sabato 27 novembre 2010

STUDIO E LAVORO, SACCONI AI GIOVANI:
'SCELTE RAGIONATE' GUARDARE IL MONDO
DEL LAVORO QUANDO SI SCEGLIE IL CORSO DI STUDI
Guardare con attenzione e concretezza alle esigenze del mondo del lavoro quando si sceglie il corso di studi: e' una pratica poco usata dai giovani italiani, che si trovano spesso con in mano un titolo poco vendibile e con poche garanzie, mentre ci sono posti in alcuni settori che restano vacanti. Per fermare questo circolo vizioso e' necessario promuovere scelte ragionate, mettere in vetrina le opportunita' e favorire l'incontro tra scuola e lavoro. È questo l'obiettivo di Job&Orienta, la mostra-convegno nazionale che si e' aperta in Fiera a Verona e che durera' fino a domani. Ospite d'eccezione, per l'apertura, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, in collegamento video: "In Italia piu' di un terzo dei giovani sceglie il liceo in contrasto col mercato del lavoro che chiede competenze tecniche".
Sacconi registra un "disallineamento tra le richieste e la disponibilita' nel mercato del lavoro, a causa soprattutto delle debolezze dei percorsi educativi e formativi". Il problema e' che "si punta troppo poco a un orientamento serio: sulla scelta dei licei, ad esempio, pesa ancora troppo la convenzione sociale.
Inoltre, i ragazzi e le famiglie hanno scarse conoscenze rispetto alle professionalita' piu' richieste". L'esigenza di maggiore informazione potra' trovare risposta nell'ipotizzato aggiornamento trimestrale (oggi annuale) dei dati del Rapporto Excelsior di Unioncamere, annunciato dal ministro. Domani mattina sara' presentata un'elaborazione dei dati, realizzata appositamente per l'evento veronese, per dar modo al pubblico di conoscere quali siano i titoli di studio (diplomi e lauree) piu' spendibili nel mercato del lavoro a partire dalle figure professionali piu' difficilmente reperibili.
Ma secondo il ministro non basta investire sulla scuola: bisogna incentivare l'incontro con il lavoro "eliminando percorsi inutilmente lunghi che non danno robuste competenze e favorendo un maggior dialogo tra i due sistemi". E per frenare l'abbandono scolastico Sacconi chiede di valorizzare la possibilita' dell'apprendistato "offrendo ai ragazzi gia' dai 15 anni, come dice la recente legge varata dal Parlamento, la possibilita' di un contratto di apprendistato particolare a forte contenuto formativo". Uno strumento, quello dell'apprendistato, spendibile anche nell'alta formazione. Il ricco programma di Job&Oreinta, con dimostrazioni, presentazioni di dati, incontri faccia a faccia tra candidati e aziende e con i seminari a cura di esperti e' reperibile nel sito
Notiziario Minori, 27 novembre 2010
"O BEVI O GUIDI": IN MACCHINA SENZA ALCOL
AL VIA LA SECONDA CAMPAGNA 
DI SENSIBILIZZAZIONE ASSOBIRRA-UNASCA
Nel nostro Paese ogni anno quasi 6.000 incidenti hanno come unica causa l'abuso di alcol e almeno un incidente su 3 avrebbe tra le cause scatenanti proprio l'assunzione di alcolici. In quest'ottica si inseriscono le nuove norme introdotte dal Codice della strada nel 2010, che hanno stabilito l'obbligo di guida "a tasso alcolemico zero" per i conducenti professionali, i neo-patentati con meno di 3 anni di esperienza e i giovani inferiori a 21 anni: un provvedimento che si stima possa interessare oltre 3,5 milioni di italiani.
Le nuove norme sposano appieno la filosofia della campagna "O bevi O guidi", che gia' nel 2009 nasceva con l'intento di sensibilizzare i guidatori - e in particolare i piu' giovani - a rinunciare del tutto all'alcol quando ci si mette alla guida.
In appena 6 mesi sono stati raggiunti e sensibilizzati oltre 200 mila neopatentati: ovvero il 40% di quanti hanno preso la patente in quel periodo. E la speranza e' che anche questa iniziativa abbia contribuito a un incoraggiante risultato documentato dai dati della Polizia stradale: nei primi 10 mesi del 2010, le contravvenzioni per guida sotto l'influenza dell'alcol sono diminuite, del -9,8%.
La campagna "O bevi O guidi", dunque, torna con una seconda edizione, presentata a Roma. Dopo aver contribuito all'inserimento nei quiz d'esame dal 3 gennaio 2011 di alcune domande dedicate al tema alcol e guida, l'iniziativa firmata AssoBirra (Associazione degli industriali della birra e del malto) e Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi consulenza automobilistica), quest'anno si svolgera' in 3.000 autoscuole e anche nei piu' rappresentativi atenei italiani.
Il suo messaggio di responsabilita', cosi', si rivolge oggi anche ai giovani che hanno preso la patente da meno di tre anni e che sono interessati dal provvedimento della guida a "tasso alcolemico zero".
Secondo una ricerca Makno-AssoBirra condotta quest'anno su un campione di 1.500 maggiorenni rappresentativi della popolazione italiana, 13 milioni di guidatori, piu' di uno su 3 afferma di stare attento a quanto beve, ma senza rinunciare del tutto all'alcol prima di mettersi alla guida.
"Rimanere al di sotto del limite di legge- dichiara Piero Perron, presidente di AssoBirra- non vuol dire essere esenti da rischi, tanto che gli studi scientifici in materia dimostrano che, anche assumendo un quantitativo di alcol inferiore al limite legale di 0,5 g/l, il rischio di incidente aumenta comunque del 40% rispetto a quando si guida da sobri. Secondo AssoBirra l'unico modo efficace di eliminare il rischio per la propria incolumita' e' quello di non bere prima di mettersi alla guida".
La seconda edizione di "O bevi o guidi", da gennaio a marzo 2011, coinvolgera' 9 tra gli atenei piu' rappresentativi distribuiti dal Nord al Sud Italia (mentre da gennaio a giugno 2011 saranno organizzati nelle autoscuole dei moduli formativi sugli effetti dell'alcol e sulle nuove regole previste dal codice della strada).
Gli atenei coinvolti saranno quelli di di Torino, La Sapienza di Roma, l'Universita' degli studi Perugia, la Federico II di Napoli, l'Universita' degli Studi di Firenze, l'Universita' Aldo Moro di Bari, l'Universita' degli studi di Palermo e quella di Padova, l'Universita' degli studi di Bergamo diventeranno, per qualche giorno, una scuola guida all'aria aperta, con addetti Unasca che spiegheranno ai neo-patentati le novita' del nuovo Codice della strada.
Inoltre, verranno consegnati 10.000 alcol-test per l'auto-misurazione del grado alcolemico nel sangue, uno strumento semplice da usare ma anche indispensabile a garantire la totale assenza di alcol prima della guida e 20.000 leaflet che lanciano il messaggio della campagna.
Notiziario Minori, 27 novembre 2010
REGALI DI NATALE 2010: 
LE TRE "S" PER NON SBAGLIARE
SICURI, SELEZIONATI, SOSTENIBILI:
LE DRITTE DEL BAMBINO GESU'
A un mese dal Natale scatta puntuale la corsa all'acquisto dei regali piu' accattivanti per i piccoli e, a proposito di giochi e giocattoli, le festivita' 2010 portano con se' un dato significativo: nel periodo compreso tra il 15 novembre 2009 e il 7 gennaio 2010 al Pronto Soccorso dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma sono stati registrati 6.616 accessi totali con una flessione di ben il 22,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dato che indica una sensibile diminuzione del numero degli incidenti avvenuti tra le pareti di casa, in larga parte legati a momenti di gioco. Ma se la percentuale da' la misura di una crescente attenzione da parte dei genitori, anche nella scelta dei giochi piu' adatti ai loro bambini e dell'efficacia delle campagne di prevenzione intraprese sul tema, deve tuttavia essere interpretata come un punto di partenza e non di arrivo per una sempre maggiore attenzione sul fronte sicurezza. Secondo il monitoraggio del Dipartimento di emergenza e accettazione del Bambino Gesu' - osservatorio privilegiato dei rischi piu' comuni per la salute dei bambini e degli adolescenti
- gli incidenti domestici rappresentano ancora il 4,2% del totale degli accessi (277 su 6.616). Rientrano in questa casistica le ferite causate da giocattoli ridotti in pezzi, i traumi dovuti a giochi appuntiti o taglienti, le cadute, sovente in casa, da pattini o skate, gli infortuni generati dai trasformatori di trenini e piste elettriche o piu' in generale da congegni elettronici, l'ingestione o l'inalazione (nel naso e nelle vie respiratorie) di piccoli oggetti come gli occhi dei pupazzi o le pile. Piuttosto frequente anche la presenza di corpi estranei nel condotto uditivo.
A questo tipo di insidie sono esposti soprattutto i piu' piccoli, bimbi da 1 a 3 anni che ancora non hanno sviluppato appieno il concetto di pericolo.
Pertanto, tenere alta la guardia nell'individuazione del giocattolo ad hoc resta un imperativo: scelte fatte con leggerezza, cedendo alle richieste dei propri figli tentati dal personaggio del momento o dalle proposte che si moltiplicano durante le festivita' natalizie, possono infatti rappresentare un serio pericolo per l'incolumita' del bambino. Proprio per accompagnare i genitori verso una scelta sicura e consapevole dei giocattoli da mettere sotto l'albero, gli esperti dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' hanno raccolto i consigli utili in due vademecum: "tutelare l'incolumita' fisica del bambino" e "doni a misura di bambino", disponibili online sul portale www.ospedalebambinogesu.it. Tra le indicazioni per un acquisto in piena sicurezza: fare attenzione alla presenza dei marchi di qualita' e conformita' alle norme, specie sui prodotti meccanici o elettrici, evitare giocattoli che rompendosi possono creare schegge acuminate o taglienti e oggetti con parti che staccandosi possono essere inalate o ingerite. Inoltre, fare attenzione ai materiali che possono essere colorati con sostanze tossiche. Nel quadro del "regalo-perfetto" che vada incontro all'esigenza di sicurezza del genitore e alle disponibilita' economiche, senza pero' trascurare i desideri del bambino, non potevano mancare anche le indicazioni degli psicologi del Bambino Gesu'.
Considerare l'eta' di chi lo riceve, non lasciarsi condizionare dagli schemi convenzionali della divisione tra bambini e bambine, non lasciarsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicita', ma soprattutto tenere sempre a mente che non e' certo il peso economico del dono che fa la felicita', ma la condivisione del gioco che porta il bambino ad imparare a non accumulare giocattoli senza dar loro alcun valore.
Scartare il regalo insieme ai propri figli puo' essere infine, ma non per ordine di importanza, un'occasione di educazione al rispetto dell'ambiente, cominciando - ad esempio - dal corretto smaltimento degli involucri, in genere molto voluminosi, e divertendosi insieme a riconoscere e a separare i diversi materiali per poi gettarli negli appositi contenitori.
Notiziario Minori, 27 novembre 2010
CARENZA DI FERRO, L'ALTERAZIONE 
PIÙ DIFFUSA NEL MONDO INTERESSA
I BAMBINI AL DI SOTTO DEI TRE ANNI
La carenza di ferro e' l'alterazione nutritiva piu' diffusa nel mondo e interessa principalmente i bambini al di sotto di 3 anni di eta', che nel 15% dei casi non assumo abbastanza ferro con la dieta. La rivista 'Pediatrics' ha recentemente pubblicato le raccomandazioni da seguire per contrastare la carenza di ferro nei bambini, che interessa anche i piccoli dei Paesi industrializzati e puo' avere ripercussioni importanti sulla loro salute.
"Conosciamo bene gli effetti irreversibili a lungo termine che tale carenza puo' avere sullo sviluppo cognitivo e comportamentale dei bambini. È di importanza cruciale per la loro salute che si migliorino i livelli di a partire dall'infanzia ", spiega Frank Greer, membro dell'American Academy of Pediatrics.
Nel loro report presentato alla National Conference & Exhibition di San Francisco, Greer e i colleghi sottolineano come sia necessario garantire nei bambini il fabbisogno di ferro con una dieta adeguata che includa carne rossa, legumi, frutta, verdura e cereali fortificati. Oltre al ferro, e' importante che i piccoli assumano anche molta vitamina C, che ne favorisce l'assorbimento da parte dell'organismo.
Ai bambini che non manifestano problemi nel mangiare cibi solidi dai 6 mesi a un anno di eta', i ricercatori raccomandano di far mangiare carne rossa e verdure ricche di ferro, in modo da poter soddisfare il loro fabbisogno giornaliero di 11 mg di ferro.
Questo si riduce a 7 mg al giorno tra 1 e 3 anni di eta', periodo in cui i piccoli devono comunque nutrirsi di alimenti appropriati, con la possibilita' di utilizzare supplementi vitaminici sotto controllo del pediatra. Per le mamme che allattano il piccolo oltre i 4 mesi, il consiglio e' quello di far assumere loro 1 mg di in supplementi al giorno, in modo da compensare l'eventuale carenza fino a che il piccolo non comincia a nutrirsi di alimenti solidi. Fino ai 4 mesi di vita, invece, il latte materno e' sufficiente a garantire al piccolo l'assunzione adeguata di questo minerale.

Notiziario Minori, 27 novembre 2010
BAMBINI: SE PIANGONO MAMMA SI SVEGLIA PIU' DI PAPA'
UNIVERSITA'DEL MICHIGAN STUDIA INTERRUZIONI NOTTURNE DEI BIMBI
Al richiamo del piccolo di casa le mamme si svegliano due volte e mezzo piu' dei papa'. La notizia arriva da uno studio della University of Michigan in attesa di pubblicazione sulla rivista Social Forces.
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da circa 20.000 genitori sui loro orari lavorativi dal 2003 al 2007: nelle coppie in cui lavorano entrambi i partner con un bambino di eta' inferiore a un anno, il 32% delle donne ha riferito di prendersi cura del bimbo anche di notte rispetto all'11% degli uomini.Le interruzioni notturne diminuiscono con l'eta' del bambino: 10% delle mamme contro 2% dei padri per i bambini da 1a 2 anni, fino ad arrivare al 3% delle madri lavoratrici e all'1% dei padri per i bambini dai 3 ai 5 anni. "Quello che e' davvero sorprendente - dichiarano i ricercatori - e' che questa differenza di genere permane anche dopo l'aggiustamento per livelli di occupazione, status, reddito e istruzione".
Notiziario Minori, 27 novembre 2010
ONE TREE FOR CHILD', UN ALBERO PER OGNI NEONATO
INIZIATIVA FORUM GIOVANI-ANCI
PER RIFORESTAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Un albero per ogni bimbo, per salvare il nostro pianeta dalla deforestazione e dal surriscaldamento globale. L'ambiziosa iniziativa 'One tree per child', lanciata nel dicembre dello scorso anno in occasione della Cop15 di Copenhagen, e' una campagna internazionale del Forum internazionale dei giovani che si propone, con la collaborazione dell'Anci ed il patrocinio del ministero dell'Ambiente, di sensibilizzare gli enti locali affinche' applichino una normativa gia' esistente in Italia, la legge 'Rutelli' 113/92, che impone ad ogni Comune la piantumazione di un albero per ogni bambino registrato all'anagrafe, ma che, a parte alcune virtuose realta', raramente viene applicata.
L'idea del Forum, promossa e ribadita in un incontro nella sede dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani, e' quella di riuscire a far applicare la legge nel nostro Paese, per poi esportarla, sotto forma di direttiva, in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, tramite l'appello alla raccolta di un milione di firme di cittadini Ue. Dall'inizio del ventesimo secolo e' andato distrutto, a causa dell'edizione del suolo e dello sfruttamento umano, piu' del 50% dell'estensione originale delle foreste pluviali, e ogni anno nel mondo si perdono oltre 13 milioni di ettari di foresta - piu' di 25 ettari al minuto, praticamente un campo di calcio al secondo - con gravi ripercussioni per l'uomo e l'ambiente.
La soluzione proposta dall'associazione e' semplice: per ogni bambino si dovra' piantare un albero che sara' si' demaniale, ma formalmente ed individualmente intitolato ai neonati e di cui sara' garantita la tracciabilita'. Ai genitori, o magari ai nonni, il compito, assieme al proprio pargolo, di prendersene cura.
'One tree one child' partira' da Nettuno, il Comune sopra i 50mila abitanti con il sindaco piu' giovane d'Italia, e il primo albero, su proposta diretta del Forum, sara' piantato in onore di Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica da poco venuto a mancare.
Questa iniziativa, spiega Rafi Korn, portavoce della campagna per conto del Forum, si pone "due obiettivi generali:
sensibilizzare le istituzioni e avviare la campagna. Prevediamo azioni a livello locale, affinche' sposino l'iniziativa, e a livello europeo, in modo che tramite una direttiva si impegnino a fare lo stesso tutti i Paesi membri". Da far suo, evidenzia Andrea Di Sorte, presidente della Consulta nazionale Anci Giovane, "l'Associazione attivera' la propria rete di amministratore per sensibilizzare tutti i Municipi sull'iniziativa. In particolare noi, come Anci Giovane - la struttura Anci che riunisce gli amministratori locali under 35 - non possiamo non esprimere soddisfazione per il fatto che la campagna parta proprio dai giovani, ovvero da coloro che piu' hanno a cuore le tematiche ambientale".
Notiziario Minori, 27 novembre 2010