sabato 21 maggio 2016


SAVE THE CHILDREN: 48% BAMBINI
NON LEGGE LIBRI IL 55% MAI STATO
IN UN MUSEO, 46% NON FA SPORT
I giovani italiani, nell'ultimo anno, hanno letto poco, hanno svolto poca attivita' fisica, non sono andati ad un museo. Cosi' Save The Children dal rapporto 'Liberare i bambini dalla poverta' educativa: a che punto siamo?' e dal relativo indice di poverta' educativa (Ipe) regionale, presentato a Roma nei giorni scorsi. Oltre al percorso scolastico, uno degli elementi fondamentali per contrastare la poverta' educativa e' determinato dal contesto di vita al di fuori delle mura scolastiche: andare a teatro o ad un concerto, visitare musei, siti archeologici o monumenti, svolgere regolarmente attivita' sportive, leggere libri o utilizzare internet, sono tutti fondamentali indicatori dell'opportunita' o della privazione educativa. In Italia, ben il 64% dei minori, nell'ultimo anno, non ha svolto quattro tra le sette attivita' sopra richiamate. Il 17% ne ha svolta soltanto una, mentre l'11% non ne ha svolta nessuna. Il 48% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro, se non quelli scolastici, nell'anno precedente, il 69% non ha visitato un sito archeologico e il 55% un museo, il 46% non ha svolto alcuna attivita' sportiva. Se nel Sud e nelle Isole la privazione culturale e ricreativa e' piu' marcata, arrivando all'84% della Campania, nelle regioni del Nord riguarda comunque circa la meta' dei minori considerati, dove solo le province di Trento e Bolzano scendono al di sotto di questa soglia (rispettivamente 49% e 41%).
 Notiziario  Minori, 21 maggio 2016

venerdì 6 maggio 2016


BINETTI: BENE UNA CONFERENZA
SU FAMIGLIA "SI PARTE DAL PRESUPPOSTO
 CHE E' IL NUCLEO DELLA SOCIETA'"
"Questa e' davvero una buona notizia: al Question time il ministro della Famiglia, Enrico Costa, ha detto di voler promuovere quanto prima la terza conferenza nazionale della famiglia, partendo dalla convinzione che la famiglia e' il nucleo fondamentale e naturale della societa'. Bene, se non fosse che sta per arrivare in aula la legge sulle unioni civili in cui il riferimento al fondamento naturale della famiglia appare quanto meno ambiguo, soprattutto se si prende in considerazione l'aspetto della genitorialita'.
Ottimo, quindi, il ministro Costa, la cui lunga esperienza come viceministro alla Giustizia, dovrebbe permettergli di mettere a fuoco con chiarezza tutti i termini del problema". Lo afferma l'onorevole di Area popolare (Ncd-Udc)Paola Binetti che continua: "Intanto assistiamo al piccolo giallo della mozione del Pd sull'utero in affitto, che almeno per ora risulta non pervenuta, per cui dopo la discussione generale sul tema la votazione e' stata differita ad un termine ancora non noto. Ma per tutti noi di Area popolare non si tratta di una questione irrilevante. La tutela dei minori e' al centro della nostra riflessione sulla famiglia e il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre e' un punto su cui la nostra battaglia politica non intende fare passi indietro.
Se e' vero che biologicamente le cose non sono cambiate e servono oggi come ieri due gameti diversi e una donna disposta ad accogliere la vita nascente di un figlio, non si capisce perche' non si debba tener conto delle stesse esigenze sul piano psicologico ed affettivo. Un bambino ha diritto ad un padre e ad una madre e questo diritto non e' paragonabile alla forza del desiderio con cui una coppia omosessuale puo' volere un bambino. Per noi e' fondamentale distinguere con chiarezza i diritti di coppia e la loro relazione di adulti consenzienti, da quelli dell'asse genitoriale su cui si innestano i diritti dei bambini, a cui nessuno chiede nessun tipo di consenso, e che risulterebbero defraudati da soluzioni diverse da quelle a cui si deve essere riferito il ministro Costa parlando di fondamento naturale", conclude Binetti.
 Notiziario Minori 6 maggio 2016

ESSERE MADRI OGGI, IL CONVEGNO DI
CAMMINO. RUO: RILEGGERE GIURISPRUDENZA
 PER TUTELARE AREE ESCLUSE
Maria, cantata da Dante come "Vergine, madre figlia del tuo figlio", i personaggi femminili del film "La dernie're leçon" di Pascale Pouzadoux, Ada, protagonista della pellicola di Nanni Moretti "Mia madre" e poi Anna Fierling, la "Madre coraggio" di Bertolt Brecht. "Parliamo di madri: Positivita', criticita' e nuove frontiere del diritto" e' il titolo del convegno in cui, attraverso questa carrellata tra i personaggi del cinema e della letteratura, Maria Giovanna Ruo, presidente della Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minori (CamMino), ha cercato di restituire all'uditorio la complessita' del ruolo materno.
"Rileggere la giurisprudenza per tutelare aree ad oggi non tutelate", ha spiegato Ruo all'agenzia Dire, e' l'ambizione dell'incontro svoltosi alla Corte d'appello di Roma. L'iniziativa si iscrive nell'ambito di un ciclo di conferenze organizzato da CamMino e intitolato "Genitori, figli, relazioni familiari oggi". Gli avvocati per la famiglia e i minori si trovano ad affrontare costantemente "un sistema obsoleto confezionato su un modello di societa' oggi non piu' reale se non marginalmente" spiega ancora Ruo. Tra i temi dell'evento, quello delle madri "che non ci sono", ovvero delle madri surrogate, ma anche di quelle che non vogliono o non possono riconoscere i propri figli, per tutelare le quali la legge italiana dovrebbe fare di piu', come sottolineato anche dalla Corte europea dei Diritti dell'uomo.
All'incontro si e' trattato anche l'argomento della violenza domestica per punire la quale, secondo la legale Maria Minotti, "la nostra legislazione dovrebbe dotarsi di misure specifiche", come hanno fatto gia' diversi paesi tra cui anche Cina e Arabia Saudita. Tra avvocati, magistrati, assistenti sociali e studenti, circa 260 ascoltatrici e qualche ascoltatore hanno partecipato alla conferenza. I prossimi convegni, a partire da novembre, affronteranno anche i temi dell'omogenitorialita' e quelli legati al ruolo di figli e nonni.
 Notiziario Minori, 6 maggio 2016