SANDPLAY THERAPY LI AIUTA AD
ESPRIMERSI CON IMMAGINI METODO
ANALITICO PIÙ DIFFUSO AL MONDO.
16-17 MAGGIO CONVEGNO IDO
ESPRIMERSI CON IMMAGINI METODO
ANALITICO PIÙ DIFFUSO AL MONDO.
16-17 MAGGIO CONVEGNO IDO
La Sandplay therapy è
un approccio di tipo analitico che fa parte della psicologia del profondo
junghiana. Ideata negli anni '50 da Dora Kalff, analista svizzera, si è diffuso
in tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Brasile, Canada, Israele, Europa,
Giappone, Svizzera, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Sudafrica e Taiwan. Forse,
tra tutti gli approcci psicoanalitici, la Sandplay therapy è il più utilizzato
per la sua facilità di applicazione sia in età evolutiva che in età adulta. Per
questo motivo, l'Istituto di Ortofonologia (IdO) ha deciso di promuovere il 16
e 17 maggio a Roma un seminario dal titolo 'Sandplay therapy. Il gioco e le
immagini nella Psicologia Analitica', nell'Aula magna dell'I. C. Regina Elena,
in via Puglie 4 dalle 9 alle 18.
A gestirlo sarà Carla
Cioffi, neuropsichiatra infantile, socio-didatta dell'Associazione per la
ricerca in psicologia analitica (Arpa), associata dell'Associazione
internazionale per la psicologia analitica (Iaap), socio didatta
dell'Associazione italiana per la Sandplay therapy (Aispt) e associata della
Società internazionale di schema therapy (Isst).
Il gioco della sabbia
è nato come lavoro psicoterapeutico con i bambini. "Propone per l'appunto
un gioco- afferma Cioffi- un metodo non verbale che li aiuta ad esprimersi
attraverso un percorso di immagini.I terapeuti della sabbia- dice il medico- osservano
il processo psicologico e trasformativo dei pazienti tramite le immagini che si
susseguono sulla sabbia e in cui appaiono rappresentati non solo i loro traumi
ma anche le loro possibilità di guarigione. Sulla sabbia agiscono due sinergie:
il conscio e l'inconscio, che insieme creano immagini, sviluppano associazioni
e risvegliano ricordi".
La terapeuta supporta
minori con difficoltà di tipo emotivo-comportamentale. "Hanno
un'intelligenza indenne ma con un funzionamento alterato. Gli adolescenti che
vedo- prosegue l'analista- hanno problematiche importanti e sono spesso
bloccati nella loro crescita evolutiva, possono presentare disturbi alimentari,
di attenzione o di comportamento".
La Sandplay Therapy
non può essere esercitata da tutti. "Per praticarla bisogna essere
psicoterapeuti e aver seguito un percorso di analisi personale e con le
sabbie". Sabato 16 maggio Cioffi inquadrerà questo approccio analitico da
un punto vista storico culturale, nell'evoluzione della Psicologia analitica
del Novecento, per passare poi agli aspetti teorici e alle applicazioni
pratiche della metodologia. Inoltre, l'esponente dell'Aisp presenterà il caso
clinico di un bambino di 8 anni attraverso la lettura di 7 sabbie.
Nel pomeriggio ci sarà Eva Pattis Zoja, analista junghiana per l'infanzia (Cipa/Iaap), terapeuta anch'ella della Sandplay therapy (aispt/isst) e fondatrice della International association of expressive sandwork (Iaes), che presenterà il 'Sandwork espressivo: una proposta terapeutica in situazioni di abbandono e violenza'. Il Sandwork è stato ideato dalla stessa Pattis Zoja come supporto psicologico da applicare nelle situazioni di emergenza, guerra, catastrofi naturali e degrado sociale in genere. Al seminario IdO la fondatrice dell'Iaes mostrerà il lavoro svolto in situazioni di estrema difficoltà umana e psicologica.
Nel pomeriggio ci sarà Eva Pattis Zoja, analista junghiana per l'infanzia (Cipa/Iaap), terapeuta anch'ella della Sandplay therapy (aispt/isst) e fondatrice della International association of expressive sandwork (Iaes), che presenterà il 'Sandwork espressivo: una proposta terapeutica in situazioni di abbandono e violenza'. Il Sandwork è stato ideato dalla stessa Pattis Zoja come supporto psicologico da applicare nelle situazioni di emergenza, guerra, catastrofi naturali e degrado sociale in genere. Al seminario IdO la fondatrice dell'Iaes mostrerà il lavoro svolto in situazioni di estrema difficoltà umana e psicologica.
La due giorni di
formazione terminerà domenica 17 maggio, e nel corso della giornata verranno
proiettati video e immagini sulla Sandplay Therapy per stimolare e attivare un
vero e proprio laboratorio esperienziale con i presenti.
L'Aisp è associata all'Isst, presente in tutto il mondo. "Ci sono esperti di Sandplay Therapy- conclude Cioffi- che da tanti anni girano il mondo per portare la formazione alla Sandplay therapy anche nei paesi emergenti e far uscire la pratica clinica da un approccio esclusivo dei paesi culturalmente più avanzati".
Per informazione sulle modalità di partecipazione al seminario, è possibile scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it.
L'Aisp è associata all'Isst, presente in tutto il mondo. "Ci sono esperti di Sandplay Therapy- conclude Cioffi- che da tanti anni girano il mondo per portare la formazione alla Sandplay therapy anche nei paesi emergenti e far uscire la pratica clinica da un approccio esclusivo dei paesi culturalmente più avanzati".
Per informazione sulle modalità di partecipazione al seminario, è possibile scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it.
Notiziario Minori, 15 maggio 2015