lunedì 24 settembre 2012

SCUOLA, L'ESPERTO: INGRESSO A 5 ANNI?
NON È CORRETTO CASTELBIANCO: "TRE 
ANNI DI MATERNA SONO IMMODIFICABILI" 
"La necessita' di considerare fondamentale l'ingresso in prima elementare a sei anni e' determinata dal fatto che la richiesta deve essere attuata e modellata per un bambino che ha raggiunto un grado di maturita' e non un grado di intelligenza. I bambini sono intelligenti, ma pretendere da loro anticipatamente comportamenti e prestazioni non e' pedagogicamente corretto". Cosi' lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), ha commentato l'ipotesi, espressa dal ministro Francesco Profumo, di anticipare l'inizio delle elementari a cinque anni. "La maturita' dei bambini la si vede nei comportamenti- ha aggiunto l'esperto- bisogna pensare che questa e' frutto delle esperienze che il bimbo deve vivere nell'ambito della scuola materna". Ma cosa rischiano i bambini che 'anticipano' e vengono precocemente sottoposti agli 'stimoli scolastici' in un momento non adeguato della loro evoluzione? "Una percentuale estremamente piu' elevata di bambini anticipatari- ha precisato Castelbianco- presenta difficolta' di apprendimento, disturbi d'attenzione e stati di disagio sintomatici. In una ricerca effettuata abbiamo riscontrato che nel caso dei disturbi specifici dell'apprendimento la percentuale del 4% si triplica nei bambini anticipatari". Secondo il direttore dell'IdO "le patologie che coinvolgono i bambini stanno aumentando a causa delle pressioni sociali. Da un lato infatti incrementano quelle fisiche legate all'alimentazione, come nel caso dell'obesita', dall'altro quelle che riguardano il comportamento. I piccoli di oggi sono sottoposti a pressioni sociali estremamente pressanti che determinano in loro reazioni diverse, che vanno dalla fobia scolare ai disturbi di condotta, dalle difficolta' attentive alla dislessia o addirittura alla depressione". La scuola del futuro per Castelbianco "e' quella che prepara i bambini ad arrivare alla scuola in situazione ottimale e che prevede un progetto pedagogico adeguato, sul quale si possano appoggiare e che non crei loro confusione e inadeguatezza. Quindi i tre anni di scuola materna- ha concluso- sono immodificabili per la ricerca di stimoli ed esperienze che altrimenti verrebbero perse". 
Notiziario minori, 24 settembre 2012
PIÙ AMMESSI MA MENO 10, ECCO I 
RISULTATI DEGLI ESAMI DI TERZA MEDIA
PROMOZIONI STABILI, LE RAGAZZE LE MIGLIORI  
Aumentano, seppur di poco, gli studenti ammessi all'esame conclusivo del I ciclo d'istruzione, e si conferma la percentuale dei ragazzi, quasi la totalita', che supera l'esame. E' questa l'estrema sintesi del Notiziario sui risultati dell'ultimo esame di terza media, appena pubblicato sul sito del ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca. Dati, riporta il Miur in una nota, che fanno emergere ancora alcune differenze tra i risultati delle singole regioni, piu' evidenti nelle percentuali di ammissione, maggiori difficolta' degli studenti stranieri, anche se il gap con gli italiani si riduce progressivamente, una sostanziale conferma del voto medio e della maggiore propensione delle ragazze a raggiungere risultati migliori.
 - SI CONFERMA IL VOTO MEDIO DEI PROMOSSI: 7,4 - In particolare, gli studenti ammessi all'esame nell'ultimo anno scolastico (2011/2012) sono stati il 96,3%, contro il 95,9 dell'anno 2010/2011. Un dato che conferma una tendenza in rialzo del tasso di ammissione gia' registrata a conclusione del precedente anno scolastico, quando la percentuale di alunni ammessi all'esame era aumentata di mezzo punto percentuale. E tra gli ammessi, quasi la totalita' supera l'esame (99,6%), in linea con il risultato dell'anno scorso, quando i promossi furono il 99,7%. In generale, si conferma il voto medio complessivo che passa dal 7,5 del precedente anno scolastico al 7,4 dell'ultimo esame. 
- LE DIFFERENZE TRA LE REGIONI - Le differenze tra le regioni risultano piu' marcate per quanto riguarda il tasso di ammissione rispetto alle percentuali di superamento dell'esame. Una diversita' che emerge piu' facilmente confrontando i risultati regionali con quello nazionale. Da questo punto di vista le regioni dove il divario e' piu' marcato sono la Sicilia e la Sardegna, dove la percentuale di studenti ammessi risulta inferiore, rispettivamente, del 1,8% e 3,5 rispetto alla media nazionale. Meno sensibile, invece, e' la differenza per quanto riguarda gli studenti che hanno superato l'esame. In alcune regioni, a una percentuale di ammissione piu' bassa si associa un tasso di promozioni all'esame maggiore rispetto alla media nazionale. E' il caso del Friuli e della Liguria, dove si e' verificata una maggiore selezione in fase di ammissione all'esame, al quale hanno preso parte, rispettivamente, il 95,1% d il 96% degli studenti. Prosegue la nota del Miur con tutti i risultati degli esami di terza media: 
 - SUFFICIENZE IN AUMENTO, DIMINUISCONO I DIECI - Se la percentuale dei promossi all'esame e' rimasta sostanzialmente invariata, diversi sono stati i risultati rispetto allo scorso anno per quanto riguarda i voti conseguiti. Da questo punto di vista le differenze maggiori si registrano agli estremi della fascia di voto: gli studenti promossi con la sufficienza sono passati dal 28,8% al 31%, mentre si e' ridotta dell'1,5% la percentuale di studenti che ha superato l'esame con il massivo dei voti (dieci) e le lodi sono passate dal 2,1% all'1,7%. Nel complesso gli studenti che si sono licenziati con un voto pari a "dieci" o con la lode sono stati il 6%. Umbria, Puglia e Calabria sono le regioni dove si sono conseguiti i voti piu' alti, cioe' pari o superiori al "nove". In particolare, Calabria e Puglia sono quelle con la quota maggiore di studenti che hanno superato l'esame con "dieci": il 6,5% in Calabria e il 6,1% in Puglia. Situazione opposta per Sicilia e Sardegna, dove prevale la percentuale di alunni con la sufficienza pari, rispettivamente, al 34,3% e 33% dei casi. La regione con la piu' alta percentuale di lodi e' l'Umbria con il 2,7%. In ogni caso, considerando una serie storica su tre anni, si puo' notare come i dati rilevati quest'anno rispecchino maggiormente la situazione gia' emersa nell'anno scolastico 2009/2010. Ne consegue, quindi, che i risultati conseguiti all'esame sembrano riallinearsi a una situazione gia' consolidata. 
- TRA LE RAGAZZE RISULTATI MIGLIORI - Sono le ragazze ad aver conseguito i risultati piu' brillanti. Se nel complesso gli studenti che si sono licenziati con un voto pari a "dieci" o con la lode sono stati il 6%, le ragazze che si concentrano in queste fasce di voto piu' alte sono pari al 7,6% contro il 4,5% dei colleghi maschi. Specularmente, i ragazzi si concentrano maggiormente nelle fasce di voto piu' basse: il 65,1% ha conseguito un voto pari o inferiore al "sette" mentre solo il 51,1% delle ragazze ha conseguito i medesimi risultati. In particolare, le studentesse risultano essere piu' brillanti rispetto ai maschi nelle discipline umanistiche, mentre meno consistente e' la distanza registrata in Matematica. Si e' ridotto, inoltre, il divario nella prova nazionale Invalsi. Se lo scorso anno il voto delle ragazze era superiore di 0,5 punti, quest'anno i risultati sono sostanzialmente identici: 6,4 per i ragazzi e 6,5 per le ragazze. La regione dove il distacco tra ragazze e ragazzi e maggiore e' il Molise, dove il voto medio e' stato, rispettivamente, del 7,7 e 7,2. I maschi hanno raggiunto risultati migliori in Umbria, Lazio e Puglia. Le studentesse, invece, eccellono soprattutto in Calabria. 
- PROVA INVALSI: RISULTATI IN LINEA CON I VOTI FINALI - Per quanto riguarda la prova Invalsi, e' interessante osservare il rapporto tra il voto conseguito dagli studenti nella prova in funzione del risultato finale dell'esame. Le due variabili considerate infatti, voto Invalsi e voto finale, sembrano abbastanza allineate: al crescere della fascia di voto ottenuto nella Prova nazionale, aumenta il voto finale conseguito. Nello specifico, coloro che hanno ottenuto una votazione pari a "sei" risultano aver conseguito, nell'87,5% dei casi, un voto nella prova nazionale inferiore o pari alla sufficienza; allo stesso modo, chi ha superato l'esame con "nove" o "dieci" ha riportato un voto alla prova Invalsi superiore o pari al "sette", rispettivamente, nell'83,9% e 99,2% dei casi. Prosegue la nota del Miur con tutti i risultati degli esami di terza media: 
 - STUDENTI STRANIERI. RESTANO DIFFERENZE, MA IL GAP SI RIDUCE - Come gia' emerso dall'analisi dei dati dello scorso anno, i risultati conseguiti dagli studenti variano in funzione della cittadinanza. Se la percentuale degli studenti ammessi all'esame con cittadinanza italiana e' pari al 96,6%, quella degli studenti con cittadinanza non italiana si ferma al 90,4%. Meno sensibile invece e' la differenza per quanto riguarda il superamento dell'esame. Eppure, nonostante persistano differenze tra studenti stranieri e quelli italiani, e' importante notare come lo scarto si sia ridotto nel tempo: negli ultimi tre anni scolastici il gap esistente tra i tassi di ammissione e' passato da 8,3 a 6,5, quello tra i tassi di successo da 0,7 a 0,5. Un fenomeno, questo, frutto di un graduale processo di integrazione e dell'aumento degli studenti figli di immigrati di seconda generazione che, seppur in parte, hanno superato le difficolta' linguistiche. 
- CANDIDATI ESTERNI - Infine, il tasso di successo dei candidati esterni risulta sensibilmente inferiore rispetto ai colleghi interni: 84,8% per i primi contro il 99,7% dei secondi. Rispetto allo scorso anno, i risultati conseguiti dai candidati esterni hanno subito un calo, con una diminuzione delle promozioni dell'1,4%. La maggior parte di essi, inoltre, ha superato l'esame con la sufficienza (78,1%). Tutti i dati pubblicati su www.istruzione.it. 
Notiziario minori, 24 settembre 2012