martedì 26 aprile 2011

ADOLESCENTI INQUIETI? MANDATELI A 
LETTO PRESTO RICERCA GIAPPONESE
Teenager troppo impulsivi e impazienti? Mandarli a letto presto potrebbe risultare una cura efficace: e' quanto emerge dallo studio pubblicato su Journal of Adolescence dai ricercatori della Kyushu University Graduate School of Medicine di Fukuoka, in Giappone, da cui emerge che per crescere figli giudiziosi e riflessivi e per insegnare loro a contare fino a 10 prima di rispondere, basta abituarli ad andare a letto presto.La ricerca e' stata condotta su 1.934 studenti ai quali e' stato chiesto a che ora fossero soliti andare a dormire e dei quali e' stato misurato il livello di impulsivita'. Al termine dell'esperimento e' emerso che gli adolescenti abituati a fare tardi la notte tendevano a mettere in atto comportamenti piu' imprudenti, a trascorrere piu' tempo davanti alla tv, a saltare la scuola, a prendere voti bassi e a non partecipare alle attivita' extra-scolastiche. Secondo gli studiosi i risultati della ricerca evidenziano l'esistenza di un'associazione tra il fare tardi la sera e un aumento dell'impulsivita' in eta' adolescenziale, elemento che in diversi casi puo' condurre all'adozione di comportamenti delinquenziali.
Cio' avviene perche' ritardare l'ora di andare a dormire altera il ritmo circadiano, comportando un peggioramento della qualita' del riposo e la tendenza a comportarsi in modo avventato.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
TROPPA TV PUÒ FAR MALE AL CUORE
I PICCOLI TENDONO AD AVERE ARTERIE
PIÙ STRETTE DIETRO GLI OCCHI
Troppa televisione ai bambini fa male. Ora pero' sappiamo anche che guardare troppa tv puo' esporre i piccoli a rischi cardiaci, perche' i piccoli tendono ad avere arterie piu' strette dietro gli occhi, che puo' portare ad avere piu' malattie di cuore, pressione alta e diabete. Lo ha scoperto uno studio dell'Universita' di Sydney, che ha osservato le arterie dietro gli occhi di circa 1500 bambini di 6 anni di 34 scuole elementari. Attenzione dunque: questo e' un altro buon motivo per sorvegliare attentamente i vostri piccoli, soprattutto quando sono davanti alla televisione per evitare che passino troppo tempo cosi'.
Pensate che ogni ora di televisione guardata puo' essere associata ad un restringimento di 1,53 millesimi di millimetro nel diametro arteriale della retina che e' lo stesso rischio alla salute di un aumento di 10 mm Hg di pressione arteriosa sistolica, come sottolinea il responsabile dello studio, Bamini Gopinath, sulla rivista Thrombosis and Vascular Biology dell'American Heart Association.
E' ancora da capire se il restringimento sia possa essere reversibile. E' pero' stato notato che il problema e' meno grave per i piccoli che trascorrono pari tempo con i videogiochi o al computer.
Anche l'attivita' fisica e' importantissima perche' i piccoli che trascorrono almeno un'ora al giorno in attivita' fisica hanno arterie retiniche molto piu' larghe rispetto a quelli che fanno meno di un'ora al giorno di movimento.
"Questi sono segnali sub-clinici ed e' possibile prevenire danni alle arterie e quindi minimizzare il rischio che contraggano malattie cardiovascolari nel futuro", sottolineano gli esperti.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
ECCO LA GUIDA ANTI-PANICO PER I GENITORI
"AIUTO, MIO FIGLIO HA INGOIATO UN BOTTONE"
Il titolo di questo manuale e' piu' che significativo: "Aiuto, mio figlio ha ingoiato un bottone". E riproduce bene lo stato d'animo di quasi tutti i genitori di fronte a un imprevisto, un incidente o altro che possa aver coinvolto il proprio bambino. In questi frangenti avere sottomano un "consigliere" che tiri fuori dalle sabbie mobili in cui si sprofonda quando si tratta di un problema che riguarda nostro figlio, e' proprio cio' che farebbe al caso nostro.
I bambini, si sa, hanno un fiuto particolare per stare male o combinarne qualcuna nei momenti "meno opportuni": il mal di pancia in piena notte, la caduta proprio poco prima che si debba uscire per quell'appuntamento, la febbre improvvisa il giorno di Nataleà In tutti questi casi, sapere se si debba chiamare il medico, correre in ospedale o soltanto prestare le necessarie cure con tranquillita', e' vitale per ogni genitore.
In soccorso dei neogenitori, ma anche di nonne e tate, ecco arrivare la dottoressa Lara Zibners, specializzata in pediatria d'urgenza, che ne ha viste di tutti i colori. E che, stando alla sua esperienza, la maggior parte delle volte i genitori si rivolgono al medico inutilmente. Passando in rassegna i timori e le angosce piu' comuni, il libro della Zibners e' una guida pratica, divertente e ricca di informazioni, che aiuta i genitori a non andare nel panico e a capire come comportarsi di fronte alle situazioni di pericolo in cui si puo' trovare il proprio bambino.
Dalla A di abrasione alla Z di zoppicamento, in questo manuale si trovano centinaia di risposte ai problemi piu' comuni cui ci si puo' trovare di fronte quando si ha a che fare con un bambino.
Il tutto spiegato in modo chiaro e semplice. "Questo libro non e' un vademecum sulla cura dei bambini, su come lavarli, cambiarli e nutrirli. Questo libro e' una specie di rigurgito di tutte le conversazioni notturne che ho avuto con genitori in preda all'ansia", scrive Lara Zibners.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
"IMPARARE A DIRE NO!", UN KIT CONTRO LA VIOLENZA
IL MESSAGGIO LANCIATO DALLA ONG TERRES DES HOMMES
Un kit contro la violenza sui bimbi, perche' prevenirla e' possibile con strumenti su misura per "Imparare a dire no!". È il messaggio lanciato dalla ong Terres des Hommes, che a Milano ha dato il via alla campagna 'Io proteggo i bambini'. Un'iniziativa nata dall'½urgenza di affrontare in termini preventivi il drammatico fenomeno degli abusi sui piccoli, in linea con le raccomandazioni contenute nel Rapporto Onu sulla violenza sui minori», spiega l'organizzazione che ha invitato in un confronto sul tema psicologi, giuristi, pedagoghi e istituzioni. Il kit proposto da Terres des Hommes e' composto dal manuale 'La prevenzione e' la chiave', ricco di suggerimenti e proposte per genitori, insegnanti, cittadini, amministrazioni locali, bambini e adolescenti; dal libro 'Mimi' Fiore di Cactus e il suo porcospino', per la prevenzione degli abusi a sfondo sessuale dei bambini; da 5 spot in animazione realizzati con il patrocinio di Pubblicita' progresso e destinati a un pubblico di bambini, dove sono affrontati, tra gli altri, temi come il 'grooming' (adescamento online) e il bullismo; dal sito www.ioproteggoibambini.it, che oltre a raccogliere suggerimenti, consigli, video e contenuti speciali sulla prevenzione della violenza in famiglia, a scuola, in comunita' e di fronte ai media si prefigge di diventare anche la prima banca dati online delle iniziative promosse in Italia sulla prevenzione della violenza e sulla 'media education'. Terre des Hommes evidenzia in questa prima tappa di 'Io proteggo i bambini' 2011 la ½necessita' di intervenire prima che la violenza si manifesti, attraverso azioni di prevenzione a casa, in famiglia, a scuola e piu' in generale in tutti quegli spazi comunitari, reali o virtuali in cui il bambino cresce e che troppo spesso si traducono in luoghi di sopraffazione e abuso».
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
LA PISCINA NON È NEMICA DEL RESPIRO
IL CLORO NON AUMENTA IL RISCHIO DI ASMA
Molti genitori hanno deciso di non far praticare nuoto al proprio piccolo per paura che il cloro possa causare attacchi d'asma. Secondo un recente studio, si tratta di una motivazione esagerata. Sono stati seguiti da un gruppo di esperti 6mila bambini dalla nascita ai 10 anni: i dati hanno dimostrato che frequentare regolarmente piscine clorate non aumenta il rischio di sviluppare asma o di presentare sintomi allergici. Un'ottima cosa perche', come sappiamo, il nuoto e' uno sport molto importante per la crescita del piccolino. Questo risultato e' davvero importante perche' va a smentire cio' che in molti sostenevano nell'ultimo periodo. Eugenio Baraldi, professore associato di pediatria all'Universita' di Padova, ha spiegato: "Studi precedenti avevano suggerito la possibilita' che nuotare nelle piscine disinfettate con cloro aumentasse il rischio di asma in bambini e ragazzi perche' il cloro utilizzato per disinfettare l'acqua delle piscine in presenza di ammoniaca e liquidi organici (urine e sudore) puo' dare origine a sostanze capaci di attaccare lo stato di protezione degli alveoli polmonari causando iperreattivita' bronchiale, una delle componenti dell'asma".
Per fortuna, secondo la spiegazione del dottore, queste controindicazioni dipendono soprattutto da come e' tenuta la piscina e poi dall'esposizione: un piccolo che pratica agonismo ovviamente e' piu' esposto al rischio. Quindi il consiglio non per i genitori, tanto per i gestori degli impianti: curate di piu' la manutenzione delle piscine.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
POCHE COCCOLE DA PICCOLI? A RISCHIO OBESITÀ
RICERCA CONDOTTA DALL'UNIVERSITÀ DELL'OHIO 
Mamme riempite di coccole i vostri bambini. Magari correrete il rischio di farli crescere un po' mammoni ma sicuramente non avranno problemi alimentari. Questo almeno secondo il risultato di una ricerca condotta dall'Universita' dell'Ohio dalla dottoressa Sarah Anderson e pubblicata su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine.
I bambini che nei loro primi 24 mesi di mesi ricevono poche attenzioni da parte dei propri genitori, in particolare dalla mamma, hanno un 30% di possibilita' in piu' di sviluppare problemi di obesita' a partire dai quattro anni di vita.
Proseguendo poi con questa inclinazione anche durante l'adolescenze e l'eta' adulta.
Sarebbe tutta colpa della risposta allo stress da mancato attaccamento. Poche coccole e lontananza da parte dei genitori porterebbero il piccolo a maturare ansia, paura e rabbia che lo renderebbero particolarmente diffidente nel rapporto con gli estranei.
Secondo lo studio americano la mancanza di affetto nei primi anni di vita attiva le stesse aree del cervello predisposte a controllare le fasi di fame e sazieta'. Mandando in tilt il meccanismo che bilancia gli stimoli dell'appetito. Come spiega la dottoressa Anderson: "Le risposte del bambino agli stimoli stressanti si formano nella prima infanzia nel contesto delle interazioni con i genitori e un attaccamento sicuro e' un indicatore del fatto che il bambino ha sviluppato emozioni e risposte allo stress sane".
Insomma bastera' eccedere nelle coccole per essere sicuri di fare crescere il proprio bambino in armonia. Un motivo in piu' per abbracciare e baciare il piccolo. Sicuramente una delle fonti di maggiore gioia sia per i genitori che per i figli. Almeno in tenera eta'. Perche' quando si parla di adolescenza diventa difficile continuare a distribuire baci e carezze.
Il rapporto mancanza di affetto e ingordigia era gia' stato affrontato piu' volte in psicologia. Secondo molti psicologi, infatti, molto spesso si mangia troppo per compensare un digiuno affettivo che non sempre si riesce a saziare. Ovviamente non sempre e cosi' e comunque non per tutti.
La ricerca e' stata condotta su oltre 6.600 bambini nati negli Stati Uniti nel 2001. Sono stati monitorati in diversi momenti.
Una prima volta a 2 anni, poi a 4 anni e mezzo e infine a 7 anni.
In particolare sono state prese in esame le reazioni dei bambini nel rapporto con i genitori. Valutando il comportamento scaturito dagli abbracci con la madre. Si sono riscontrati tre atteggiamenti distinti: il piccolo continuava a piangere, mostrava soddisfazione oppure si tranquillizzava.
Incrociando questi risultati con l'indice di massa corporea i ricercatori hanno concluso che esiste un legame molto stretto tra attaccamento affettivo e peso corporeo.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
FOLLIA IN INGHILTERRA: TEPPISTI PESTANO
BIMBA DI 4 ANNI L'HANNO COLPITA SUL VISO
CON UN MATTONE PER PRENDERSELA COL PAPA'
Le hanno massacrato il viso senza tener conto che fosse una bimba di 4 anni che non aveva fatto nulla. Circa 15 teppisti adolescenti l'hanno picchiata con un mattone mentre era seduta sul seggiolino della sua auto. Un 17enne, trattenuto tutta la notte dalla polizia, e' stato arrestato. La piccola Jersey-Lou Perry ha il naso e due denti rotti e durante l'aggressione e' stata scaraventata fuori dalla macchina. Tutto questo e' successo perche' il padre della bambina ha chiesto a un gruppo di bulli di smetterla di tirare pallonate alle automobili. "Non avrei mai creduto che qualcuno potesse fare del male a una bambina cosi' piccola - ha raccontato il padre della bambina, il 23enne Kyle Perry, distrutto dal dolore - come si puo' colpire con un mattone una creatura innocente, avrebbero potuto ucciderla". Gli adolescenti hanno prima lanciato il mattone contro l'auto, facendo entrare anche pezzi del finestrino dell'auto nelle guance della bambina, e poi hanno continuato a colpirla. Finche' non verra' visitata da uno specialista, la prossima settimana, non sara' possibile capire se la piccola subira' danni a lungo termine. Alla mamma di Jersey-Lou, la 22enne Laura Mussel, da poco separata dal compagno, si e' spezzato il cuore quando le ha visto il viso in quello stato. "Se fossi la madre di uno di quei vigliacchi sarei piombata nella vergogna e avrei gia' trascinato con la forza mio figlio dalla polizia", ha commentato la donna.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
"CON...VIVIAMO", SUI BANCHI PER IMPARARE
LA SALUTE PROGETTO REALIZZATO 
DA CHILDREN IN CRISIS ITALY ONLUS
Bambini a lezione di salute. Dalla merenda sana ai pericoli del fumo. Sui banchi si impara anche questo. Lo dicono i risultati del progetto "Conàviviamo - Cittadinanza e costituzione nella scuola primaria", realizzato da Children in Crisis Italy Onlus in collaborazione con la Asl in otto elementari della citta'. Il percorso, che si basa su giochi e narrazioni, punta a insegnare ai bambini i comportamenti alimentari piu' sani e guidarli verso uno stile di vita corretto nel rispetto della salute e dell'ambiente. I risultati sono incoraggianti: se l'anno scorso solo il 23% degli alunni era in grado di distinguere gli alimenti per una merenda sana, dopo il corso la percentuale e' salita al 77%, mentre e' piu' che raddoppiata la consapevolezza dei danni connessi al fumo (dal 31% al 69%). L'educazione alimentare sta divendo a Milano e nel nostro paese un problema sempre piu' pressante: a dirlo sono i dati secondo cui in citta' 13 bambini su 100 tra gli 8 e i 10 anni sono obesi - contro il dato nazionale di un bambino sui 4 - e dove la prima sigaretta viene fumata tra i 10 e gli 11 anni.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
CARIE E PLACCA, NE SOFFRONO ANCHE PRIMA
DEI 6 ANNI IL 76% DEI PICCOLI IN ETÀ PRESCOLARE
NON È MAI STATO DAL DENTISTA
Una corretta igiene orale dovrebbe diventare un'abitudine quotidiana sin da piccoli.
In realta' sono tanti i bambini al di sotto dei 6 anni, circa un milione e mezzo, che devono fare i conti con problemi come carie e placca. Eppure il 76% dei piccoli in eta' prescolare non e' mai stato dal dentista. I dati sono emersi nell'ambito del Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche che i e' tenuto a Firenze ed a Siena dal 14 al 16 aprile. I bambini non conoscono l'importanza della pulizia dei denti, in particolare dopo i pasti. Spesso l'igiene orale viene trascurata sia a casa che a scuola. Nel primo caso, come illustrato da uno studio presentato durante il Congresso, la meta' dei genitori crede sia sufficiente che i figli lavino i denti solo una volta al giorno e sostituiscono lo spazzolino ogni tre o quattro mesi. Per quanto riguarda la scuola, bisogna fare i conti con le raccomandazioni che vietano ai bambini di portare con se' prodotti per l'igiene personale, per scongiurare i rischi di trasmissione di malattie o infezioni tramite lo scambio di tali prodotti. Di conseguenza, dovrebbero essere forniti degli spazzolini da denti monouso, cosa che a quanto pare non accade e che dunque impedisce ai bambini di procedere ad una regolare igiene orale dopo i pasti.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
L'INFANZIA DIFFICILE TOGLIE IL RESPIRO DA
GRANDI A SOSTENERLO UNO STUDIO CONDOTTO
DAL SAN RAFFAELE DI MILANO E CNR
Le difficolta' vissute nell'infanzia possono causare dei problemi a livello della respirazione. A sostenerlo e' uno studio condotto dai ricercatori dell'Universita' San Raffaele di Milano e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) i quali hanno indagato i meccanismi della fisiologia respiratoria di giovani individui, sia nell'uomo che negli animali, che hanno sperimentato difficolta', ad esempio un precoce distacco dai genitori. In particolare tali soggetti mostrano una maggiore sensibilita' agli stimoli soffocatori, manifestando delle risposte respiratorie esagerate, ad esempio, in presenza di aria caratterizzata da un lieve aumento di anidride carbonica. In questi casi a subire delle modifiche sono i segnali genetici alla base della risposta respiratoria, che in pratica si moltiplicano. I ricercatori hanno inoltre sottolineato l'importanza dell'eta' in cui avviene l'esperienza dolorosa: chi sperimenta delle avversita' durante l'infanzia, e' candidato ad essere colpito da un'alterazione respiratoria che resta stabile almeno nella prima parte dell'eta' adulta. Si tratta di risultati molto importanti se considerati dal punto di vista della comprensione dei meccanismi fisiologici alla base dell'ansia da separazione in eta' pediatrica, che spesso espone al rischio di attacchi di panico nell'eta' adulta.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011