venerdì 5 aprile 2013

FUMATORI E DEPRESSI, RISCHIO OSTEOPOROSI:
 LO RILEVA STUDIO USA IL CAMPANELLO
 D'ALLARME SCATTA DURANTE L'ADOLESCENZA
Depressione, ansia e fumo sono associati con una minore densita' minerale delle ossa negli adulti, ma questi fenomeni non erano mai stati studiati nell'adolescenza, quando si realizza piu' del 50% dell'accumulo osseo. Questo studio longitudinale preliminare e' il primo a dimostrare che fumo e sintomi depressivi nelle ragazze adolescenti hanno un impatto negativo sull'accumulo osseo adolescenziale, e possono diventare un campanello d'allarme per un futuro caratterizzato da una bassa densita' ossea o osteoporosi, e maggiori possibilita' di frattura negli anni dopo lat menopausa. Lo studio e' stato pubblicato sul Journal of Adolescent Health edito da Elsevier, la rivista ufficiale della Society for Adolescent Health and Medicine (Sahm). L'osteoporosi e' un problema molto gravoso per la salute. Sebbene si manifesti soprattutto nelle donne dopo la menopausa, le sue radici possono essere rintracciate nel periodo della crescita, inclusa l'adolescenza. La Fondazione nazionale americana per l'osteoporosi stima che 10 milioni di americani ne sono affetti e altri 34 milioni sono a rischio. Nel 2005, ci sono state due milioni di fratture le cui cause potevano essere attribuite all'osteoporosi, per costi medici pari a 19 miliardi di dollari. Le previsioni danno questi numeri in crescita a tre milioni di fratture e 25,3 miliardi di dollari ogni anno entro il 2025, con un peso gravoso sulla sanita' pubblica. Le meta analisi hanno mostrato che la depressione in eta' adulta e' associata all'osteoporosi e alla bassa densita' minerale delle ossa. Anche il fumo ha un impatto negativo sulla salute delle ossa, e infatti gli adulti fumatori hanno una densita' minerale delle ossa inferiore a non fumatori, cosi' come un crescente rischio di fratture nel corso nella vita pari al 31%. Depressione e ansia aumentano nell'adolescenza, in particolare tra le ragazze, e fumo e uso di alcol spesso cominciano proprio a questa eta'. Sia la depressione che l'uso di sostanze spesso diventano cronici dopo l'adolescenza. C'e' in ogni caso una carenza di informazioni sul perche' questi fattori incidano sull'accumulo osseo in adolescenza. I ricercatori del Cincinnati Children's Hospital, University of Cincinnati College of Medicine e Pennsylvania State University hanno preso come campione 262 ragazze sane tra gli 11 e i 19 anni da una clinica per adolescenti in un grande ospedale pediatrico e la sua comunita' circostante per rappresentare lo sviluppo tipico degli adolescenti, e le hanno divise in 4 gruppi di eta' (11, 13, 15, 17 anni). L'obiettivo era che ogni gruppo riflettesse un numero di fumatori proporzionale alle statistiche nazionali. Le ragazze sono state visitate ognuna tre volte nel corso dell'anno. Interviste telefoniche sono poi state condotte a intervalli di tre mesi tra le visite annuali. La tendenza dell'accumulo osseo dagli 11 ai 19 anni e' stato stimato dal contenuto di minerali nelle ossa dell'intero corpo e dalla densita' minerale totale della colonna lombare e dell'anca. I ricercatori hanno scoperto che mentre le fumatrici sono entrate nell'adolescenza con livelli equivalenti di densita' minerale della spina lombare e dell'anca, il contenuto di minerali nelle ossa complessivo era significativamente minore via via che cresceva la frequenza delle sigarette. I sintomi della depressione mostravano uno schema leggermente diverso. Le ragazze con un livello di sintomi piu' elevato avevano una significativa diminuzione della densita' minerale in modo costante durante l'adolescenza. Inoltre non c'e' associazione tra l'uso di alcol, sintomi di ansia o la loro interazione con l'eta' in nessuna misurazione ossea. (DIRE) Roma, 4 apr. - "L'adolescenza e' un periodo cruciale dello sviluppo che mette le basi per la salute delle donne durante tutta la loro vita", spiega la coordinatrice della ricerca Lorah D. Dorn. "Quanto piu' osso e' accumulato nei due anni a ridosso del menarca, tanto viene perso nelle ultime 4 decadi della vita". "Per quanto ne sappiamo, il nostro studio e' il primo a testare e dimostrare che fumo e sintomi depressivi hanno un impatto negativo sull'accumulo osseo durante l'adolescenza. Potrebbe essere prematuro invocare screening e controlli per le ragazze che manifestano sintomi della depressione o fumano, ma il nostro studio dovrebbe essere replicato per determinare quando una maggiore attenzione nel monitorare i livelli dei minerali delle ossa sia necessaria", conclude. In un commento alla ricerca pubblicato sullo stesso numero della rivista, Giovanni Cizza e Kristina I. Rother, dell'Istituto nazionale di diabete e malattie digestive e del fegato, sostengono l'importanza dell'argomento della ricerca e menzionano una serie di potenziali fattori biologici e sociali che potrebbero aver contribuito a questi interessanti risultati, come il ruolo dell'indice di massa corporea, lo status socio economico, la distribuzione dei pasti, e la difficolta' di identificare i sintomi depressione in adolescenza, che "e' un momento di grandi cambiamenti e subbugli psicologici. Cizza e Rother fanno una serie di domande, concludendo che "maggiori ricerche sono necessarie per capire i meccanismi che influenzano l'accumulo osseo. Per esempio, i disturbi del sonno, sia dovuti ai sintomi della depressione sia derivanti da volontarie privazioni del sonno, danneggiano l'accumulo osseo?".
 Notiziario Minori, 5 aprile 2013 
SOLO IL 30% DEI GENITORI PREFERISCE
 LEGGERE AI FIGLI GLI E-BOOK
 Solo il 30% dei genitori italiani utilizza libri digitali con i propri bambini. Piu' del 60% preferisce leggere loro libri cartacei perche' "teme che attraverso il supporto digitale si possa perdere la magia del libro". I libri digitali vengono impiegati quando si e' in viaggio, in auto o quando occorre intrattenere i bambini. I libri di carta rimangono i preferiti per le storie della buonanotte. Il formato piu' utilizzato risulta essere l'app. Sono i dati che emergono da un sondaggio online lanciato da Filastrocche.it, Happi ideas, Mamamo' e Nati per Leggere, in collaborazione con AIB (Associazione Italiana Biblioteche), MLOL (MediaLibraryOnLine) e FattoreMamma. Lo scopo: capire qual e' lo stato dell'arte sui libri digitali per bambini dal punto di vista dei genitori e delle persone che abitualmente hanno a che fare con loro. I risultati del sondaggio sono stati presentati nel corso del TOC e della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Al questionario hanno risposto in mille tra genitori, insegnanti, educatori e bibliotecari, coinvolti principalmente con bambini dai 3 ai 10 anni. Hanno un livello d'istruzione piuttosto alto (circa il 68% di chi ha risposto e' infatti in possesso di laurea o titolo post laurea) e una propensione tecnologica superiore alla media italiana (anche per le modalita' stesse di raccolta dei dati). Tuttavia, dalla ricerca e' emerso che il 70% degli intervistati non utilizza libri digitali per bambini, percentuale che rimane invariata fra i bibliotecari e gli insegnanti. Segmento in cui si dichiara, rispettivamente nel 44% e nel 33,3% dei casi, di non avere gli strumenti idonei per leggerli, imponendo cosi' una doverosa riflessione sul ritardo del loro ruolo di guida e mediazione verso il contenuto di qualita' anche nel digitale.
  Notiziario Minori, 5 aprile 2013