal Censis fotografano un'Italia su cui pesano "la crisi dell'autorita', il declino del desiderio, la riduzione del controllo sulle pulsioni". "È diffuso il sentimento autoreferenziale per cui ognuno e' l'arbitro unico dei propri comportamenti: - spiega il rapporto - e' questa l'opinione dell'85,5% degli italiani.
Inoltre, si ritiene che le regole possano essere aggirate in molte situazioni". Tutto divierne relativa: nel divertimento il 44,8% dei giovani ammette la trasgressione. Il 46,4% degli intervistati e' convinto che "per raggiungere i propri fini bisogna accettare i compromessi" e il 63,5% (quasi l'80% tra i piu' giovani) ritiene che "si puo' essere buoni cattolici anche senza tener conto della morale della Chiesa in materia di sessualita'". Inoltre il 48,6% (il 61,3% tra i residenti nelle grandi citta') dichiara che "quando e' necessario, bisogna difendersi da se' anche con le cattive maniere". Boom di antidepressivi. Se la dimensione piu' narcisistica delle pulsioni e' legata al bisogno di apparire (nel 2010 circa 450 mila interventi di chirurgia estetica in Italia), la dimensione piu' distruttiva delle pulsioni si riscontra nel progressivo crescere delle forme di depressione. Il consumo di antidepressivi e' raddoppiato in dieci anni (+114,2%): le dosi giornaliere sono dal 2001 al 2009 sono passate da 16,2 a 34,7 per 1.000 abitanti.
Notiziario Minori, 7 giugno 2011
STUDENTI ITALIANI 'PAZZI PER LA
CHIMICA'ECCO I VINCITORI DEL
CONCORSO NAZIONALE PROMOSSO DAL MIUR
Se la scienza on line fosse gestita da ragazzi di terza media, se Leonardo da Vinci scoprisse il mondo di oggi grazie a guide turistiche di dodicenni e se i giornali fossero scritti anche da scienziati in erba, forse oggi la chimica sarebbe piu' compresa e apprezzata. Lo dimostrano i lavori vincitori del concorso nazionale 'Tutti pazzi per la chimica!', promosso dal ministero dell'Istruzione per l'anno internazionale della chimica, e dedicato alle scuole medie. Tre elaborati molto diversi tra loro, accomunati da una grande creativita' e soprattutto da uno sguardo diverso sulla chimica, scevro da pregiudizi e con la convinzione che anche grazie ad essa si possa costruire un mondo migliore.
Devono pensarla cosi' anche organismi internazionali di prima grandezza, come l'Onu, che ha riconosciuto la chimica come scienza fondamentale per lo sviluppo sostenibile del pianeta proclamando il 2011 'Anno internazionale della chimica'. Per celebrare il 2011 il ministero dell'Istruzione, Federchimica- Federazione nazionale dell'industria chimica e la Societa' chimica italiana, hanno siglato un protocollo di intesa che prevede manifestazioni dedicate soprattutto al mondo della scuola. La prima iniziativa e' stata appunto il concorso nazionale 'Tutti pazzi per la chimica!' per l'anno scolastico 2010-2011 che si e' concluso nei giorni scorsi. Il concorso ha visto la partecipazione di un centinaio di classi di tutta Italia per un totale di oltre 2500 ragazzi coinvolti.
I vincitori, una terza, una seconda e una prima media, rispettivamente di Roma, Ravenna e Catania, hanno vinto tre viaggi presso i principali musei della scienza d'Europa (Monaco, Napoli e Milano) per approfondire ulteriormente il proprio rapporto con la chimica. I progetti vincitori sono disponibili sul sito www.chimica2011.it (Wel/ Dire).
Notiziario Minori, 7 giugno 2011

venerdì 3 giugno 2011

STUDENTI.IT: ITALIA NON È UN PAESE PER GIOVANI
È LA "SENTENZA" DEL 98% DEGLI UTENTI DEL SITO
L'Italia "non e' un paese per giovani". È questo il risultato di un'indagine condotta da Studenti.it che in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno ha chiesto ai suoi utenti "come valutano il paese in cui vivono e se ritengono che questo riservi loro delle opportunita' oppure no". Alla domanda "l'Italia e' un paese per giovani?" solo il 2% ha risposto affermativamente, sostenendo che si vive bene e che ci sono opportunita'. Il 26% invece, "pur riconoscendo che in Italia si vive bene, dichiara che questo non offra opportunita' ai giovani mentre per il 28% la situazione e' negativa da entrambi i punti di vista, ovvero sia per la qualita' della vita sia per le opportunita'". Drastico il restante 42% dei partecipanti al sondaggio che "si definisce 'deluso' e dichiara di voler andare all'estero". All'indagine hanno partecipato in 880.
Notiziario Minori, 3 giugno 2011
MELONI: VORREI MAMELI AL POSTO DEL 'CHE'
SU MAGLIETTE"NON HA NULLA DA INVIDIARE
ALLE ICONE DELLE ALTRE NAZIONI"
Mameli come Che Guevara? Secondo il ministro della Gioventu', Giorgia Meloni, il nostro padre della Patria "non ha nulla da invidiare alle icone delle altre nazioni.
Mi piacerebbe vedere il suo volto stampato sulle magliette indossate dai ragazzi". Il ministro, che insieme al presidente del Comitato dei garanti per il 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia, Giuliano Amato, ha inaugurato al Complesso del Vittoriano il nuovo allestimento del Museo centrale del Risorgimento di Roma, spiega che non si vedono in giro perche' "le persone ancora non li conoscono bene". Per questo 'Gioventu' ribelle', l'applicazione per smartphone promossa dal ministero e dedicata al Risorgimento, mira a "conciliare la storia con strumenti moderni. Perche' i giovani italiani, oggi come 150 anni fa, possono fare la differenza".
Notiziario Minori, 3 giugno 2011