martedì 23 ottobre 2012

PARTE IL FESTIVAL DELLA FAMIGLIA, DA 
GIOVEDÌ 3 GIORNI A RIVA DEL GARDA IN 
APERTURA I SALUTI DEL MINISTRO RICCARDI
 Sta per aprire i battenti la prima edizione del Festival della famiglia, tre giorni densi di incontri, laboratori e altri eventi, per riflettere sul ruolo svolto dalla famiglia all'interno della societa' e sulle strategie a sostegno delle politiche familiari, in un periodo di forte crisi come quello attuale. L'appuntamento e' a Riva del Garda dal 25 al 27 ottobre. Il festival, organizzato dal Dipartimento per le politiche della famiglia e dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Comune di Riva del Garda, offre uno spazio di confronto e approfondimento sul tema, cercando di analizzare vari aspetti. Rappresentanti istituzionali, studiosi ed esperti discuteranno di politiche per la famiglia e crisi economica, invecchiamento attivo e solidarieta' tra generazioni, smart cities e digital divide e altri temi che riguardano da vicino la famiglia, intesa come risorsa vitale non solo per i suoi componenti, ma per l'intera collettivita'. È proprio questa l'idea alla base dell'iniziativa: valorizzare e promuovere il benessere delle famiglie, motore di crescita e sviluppo di tutta la societa'. La tre giorni si aprira' con i saluti di Andrea Riccardi, ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione e di altri rappresentanti istituzionali. A seguire, una conferenza sul tema delle politiche familiari nel contesto della crisi economica, a cui interverranno, fra gli altri: Pierpaolo Donati, sociologo e presidente dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia; Linda Laura Sabbadini, dell'Istat e Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps. La prima giornata sara' l'occasione per approfondire un altro tema centrale nel dibattito sulle politiche familiari, le Alleanze locali per la famiglia. Ne sono un esempio i Distretti famiglia realizzati in Trentino, "forme di organizzazione economica e culturale a base locale, in cui soggetti diversi per natura e funzioni (istituzioni pubbliche, enti, operatori economici, terzo settore e famiglie) interagiscono al fine di promuovere, sostenere e valorizzare il benessere delle famiglie che vivono sul territorio". Le conferenze del 26, invece, si soffermeranno sui processi educativi, l'invecchiamento attivo e la solidarieta' tra generazioni (tema dell'Anno europeo 2012), le smart cities e il digital divide. Di processi educativi parlera', insieme ad altri esperti, Marco Rossi Doria, sottosegretario del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. Comunicare e informare l'argomento dell'ultimo incontro del 26, che vedra' la partecipazione, fra gli altri, di Gianfranco Noferi, direttore di RaiSat Ragazzi, e Roberto Farne', docente dell'Universita' di Bologna. La giornata del 27, infine, prevede approfondimenti sulla programmazione delle politiche familiari e il Family audit. Standard adottato dalla Provincia autonoma di Trento nel 2010, il Family audit e' "uno strumento gestionale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all'interno delle realta' lavorative sia pubbliche che private e consente di adottare e certificare politiche del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie". Grazie a un accordo di collaborazione tra il Dipartimento per le politiche della famiglia e la Provincia autonoma di Trento, ne e' stata avviata la sperimentazione su scala nazionale con il coinvolgimento di cinquanta organizzazioni. Le conclusioni della tre giorni sono affidate al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, al ministro Andrea Riccardi e al presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Oltre agli incontri e ai dibattiti, il festival propone anche una serie di attivita' culturali e ricreative, che si terranno in vari luoghi del centro storico: momenti di animazione per i bambini, proiezioni di film, spazi dedicati alla lettura e laboratori, giochi e occasioni di confronto sul tema della media education, pensate per sensibilizzare grandi e piccoli sull'uso sicuro e consapevole delle nuove tecnologie. Il programma completo e' disponibile sul sito dedicato all'evento. 
Notiziario Minori, 23 ottobre 2012
RINITI, AICNA: 1 BAMBINO SU 10 NASCE CON 
QUELLA NON ALLERGICA 6/11 A ROMA CONFERENZA 
SU GIORNATA NAZIONALE 'NASO RIBELLE' 
Le malattie nasali colpiscono in Italia una persona su due, circa il 55% della popolazione. Curarle e' possibile ma solo dopo un'attenta diagnosi, e la citologia nasale e' l'unica pratica medica, semplice e non cara, capace di farla. Per informare tutti i cittadini sull'esistenza di questo nuovo strumento diagnostico e sensibilizzare la comunita' scientifica a riconoscere una patologia ancora oggi troppo sottostimata, l'Accademia nazionale di citologia nasale (Aicna), con il supporto non condizionante dell'azienda farmaceutica Msd Italia, ha organizzato una giornata nazionale su 'Il mio naso ribelle' in programma giovedi' 8 novembre in tutto il Paese. In occasione di questa iniziativa i cittadini con disturbi nasali, interessati ad effettuare gratuitamente il test per diagnosticare alcune forme di rinite vasomotoria, potranno rivolgersi in uno dei 50 centri rinologici presenti in Italia. Per ottenere ulteriori informazioni e' possibile chiamare il numero verde 800858404 o andare sul sito www.aicna.it. Il presidente dell'Aicna, Matteo Gelardi, presentera' l'iniziativa il 6 novembre in una conferenza stampa a Roma, presso l'hotel Nazionale in piazza Montecitorio 131 alle ore 11, durante la quale cerchera' di far luce sulla reale dimensione del problema fornendo studi epidemiologici e dati concreti. Le riniti cellulari, quali infiammazioni croniche della mucosa nasale, prendono il nome dalle cellule presenti nel naso. Possono essere Nares (rinite non allergica eosinofila), Narma (rinite non allergica mastocitaria), oppure Naresma (rinite non allergica eosinofila e mastocitaria). "Si tratta di cellule buone che sono nel sangue, ma se raggiungono la cavita' nasale sono responsabili della sintomatologia del naso ribelle. Il vero problema- ha precisato Gelardi- e' che queste patologie, in particolar modo quelle non allergiche, disturbano il sonno e la qualita' di vita soprattutto dei giovanissimi, basti pensare solo che piu' di 1 bambino su 10 (13%) nasce con una rinite non allergica su base 'cellulare' (Nares, Naresma, ecc...)". Per partecipare alla conferenza stampa e' necessario accreditarsi entro il 2 novembre, scrivendo all'indirizzo email ufficiostampa@comesrl.eu o chiamando il numero 3346534308. 
Notiziario Minori, 23 ottobre 2012
CINA, LA DIPENDENZA DA INTERNET METTE IN 
PERICOLO LA SALUTE DEGLI ADOLESCENTI QUASI 
11MILA QUESTIONARI,I MASCHI SOGGETTI PIÙ A RISCHIO
Uno studio di ricercatori della Repubblica Popolare Cinese ha focalizzato l'attenzione sulla dipendenza da internet e la sua associazione con il benessere tra gli adolescenti cinesi. Gli studiosi hanno somministrato 10.988 questionari cartacei scegliendo 40 classi per ogni citta', per un totale di 360 classi. All'interno del campione, 9.532 questionari erano stati interamente compilati determinando una copertura pari all'86,7%. Il campione, inoltre, era costituito da 50,5% di soggetti di genere maschile (4.814) e 49,5% di genere femminile (4.718) con un'eta' media pari a 17,2 anni e una deviazione standard pari a 2,72 anni. Dei 9.532 studenti intervistati il 29,2% proveniva da scuole medie inferiori (2.783), mentre il 41,6% erano studenti delle scuole medie superiori (3.965) ed, infine il 29,2% provenivano da universita' (2.784). Tramite questi questionari, gli studiosi hanno analizzato le associazioni di dipendenza da internet focalizzando l'attenzione su variabili demografiche, variabili di criterio come il tempo passato on-line e il rendimento scolastico ed infine la soddisfazione della vita. Si evince che il 7,5% dei soggetti esaminati e' dipendente da internet e che l'adolescente cinese piu' a rischio da dipendenza da internet, risulta essere di genere maschile (9,8%), di essere uno studente delle scuole medie superiori (8,3%), di possedere un computer a casa (8,2%), di avere un computer proprio (9,1%), di passare molto tempo on-line (12,35), di avere un rendimento scolastico basso (9,9%), di possedere poca stima di se stessi (5,214), di soffrire di depressione (11,048) e di avere una vita privata non soddisfacente (0,517). Dallo studio risulta che la dipendenza da internet e' correlata alla diminuzione del benessere, tra cui bassa autostima, meno soddisfazione con la vita e maggiore depressione. 
Notiziario Minori, 23 ottobre 2012