martedì 21 giugno 2011

ANCHE LE NEWS VANNO IN VACANZA.....
Con la chiusura dell'anno scolastico terminano anche le nostre notizie news. Riprenderemo il nostro servizio all'apertura del nuovo anno, metà settembre circa. Ringraziamo  i lettori e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo spazio.
La Comunità Scolastica augura a tutti buone vacanze ed un meritato riposo...
PASTICCIO INVALSI, ERRORI NELLE 
GRIGLIE DI CORREZIONE MOLTE SCUOLE
COSTRETTE A RIMETTERE MANO AI VOTI
Dopo la correzione, la ri-correzione.
Molte scuole stanno rimettendo mano ai voti presi dai loro studenti alle prove Invalsi. 'Anomalia funzionamento maschera': e' l'oggetto della mail che ieri sera ha seminato l'ansia in molte commissioni che avevano terminato tardi di valutare tutte le prove secondo le indicazioni fornite dall'Istituto di Valutazione. Solo che nelle griglie di correzione c'era un errore informatico che generava errori nel calcolo del voto finale. La mail di scuse dell'Invalsi e' firmata dal responsabile del servizio di valutazione Roberto Ricci che comunica che i ragazzi che hanno preso 20 o meno punti in italiano vanno ricontrollati.
In particolare, bisogna guardare le risposte del gruppo A (quello piu' facile). Se le risposte corrette sono 16 allora va ricalcolato tutto. Problemi anche per matematica per le domande D2 e D9: qui il cervellone dei voti dava il massimo dei punti se le risposte a crocetta erano tutte giuste. Invece l'Invalsi aveva stabilito che bastavano 3 risposte corrette su 4. Nessun problema, invece, per le prove corrette manualmente. Ma molti istituti, con gli orali in corso, stanno procedendo al ri-controllo delle prove. Oggi peraltro solo all'ora di pranzo l'Invalsi ha fornito l'indicazione dell'arrivo di una nuova maschera di correzione che avrebbe facilitato la revisione dei compiti.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
LA METÀ DEI GIOVANI ITALIANI SOGNA DI EMIGRARE
IN DUE MILIONI NON STUDIANO E NON LAVORANO
Oggi l'Italia e' tra i paesi piu' ricchi del mondo, ma crescono i problemi per mantenere i livelli raggiunti e sono molti quelli desiderosi di andare all'estero per avere piu' opportunita'. Lo rivela il VI Rapporto Italiani nel mondo di Caritas-Migrantes presentato oggi a Roma. Il rapporto prende in esame alcuni dati, partendo dall'Eurispes, secondo cui i giovani di 15-29 anni, da qualificare come "ne'/ne'" (ne' allo studio, ne' al lavoro), sono oltre due milioni, un quinto del totale di questa fascia di eta'. Ma e' lo stesso rapporto ad attestare che il "sogno estero" affascina ben piu' persone di quelle che emigrano: il 40,6% tra tutte le fasce d'eta' e ben il 50,9% tra i piu' giovani (tra i 25 e i 34 anni).
Una propensione confermata anche da altre indagini.
Gli intervistati piu' disposti a trasferirsi vivono al Centro (49,4%). Il 40% ha dichiarato che non cambierebbe mai Paese.
Guardando alle fasce di eta', i piu' bendisposti ad andarsene hanno tra i 25 e i 34 anni (50,9%).Ma dove si trasferirebbero gli aspiranti emigranti? In Francia (16,5%), Stati Uniti (16,1%), Spagna (14,3%), Inghilterra (11,9%) e Germania (10,1%). Seguono Svizzera, Austria, Svezia, Canada, Olanda, Brasile, Danimarca e Norvegia In Italia a mettere in movimento i loro sogni sono migliaia di laureati che ogni anno si spostano all'estero, ponendo fine all'attesa di un improbabile posto adatto alla loro preparazione, spesso neppure cancellandosi dalle anagrafi comunali. Sono stati 17.754 gli studenti universitari che, nell'anno accademico 2008/2009, si sono recati all'estero inserendosi nel Programma Europeo Erasmus e 1.628 quelli che hanno compiuto un tirocinio presso imprese di altri paesi, su un totale europeo, rispettivamente, di 168.153 e 30.300 studenti.
A venire in Italia sotto la copertura di questo programma sono stati, invece, in 15.530. Dal 1987 al 2009 gli studenti europei protagonisti di queste "migrazioni per studio", spesso funzionali anche alle migrazioni per lavoro, sono stati 2 milioni (l'1% della popolazione universitaria), non scoraggiati dal modesto sussidio comunitario (272 euro al mese), che in pratica finisce per favorire i figli di famiglie benestanti. La Spagna e' al primo posto, sia come paese che invia gli studenti che come paese che accoglie, essendo identificata come un luogo di ottima permanenza, motivo per cui, nonostante i suoi problemi, attira anche diversi italoamericani provenienti dal Sud America. In Spagna, secondo fonti locali, gli italiani sono passati da 59.743 nel 2003 a 170.051 nel 2010. A Madrid, inoltre, dal 16 al 21 agosto 2011 e' previsto l'arrivo 40 mila italiani per unirsi al mezzo milione di giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventu' e anche questo grande evento influira' sui flussi migratori. Nel 2008, secondo l'Ocse, gli universitari che hanno studiato in altri Stati sono stati 3.342.092 tra i quali, per quanto riguarda l'Italia, 42.433 in uscita e 68.273 in entrata: questi ultimi sono quasi il doppio rispetto al 2000, ma ancora pochi rispetto al livello di studenti stranieri che si riscontra negli altri grandi paesi europei.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
IL 38% DEI RAGAZZI SALTA LA COLAZIONE DURANTE 
LO STUDIO E IL 40% NON PORTERÀ CIBO ALL'ESAME
Un buon esame di maturita' passa anche per una corretta alimentazione. Ma non tutti gli studenti sembrano esserne al corrente. Almeno stando ai dati di una ricerca condotta sui maturandi da Skuola.net e che ha coinvolto 783 intervistati. Il 38% dei maturandi in questo periodo sta saltando la colazione ed eventualmente si limita ad assumere semplicemente dei liquidi (caffe' o succo di frutta).
Quelli che non assumono ne' liquidi ne' cibi solidi sono complessivamente uno su quattro.
Anche durante le prove scritte della maturita', che possono durare fino a 6 ore, molti studenti andranno impreparati. Infatti il 40% degli studenti non portera' nessun cibo solido per alimentarsi durante la prova, mentre gli altri si rivolgeranno agli snack industriali o al classico panino, scartando quasi del tutto la frutta. Va meglio sul fronte idratazione: solo uno studente su dieci rinuncera' ad idratarsi, mentre la stragrande maggioranza si orientera' sull'acqua alla quale verranno associati soprattutto the' freddo e caffe'/energy drink.
Notiziario Minori, 21 giugno 2011
INVALSI, STUDENTI: TEST FACILE MA LA MATEMATICA...
PROMOSSA L'INVERSIONE DELL'ORDINE DELLE MATERIE
Matematica resta l'"incubo" comune, ma il test Invalsi era "piu' facile del previsto". All'uscita di scuola gli alunni delle medie che stanno sostenendo l'esame di terza commentano i contenuti della prova nazionale di Italiano e Matematica. "I professori- racconta Aurora, 13 anni, studentessa dell'istituto comprensivo Regina Elena di Roma- ci hanno detto che stavolta il test era piu' facile rispetto a quello dello scorso anno. Comunque c'erano diverse risposte simili fra loro e non sempre era facile trovare quella piu' corretta. Italiano era la parte piu' semplice". Anche per Agnese e Maritza, stessa scuola, "matematica era piu' tosta, soprattutto la parte di geometria. È stato meglio, proprio per questo, cominciare da matematica, non da italiano". Gli studenti, insomma, promuovono l'inversione delle materie decisa dall'Istituto di valutazione, l'Invalsi. Bene anche i tempi piu' lunghi per rispondere. "La prova era piu' semplice del previsto- commenta Alice, III A dello stesso istituto- era meno difficile delle simulazioni fatte durante l'anno". Per Delia e Sofia, pero', "abbassera' la media. Come fai a prendere il massimo?". Elena, III I della media Settembrini di Roma, parla di "qualche difficolta' sulla grammatica ho fatto tutto, ma sicuramente avro' sbagliato qualcosa. Bene l'inversione fra le materie, meglio togliersi subito matematica cbe ci stressa di piu'". Sara, III H dello stesso istituto, critica ancora grammatica: "C'erano domande anche sui programmi di prima". Fernanda, III L, arrivata dall'Ecuador tre anni fa, ha avuto problemi anche lei con la grammatica per via delle sue origini, ma, assicura "anche per me che non sono bravissima il test non era difficilissimo, si poteva fare". Secondo un sondaggio di Skuola.net 8 studenti su 10 temono lo scritto Invelsi all'esame. Ma per i ragazzi lo scoglio maggiore resta sempre l'orale, raccontano, "perche' li' sei solo davanti ai professori, ti possono fare qualunque domanda e nessuno ti puo' suggerire".

Notiziario Minori, 21 giugno 2011