venerdì 23 dicembre 2011

MOIGE: ECCO IL DECALOGO PER PASSARE
NATALE IN SICUREZZA DAI VIAGGI ALLA 
TV, I CONSIGLI ALLE FAMIGLIE
Il Natale e' un'occasione importante per passare insieme alla famiglia alcuni giorni di svago e riposo: per aiutare a trascorrere al meglio questo particolare periodo dell'anno, il Moige, Movimento genitori, fornisce alle famiglie dei consigli. In questi giorni l'allerta esodo e' nota a tutti: per questo motivo occorre rispettare alcune semplici regole che aiuteranno i viaggiatori.
Per partire in sicurezza e' assolutamente necessario informarsi sulle condizioni della viabilita' e del trasporto ferroviario e aereo: e' bene, quindi, consultare i siti della Protezione Civile (www.protezionecivile.it), di Autostrade per l'Italia (www.autostrade.it), di Trenitalia (www.ferroviedellostato.it) e degli aeroporti principali delle varie citta'. Vi ricordiamo, inoltre, il call center viabilita' di Autostrade per l'Italia 840.04.21.21 con scatto unico alla risposta, il numero del CCISS traffico e viabilita' (tempo reale) 1518 e il numero del soccorso stradale Aci 803.116.
QUANDO PARTIRE - La scelta di giorno e ora e' importante: e' meglio evitare di partire nei giorni e negli orari di punta per non rischiare di allungare ulteriormente il viaggio, che per i bambini e' sempre troppo lungo. In questi giorni di emergenza dovuta alle possibili cattive condizioni climatiche e' opportuno consultare il sito della Protezione Civile e prestare attenzione a ogni comunicazione data dagli organi competenti, al fine di evitare disagi e pericoli, soprattutto se si e' in viaggio con i bambini. È importante, inoltre, rispettare tutte le norme di sicurezza previste dal codice stradale: se gli adulti devono prestare la massima attenzione al rispetto delle distanze di sicurezza e ai limiti di velocita', ad esempio, i bambini devono essere consapevoli dell'importanza di stare seduti sui loro seggiolini e di tenere sempre le cinture di sicurezza allacciate.
Inoltre, fino ai 12 anni e' bene che viaggino sui sedili posteriori! Da non dimenticare, inoltre, la classica "valigetta del pronto soccorso": e' bene che ogni famiglia si ricordi di metterla in valigia e, se andate all'estero, cercate di informarvi prima sulle modalita' per usufruire dell'assistenza sanitaria.
COSA FARE DURANTE IL VIAGGIO - Le cose che si possono fare insieme sono tante: raccontare fiabe a turno oppure ascoltarle grazie ai CD; cantare insieme, raccontarsi barzellette, sfidarsi su chi riconosce le sigle o i modelli delle auto.Quando nonostante giochi, canzoni e intrattenimenti vari i ragazzi iniziano a essere un po' insofferenti e' bene prepararsi a una sosta. Spezzare il viaggio facendo far loro merenda, sgranchirsi le gambe e distrarsi un po' sara' sicuramente utile. Una sosta puo' essere utile anche per i bambini che soffrono il mal d'auto e che per tale motivo vanno seguiti con maggiore attenzione.
IN MONTAGNA - La montagna e' la destinazione preferita per le vacanze natalizie, E' necessario pero' seguire alcune accortezze.
Se si e' appassionati di sci, e' importante far seguire ai piu' piccoli delle lezioni e spiegare ai bambini un po' piu' grandicelli che si deve sciare in condizioni di sicurezza, con l'attrezzatura necessaria e senza compiere gesti spericolati, specialmente quando si e' alle prime armi. Assolutamente da evitare il fuori pista. Attenzione, inoltre, a essere sufficientemente coperti per il freddo NON BANDITE LA NOIA - Le giornate dei ragazzi non devono sempre essere organizzate minuto per minuto con le piu' svariate attivita': lasciate ai vostri figli dei momenti in cui siano liberi di scegliere cosa fare INTERNET E VIDEOGAMEa' MA CON MISURA- Il freddo puo' spingere i ragazzi a voler rimanere in casa e questo potrebbe portarli a utilizzare piu' frequentemente Internet: e' importante educare i nostri figli a un uso corretto e consapevole di questo mezzo, ricordandosi sempre di predisporre un filtro di protezione per minori. Il consiglio vale anche per i videogiochi.
TV SPENTA E TANTI LIBRI- Provate a tenere la televisione spenta il piu' possibile o, comunque, stabilite con i vostri figli degli orari e dei programmi ben precisi da vedere. La lettura puo' diventare un ottimo passatempo per il Natale.
TUTTI AL CINEMA MAa' - Natale e' il periodo in cui proliferano i film dedicati ai bambini, con numerosi cartoni animati e moltissime pellicole adatte a tutta la famiglia. Attenzione pero': alcuni film vanno accuratamente evitati, soprattutto dai bambini, come nel caso dei famosi "cinepanettoni".
CITTÀ VIVA - Per Natale tutte le citta' offrono un cartellone ricco di eventi comprensivi di mostre, concerti, spettacoli e tanto altro pensati soprattutto per i piu' piccoli. Non dimenticando le nostre tradizioni, un ultimo suggerimento:
ovunque siate avrete senz'altro la possibilita' di visitare meravigliosi presepi, espressione particolarmente legata alla tradizione italiana, all'arte e all'artigianato popolare.
ORGANIZZARE I COMPITI PER LE VACANZE- Sarebbe utile creare (e rispettare) una piccola tabella di marcia per la graduale esecuzione dei compiti in modo da non arrivare a pochi giorni dall'inizio della scuola con un carico ulteriore di tensione e malumore. Poche pagine al giorno saranno sufficienti per diluire il carico di lavoro.
ATTENZIONE AL SONNO - Un ultimo consiglio valido sia per chi e' in viaggio che per chi rimane nella propria citta': senza troppa rigidita', mantenete un minimo di orari per il sonno.
Notiziario Minori 23 dicembre 2011

martedì 20 dicembre 2011

MOIGE E INTERNET: POCHI CONOSCONO 
IMPOSTAZIONI PRIVACY SOLO 8 GENITORI
SU 100 UTILIZZANO IL PARENTAL CONTROL
Un plebiscito tra i giovanissimi per il social network piu' famoso, Facebook; il contrario, invece, se si tratta di conoscere le impostazioni per la privacy. È quanto fa sapere il Moige, che ha diffuso i risultati di una indagine condotta da Swg. Si conclude in Campania il tour di 'Per un web sicuro', progetto promosso da Moige - movimento genitori, in collaborazione con Trend Micro, Cisco e Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il patrocinio di Anp - Associazione Nazionale dirigenti e alte professionalita' della scuola, con l'obiettivo di sensibilizzare ragazzi, genitori e insegnanti su un uso corretto e responsabile della rete. Dalla ricerca, condotta , al fine di comprendere il grado di consapevolezza dei genitori rispetto alla fruizione di media da parte dei minori, e' emerso che 7 minori su 10 (70%) navigano in rete quotidianamente. La fruizione di internet da parte dei minori, secondo i loro genitori, e' pari mediamente a 52 minuti al giorno, tempo che naturalmente aumenta con il crescere dell'eta', passando da poco piu' di mezz'ora al giorno tra 6 e 7 anni a circa 1 ora e 30 minuti tra 10 e 13 anni. Il divertimento e la conoscenza sono le motivazioni principali che appassionano i ragazzi al web: giocare (44%) e' l'attivita' preferita dai giovani internauti, seguita dalla possibilita' di reperire informazioni utili per lo studio (40%). Per i figli piu' grandi la rete diventa, invece, prevalentemente uno strumento di socializzazione: il 58% dei genitori di bambini dai 12 ai 13 anni sostiene che i figli visitano solitamente i siti dei social network e dei motori di ricerca. I Social Network sono, infatti, molto apprezzati, come dimostra anche l'indagine condotta da A&F Research con focus group di genitori commissionata da Moige - movimento genitori e Trend Micro: l'82,9% nella fascia tra 15 e 16 anni, e il 74,3% in quella 11-14. Anche un 20% dei piu' piccoli non e' indifferente.
Notiziario Minori, 20 dicembre 2011
UNA FAVOLA DI SPERANZA PER I BAMBINI AUTISTICI
"IL CANTO DI ARIO", UNA STORIA VERA
"Il canto di Ario" e'unafavola che parla di accoglienza senza paure del disabile e dellasperanza di costruire un futuro possibile anche per chi e' autistico. Il libro racconta la storia vera di un bambino nato con la sindrome autistica, chetrova il suo modo di mettersi in contatto con il mondo attraverso lasua capacita'di mandare a memoria le canzoni ascoltate alla radio anche una sola volta."La storia di Ario e' quella di un dono che viene da lontano, un dono che viene da una nuvola di silenzio- si legge sulla quarta dicopertina- E' una storia che coinvolge e commuove perche' parla della speranza. Una storia dove la musica ci permette di essere piu' forti e dove l'amore, alla fine, batte tutte le differenze".
La favola,presentata nei giorni scorsi nell'affascinante contesto del Museo internazionale delle marionette 'Antonio Pasqualino' di Palermo, vuole contribuire infatti a promuovere l'accoglienza del disabile tra i bambini delle scuole primarie.
Il libro nasce da una esperienza professionale del professor Mauro Li Vigni, che durante i suoi anni di lavoro, in qualita' di dirigente scolastico di una scuola primaria, ha stabilito profondi contatti professionali prima e di amicizia poi con i membri del Comitato "L'autismo parla" a cui e' dedicato il libro.
La storia raccontata vuole anche essere, nelle intenzioni dell'autore, un messaggio di speranza per tutte quelle famiglie che si trovano nella difficile fase iniziale della scopertadel disturbo autistico di un proprio figlio.
Il tema dell'integrazione della diversita' e' solo uno di quelli trattati nel racconto che si contraddistingue anche per il riferimento al potere della musica come strumento di contatto tra bambini autistici e mondo esterno. Nel racconto ci sono personaggi diversi che ruotano intorno ad Ario ma tra tutti spiccano i bambini stessi, suoi compagni di classe, contenti di essere coinvolti in un progetto cosi' importante di recupero delle relazioni con il loro compagno che vive la sua vita isolato in un angolo della stanza.Il libro vuole essere anche un modo per esplorare e far riflettere i piu' piccoli sulla diversita' e i modi di dialogo possibili con chi e' portatore di un linguaggio diverso dal nostro. Il linguaggio usato nel racconto e' quello adatto ai bambini che frequentano la scuola primaria privo, cioe', di termini scientifici ma denso di riferimenti ai comportamenti quotidiani, alla vita vissuta realmente, con le sue difficolta', da un coetaneo con caratteristiche diverse. Il testo e' accompagnato dalle colorate illustrazioni di Giuseppa La Barbera, zia di un bambino artistico,che sottolineano i momenti salienti del racconto.
"Il libro e' stato chiuso nel cassetto per un anno in attesa che arrivassero le illustrazioni che meglio potessero interpretare il racconto - afferma Mauro Li Vigni. I messaggi del racconto sono molteplici: l'avvicinamento dei bambini al 'diverso' da loro, la sua accoglienza, la sua valorizzazione e il rispetto di situazioni lontane dalle abitudini quotidiane dei bambini. Il personaggio centrale della storia, Lello Mangiante, riesce, attraverso la musica, a fare diventare Ario il protagonista di un mondo da cui lui stesso si esclude. Questa favola cerca anche di allontanare la paura dell'ignoto che ci impedisce di andare oltre le barriere- continua l'autore- Nella storia di Ario c'e', infatti, il desiderio di andare avantidi fronte a cio' che non conosciamo superando la paura del 'diverso'". "Per noi e' molto importante piu' che entrare nelle librerie riuscire ad entrare nelle scuole- prosegue Mauro Li Vigni- A tale scopo gireremo le scuole primarie di Palermo con l'intento di presentarlo e farlo conoscere agli insegnanti e ai bambini. Il 40% del ricavato della vendita verra' devoluto all'associazione 'L'autismo parla' a cui il libro e' dedicato".
"Credo che il potere delle parole di questa favola sia straordinario- dice Rosi Pennino, presidente del comitato "L'autismo Parla- Questa favola offre a tutti, piccoli, e grandi la possibilita' di non avere paura della disabilita'. Una favola che parla di sogni infranti, di disperazione, di amore e di speranza. Sappiamo tutti che di autismo non si muore ma si muore a poco poco con il silenzio e l'indifferenza sociale.
Riteniamo quindi molto importante diffondere questo libro perche' siamo convinti che la battaglia piu' grande sia quella dell'integrazione oltre a quella di potere avere per i nostri figli dei servizi dedicati. Ricordiamoci che spesso dietro le bizzarrie dei bambini autistici c'e' una ricchezza di risorse che andrebbe valorizzata e incanalata nella giusta direzione".
Il libro e' anche uno strumento essenziale di promozione delle attivita' del comitato "L'autismo parla" genitori di Palermo che da anni si battono sul territorio per il miglioramento delle condizioni di vita dei propri figli affetti dalla sindrome autistica. A tale scopo in questi giorni viene portato nelle scuole primarie della citta' il racconto orale de "Il canto di Ario" realizzato dallo stesso autore. Tutto cio' per rendere possibile una maggiore diffusione del messaggio di solidarieta' e operare una raccolta fondi per sostenere le attivita' del Comitato "L'autismo parla".
Notiziario Minori, 20 dicembre 2011

venerdì 16 dicembre 2011

IDO: DISLESSIA, ALLARME ECCESSIVO: SOLO 4%
HA PROBLEMA SU 23% BIMBI SEGNALATI DA
MAESTRE IN POCHI DAVVERO A RISCHIO
Faticano ad apprendere, ma non per questo sono necessariamente dislessici.
Eppure centinaia di bambini in Italia vengono inseriti, senza averne bisogno, in percorsi specifici di recupero. È l'allarme lanciato dall'IdO, l'Istituto di Ortofonologia di Roma, che oggi ha presentato alla Camera i risultati dell'indagine condotta nell'ambito del progetto 'Ora si'!'. In Italia, spiegano dall'IdO, "1 bambino su 5 presenta difficolta' di apprendimento, ma non per questo e' dislessico.
Tuttavia in molti vengono ritenuti tali e inseriti in percorsi di recupero che possono causare danni notevoli: questi bambini hanno in realta' disturbi comuni".
I numeri parlano chiaro. Secondo l'indagine condotta dall'IdO su 1.175 alunni (1.025 delle elementari, 150 della materne) con la partecipazione di 136 docenti solo il 4% dei bimbi della primaria ha mostrato davvero problemi di dislessia e apprendimento. Si scende poi al 3% se si tolgono dal gruppo gli anticipatari, i bambini iscritti in prima precocemente, che presentano queste difficolta'. Fra settembre 2010 e giugno 2011 l'Ido ha monitorato a Roma oltre mille alunni di scuola elementare (9 i plessi coinvolti, con 27 classi prime e 27 seconde). Per la comunita' scolastica il 23% dei bambini era a rischio. Alla fine dello studio solo il 4% (il 3% tolti i bimbi anticipatari) e' risultato essere veramente problematico. Alla scuola materna su un gruppo di 150 bimbi monitorati del terzo anno i bimbi su cui sono state riscontrate difficolta' organizzative sono stati 19 contro i 39 segnalati all'inizio dal gruppo dei docenti. "Segnalare come dislessici bambini che in realta' non lo sono comporta- ha spiegato il direttore dell'IdO, Federico Bianchi di Castelbianco- due gravi rischi: sono dirottati su percorsi alternativi come portatori di una disabilita' che non hanno, con oneri economici non sostenibili e inutili. Il loro problema non solo non verra' affrontato, ma lascera' un vuoto di conoscenze che si ripercuotera' sul loro curriculum".
Alla presentazione dello studio hanno preso parte anche le deputate Paola Binetti, responsabile per l'Udc dei rapporti con la Scuola, e Mariella Bocciardo, del Pdl, firmataria di una proposta di legge sulla somministrazione di farmaci psicotropi ai bambini e agli adolescenti.
"Grazie al lavoro svolto nell'ambito del progetto, con la collaborazione degli insegnanti- spiega Bianchi di Castelbianco- si e' passati da 1 bambino su 5 ad 1 bambino su 25 considerato a rischio". Fra questi ultimi c'erano anche 8 anticipatari ovvero "bambini precocemente sottoposti a stimoli scolastici. Un dato che ci deve far riflettere- continua l'esperto- anche sull'accelerazione forzata dei percorsi scolastici".
Con la presentazione l'indagine si e' anche voluto precisare che "non ci sono indici predittivi della dislessia alla scuola dell'infanzia e che per una corretta diagnosi bisogna aspettare la seconda elementare". La scuola, spiega Bianchi di Castelbianco, "puo' avere un ruolo fondamentale nell'evitare di inviare dagli specialisti bambini che non hanno davvero problemi di apprendimento. Per questo serve la formazione degli insegnanti. Anche per evitare che loro stessi vedano come soggetti a rischio bimbi che non lo sono". Altrimenti c'e' la possibilita' che vengano dati a pioggia strumenti didattici compensativi a alunni che non ne hanno bisogno, con un corrispettivo spreco di risorse: dopo l'approvazione della legge che ha stanziato fondi per le scuole per fare formazione e interventi su questo tema si sono gia' moltiplicate le richieste di aiuto. "Oggi le diagnosi mediche superano di molto quel 4% di bambini davvero problematici- chiude Bianchi di Castelbianco- la scuola va rafforzata per evitare che in troppi vengano mandati dallo specialista senza bisogno". Un tentativo che e' stato fatto con il progetto 'Ora si'' che ha coinvolto il corpo dei docenti fornendo loro gli strumenti per evitare allarmi sproporzionati.
"Concentrarsi sui problemi dei bambini- ha sottolineato Paola Binetti- significa ridare dignita' alla persona. Se poi grazie agli interventi quei bambini fanno progressi e' un passo avanti per tutta la societa'. Bisogna poi stare attenti a non risolvere i problemi dell'infanzia con una eccessiva medicalizzazione. Si deve ragionare sulla difficolta' del minore, in nessun caso bisogna tentare di sedarlo".
Una linea condivisa da Bocciardo che con la sua proposta di legge punta a "vietare la somministrazione di test nelle scuole che vengono poi consegnati agli psicologi bypassando la famiglia.
A meno che non siano a scopo di ricerca e comunque approvati dal ministero della Salute".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
SCUOLA. ISTAT: 8.968.063 ISCRITTI ALL'ANNO 
2009/2010 +15 MILA RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
"Sono 8.968.063 gli studenti iscritti all'anno scolastico 2009/2010, circa 15.000 in piu' rispetto a quello precedente. Il tasso di scolarita' si attesta ormai da qualche anno intorno al cento per cento per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre subisce una modesta flessione per la secondaria di secondo grado, dal 92,7% del 2008/2009 al 92,3% del 2009/2010". È quanto dice l'annuario statistico italiano 2011 diffuso dall'Istat: 800 pagine per 26 capitoli per 'fotografare' lo stato dell'Italia.
L'aumento della scolarizzazione ha prodotto, nel corso degli anni, "un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana: la quota di persone con qualifica o diploma di scuola secondaria superiore si attesta al 33,9%, mentre l'11,1% possiede un titolo di studio universitario. La selezione scolastica e' piu' forte nelle scuole superiori dove, nel passaggio dal primo al secondo anno, la percentuale di alunni respinti e' pari al 20,3%. Gli esami di terza media sono invece superati dalla quasi totalita' degli studenti (99,5%), ma uno studente su tre non ottiene piu' della sufficienza nella votazione finale".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
ROMA, 'GREEN PIGOTTE' DOMENICA A
PIAZZA DEL POPOLO INIZIATIVA UNICEF:
"ECOLOGICHE, FATTE CON MATERIALI RICICLATI"
Flash mob dei bambini romani a sostegno dell'ambiente e dell'Unicef. "Domenica piazza del Popolo a Roma sara' occupata dai bambini romani- si legge in un comunicato dell'Unicef- che presenteranno in piazza le 'green Pigotte', versione ecosostenibile della bambola simbolo dell'Unicef".
Le Pigotte ecologiche, cinque in tutto e alte un metro e mezzo ciascuna, sono state vestite di materiali riciclati dai bimbi nelle settimane scorse nel corso dei laboratori di Explora, il museo dei bambini di Roma. La sfilata delle green Pigotte si terra' alle 16 di domenica dal museo Explora (via Flaminia) fino alla Casa della Pigotta di piazza del Popolo, uno dei 5 temporary store del Comitato provinciale Unicef Roma, allestiti per Natale.
È il secondo anno consecutivo che il Comitato provinciale Unicef di Roma realizza, in collaborazione con Explora, le Pigotte ecologiche, fatte dai bambini romani che hanno partecipato ai seminari con materiali riciclati portati dai genitori. "I bimbi hanno scatenato la fantasia e riutilizzato per le decorazioni vecchi cartoni, sugheri, mollette, stoffe e nastri" spiega l'Unicef.
"Le Pigotte creano un incredibile circuito di solidarieta' tra chi le realizza, chi le compra e i bambini che usufruiscono concretamente del regalo finale e che vivono in situazioni di emergenza- specifica Claudio Leone, presidente del Comitato provinciale Unicef di Roma- Sono fatte da anziani, bambini e anche da detenuti, ovvero da chi e' piu' vulnerabile e che mette in gioco la propria creativita' e la propria passione per aiutare chi ha piu' bisogno". Ciascuna e' un pezzo unico, "realizzato ogni anno da centri anziani, alunni delle scuole medie ed elementari, associazioni di volontariato e detenuti" e la vendita di ogni bambola consente "di comprare e inviare un kit salvavita per i bimbi che vivono situazioni di emergenza nei Paesi dell'Africa centrale e occidentale".
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011
DROGA. 'RADICI E ALI', GENITORI A SCUOLA DI
  EDUCAZIONE IL PROGETTO DEL DIPARTIMENTO
DELLE POLITICHE ANTIDROGA
La crescente esigenza di sperimentare a livello nazionale un comune modello d'intervento di promozione della salute e di costruzione della capacita' di autonomia dei figli, e' stato uno dei motivi che ha spinto il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri a realizzare un progetto specifico sul tema, coinvolgendo realta' territoriali gia' impegnate in percorsi educativi, 'Radici e Ali', che e' stato realizzato in collaborazione con l'Azienda sanitaria locale di Avezzano-Sulmona-Aquila. Il progetto coinvolge 5 unita' multidisciplinari selezionate sulla base dell'esperienza nel settore nonche' dell'operativita' nel territorio di appartenenza (l'Aquila, Roma, Pesaro, Reggio Emilia, Verona) sotto il coordinamento del Ser.T. de L'Aquila. I destinatari del progetto sono 80 individui tra genitori o adulti di riferimento per bambini tra 0 e 8 anni selezionati sul territorio nazionale tra consultori, Sert, distretti, servizi sociali dei Comuni, parrocchie, centri di aggregazione che prenderanno parte a incontri sulla valenza costruttiva e non ripartiva, della funzione genitoriale. Le attivita', si articoleranno in sedute plenarie sui temi legati allo stile di vita e alle dinamiche emergenti con laboratori didattico-esperienziali. Due sono le finalita' che si propone il progetto: quella educativa, con lo scopo di far acquisire una genitorialita' competente nei percorsi di crescita del bambino e quella formativa, rivolta agli operatori dei servizi per attivare gruppi di auto-mutuo-aiuto come risorsa permanente delle realta' territoriali coinvolte. Il progetto concentra il proprio intento nell'azione di riconoscimento dei pattern relazionali del sistema familiare d'origine e nella ricostruzione del rapporto trans generazionale perche' costituisca consapevolezza utile alla protezione da dinamiche disfunzionali. Questa revisione aiutera' il genitore e il proprio figlio a riconoscere e accogliere i "legami" pur liberandosi dai cosidetti 'legacci' nel processo di realizzazione delle capacita' di svincolo.
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011