martedì 16 novembre 2010

GIOCATTOLI SICURI A NATALE, ECCO 
LA GUIDA MINISTERIALE ENTRO GENNAIO 2011 
LA NUOVA DIRETTIVA COMUNITARIA

"Sono oltre 2 milioni i giocattoli importati contraffatti che non rispondevano alle norme di sicurezza sequestrati dalla Guardia di Finanza, per impedire che le prossime vetrine di Natale siano riempite di prodotti privi del necessario certificato di conformita' alla normativa comunitaria in materia di sicurezza prodotti e, quindi, potenzialmente pericolosi per i bambini". E' quanto si legge sul sito del Governo che elenca i prodotti piu' a rischio tra quelli maggiormente diffusi sul mercato ufficiale: robot, bambole, peluche, bolle di sapone, palloni. Tutta merce prodotta in Paesi asiatici, prevalentemente in Cina, ed introdotta in Italia attraverso societa' di esportazione cinesi.
Ma come si riconosce un giocattolo contraffatto? Sul sito e' presenta anche una breve guida per imparare a identificarli. Il prezzo, in genere inferiore a quello del gioco venduto nei negozi; il confezionamento, i giocattoli contraffatti sono privi della confezione rigida di cartone in quanto inseriti in buste di cellophane; il marchio, simile all'originale ma non identico, modificato onde evitare di incorrere in accuse di usurpazione del marchio; la qualita', i giocattoli contraffatti infatti sono prodotti con plastica pessima e con materiali considerati tossici ai fini della nostra normativa.
Si tratta in sostanza di una falsa riproduzione del giocattolo originale, realizzata copiando il design ed utilizzando un marchio ed un nome identificativi del prodotto simile, ma non uguale, all'originale.
La prima cosa da fare, secondo le indicazioni riportate dal sito, e' scegliere giocattoli sui quali sia stato apposto il marchio CE, in quanto sottoposti ai necessari controlli di sicurezza previsti dalla Comunita' Europea.
Il marchio CE e' stato introdotto dalla direttiva 88/378/CEE, recepita in Italia con il decreto legislativo 1991/313, la quale ha stabilito i requisiti di sicurezza per i giocattoli, destinati ai ragazzi di eta' inferiore ai 14 anni, e le misure di sicurezza per la loro fabbricazione e vendita.
Allo scopo di tenere conto dell'inevitabile evoluzione tecnologica, si e' reso opportuno rivedere la legislazione comunitaria in materia sostituendo la vecchia direttiva con un nuovo testo, aggiornato e conforme alle mutate condizioni. Entro il 20 gennaio 2011, infatti, gli Stati membri dovranno adottare la nuova direttiva 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli e sulla loro libera circolazione nella Comunita' che va a sostituire la precedente ed applicarla entro il 20 luglio 2011.
Notiziario Minori, 16 novembre 2010
GUSTI E ABITUDINI ALIMENTARI? 
INFLUENZATI DALLE MAMME
DURANTE LA GRAVIDANZA SI GETTANO 
LE BASI DELLO STILE FUTURO

I gusti e le abitudini alimentari, le emozioni, la qualita' delle relazioni, l'attivita' fisica: tutto cio' che tesse la trama della vita quotidiana della mamma entra a far parte dell'orizzonte del nascituro e pone le basi per quello che, nel futuro, sara' il suo stile.
L'intima unione del feto con la mamma e la profonda influenza che la donna incinta ha sul figlio che porta in grembo, trovano un saldo fondamento scientifico in una serie di studi raccolti nel libro di Annie Murphy Paul "How The Nine Months Before Birth Shape The Rest Of Our Lives" (Come i nove mesi prima della nascita possono formare il resto della tua vita). Gli studi si sono concentrati in modo particolare sulle influenze ed i condizionamenti in campo alimentare. Un esempio e' stato offerto da un esperimento condotto su alcuni topi e pubblicato sul 'British Journal of Nutrition'.Stephanie Bayol ed altri ricercatori del Royal Veterinary College di Londra hanno evidenziato che, nutrendo le madri durante la gravidanza con il cosiddetto junk food - cibo spazzatura -, i figli avrebbero avuto il 95% in piu' di possibilita' di mangiare in modo eccessivo e decisamente oltre le reali necessita', assumendo ben un quinto di calorie in piu', ogni giorno, rispetto ai figli di madri che erano state alimentate in modo sano e regolare.
Le abitudini alimentari delle mamme, inoltre, incidono anche sulle preferenze, sui gusti dei nascituri. Lo prova un esperimento, condotto nel Monell Chemical Senses Center di Philadelphia. Questa volta lo studio e' stato condotto su donne al terzo trimestre di gravidanza. Ad alcune e' stato offerto frequentemente succo di carota, mentre ad altre soltanto acqua.
Ebbene, i piccoli nati dal primo gruppo di donne, raggiunti i sei mesi di vita, sembravano gradire in modo particolare il succo di carota mescolato con i cereali, apprezzandolo molto di piu' dei bimbi nati da donne che avevano bevuto solo acqua. La perfetta simbiosi si manifesta anche per cio' che riguarda la difesa dalle malattie. A provarlo, questa volta, e' uno studio condotto alla Oregon State University. I ricercatori hanno dimostrato che i topolini nati da mamme che durante la gravidanza avevano assunto composti anticancro come quelli contenuti ad esempio in broccoli e cavoli, avevano una piu' forte resistenza nei confronti del cancro, anche se esposti ad agenti cancerogeni.

Notiziario Minori, 16 novembre 2010
FARMACI AI BIMBI, ATTENTI ALLE DOSI "A CUCCHIAIO"
SI RISCHIA DI SOVRADOSARE

Quando si da' lo sciroppo ai bambini, non farlo con cucchiai e cucchiaini.
Sbagliare la dose e' troppo facile. Meglio usare il misurino apposito. I rischi legati alla somministrazione di dosi sbagliate di farmaco ai bambini esistono e sono stati documentato da piu' studi di recente pubblicazione. Nonostante questo, si sottovaluta il problema. Sono i genitori stessi a farlo, pensando erroneamente che i farmaci acquistabili senza ricetta siano sicuri e non possono causare problemi. Sbagliato. Possono essere rischiosi.
Alcuni ricercatori hanno misurato l'imprecisione delle somministrazioni fatte usando un cucchiaio. Hanno visitato 25 case, trovando complessivamente 71 cucchiai da te' (diversi per forma e dimensione) e 49 cucchiaini da tavola (diversi per forma e dimensione). Ne hanno quindi misurato la capacita' in millilitri, riempiendoli con acqua. La capacita' dei 71 cucchiai da te' variava da 2.5 a ben 7.3 ml: insomma alcuni cucchiai contenevano fino al triplo di altri. La capacita' dei 49 cucchiai da tavola andava da 6.7 a 13.4 ml, cioe' variava fino a raggiungere il doppio. In pratica, utilizzando come unita' di misura i cucchiai, si puo' arrivare a somministrare una dose notevolmente piu' bassa o piu' alta di quella desiderata o prescritta dal medico.
Notiziario Minori, 16 novembre 2010
DAGLI USA ARRIVA IN ITALIA LA PRIMA PALESTRA 
PER BIMBI CON FORMAT DI FITNESS E ACTIVE GAMING 
PER BIMBI TRA 3 E 14 ANNI

Arriva a Milano direttamente dagli Stati Uniti il primo centro pilota in Italia di XRKADE, format di fitness e active gaming dedicato ai bambini tra i 3 e i 14 anni. L'obiettivo e' quello di abituare i bambini ad uno stile di vita piu' dinamico e salutare e di aiutarli a ridurre eventuali problemi di sovrappeso, prevenendo e combattendo l'obesita' infantile. Grazie ad una serie di innovativi programmi di attivita' motoria cardiovascolare che utilizzano nuove attrezzature basate sull'interattivita' con i videogiochi, i bambini possono combattere la sedentarieta' e svolgere un'attivita' fisica stimolante, divertente e mirata, in compagnia dei loro amici. La palestra diventa cosi' luogo di incontro e punto di riferimento per i tutti bambini, che qui troveranno macchinari innovativi e attrezzature avveniristiche giocose e colorate, studiate, per dimensioni e materiali, rigorosamente su misura e in funzione delle loro esigenze.
Pareti bianche che "vivono ed interagiscono" attraverso proiezioni in 3D di luoghi e sport giocabili, pareti di arrampicata che ruotano e si muovono in verticale, raggi laser per allenamenti di tennis ed arti marziali indoor e materassini per aerobica che comunicano attraverso una rete wireless sono solo alcuni dei numerosi attrezzi XRKADE per coniugare l'esercizio fisico e la voglia di divertimento e creativita' dei piu' piccoli.
In America (tra Canada e Stati Uniti) ci sono gia' circa 300 centri di active gaming XRKADE e all'inizio dell'anno Michelle Obama, attiva sostenitrice della lotta contro il sovrappeso e l'obesita' infantile, dopo aver visitato il centro di ricerca XRKADE nell'Universita' della Florida ed esserne rimasta molto colpita, ha voluto attivare una collaborazione tra XRKADE e l'organizzazione Let's Move da lei creata.

Notiziario Minori, 16 novembre 2010
TROPPO RUMORE RALLENTA L'APPRENDIMENTO 
DEL LINGUAGGIO INDAGINE DEL SERVIZIO ISPETTIVO 
SCOLASTICO BRITANNICO

Un ambiente rumoroso rallenta l'apprendimento del linguaggio. La notizia, pubblicata da tuttoscuola.com, arriva dalla Gran Bretagna. Una recentissima indagine del servizio ispettivo scolastico britannico Ofsted ha rivelato che molti bambini, all'ingresso nella scuola dell'infanzia, hanno spesso scarse capacita' di parlare e di ascoltare a causa della rumorosita' degli ambienti di vita da cui provengono. L'inchiesta ha messo in luce come la continua e pervasiva presenza della tv, l'abitudine degli adulti a parlare con un tono di voce eccessivo e la presenza di fratelli rumorosi impediscono ai piccoli di concentrarsi sui suoni e non consentono loro di distinguere, ed apprendere, dettagli e sfumature del linguaggio. Molti di loro sono poco coinvolti nella conversazione in famiglia e hanno scarsa esperienza del mondo fuori di casa.
Percio', i bambini presentano difficolta' ad articolare frasi complesse, a comprendere adeguatamente quanto viene loro detto, con conseguenti difficolta' nell'apprendimento.La ricerca, partita per osservare i metodi di insegnamento della lettura applicati nelle dodici migliori scuole nelle graduatorie nazionali, ha portato alla scoperta di elementi inaspettati, compresa la scarsa autonomia di molti piccoli nell'attendere alle proprie necessita' fisiologiche o il protrarsi dell'uso del succhiotto. Le statistiche mostrano come un ragazzino su cinque che esce dalla scuola primaria non ha raggiunto a sufficienza le competenze attese per la lettura e la scrittura. Le pratiche messe in atto dalle scuole esaminate sono ora all'attenzione del dipartimento per l'istruzione inglese perche' possano essere esportate in tutte le scuole. La sfida e' infatti per aperta a tutti: l'obiettivo e' uscire dal circolo vizioso di risultati che, nonostante gli sforzi e le opportunita' offerte dalle scuole, producono ancora insoddisfacenti risultati.
Notiziario Minori, 16 novembre 2010
100 FILM E UN PAESE', RACCONTARE L'ITALIA NELLE SCUOLE
PROGETTO DELLA PROVINCIA DI ROMA, ZINGARETTI: 
"UN INVESTIMENTO"
Ripercorrere con gli studenti la storia del Novecento italiano, in particolare il periodo del secondo Dopoguerra attraverso il cinema e le sue immagini. E' il progetto '100+1, 100 film e un Paese: l'Italia', promosso dalla Provincia di Roma con il sostegno del ministero per i Beni e le Attivita' culturali. Giunto alla seconda edizione, e rivolto agli istituti superiori di Roma e provincia, il progetto portera' nelle scuole sette film ('I vitelloni', 'Accattone', 'Salvatore Giuliano', 'Il gattopardo', 'Una giornata particolare', 'Padre padrone' e 'Roma citta' aperta') per riscoprire l'Italia attraverso il suo cinema.
"Questo progetto- ha sottolineato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti- e' un metodo intelligente per fare formazione, poiche' mette insieme la storia del nostro Paese con il meglio del cinema italiano". Non a caso il motto del progetto e' "la nostra identita', la nostra memoria: un patrimonio da salvare". E la scuola, conclude Zingaretti, "deve insegnare non solo dove mettere le h, ma anche a capire il perche' dei grandi eventi. E il cinema e la cultura non sono mai da considerare un costo per le pubbliche amministrazioni. Anzi, sono al contrario dei grandi investimenti".

Notiziario Minori, 16 novembre 2010
BINGE-DRINKING, RAGAZZI A RISCHIO DEPRESSIONE
PROVOCA UN'ALTERAZIONE DEL SISTEMA ORMONALE

Si chiama binge-drinking e significa "bere per ubriacarsi". Una moda che arriva dal Nord Europa in Italia e che mette i giovani a rischio di sviluppare disturbi dell'umore come ansia e depressione. È il risultato di uno studio sul modello animale del Loyola University Health System. Esponendo ratti adolescenti a dosi di alcol tali da riprodurre la condizione di ubriachezza, si e' riusciti a dimostrare infatti il rischio di un'alterazione permanente del sistema che produce ormoni in risposta allo stress, che a sua volta si puo' tradurre in "disturbi del comportamento nell'eta' adulta".
Sebbene gli studi su animali non si possano trasferire direttamente all'essere umano, i risultati suggeriscono l'esistenza di un meccanismo con cui il binge drinking potrebbe causare problemi in eta' successiva.
Lo schema di somministrazione prevedeva tre giorni di alte dosi di alcol tali da alzare la concentrazione ematica fino a un valore compeso tra 0,15 e 0,2 per cento. Nel gruppo di controllo e' stata invece iniettata regolarmente una soluzioe salina.
Un mese dopo, una volta raggiunto lo stato di giovani adulti, gli animali sono stati sottoposti a tre regimi: iniezioni saline, iniezione di alcol una tantum o un ulteriore somministrazione di alte dosi di alcol. Il consumo di alcol e' una forma di stress: per questo i ricercatori non sono stati sorpresi di constatare come gli animali esposti all'alcol, sia una sola volta sia in modo continuativo, avessero piu' alti livelli di corticosteroidi.
Notiziario Minori, 16 novembre 2010
REGOLE E PUNIZIONI ASSENTI, COSÌ COME I GENITORI
CASTELBIANCO: "L'AUTOREVOLEZZA DAL PASSARE PIÙ TEMPO COI FIGLI"

Regole e punizioni? Bambini e adolescenti di oggi sembrano proprio non averne.
Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonlogia (Ido) di Roma, spiega: "Regole e punizioni sono rare. Anche se esistono, i genitori sono i primi a trasgredirle. Ma il vero problema- prosegue- e' la mancanza di autorevolezza sui figli, dettata dal senso di colpa per il poco tempo che dedicano loro e quindi, nei momenti passati insieme, scelgono di vedere sorridere il proprio figlio piuttosto che vederlo piangere". Per riuscire a ristabilire l'autorevolezza sui figli, Castelbianco suggerisce di "passare piu' tempo con loro e di condividere piu' cose possibili".
Ma l'aspetto importante, secondo l'esperto, e' quello di "non far si che questi momenti passati insieme siano un modo per 'traghettare' il tempo in attesa della crescita dei propri figli". L'assenza di regole e punizioni e l'incapacita' dei genitori di stabilirne, corre in parallelo con la richiesta di giustizia da parte dei ragazzi, quella che secondo Castelbianco "non vedono negli adulti intorno a loro".

Notiziario Minori, 16 novembre 2010