mercoledì 4 marzo 2015

CON VIDEOGIOCHI VIOLENTI 1 SU 3 HA CONVULSIONI
STUDIO PILOTA NAZIONALE CONDOTTO
DA ASSOCIAZIONE PETER PAN
Un bambino su 3 ha convulsioni e reazioni da panico. A causarle sarebbero i videogiochi violenti. Sono questi i risultati di uno studio pilota nazionale condotto da Peter Pan associazione per la tutela dell'infanzia su bambini italiani nella fascia puberale che va dagli 11 ai 13 anni. Lo studio è stato eseguito grazie al contributo del gruppo Trevisan del Veneto e alla Fondazione Scintille di Sergio Mazzuca e Sante Naccarato. Rilevatori sono stati il giornalista Mario Campanella e la psichiatra Donatella Marazziti, docente all'Università degli studi di Pisa.
I ragazzi 'sotto osservazione' per qualche mese erano accomunati dalla visione costante di games 'violenti'. Il videogioco testato è stato GTA 5 Grand Theft auto, che vede tre criminali uno dei quali psicopatico che uccidono in una città definita Los Santos, luogo che rappresenta le grandi metropoli americane. Per lo studio sono stati testati cinquecento bambini residenti a Roma, Genova, Verona e Salerno. Il 34% di questi bambini ha palesato reazioni tipiche di ansia, insonnia, enuresi notturna, sintomi di derealizzazione. Il 26% ha mostrato reazioni di fotosensibilizzazione. Un residuo 32% non ha mostrato, invece, segni particolari.
Il metodo eseguito è stato quello cape, con un'intervista raccolta dai genitori. Il lavoro è iniziato il 1 novembre e si è concluso il 1 febbraio. "Si tratta di dati che devono far riflettere hanno dichiarato Donatella Marazziti e Mario Campanella - soprattutto per la facilità con cui questi giochi vengono copiati e venduti sul mercato nero senza nessun filtro. Si tratta di esperienze personali che possono realmente produrre instabilità nei bambini". "I bambini che manifestavano ansia e sintomi neurovegetativi si legge ancora nella nota - non riuscivano a staccarsi dal video, mostrando propensione per la dipendenza. Sono dati che dovrebbero far riflettere la politica italiana e innescare comportamenti adeguati da parte delle istituzioni che continuano ad ignorare sistematicamente i rischi connessi alla libera circolazione di questi videogiochi".
 Notiziario Minori, 4 marzo 2015.