venerdì 29 aprile 2011

"CARISMATICO E INNOVATORE", IL 75% 
AMMIRA WOJTYLA STUDENTI.IT: MA IL 14% 
NON LO CONSIDERA PERSONAGGIO VICINO
Un personaggio "moderno e vicino ai giovani". Karol Wojtyla e' stato un Papa "carismatico ed innovatore, molto amato dai giovani che ha cercato di avvicinare alla Chiesa cattolica anche attraverso le Giornate Mondiali della Gioventu', eventi che dal 1985 consentono a milioni di persone di riunirsi in tutto il mondo". In occasione della beatificazione del primo maggio Studenti.it ha chiesto ai suoi utenti "un'opinione sul 264esimo Vescovo di Roma. Alla domanda 'Giovanni Paolo II e' una figura vicina ai giovani?' hanno risposto in quasi 1.300 utenti. Per il 75% di questi "Papa Wojtyla e' 'una figura moderna che ammiro molto'.
L'11% lo avrebbe invece voluto piu' innovatore mentre il restante 14% non lo considera un personaggio vicino ai giovani".
Notiziario Minori, 29 aprile 2011
COSÌ I NONNI SALVANO LA CARRIERA 
DELLE MAMME RICERCA CONDOTTA
DALL'UNIVERSITA' BOCCONI DI MILANO 
I nonni salvano la carriera delle mamme: quando si prendono cura dei nipoti, per le donne e' piu' facile entrare nel mercato del lavoro o mantenere il proprio posto. Le probabilita', infatti, aumentano del 39% rispetto a chi non ha i nonni disposti a dare una mano nella cura dei piccoli. "C'e' un rapporto causa-effetto: se c'e' un nonno che puo' dare una mano, la donna riesce a restare sul mercato del lavoro o trovare un'occupazione", spiega Chiara Pronzato, ricercatrice presso il centro Dondena dell'Universita' Bocconi di Milano, autrice di varie ricerche sul tema. La scarsita' di asili pubblici (in media, solo il 10-15% dei bambini trovano posto) e le rette molto elevate dei privati rendono piu' che mai centrale il ruolo dei nonni. E ancora una volta, l'Italia si conferma la patria del welfare fai-da-te:
circa i 30% dei nonni italiani si prendono cura tutti i giorni dei propri nipotini. Una percentuale che scende al 15% in Germania e Austria e al 2% per Danimarca e Svezia. "In Italia i nonni diventano un sostituto dell'asilo -spiega Chiara Pronzato-.
E il confronto con il resto d'Europa e' schiacciante". Basti pensare, ad esempio, ai congedi parentali che in Germania permettono alla mamma di assentarsi dal lavoro fino a due anni, in Italia siamo fermi a 5 mesi. La presenza e la disponibilita' dei nonni influisce anche sulla scelta di avere un secondo figlio. Ma in questo caso i neo-genitori devono anche fare i conti con le esigenze dei fratelli e di altri nipotini che possono impegnare eccessivamente i nonni. "Se i tuoi genitori stanno gia' aiutando tuo fratello nella cura di un bambino piccolo aspetti il tuo turno -sintetizza Chiara Pronzato-. Gli anziani non hanno risorse infinite di energia e di tempo per dedicarsi a questi compiti". I nonni rappresentano quindi una risorsa importante, ma evidenziano dei limiti se li si considera come unica o prevalente attivita' di cura. Occorre quindi un investimento negli asili o in altre forme di tutela delle mamme lavoratrici per raggiungere gli obiettivi fissati dal Lisbona target che prevede, entro il 2010, il 60% di occupazione femminile. In Italia, siamo fermi al 45%.
Notiziario Minori, 29 aprile 2011
BING DRINKING, QUANDO L'ALCOL DANNEGGIA I NEURONI
I RISULTATI DI UNO STUDIO USA SULL'ABUSO DI ALCOL
Negli Stati Uniti l'abuso di alcol si verifica soprattutto tra gli studenti dei college, il 44% dei quali denuncia episodi di binge drinking ogni 2 settimane e il 19% anche 3 volte alla settimana. Il cervello di un adolescente risulta particolarmente sensibile agli effetti neurotossici dell'alcol perche' in fase di maturazione strutturale e funzionale. Avanzate ricerche scientifiche dimostrano che gli episodi di binge drinking negli adolescenti provocano danni alle strutture cerebrali in via di sviluppo, e disturbi comportamentali come la dipendenza dall'alcol in eta' adulta. L'universita' del North Carolina ha recentemente pubblicato i risultati ottenuti da uno studio per determinare come questo fenomeno alteri la struttura cerebrale. Sono stati utilizzati alcuni ratti da laboratorio trattati con acqua (gruppo di controllo) o etanolo (gruppo sperimentale, AE) durante l'adolescenza (da 28 a 37 giorni post natali) e controllati fino all'eta' adulta (da 60 a 88 giorni postnatali). L'analisi si e' basata sullo studio genetico di specifici neurotrasmettitori, l'uso di test comportamentali, l'analisi post-mortem con Risonanza Magnetica (RM) delle strutture cerebrali ed l'immunoistochimica. I ratti di 38 giorni, 24 ore dopo un episodio di BE, mostrano una riduzione nella neurotrasmissione del sistema colinergico e dopaminergico (recettori di tipo 4). I ratti sottoposti ad elevate quantita' di alcol durante l'adolescenza (AE) hanno mostrato una riduzione del 73% dell'espressione genica rispetto al gruppo di controllo. Proprio in questi ratti i test comportamentali evidenziano un deficit di apprendimento (reversal learning) correlato ai dati di RM che indicano una riduzione del volume del bulbo olfattivo e una ridotta densita' dei neuroni acetilcolinergici nel cervello anteriore. Queste alterazioni chimiche e strutturali riscontrate a livello delle strutture cerebrali potrebbero essere la causa dei problemi di apprendimento nei ratti adolescenti dopo il binge drinking, danni che potrebbero manifestarsi anche nel cervello dell'uomo, soprattutto se in fase di crescita come nell'adolescente.
Notiziario Minori, 29 aprile 2011
DA NORD A SUD, TUTTI GLI STUDENTI CONTRO LA MAFIA
INDAGINE TRA 2.500 RAGAZZI DI 94 SCUOLE ITALIANE
La condanna della mafia e' unanime tra gli studenti sia del Nord che del Sud Italia: per il 70% di loro, infatti, la criminalita' organizzata incide negativamente sulle condizioni di sviluppo del Paese, oltre l'80% percepisce la mafia come fenomeno molto diffuso e il 63,9% dei giovani dai 16 ai 19 anni vive l'ingerenza mafiosa come un ostacolo al proprio futuro professionale e personale. Sono i risultati dell'indagine sulla percezione mafiosa condotta per il quinto anno consecutivo dal Centro studi Pio La Torre che ha coinvolto 2500 studenti di 94 scuole italiane. I dati della ricerca sono stati presentati alla stampa nella sede del Centro Pio La Torre di Palermo.
La ricerca verra' illustrata ufficialmente al pubblico venerdi' prossimo alle 9 al teatro Biondo nel corso della manifestazione in ricordo del ventinovesimo anniversario dell'uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Secondo lo studio, oltre il 90% del campione ha poca o nessuna fiducia nei politici nazionali e locali, un sentimento che si estende, per il 60% anche ai giornalisti, ritenuti "al soldo di chi detiene il potere" e i sindacalisti considerati "emanazione di qualche schieramento politico". In Sicilia, in particolare, il 49,5% del campione non avverte la presenza della mafia sul territorio, percepita invece concretamente dal 40,44% degli studenti. Tra le attivita' legali percepite trasversalmente da Nord a Sud Italia spiccano lo spaccio di droga, il pizzo, il lavoro nero e le discariche. Il luogo di informazione primaria rimane la televisione, mentre e' ancora la scuola la sede dove se ne discute maggiormente.
Quanto alle ragioni che rendono la criminalita' organizzata cosi' pervasiva, per l'83% dei ragazzi la mafia e' forte perche' "si infiltra nello Stato", perche' "fa paura" (73,74%), e per quasi il 40%, Stato e mafia "coincidono". Alla domanda se sia piu' forte lo Stato o la mafia solo il 12,78% ha risposto lo Stato, il 25,32% le ritiene ugualmente forti, il 53,74% la mafia. Secondo gli studenti, tra le iniziative che lo Stato dovrebbe prendere per sconfiggere la criminalita' organizzata, occorre colpire la mafia nell'economia (24,19%), educare alla legalita' (20, 42%), combattere la corruzione (20,15%). Solo il 4,66% ritiene un'arma utile incrementare l'occupazione e lo 0,59% agevolare il pentitismo.
Notiziario Minori, 29 aprile 2011
LETTERE BIMBI IN 'CIAO KAROL', LIBRO
DEI PAPABOYS PRESENTATO IN PIAZZA SAN
PIETRO, IN VISTA DELLA BEATIFICAZIONE
Nati in quella piazza e in quella piazza tornati. Non poteva svolgersi in nessun altro luogo se non a piazza San Pietro la presentazione di 'Edizioni Papaboys international', la neonata casa editrice dell'associazione nazionale Papaboys, i giovani del Papa. Piazza San Pietro ha vissuto quindi un doppio appuntamento, anzi triplo.
Dopo l'udienza generale del Santo Padre, Benedetto XVI, l'associazione nazionale Papaboys, con un evento molto piu' simile ad un flash-mob che ad una classica conferenza stampa, ha voluto presentare due eventi importanti: la nascita delle 'Edizioni Papaboys international' e l'uscita del libro 'Ciao Karol - 1.500 lettere di bambini e non alla morte di Giovanni Paolo II'.
Cinquanta ragazzi, che indossavano magliette e cappellini con l'immagine di Giovanni Paolo II, si sono radunati alle 12.45 innanzi la sala stampa della Santa Sede, per una 'flash-conference'. Hanno recitato delle preghiere, gridando poi il loro amore per il Papa polacco: "Ciao, Karol". Il tutto davanti a una folla di telecamere, turisti e passanti sbalorditi dall'insolito evento.
I responsabili dell'associazione si sono poi intrattenuti con i numerosi giornalisti presenti, per rispondere alle loro domande e curiosita' sulla casa editrice, come pure sul volume 'Ciao, Karol', la realta' dei Papaboys ed i loro programmi per l'imminente beatificazione.
Notiziario Minori, 29 aprile 2011

martedì 26 aprile 2011

ADOLESCENTI INQUIETI? MANDATELI A 
LETTO PRESTO RICERCA GIAPPONESE
Teenager troppo impulsivi e impazienti? Mandarli a letto presto potrebbe risultare una cura efficace: e' quanto emerge dallo studio pubblicato su Journal of Adolescence dai ricercatori della Kyushu University Graduate School of Medicine di Fukuoka, in Giappone, da cui emerge che per crescere figli giudiziosi e riflessivi e per insegnare loro a contare fino a 10 prima di rispondere, basta abituarli ad andare a letto presto.La ricerca e' stata condotta su 1.934 studenti ai quali e' stato chiesto a che ora fossero soliti andare a dormire e dei quali e' stato misurato il livello di impulsivita'. Al termine dell'esperimento e' emerso che gli adolescenti abituati a fare tardi la notte tendevano a mettere in atto comportamenti piu' imprudenti, a trascorrere piu' tempo davanti alla tv, a saltare la scuola, a prendere voti bassi e a non partecipare alle attivita' extra-scolastiche. Secondo gli studiosi i risultati della ricerca evidenziano l'esistenza di un'associazione tra il fare tardi la sera e un aumento dell'impulsivita' in eta' adolescenziale, elemento che in diversi casi puo' condurre all'adozione di comportamenti delinquenziali.
Cio' avviene perche' ritardare l'ora di andare a dormire altera il ritmo circadiano, comportando un peggioramento della qualita' del riposo e la tendenza a comportarsi in modo avventato.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
TROPPA TV PUÒ FAR MALE AL CUORE
I PICCOLI TENDONO AD AVERE ARTERIE
PIÙ STRETTE DIETRO GLI OCCHI
Troppa televisione ai bambini fa male. Ora pero' sappiamo anche che guardare troppa tv puo' esporre i piccoli a rischi cardiaci, perche' i piccoli tendono ad avere arterie piu' strette dietro gli occhi, che puo' portare ad avere piu' malattie di cuore, pressione alta e diabete. Lo ha scoperto uno studio dell'Universita' di Sydney, che ha osservato le arterie dietro gli occhi di circa 1500 bambini di 6 anni di 34 scuole elementari. Attenzione dunque: questo e' un altro buon motivo per sorvegliare attentamente i vostri piccoli, soprattutto quando sono davanti alla televisione per evitare che passino troppo tempo cosi'.
Pensate che ogni ora di televisione guardata puo' essere associata ad un restringimento di 1,53 millesimi di millimetro nel diametro arteriale della retina che e' lo stesso rischio alla salute di un aumento di 10 mm Hg di pressione arteriosa sistolica, come sottolinea il responsabile dello studio, Bamini Gopinath, sulla rivista Thrombosis and Vascular Biology dell'American Heart Association.
E' ancora da capire se il restringimento sia possa essere reversibile. E' pero' stato notato che il problema e' meno grave per i piccoli che trascorrono pari tempo con i videogiochi o al computer.
Anche l'attivita' fisica e' importantissima perche' i piccoli che trascorrono almeno un'ora al giorno in attivita' fisica hanno arterie retiniche molto piu' larghe rispetto a quelli che fanno meno di un'ora al giorno di movimento.
"Questi sono segnali sub-clinici ed e' possibile prevenire danni alle arterie e quindi minimizzare il rischio che contraggano malattie cardiovascolari nel futuro", sottolineano gli esperti.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
ECCO LA GUIDA ANTI-PANICO PER I GENITORI
"AIUTO, MIO FIGLIO HA INGOIATO UN BOTTONE"
Il titolo di questo manuale e' piu' che significativo: "Aiuto, mio figlio ha ingoiato un bottone". E riproduce bene lo stato d'animo di quasi tutti i genitori di fronte a un imprevisto, un incidente o altro che possa aver coinvolto il proprio bambino. In questi frangenti avere sottomano un "consigliere" che tiri fuori dalle sabbie mobili in cui si sprofonda quando si tratta di un problema che riguarda nostro figlio, e' proprio cio' che farebbe al caso nostro.
I bambini, si sa, hanno un fiuto particolare per stare male o combinarne qualcuna nei momenti "meno opportuni": il mal di pancia in piena notte, la caduta proprio poco prima che si debba uscire per quell'appuntamento, la febbre improvvisa il giorno di Nataleà In tutti questi casi, sapere se si debba chiamare il medico, correre in ospedale o soltanto prestare le necessarie cure con tranquillita', e' vitale per ogni genitore.
In soccorso dei neogenitori, ma anche di nonne e tate, ecco arrivare la dottoressa Lara Zibners, specializzata in pediatria d'urgenza, che ne ha viste di tutti i colori. E che, stando alla sua esperienza, la maggior parte delle volte i genitori si rivolgono al medico inutilmente. Passando in rassegna i timori e le angosce piu' comuni, il libro della Zibners e' una guida pratica, divertente e ricca di informazioni, che aiuta i genitori a non andare nel panico e a capire come comportarsi di fronte alle situazioni di pericolo in cui si puo' trovare il proprio bambino.
Dalla A di abrasione alla Z di zoppicamento, in questo manuale si trovano centinaia di risposte ai problemi piu' comuni cui ci si puo' trovare di fronte quando si ha a che fare con un bambino.
Il tutto spiegato in modo chiaro e semplice. "Questo libro non e' un vademecum sulla cura dei bambini, su come lavarli, cambiarli e nutrirli. Questo libro e' una specie di rigurgito di tutte le conversazioni notturne che ho avuto con genitori in preda all'ansia", scrive Lara Zibners.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
"IMPARARE A DIRE NO!", UN KIT CONTRO LA VIOLENZA
IL MESSAGGIO LANCIATO DALLA ONG TERRES DES HOMMES
Un kit contro la violenza sui bimbi, perche' prevenirla e' possibile con strumenti su misura per "Imparare a dire no!". È il messaggio lanciato dalla ong Terres des Hommes, che a Milano ha dato il via alla campagna 'Io proteggo i bambini'. Un'iniziativa nata dall'½urgenza di affrontare in termini preventivi il drammatico fenomeno degli abusi sui piccoli, in linea con le raccomandazioni contenute nel Rapporto Onu sulla violenza sui minori», spiega l'organizzazione che ha invitato in un confronto sul tema psicologi, giuristi, pedagoghi e istituzioni. Il kit proposto da Terres des Hommes e' composto dal manuale 'La prevenzione e' la chiave', ricco di suggerimenti e proposte per genitori, insegnanti, cittadini, amministrazioni locali, bambini e adolescenti; dal libro 'Mimi' Fiore di Cactus e il suo porcospino', per la prevenzione degli abusi a sfondo sessuale dei bambini; da 5 spot in animazione realizzati con il patrocinio di Pubblicita' progresso e destinati a un pubblico di bambini, dove sono affrontati, tra gli altri, temi come il 'grooming' (adescamento online) e il bullismo; dal sito www.ioproteggoibambini.it, che oltre a raccogliere suggerimenti, consigli, video e contenuti speciali sulla prevenzione della violenza in famiglia, a scuola, in comunita' e di fronte ai media si prefigge di diventare anche la prima banca dati online delle iniziative promosse in Italia sulla prevenzione della violenza e sulla 'media education'. Terre des Hommes evidenzia in questa prima tappa di 'Io proteggo i bambini' 2011 la ½necessita' di intervenire prima che la violenza si manifesti, attraverso azioni di prevenzione a casa, in famiglia, a scuola e piu' in generale in tutti quegli spazi comunitari, reali o virtuali in cui il bambino cresce e che troppo spesso si traducono in luoghi di sopraffazione e abuso».
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
LA PISCINA NON È NEMICA DEL RESPIRO
IL CLORO NON AUMENTA IL RISCHIO DI ASMA
Molti genitori hanno deciso di non far praticare nuoto al proprio piccolo per paura che il cloro possa causare attacchi d'asma. Secondo un recente studio, si tratta di una motivazione esagerata. Sono stati seguiti da un gruppo di esperti 6mila bambini dalla nascita ai 10 anni: i dati hanno dimostrato che frequentare regolarmente piscine clorate non aumenta il rischio di sviluppare asma o di presentare sintomi allergici. Un'ottima cosa perche', come sappiamo, il nuoto e' uno sport molto importante per la crescita del piccolino. Questo risultato e' davvero importante perche' va a smentire cio' che in molti sostenevano nell'ultimo periodo. Eugenio Baraldi, professore associato di pediatria all'Universita' di Padova, ha spiegato: "Studi precedenti avevano suggerito la possibilita' che nuotare nelle piscine disinfettate con cloro aumentasse il rischio di asma in bambini e ragazzi perche' il cloro utilizzato per disinfettare l'acqua delle piscine in presenza di ammoniaca e liquidi organici (urine e sudore) puo' dare origine a sostanze capaci di attaccare lo stato di protezione degli alveoli polmonari causando iperreattivita' bronchiale, una delle componenti dell'asma".
Per fortuna, secondo la spiegazione del dottore, queste controindicazioni dipendono soprattutto da come e' tenuta la piscina e poi dall'esposizione: un piccolo che pratica agonismo ovviamente e' piu' esposto al rischio. Quindi il consiglio non per i genitori, tanto per i gestori degli impianti: curate di piu' la manutenzione delle piscine.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
POCHE COCCOLE DA PICCOLI? A RISCHIO OBESITÀ
RICERCA CONDOTTA DALL'UNIVERSITÀ DELL'OHIO 
Mamme riempite di coccole i vostri bambini. Magari correrete il rischio di farli crescere un po' mammoni ma sicuramente non avranno problemi alimentari. Questo almeno secondo il risultato di una ricerca condotta dall'Universita' dell'Ohio dalla dottoressa Sarah Anderson e pubblicata su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine.
I bambini che nei loro primi 24 mesi di mesi ricevono poche attenzioni da parte dei propri genitori, in particolare dalla mamma, hanno un 30% di possibilita' in piu' di sviluppare problemi di obesita' a partire dai quattro anni di vita.
Proseguendo poi con questa inclinazione anche durante l'adolescenze e l'eta' adulta.
Sarebbe tutta colpa della risposta allo stress da mancato attaccamento. Poche coccole e lontananza da parte dei genitori porterebbero il piccolo a maturare ansia, paura e rabbia che lo renderebbero particolarmente diffidente nel rapporto con gli estranei.
Secondo lo studio americano la mancanza di affetto nei primi anni di vita attiva le stesse aree del cervello predisposte a controllare le fasi di fame e sazieta'. Mandando in tilt il meccanismo che bilancia gli stimoli dell'appetito. Come spiega la dottoressa Anderson: "Le risposte del bambino agli stimoli stressanti si formano nella prima infanzia nel contesto delle interazioni con i genitori e un attaccamento sicuro e' un indicatore del fatto che il bambino ha sviluppato emozioni e risposte allo stress sane".
Insomma bastera' eccedere nelle coccole per essere sicuri di fare crescere il proprio bambino in armonia. Un motivo in piu' per abbracciare e baciare il piccolo. Sicuramente una delle fonti di maggiore gioia sia per i genitori che per i figli. Almeno in tenera eta'. Perche' quando si parla di adolescenza diventa difficile continuare a distribuire baci e carezze.
Il rapporto mancanza di affetto e ingordigia era gia' stato affrontato piu' volte in psicologia. Secondo molti psicologi, infatti, molto spesso si mangia troppo per compensare un digiuno affettivo che non sempre si riesce a saziare. Ovviamente non sempre e cosi' e comunque non per tutti.
La ricerca e' stata condotta su oltre 6.600 bambini nati negli Stati Uniti nel 2001. Sono stati monitorati in diversi momenti.
Una prima volta a 2 anni, poi a 4 anni e mezzo e infine a 7 anni.
In particolare sono state prese in esame le reazioni dei bambini nel rapporto con i genitori. Valutando il comportamento scaturito dagli abbracci con la madre. Si sono riscontrati tre atteggiamenti distinti: il piccolo continuava a piangere, mostrava soddisfazione oppure si tranquillizzava.
Incrociando questi risultati con l'indice di massa corporea i ricercatori hanno concluso che esiste un legame molto stretto tra attaccamento affettivo e peso corporeo.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
FOLLIA IN INGHILTERRA: TEPPISTI PESTANO
BIMBA DI 4 ANNI L'HANNO COLPITA SUL VISO
CON UN MATTONE PER PRENDERSELA COL PAPA'
Le hanno massacrato il viso senza tener conto che fosse una bimba di 4 anni che non aveva fatto nulla. Circa 15 teppisti adolescenti l'hanno picchiata con un mattone mentre era seduta sul seggiolino della sua auto. Un 17enne, trattenuto tutta la notte dalla polizia, e' stato arrestato. La piccola Jersey-Lou Perry ha il naso e due denti rotti e durante l'aggressione e' stata scaraventata fuori dalla macchina. Tutto questo e' successo perche' il padre della bambina ha chiesto a un gruppo di bulli di smetterla di tirare pallonate alle automobili. "Non avrei mai creduto che qualcuno potesse fare del male a una bambina cosi' piccola - ha raccontato il padre della bambina, il 23enne Kyle Perry, distrutto dal dolore - come si puo' colpire con un mattone una creatura innocente, avrebbero potuto ucciderla". Gli adolescenti hanno prima lanciato il mattone contro l'auto, facendo entrare anche pezzi del finestrino dell'auto nelle guance della bambina, e poi hanno continuato a colpirla. Finche' non verra' visitata da uno specialista, la prossima settimana, non sara' possibile capire se la piccola subira' danni a lungo termine. Alla mamma di Jersey-Lou, la 22enne Laura Mussel, da poco separata dal compagno, si e' spezzato il cuore quando le ha visto il viso in quello stato. "Se fossi la madre di uno di quei vigliacchi sarei piombata nella vergogna e avrei gia' trascinato con la forza mio figlio dalla polizia", ha commentato la donna.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
"CON...VIVIAMO", SUI BANCHI PER IMPARARE
LA SALUTE PROGETTO REALIZZATO 
DA CHILDREN IN CRISIS ITALY ONLUS
Bambini a lezione di salute. Dalla merenda sana ai pericoli del fumo. Sui banchi si impara anche questo. Lo dicono i risultati del progetto "Conàviviamo - Cittadinanza e costituzione nella scuola primaria", realizzato da Children in Crisis Italy Onlus in collaborazione con la Asl in otto elementari della citta'. Il percorso, che si basa su giochi e narrazioni, punta a insegnare ai bambini i comportamenti alimentari piu' sani e guidarli verso uno stile di vita corretto nel rispetto della salute e dell'ambiente. I risultati sono incoraggianti: se l'anno scorso solo il 23% degli alunni era in grado di distinguere gli alimenti per una merenda sana, dopo il corso la percentuale e' salita al 77%, mentre e' piu' che raddoppiata la consapevolezza dei danni connessi al fumo (dal 31% al 69%). L'educazione alimentare sta divendo a Milano e nel nostro paese un problema sempre piu' pressante: a dirlo sono i dati secondo cui in citta' 13 bambini su 100 tra gli 8 e i 10 anni sono obesi - contro il dato nazionale di un bambino sui 4 - e dove la prima sigaretta viene fumata tra i 10 e gli 11 anni.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
CARIE E PLACCA, NE SOFFRONO ANCHE PRIMA
DEI 6 ANNI IL 76% DEI PICCOLI IN ETÀ PRESCOLARE
NON È MAI STATO DAL DENTISTA
Una corretta igiene orale dovrebbe diventare un'abitudine quotidiana sin da piccoli.
In realta' sono tanti i bambini al di sotto dei 6 anni, circa un milione e mezzo, che devono fare i conti con problemi come carie e placca. Eppure il 76% dei piccoli in eta' prescolare non e' mai stato dal dentista. I dati sono emersi nell'ambito del Congresso Nazionale dei docenti di Discipline Odontostomatologiche che i e' tenuto a Firenze ed a Siena dal 14 al 16 aprile. I bambini non conoscono l'importanza della pulizia dei denti, in particolare dopo i pasti. Spesso l'igiene orale viene trascurata sia a casa che a scuola. Nel primo caso, come illustrato da uno studio presentato durante il Congresso, la meta' dei genitori crede sia sufficiente che i figli lavino i denti solo una volta al giorno e sostituiscono lo spazzolino ogni tre o quattro mesi. Per quanto riguarda la scuola, bisogna fare i conti con le raccomandazioni che vietano ai bambini di portare con se' prodotti per l'igiene personale, per scongiurare i rischi di trasmissione di malattie o infezioni tramite lo scambio di tali prodotti. Di conseguenza, dovrebbero essere forniti degli spazzolini da denti monouso, cosa che a quanto pare non accade e che dunque impedisce ai bambini di procedere ad una regolare igiene orale dopo i pasti.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011
L'INFANZIA DIFFICILE TOGLIE IL RESPIRO DA
GRANDI A SOSTENERLO UNO STUDIO CONDOTTO
DAL SAN RAFFAELE DI MILANO E CNR
Le difficolta' vissute nell'infanzia possono causare dei problemi a livello della respirazione. A sostenerlo e' uno studio condotto dai ricercatori dell'Universita' San Raffaele di Milano e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) i quali hanno indagato i meccanismi della fisiologia respiratoria di giovani individui, sia nell'uomo che negli animali, che hanno sperimentato difficolta', ad esempio un precoce distacco dai genitori. In particolare tali soggetti mostrano una maggiore sensibilita' agli stimoli soffocatori, manifestando delle risposte respiratorie esagerate, ad esempio, in presenza di aria caratterizzata da un lieve aumento di anidride carbonica. In questi casi a subire delle modifiche sono i segnali genetici alla base della risposta respiratoria, che in pratica si moltiplicano. I ricercatori hanno inoltre sottolineato l'importanza dell'eta' in cui avviene l'esperienza dolorosa: chi sperimenta delle avversita' durante l'infanzia, e' candidato ad essere colpito da un'alterazione respiratoria che resta stabile almeno nella prima parte dell'eta' adulta. Si tratta di risultati molto importanti se considerati dal punto di vista della comprensione dei meccanismi fisiologici alla base dell'ansia da separazione in eta' pediatrica, che spesso espone al rischio di attacchi di panico nell'eta' adulta.
Notiziario Minori, 26 aprile 2011

venerdì 22 aprile 2011

DA PICCOLI SI IMPARA, DA GRANDI SI DIMENTICA DE
MAURO: "L'80% COLPITO DA DEALFABETIZZAZIONE"
La dealfabetizzazione colpisce in Italia circa l'80% della popolazione adulta. Una situazione simile soltanto alla Sierra Leone. Lo ha sottolineato Tullio De Mauro, presidente della fondazione Mondo digitale nel corso del convegno La conoscenza come materia prima, organizzato oggi a Roma. Il fenomeno della dealfabetizzazione, meglio conosciuto come illetteratismo definisce una situazione di perdita progressiva delle conoscenze acquisite a scuola, che in alcuni casi arriva a sfiorarenell'analfabetismo."Due grandi indagini internazionali hanno accertato la consistenza delle competenze adulte in materia di lettura, comprensione testi e calcolo- sottolinea De Mauro-.In molti paesi in eta' adulta si verificano forme di dealfabetizzazione, cioe' sacche di regressione.Questa situazione e' straordinaria in due paesi in particolare: Sierra Leone e Italia, dove sfiora l'80% della popolazione adulta". Secondo il presidente di Mondo digitale questa regressione per una parte notevole della popolazione, circa il38%, arriva a un sostanziale analfabetismo o illetteratismo. "Le tecnologie dell' informazione e della comunicazione sono un terreno fecondo per il recupero competenze- continua- riaprono le porte della scuola in eta' adulta". In particolare De Mauro ha ricordato il progetto di alfabetizzazione internet per anziani.
Secondo i dati presentati nel corso della giornata il 46% della popolazione tra i 25 e i 64 anni ha come titolo di studio piu' elevato solo la licenza media (un valore distante dalla media europea che si attesta al 27,9%), e solo il 6% degli adulti e' impegnato in attivita' formative. I giovani che abbandonano gli studi senza conseguire un titolo di scuola media superiore superano il 19% (la media Ue 14,4%) e gli universitari che portano a termine un corso di laurea sono solo il 32,8%. "La scuola ha fatto un enorme lavoro, ma non lo sa bene", spiega De Mauro. "Ora siamo quasi a 12 anni di scuola a testa, secondo l'indice di scolarita'. E siamo entrati nel gruppo dei Paesi sviluppati". Ma il quadro dell' investimento italiano in cultura, scuola e formazione resta "preoccupante". "Qualche mese fa due studiosi americani hanno pubblicato un rapporto che esamina la correlazione tra espansione dell'istruzione e sviluppo economico in 120 paesi nel mondo dal 1950 al 2010- continua De Mauo- Il rapporto non lascia dubbi. C'e' una correlazione positiva fortissima tra lo sviluppo dell' istruzione e della cultura e lo sviluppo economico".

Notiziario Minori, 22 aprile 2011
73.646 ALUNNI IN EMILIA-R. DICONO ADDIO
ALLE MERENDINE A RICREAZIONE RICEVONO
GRATIS UN FRUTTO DI STAGIONE E LOCALE 
Sempre di piu', gli alunni dell'Emilia-Romagna dicono addio a fast food e merendine con il progetto europeo "Frutta nelle scuole". Un'iniziativa nata per contrastare l'obesita' infantile e promuovere abitudini alimentari sane, attraverso il consumo consapevole di frutta e verdura, con un occhio di riguardo ai prodotti del territorio. In 414 plessi scolastici di tutta l'Emilia-Romagna, i bambini ricevono gratis, durante l'intervallo, un frutto di stagione proveniente da aziende agroalimentari della regione. Il progetto, alla seconda edizione, ha coinvolto, da dicembre, 73.646 alunni delle scuole primarie in regione. In dettaglio: nella provincia di Bologna i bambini interessati sono stati 8.998 (54 plessi), 12.661 in provincia di Modena (51 plessi), 9.316 in provincia di Reggio Emilia (49 plessi), 5.018 in provincia di Parma (34 plessi), 1.558 in provincia di Piacenza (10 plessi), 6.928 in provincia di Rimini (46 plessi), 14.483 in provincia di Forli'-Cesena (82 plessi), 8.134 in provincia di Ravenna (45 plessi) e 6.335 in provincia di Ferrara (43 plessi).
"Frutta nelle scuole" e' promosso dall'Unione Europea e gestito dal ministero delle Politiche agricole. In Emilia-Romagna il programma e' coordinato da Aprofruit Italia, che distribuisce gratis i prodotti del territorio nelle scuole, e dalla coop Alimos che invece promuove "un modo divertente" di mangiare frutta e verdura. "Non e' sufficiente distribuire la frutta perche' i bambini la mangino- afferma il direttore di Alimos, Massimo Brusaporci- e per questo abbiamo attivato in Emilia-Romagna 98 visite guidate a fattorie e aziende agroalimentari, 39 giornate a tema e 479 orti e laboratori didattici, dove gli alunni hanno la possibilita' concreta di prendersi cura di un vero orto".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
SCUOLA, IN ITALIA UNO SU 5 LA ABBANDONA 
TROPPO PRESTO RAPPORTO UE:  IN 
EUROPA IL PROBLEMA RIGUARDA 1 SU 7
Uno studente su 5 in Italia abbandona troppo presto gli studi. La quota scende a 1 su 7 se si considera la media europea. È quanto e' emerso a Bruxelles nel corso della presentazione di un Rapporto dell'Unione europea sull'educazione e l'istruzione. Il quadro generale, ha spiegato Androulla Vassiliou, il commissario europeo per l'Educazione, mostra "buoni progressi" dei paesi membri, ma servono "ulteriori sforzi" per arrivare agli obiettivi prefissati per il 2020, che vanno dall'abbattimento degli abbandoni precoci all'aumento di adulti che partecipano al sistema di formazione.
"La buona notizia- ha proseguito Vassiliou- e' che il livello dell'istruzione cresce in Europa. Ma gli abbandoni continuano ad essere un problema che tocca un giovane su sette. E un 15enne su cinque ha problemi con la lettura".
LA PARTECIPAZIONE PRE-SCOLARE - Nell'Unione europea il 92,3% dei bambini fra 4 e 6 anni e' inserito nella formazione pre scolare.
Entro il 2020 bisogna arrivare al 95%. L'Italia e' gia' al 98,8%.
Ma la Polonia, ad esempio, e' ferma al 67,5%.
LETTURA, UN PROBLEMA PER 1 SU 5 - Oggi nell'Ue un ragazzo di 15 anni su 5 ha problemi con la lettura. Entro il 2020 bisogna scendere al 17%. L'Italia e' al 21% di 'insufficienti' nella comprensione del testofra i 15enni. In Bulgaria sono il 41%. In Romania il 40,4%. In Finlandia, paese in testa alle classifiche dell'educazione, sono solo l'8%.
ABBANDONI PRECOCI PER 1 SU 7 - Un ragazzo su sette in ue abbandona precocemente la scuola. In Italia il fenomeno riguarda 1 su 5. Entro il 2020 bisogna scendere al 10%. Per il nostro paese significa dimezzare il problema.
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
DISTURBI ALIMENTARI, BLOG 'IMPERFEZIONE
CI RENDE UNICI' E' GESTITO DALLE 
UTENTI DELLA CASA DELLE FARFALLE
Un blog per discutere dei problemi legati ai disturbi del comportamento alimentare, luogo virtuale in cui incontrarsi e mettersi in relazione con altre persone che vivono gli stessi o simili problemi, per potersi esprimere liberamente. Essenzialmente questo, "un aiuto per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare", vuole essere http://casafarfalle.wordpress.com/, il blog appena avviato, costruito e gestito dalle utenti della comunita' della 'Casa delle farfalle', la struttura residenziale per il trattamento dei Dca dell'Aussl 10 Veneto orientale.
A Portogruaro la comunita' e' ormai attiva da diversi anni e, insieme all'ambulatorio, la struttura e' centro di riferimento per la cura e la riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare e del peso, sotto la guida del dottor Pierandrea Salvo. Questo blog "e' gestito da chi, come noi, sta affrontando ora questo disagio attraverso un percorso riabilitativo in comunita'", scrivono sul web le ragazze della Casa delle farfalle. "Viviamo in un ambiente familiare aiutati da operatori competenti che con attenzione ci accompagnano quotidianamente ad affrontare quelle che sono le nostre difficolta' dal punto di vista alimentare, psicologico e comportamentale. Sul blog e' possibile condividere esperienze e scambiarsi opinioni, pensieri e paure per aiutarsi reciprocamente a superare ostacoli e difficolta'".
On line la clip di Liguabue con 'Giorno per giorno' e quella di Marco Carta con 'Quello che dai', commenti e prese di posizione su video che trasmettono un modello di donna basato sulla magrezza eccessiva come presunta perfezione fisica. Scrive una ragazza: "Ecco quello che i mass media ci fanno vedere, ci fanno crederea'ragazze perfette, modelle senza difettia' ma tutto cio' e' solo e soltanto finzione, menzognaa' e' un mondo completamente falso, costruito, troppo perfetto per essere vero.
L'imperfezione fa parte della nostra unicita'". Pagine che permettono anche di verificare un percorso riabilitativo che portera', o ha gia' portato, sulla strada della guarigione. E che intendono anche sostituirsi ai tanti blog pro-anoressia che affollano la rete e che possono costituire un pericolo di peggioramento della malattia, uno spazio per soffermarsi in maniera ossessiva sui suoi sintomi, senza nessun aiuto. In contemporanea con l'avvio del blog e collegata ad esso e' l'apertura del portale http://www.saporeallavita.net/, anch'esso luogo di scambio e confronto sugli stili di vita e di salute giovanili (vi si parla di anoressia e bulimia ma anche di sport e bullismo, dipendenze da internet e vacanze). Il sito - "per raccontare la bellezza della vita" - e' realizzato dagli studenti dell'Istituto tecnico commerciale statale Leon Battista Alberti di San Dona' di Piave (Venezia) in collaborazione con il centro per la cura dei Dca dell'Aussl 10 Veneto orientale e con La Fenice onlus, l'associazione di familiari di utenti del centro. Il sito sara' presentato ufficialmente il 28 maggio mattina presso l'aula magna dell'Istituto Alberti. Sara' anche l'occasione per la firma di un protocollo tra il Centro disturbi del comportamento alimentare di Portogruaro e Ufficio scolastico regionale: lo scopo del documento e' quello di riconoscere definitivamente l'attivita' di scuola a distanza messa in atto presso il Centro per le ragazze e i ragazzi in trattamento (Wel/ Dire)
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
BARBIE SU SEDIA A ROTELLE: CAMPAGNA CHOC A
FUCECCHIO "LA DISABILITA' PUO' COLPIRE CHIUNQUE"
Una barbie seduta su una sedia a rotelle. Accanto la scritta: "Tutti possiamo diventare disabili, ma ognuno di noi puo' aiutare". E' il cartellone pubblicitario comparso in piazza Montanelli a Fucecchio (Fi) e promosso dalla fondazione 'I Care'. I pannelli, come riporta questa mattina Il Tirreno, sono quattro, legati tra loro in cerchio. Su ogni pannello e' raffigurata una Barbie: nel primo si fa pettinare i capelli, nel secondo indossa le vesti di ballerina, nel terzo quelle di tennista; in tutti e tre i casi e' accompagnata dalla scritta "Un giorno della mia vita. Yes I Care". Nel quarto cartellone Barbie diventa disabile e viene ritratta seduta su una sedia a rotelle.
Qui lo slogan cambia: "Tutti i giorni della mia vita".
"Con questa campagna choc - ha spiegato Lorenzo Calucci, presidente della fondazione 'I Care' - vogliamo dimostrare che la disabilita' puo' colpire ognuno di noi e, inoltre, vogliamo far capire alla gente che si deve guardare aldila' delle apparenze, aldila' dell'estetica, ed e' opportuno giudicare una persona nella sua interezza". In fondo al manifesto che ritirare la Barbie sulla sedia a rotelle c'e' scritto: "Disabili, non diversi".
"La parola diversamente abile -ha sottolineto Calducci- e' un'ipocrisia che non ci piace, i disabili sono disabili punto e basta". "Abbiamo scelto la Barbie come soggetto - ha aggiunto il presidente della fondazione - perche' e' ritenuta l'icona della bellezza, una figura quasi inviolabile che attira maggiormente l'attenzione, soprattutto se messa su una sedia a rotelle". Nei prossimi giorni, i pannelli saranno spostati anche nelle frazioni limitrofe a Fucecchio. La fondazione 'I care' persegue finalita' di solidarieta' sociale e svolge la propria attivita' nel settore della tutela dei diritti civili. Si e' costituita nel 2004, grazie alla volonta' e al contributo dei soci fondatori, ottenendo il riconoscimento di onlus. "Nei prossimi tre anni - ha spiegato Calucci - intendiamo portare avanti numerosi progetti sulla disabilita', ognuno dei quali anticipato da una grande campagna comunicativa choc come quella della Barbie".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
MIUR: TEST INVALSI VANNO FATTI, 
IMPROPRIO BOICOTTARLI "IN CONTRASTO
CON LA DOVEROSITA' DELLE RILEVAZIONI"
"Apparirebbero quantomeno improprie le delibere collegiali che avessero ad oggetto la mancata adesione delle istituzioni scolastiche alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti" perche' "in contrasto con la doverosita' delle rilevazioni". Cosi', in una circolare, il ministero dell'Istruzione interviene rispondendo alle scuole che intendono boicottare i test Invalsi.
Test che "vanno fatti" spiega il Miur che cita una serie di norme che rendono, secondo i tecnici, obbligatorio lo svolgimento. Anche perche', si legge nella nota ministeriale, "la finalita' della rilevazione esterna degli apprendimenti e' quella di fornire alle scuole uno strumento standardizzato che rappresenta indispensabile modalita' per potersi rapportare sia ai livelli nazionali di riferimento, ma anche per poter oggettivamente verificare il proprio lavoro all'interno della stessa scuola e poter progettare, sulla base di una autovalutazione interna ad ogni singola istituzione scolastica, un processo di miglioramento dell'efficacia della propria azione educativa".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
OPERAZIONE WI-FI A SCUOLA, COPERTURA
TOTALE ENTRO 2012 GELMINI-BRUNETTA:
SUBITO 5 MLN, POI SI CERCANO ANCHE SPONSOR
Parte l'operazione Wi-Fi per dotare le scuole italiane di access point per la connessione senza fili di aule, laboratori o biblioteche. Lo hanno annunciato i ministri Mariastella Gelmini (Istruzione) e Renato Brunetta (Funzione Pubblica) spiegando che gia' entro il nuovo anno scolastico 5mila scuole avranno accesso a internet con questa modalita'. I soldi, 5 milioni di euro, li mettera' Brunetta. Poi, come ha detto lo stesso ministro della Funzione pubblica, "si cercheranno anche sponsor pubblici e privati".
L'operazione, hanno assicurato i due ministri, "sara' completata entro il 2012". Ci sara' "una campagna di sensibilizzazione nelle scuole" con tanto di numero verde a disposizione per poter spiegare l'iniziativa.
Intanto, ha ricordato Gelmini, "il 70% delle scuole gia' usa servizi on line come le pagelle o le comunicazioni delle assenze". E la chiamata dei supplenti avverra' "attraverso la Pec: in 7mila scuole parte la sperimentazione a fine aprile. E dal prossimo anno "anche i pagamenti delle iscrizioni e le iscrizioni stesse si potranno fare via web. Grazie alla scuola digitale abbiamo 118 mln di risparmi che si sommano a 300mln conseguiti risparmiando sulle pulizie".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
'IO PROTEGGO I BAMBINI', TDH CONTRO 
ABUSI  E  VIOLENZE NEL 2009 IN ITALIA 
COMMESSI E DENUNCIATI PIU' DI 4 MILA CASI
Offrire ai bambini strumenti per proteggersi dagli abusi sessuali e da altre situazioni di violenza, imparando a dire "no", anche ad alcuni adulti. Sensibilizzare genitori, insegnanti, istituzioni e media sull'importanza della prevenzione. Sono questi gli obiettivi della campagna "Io proteggo i bambini" dell'associazione Terre Des Hommes, presentata questa mattina a Milano. "Vogliamo far passare il messaggio che bisogna imparare a dire no ad alcuni adulti" spiega Joseph Moyersoen, segretario generale dell'Associazione europea dei magistrati per i minorenni e la famiglia, gia' collaboratore di Terres des Hommes. Secondo la Polizia di stato nel 2009 in Italia sono stati commessi e denunciati piu' di 4 mila casi di abuso e violenza sui minori che, nel 70% dei casi, si sono consumati in famiglia. La campagna consiste nella diffusione di un kit di strumenti che favoriscano la prevenzione di questi crimini. Per i piu' piccoli, Terres des hommes ha curato la traduzione del libro belga "Mimi' fiore di cactus e il suo porcospino" che aiuta i bambini a riconoscere le situazioni di pericolo: Sara viene portata in disparte da un amico di famiglia che la tocca troppo per i suoi gusti, Mimi' viene fermata per strada da uno sconosciuto, Ali vorrebbe seguire una signora che gli offre una torta di cioccolato. Come comportarsi? Il libro propone ai bambini di porsi sempre le tre "domande-porcospino": ho voglia di accettare? Se accetto, qualcuno sapra' dove sono? Se ho bisogno di aiuto, posso chiamare qualcuno? Se anche una soltanto delle risposte e' no, bisogna rifiutare. Insieme al libro, tre filmati d'animazione che riprendono le storie di Mimi' cui se ne aggiungono altri due che illustrano i rischi del bullismo e il grooming (l'adescamento online). " L'enfasi che i media mettono sui casi di violenza ha un effetto negativo: invece di far riflettere genera chiusura e rigetto nelle persone. Questo tipo di approccio al problema, invece, non crea ansia nei bambini", aggiunge Moyersoen.
Altre informazioni sulla campagna si trovano sul sito ioproteggoibambini.it. Ci sono sezioni dedicate ai bambini e agli adulti: genitori e insegnanti troveranno suggerimenti per stimolare la confidenza del bambino, aiutarlo ad esprimersi, individuare segnali d'allarme. La sezione rivolta ai comuni, infine, spiega che cosa fare a livello istituzionale per favorire la prevenzione di abusi.
E' inoltre possibile scaricare gratuitamente il manuale "La prevenzione e' la chiave", realizzato nel 2007 dal World women summit foundation di Ginevra e tradotto per l'Italia da Terres des hommes. Il volume analizza tutti i tipi di violenza con cui i minori possono venire a contatto e da' indicazioni sulle azioni concrete per ridurre le probabilita' che questo si verifichi.
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
CAMPO SPORTIVO INACCESSIBILE AD ALUNNO: CLASSE 
RINUNCIA SUCCEDE ALL'ISTITUTO SALVEMINI DI PALERMO
Per solidarieta' tutti i compagni di classe di un ragazzo disabile, al quale e' stato negato l'accesso al campetto sportivo, rinunciano ad utilizzarlo in attesa che vengano abbattute le barriere architettoniche.
Succede nel campetto sportivo del plesso succursale dell'istituto professionale Gaetano Salvemini, dove l'accesso avviene solo attraversando una scala interna che il loro compagno in carrozzina non puo' salire.
I compagni del ragazzo hanno rinunciato, per il momento, all'uso del campetto accettando la proposta delle loro insegnanti. Per i docenti, infatti, occorre operare una completa ristrutturazione degli spazi sportivi dell'istituto affinche' questi possano essere resi fruibili da tutti i ragazzi con disabilita'.
Anche l'edificio dove ci sono le aule e' attualmente in stato di degrado: le scale sono in disuso perche' pericolanti, alcune aule transennate dopo gli ultimi interventi di ristrutturazione dell'anno scorso per opera del proprietario dell'immobile.
Per avviare i lavori i tempi saranno piuttosto lunghi perche' l'immobile utilizzato dalla scuola non appartiene alla provincia ma e' in affitto.
Secondo quanto prevede la legge, la manutenzione ordinaria spetta all'ente pubblico, quella straordinaria al proprietario.
Ma il proprietario dell'immobile, in questi anni, ha avuto una serie di vicissitudini, tra cui la liquidazione della societa'. Il gestore giudiziario aveva iniziato un anno fa, su insistenza della provincia, alcuni lavori di manutenzione straordinaria all'interno della scuola che hanno poi subito un interruzione a causa di un nuovo provvedimento giudiziario a carico del proprietario. In questo caso, quindi, la provincia non puo' intervenire in via diretta ma solo attraverso il Patrimonio e l'Ufficio legale per avviare gli interventi di manutenzione straordinaria anche del campetto sportivo.
"In istituto abbiamo un numero cospicuo di disabili - afferma Emma Di Franco, responsabile per le attivita' di sostegno - a cui dedichiamo numerose attenzioni nell'organizzazione delle iniziative didattiche. Tutte le strutture scolastiche avrebbero bisogno di interventi di adeguamento alle norme antibarriere architettoniche e di una continua manutenzione".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011
IPERCOLESTEROLEMIA, NUOVA MOLECOLA 
PER FORME RARE LDL-AFERESI NON SEMPRE
PRATICABILE, SPECIALMENTE NEI BAMBINI
I risultati sono sbalorditivi: dimezzato il colesterolo Ldl, quello 'cattivo', dopo poche compresse di lomitapide, con riduzione - in alcuni casi - del 70-80%. Una rivoluzione nella vita di persone colpite da forme finora incurabili di ipercolesterolemia omozigote. "Questi pazienti, un centinaio in Italia, circa 6.000 nel mondo, possiedono un doppio gene patologico- spiega Cesare Sirtori, preside della facolta' di farmacia dell'universita' di Milano e direttore del Centro universitario dislipidemie dell'azienda ospedaliera Niguarda Ca' Granda- Sono dunque forme rare, che non rispondono al trattamento con le statine e necessitano di una terapia simile alla dialisi, la LDL-aferesi, molto costosa e non sempre praticabile, specialmente nei bambini. Fino ad oggi non esisteva una cura e le persone colpite, non potendo essere trattate, morivano d'infarto in eta' giovanile". Oltre ai pazienti con ipercolesterolemia omozigote, la lomitapide si sta rivelando il farmaco in grado di salvare da un'altra malattia rara, la chilomicronemia, caratterizzata da livelli molto elevati di trigliceridi, che puo' causare pancreatiti anche fatali. Ma come funziona sui grassi in eccesso presenti nel sangue, alla base di queste patologie? "La molecola agisce da inibitore della Mtp (microsomal transfer protein), proteina che 'assembla' colesterolo, trigliceridi e proteine nel fegato. In questo modo le Ldl non vanno in circolo e il colesterolo scende in modo drammatico" spiega Sirtori.
La Food and Drug Administration in Usa ha concesso alla lomitapide la denominazione di 'orphan drug', categoria in cui rientrano i farmaci prodotti esclusivamente per la cura di patologie rare, quelle che colpiscono meno di una persona su 200.000.

Notiziario Minori, 22 aprile 2011

venerdì 15 aprile 2011

ESAME MEDIE, IL 20 GIUGNO L'INVALSI, ESERCIZI ON LINE
E PER IL FUTURO SI PENSA A REVISIONE DELLA PROVA
Conto alla rovescia per gli esami di terza media. L'ostacolo piu' grande si chiama prova Invalsi, che ormai fa media con il voto finale e che e' un po' lo spauracchio degli esaminandi. A meta' giugno scatteranno le prove di chiusura del ciclo per oltre mezzo milione di studenti. Per italiano, matematica e per le lingue le date delle prove le stabilisce la commissione. Il test nazionale, uguale per tutti, si svolgera' invece il 20 giugno prossimo, di lunedi'. Le scuole negli scorsi giorni hanno dovuto registrate i loro alunni per poter ricevere i materiali. Intanto e' possibile allenarsi on line con i materiali messi a disposizione proprio dall'Invalsi.
Il test, peraltro, potrebbe riguardare, prossimamente anche altre materie. Al ministero, infatti, stanno studiando un restyling dell'esame di terza. Non da giugno, perche' cambiare in corsa non sarebbe possibile ad anno scolastico cosi' avanzato. Ma nel 2012 potrebbero arrivare nuove regole. Con ogni probabilita', guardando anche a modelli stranieri, il test Invalsi sara' potenziato con l'assorbimento anche della prova di lingua inglese che non sara' piu' lasciata in mano ai professori: la preparera' l'Istituto di valutazione. In pratica in futuro dovrebbe rimanere come scritto interno (predisposto dai docenti di ciascuna scuola) solo il tema di italiano. Mentre matematica e la lingua straniera dovrebbero essere ambedue assorbite nel test nazionale Invalsi dove si manterra', comunque, anche l'italiano per la parte che riguarda la grammatica e la comprensione del testo.
Notiziario Minori, 15 aprile 2011
FUORISEDE 'MAESTRI DI BICI' PER ALUNNI 
DIFFICILI A BOLOGNA IL PROGETTO 
'L'ALTRA BABELE'; 4 CORSI DI FORMAZIONE
Gli universitari fuorisede insegnano agli alunni (problematici) delle scuole di Bologna ad aggiustare le biciclette. Ma anche a rispettare l'ambiente e il Codice della strada. Il progetto, partorito dall'associazione "L'altra Babele" (nota per le aste di biciclette in piazza Verdi), e' nata nel 2009 e ad oggi conta quattro corsi di formazione per gli universitari con 70 partecipanti. Di loro, 15 sono diventati ciclo-formatori e sono andati nelle scuole di Bologna per realizzare laboratori di riparazione di biciclette (12 con circa 100 alunni coinvolti), a cui sono seguite lezioni di educazione ambientale ed educazione stradale, laboratori di auto-riparazione e di individuazione di percorsi sicuri casa-scuola da fare in bici. Non sono mancate anche le biciclettate in compagnia, come quella organizzata per sabato in collaborazione con l'associazione Oltre, per celebrare appunto questa prima esperienza del progetto "Ragazzi e biciclette".
La pedalata coinvolgera' tutti i ragazzi che hanno partecipato ai laboratori. Partiranno in bici dalle rispettive scuole, con la scorta dei ciclo-formatori, dei volontari e della Polizia municipale, per poi ritrovarsi nel parco di via Saliceto. Qui li aspetta un pranzo a base di zuppa e spettacoli di teatro-circo su monociclo del gruppo Promos. L'iniziativa e' stata presentata questa mattina a Palazzo D'Accursio, alla presenza del sub-commissario Michele Formiglio. Il progetto, sottolineano i rappresentanti dell'Altra Babele, lavora per una doppia integrazione: quella dei ragazzi con problemi di emarginazione, a cui sono indirizzati i laboratori nelle scuole, e quella degli studenti fuorisede con il tessuto cittadino.
Notiziario Minori, 15 aprile 2011
REGIONE LAZIO PRESENTA 'DISEGNA IL TUO
CAVALLO' AL VIA CONCORSO NAZIONALE 
PER SCUOLE, QUEST'ANNO 'PREMIO LAZIO'.
"Il Lazio e' la piu' antica terra di cavalli in Italia. Una storia, una cultura e una tradizione che ci accompagna da millenni e che segna il forte legame tra l'animale e l'uomo. Un legame che nel tempo e' andato rafforzandosi: ieri con l'utilizzo del cavallo in agricoltura, oggi con lo sviluppo del turismo rurale ed equestre e con il riconoscimento dell'ippoterapia quale strumento per favorire l'inserimento sociale dei soggetti piu' deboli". È per questo che il Consiglio regionale del Lazio "ha sposato con interesse il progetto 'Disegna il tuo cavallo', un concorso nazionale, giunto alla sua terza edizione e che, quest'anno per la prima volta, vede l'istituzione di un Premio speciale Lazio in onore di un territorio da sempre legato al cavallo". È quanto si legge in una nota del Consiglio regionale del Lazio.
L'iniziativa, ideata dall'associazione sportiva Passione cavallo, "coinvolge per il momento 10 scuole di tutte le province del Lazio (7 di Roma e provincia, una del reatino, una della provincia di Latina, una del viterbese e una del frusinate), ma la partecipazione e' di fatto maggiore". I ragazzi infatti possono inviare i loro disegni anche autonomamente attraverso il sito internet www.disegnailtuocavallo.it. Sara' possibile partecipare al concorso fino al 31 maggio. Obiettivo del concorso, spiega la nota del Consiglio regionale, e' quello di "stimolare la fantasia dei bambini, cosi' come di farli avvicinare a un mondo di grande rilevanza sociale per chi ha voglia di conoscerlo da vicino".
Notiziario Minori, 15 aprile 2011
MALATTIE CARDIOVASCOLARI, L'ALLARME 
DEI PEDIATRI DE NOVELLIS (UNP): 
"PREVENZIONE, LE ISTITUZIONI SI ATTIVINO"
Portare all'attenzione delle istituzioni la necessita' della prevenzione delle malattie cardiovascolari. E' questo il messaggio che Antonio de Novellis, presidente dell'Unione nazionale pediatri (Unp), lancia all'apertura del congresso Unp in corso a Roma, 'Il pediatra e le nuove emergenze'. Ma qual e' il legame tra l'infanzia e malattie che colpiscono prevalentemente gli adulti? "Le prime lesioni delle arterie- spiega de Novellis- possono comparire gia' dall'eta' di due anni e fino ai 7/8 sono reversibili a condizione che il bambino faccia una alimentazione corretta e il giusto movimento. Diversamente- avverte il pediatra- le lesioni progrediscono e quando assumono altre caratteristiche non sono piu' reversibili e prima o poi si avra' un adulto infartuato". Secondo uno studio fatto dallo stesso presidente Unp nelle scuole elementari di Latina e Fondi (basato su l'analisi di due generazioni precedenti, su una scheda delle abitudini alimentari e una sezione sull'attivita'), su 322 bambini ben il 45% e' affetto da ipercolesterolomia. "Questi dati sono allarmanti", sottolinea de Novellis, che poi lancia un appello: "Ogni adulto infartuato costa al Servizio sanitario nazionale ben 3000 euro, a fronte del costo di due euro a bambino per fare prevenzione. Il costo della prevenzione per circa 5 milioni di bambini dai 6 ai 14 anni, e' di 1.500 milioni di euro. Mentre il costo delle malattie cardiovascolari e' di 15 milioni di euro. Il fenomeno- chiude- e' sottovalutato. Il pediatra puo' fare molto, ma senza l'ausilio delle istituzioni, delle scuole e delle famiglie serve a ben poco".
Notiziario Minori, 15 aprile 2011

martedì 12 aprile 2011

UN GIORNO SENZA TELEFONINI, E SCATTA L'ASTINENZA
STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DEL MARYLAND
Arriva dall' il risultato di uno studio per cui ai giovani basta un giorno senza telefonino o internet per avere dei sintomi di astinenza pari a quelli che si hanno per la droga o l'alcol. A questi risultati preliminari si e' giunti nell'ambito del progetto 'The World Unplugged', condotto su studenti di 10 paesi molto diversi tra loro ma accomunati dalla dipendenza dai media.
Sebbene possa sembrare esagerato, uno degli intervistati ha definito la condizione senza telefonino pari alla sensazione di e' quella di "arto fantasma". Lo stupore e' stato innanzitutto degli stessi studenti che si aspettavano una certa frustrazione, ma non di avere senso di solitudine, panico, ansia, fino ad arrivare alle palpitazioni.
Notiziario Minori, 12 aprile 2011
'IN VIAGGIO CON I NONNI', SCAMBIO DI NOZIONI
CON I RAGAZZI LABORATORI CON SEI ADULTI 
TRA 72-85 ANNI E SEI ADOLESCENTI
Insegnare ai piu' anziani l'uso corretto del computer o del telefonino, in cambio di preziose nozioni su lavori manuali oramai in disuso, come il cestaio, il falegname, il fabbro, la sarta e la ricamatrice. E' l'incontro e lo scambio di conoscenze tra due diverse generazioni, il senso del progetto 'In viaggio con i nonni', organizzato dalla onlus 'L'altro noi' e finanziato dalla Fondazione Roma.
Sei adulti di eta' compresa tra i 72 e gli 85 anni e sei adolescenti tra gli 11 e i 16 anni, di entrambi i sessi, parteciperanno a degli specifici laboratori che si terranno due volte al mese da aprile a giugno, a Roma. Al termine dell'iniziativa sara' allestita una mostra con tutti gli oggetti realizzati dai ragazzi in sinergia con i 'nonni'.
Il progetto mira a ridurre il disagio giovanile, la solitudine degli anziani e tende ad incentivare una maggiore comunicazione fra le due fasce di eta'. L'iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in quanto, le attivita' organizzate, rispondono allo spirito e agli obiettivi promossi dal Piano Italia 2011 dell'Organismo nazionale di coordinamento, volontariato, associazionismo e formazioni sociali del ministero. Il primo incontro si terra' il 16 aprile a Roma, nei laboratori di piazza Gaspare Ambrosini 43.
Notiziario Minori, 12 aprile 2011

COSÌ I GENI DEI GIOVANI SI ADATTANO ALLA VITA AVVERSA
STUDIO DEL SAN RAFFAELE DI MILANO E DEL CNR
I ricercatori dell'Universita' San Raffaele di Milano e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) hanno dimostrato, nell'uomo e nell'animale, cosa accade nella fisiologia respiratoria quando i giovani individui vivono difficolta' e avversita', come le esperienze di distacco precoce dai genitori. In estrema sintesi, si innesca una sorta di moltiplicazione del segnale genetico che orchestra le nostre risposte fisiologiche, con uno speciale elemento in piu': la respirazione. Infatti, un parametro chiave che cambia in risposta a questi frangenti e' la sensibilita' a stimoli soffocatori. Sia umani che topi manifestano risposte respiratorie molto piu' marcate, iperventilando in presenza d'aria lievemente arricchita in anidride carbonica, se hanno vissuto in infanzia delle difficolta' come la separazione precoce dai genitori. Le nuove evidenze raccolte dai ricercatori mostrano come il meccanismo alla base di questa esagerazione della risposta respiratoria sia una vera e propria interazione, che avviene tra il patrimonio genetico degli individui e l'esperienza ambientale avversa. L'eta' alla quale le avversita' colpiscono e' fondamentale: se l'esposizione avviene in eta' infantile, l'alterazione respiratoria si instaura e resta stabile almeno nella prima parte dell'eta' adulta. I dati umani e animali mostrano come un tipo di avversita' quale la separazione precoce dai genitori, che nulla hanno a che fare con la respirazione, alterino una funzione respiratoria fondamentale. Queste conclusioni sono state tratte dalla considerazione in parallelo di campioni di gemelli umani (studio pubblicato sull' 'American Journal of Medical Genetics') e di animali (pubblicato su 'PlosONE'), realizzata da ricercatori dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano e dell'Istituto scientifico universitario San Raffaele, in collaborazione con l'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Cnr di Roma. Nell'umano i ricercatori hanno intervistato centinaia di coppie di gemelli sulle avversita' in eta' pediatrica, nell'animale hanno separato dei topi dalla madre a 24 ore dalla nascita, dandoli 'in adozione' a madri diverse da quella biologica per i successivi 4 giorni. Mentre le madri topo adottano facilmente i cuccioli di altre madri, nutrendoli e accudendoli in misura adeguata, l'esperienza di separazione precoce dalla madre innesca una risposta iperventilatoria all'anidride carbonica del 150% maggiore di quella osservata in cuccioli allevati normalmente.
Studiando poi le cause di questa risposta, i ricercatori hanno dimostrato che l'esagerata risposta respiratoria era addebitabile ad un aumento specifico del segnale genetico, presente negli individui sottoposti a separazione precoce. Cio' suggerisce che in risposta alle avversita' ambientali vengono reclutati sistemi genici che sono altrimenti quiescenti, o che vengono espressi in modo diverso, qualora le condizioni ambientali siano piu' facili o meno stressanti.
Questo modello animale ha importanti implicazioni per comprendere disturbi ansiosi nell'uomo, perche' e' stato dimostrato precedentemente dallo stesso gruppo di ricerca che la sensibilita' alla CO2 e' presieduta da sistemi genetici che coincidono in buona misura con quelli che presiedono alle manifestazioni di panico e ansia da separazione. Studiare la regolazione della risposta alla CO2 coincide dunque in buona parte con lo studio della regolazione (genetica e ambientale) delle manifestazioni di panico o e ansia da separazione nell'uomo.
"Grazie a questa strategia che parte dall'osservazione sull'uomo, traslando sull'animale, sara' possibile riportare all'umano una serie di conoscenze di genomica e neurobiologia acquisite in laboratorio", spiega Marco Battaglia, professore di Psicopatologia dello sviluppo all'Universita' Vita-Salute San Raffaele.
Notiziario Minori, 12 aprile 2011
IN ITALIA UN MILIONE DI BAMBINI È IN 
SOVRAPPESO RICERCA "OKKIO ALLA SALUTE"
DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Oltre un milione di bambini sono in sovrappeso e 400mila sono obesi. Sono, rispettivamente il 22,9% e l'11,1% di tutti i bimbi tra gli 8 e i 9 anni in Italia. Una fascia d'eta' che trascura anche le buone abitudini alimentari e non pratica sport. È il risultato della seconda raccolta dati di "Okkio alla Salute", un progetto di monitoraggio del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto superiore di sanita'.
Gli ultimi dati, relativi al 2010, confermano quanto rilevato nel 2009, in particolare per i comportamenti sbagliati a tavola: il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 30% fa una colazione sbilanciata in termini di carboidrati e proteine. Il 68% fa una merenda di meta' mattina troppo abbondante, il 23% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura mentre il 48% consuma ogni giorno bevande zuccherate e gassate.
Per il secondo anno, inoltre, e' stata rilevata una differenza significativa tra il Nord e il Sud. Nelle regioni del Mezzogiorno si arriva a punte di sovrappeso e obesita' del 48%, come nel caso della Campania, mentre al Nord questa percentuale si abbassa, fino ad arrivare al 15% di Bolzano.
Notiziario Minori, 12 aprile 2011

domenica 10 aprile 2011

SE MAMMA E PAPA' FUMANO SALGONO I LIVELLI DI
NICOTINA I RISULTATI DI UNO STUDIO SPAGNOLO
Dormire in camera con genitori fumatori non e' consigliabile. Ne qualcosa i bambini che mostrano livelli di nicotina nel sangue tre volte superiori rispetto a quelli che dormono in un'altra stanza. È il cosiddetto 'fumo di terza mano', uno step successivo al fumo passivo, quello cioe' che rimane sugli abiti o sulla pelle dei genitori e che viene cosi' trasmesso ai neonati. Questi i dati emersi in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori catalani pubblicato sulla rivista Bmc Public Health, i cui risultati sono in corso di analisi. Il team, guidato dal professor Ortega, ha voluto sondare il Bibe, Breve intervento sui neonati, un protocollo studiato per i genitori fumatori al fine di ridurre i danni ai neonati prodotti dal fumo passivo. Danni che nei piccoli possono causare asma, crescita rallentata dei polmoni, problemi respiratori e in certi casi persino la morte.
Per questo sono stati presi in esame un gruppo di controllo e un gruppo sperimentale composto da padri e madri di bambini fino ai 18 mesi di eta', con almeno un genitore fumatore. Ai genitori e' stata fatta un'intervista, mentre a circa 250 neonati e' stato prelevato un campione di capello all'inizio dello studio e successivamente dopo 3 e dopo 6 mesi per determinare il livello di nicotina nei piccoli. Dal confronto tra le analisi del capello e le dichiarazioni rilasciate dai genitori e' emersa una larga corrispondenza. Il 73% degli adulti affermava di fumare in casa e l'83% delle analisi del capello dei neonati mostravano alti livelli di nicotina. Durante lo studio, al gruppo sperimentale viene proposto un breve percorso educativo per i genitori che consiste in una serie di consigli mirati che insegnano loro come evitare situazioni di fumo passivo per i bimbi e i danni ad esso correlati. La presenza di nicotina nei capelli ha permesso di capire che, anche comportamenti apparentemente protettivi nei confronti del bambino, come fumare alla finestra o cambiare aria alle stanze, non serviva ad eliminare le sostanze nocive. Secondo gli esperti, infatti, l'unica alternativa possibile e' quella di fumare fuori casa. Gli stessi stanno lavorando all'individuazione dei fattori che maggiormente influiscono sul bambino esposto al fumo passivo per fornire uno strumento in piu' ai pediatri.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
ALLERGIE, NE SOFFRONO OLTRE DUE MILIONI
DI BAMBINI ACCORDO SIAIP-FERERASMA SU
LINEE GUIDA PER OPERATORI SCOLASTICI
L'allergia e' la nuova epidemia del terzo millennio. Oltre due milioni di bambini soffrono di asma e l'allergia alimentare colpisce oltre il 4% della popolazione infantile. Il bambino asmatico deve effettuare una terapia modulata in modo da mantenere sotto controllo i suoi sintomi (tosse, difficolta' allo sforzo fisico, etc) e quindi poter frequentare regolarmente la scuola, praticare attivita' sportiva, etc. La scuola, dove il bimbo passa buona parte della sua giornata, dovrebbe attrezzarsi per garantire un'assistenza adeguata alle sue necessita'. Invece, non esiste una norma legislativa che garantisca, ad esempio, la somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico, che a volte, data la gravita' dei sintomi, deve essere effettuata rapidamente.
La Societa' italiana di allergologia ed immunologia pediatrica (Siaip) e Federasma (Federazione italiana delle associazioni dei pazienti con asma e allergia) hanno stilato un documento, 'Raccomandazioni sulla gestione del bambino allergico a scuola', che contiene le linea guida per operatori scolastici e aziende sanitarie su come prevenire ed intervenire nelle gravi crisi allergiche. Il documento verra' presentato in un Forum il 9 aprile all'Unical, universita' della Calabria, in occasione del congresso nazionale Siaip, a cui parteciperanno dirigenti scolastici, medici, pazienti ed istituzioni. Il documento sara' successivamente inviato ai ministeri competenti con l'obiettivo che possa costituire la base per gli opportuni interventi legislativi.
Partecipano al Forum, tra gli altri, Francesco Paravati, presidente del congresso Siaip; Luciana Indinnimeo, presidente Siaip; Giovanni Cavagni, coordinatore della commissione Siaip - Federasma; Sandra Frateiacci, presidente nazionale Federasma; Annamaria De Martino della direzione generale prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
ALCOL, LE RAGAZZINE BEVONO IL TRIPLO DELLE
DONNE ADULTE IL 15,5% DELLE RAGAZZE CHE 
ABUSANO DI ALCOLICI HA MENO DI 16 ANNI
Nel 2009 in Italia i consumatori a rischio per consumo di alcol sono il 15,8% della popolazione di eta' superiore agli 11 anni, con una consistente differenza di genere (25% dei maschi, 7,3% delle femmine).
L'analisi per classi di eta' mostra che sono a rischio il 18,5% dei ragazzi e il 15,5% delle ragazze di sotto dell'eta' legale (16 anni), valori che dovrebbero essere pari a zero e che invece identificano circa 475.000 minori che hanno adottato almeno un comportamento a rischio alcol-correlato. I dati sono stati resi noti oggi a Roma nel corso dell'Alcohol prevention Day, organizzato oggi a Roma presso l'Istituto superiore di sanita'.
"Preoccupano in particolare le preadolescenti" - sottolinea Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale Alcol Cnesps e direttore scientifico dell'Apd - "Tra le 11-15enni si registra una media di consumatrici nettamente superiore alla media femminile italiana, tripla rispetto a quella delle donne adulte e comunque superiore a quella registrate per tutte le classi di eta' esaminate". Anche salendo con l'eta' l'evidenza conferma i trend consolidati nell'ultimo decennio; si stima, infatti, che nel 2009 sono stati oltre 395.000 i giovani di 16-20 anni (19% maschi e 6,9% femmine) e circa 500.000 i giovani di 21-25 anni (23,8 % maschi e 8,4 % femmine) che hanno adottato almeno un comportamento a rischio per la loro salute sulla base dei criteri stabiliti dall'ISS (eccedenza o binge drinking). "E all'estremo opposto della curva continuiamo a registrare le piu' elevate quote di consumatori a rischio tra i maschi", aggiunge Scafato sottolineando che "tra gli ultra65enni si contano oltre 2 milioni e 200mila anziani che seguono modelli di consumo rischioso o dannoso, con il 47,7 % dei 65-74enni e il 40,7 % degli ultra75enni". Estrema conseguenza, come riportato in Relazione al Parlamento, e' l'incremento degli alcol dipendenti in carico ai servizi che nel 2008 ha raggiunto la quota massima di oltre 66mila alcolisti in trattamento accompagnata da un significativo ricorso ai ricoveri ospedalieri per condizioni totalmente alcol correlate tra cui spicca la cirrosi per gli anziani e le intossicazioni alcoliche per i minori di 14 anni.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
AI RAGAZZI PIACE IL VINO: 14% LO CONSUMA
REGOLARMENTE I DATI DEL RAPPORTO ESPAD
Bevono vino un terzo delle ragazze e la meta' dei ragazzi e lo consuma regolarmente una percentuale che oscilla tra il 12% e il 14% dell'interno universo giovanile. Lo rivela il rapporto Espad presentato oggi in occasione di Vinitaly 2011.
Secondo i dati la distribuzione sul territorio dei consumatori indica come l'utilizzo del vino sia piu' frequente nelle regioni dove la cultura e la tradizione di questa bevanda e' piu' forte: Umbria, 69,9%, Toscana 67%, Piemonte, Veneto, e Campania (61%).
Nelle regioni, pero', dove si beve prevalentemente vino, si registrano minori percentuali di "binge drinkers". Dato che indica, secondo i ricercatori, una maggiore consapevolezza legata alla peculiarita' e alla tradizione del territorio da parte di chi beve vino in regioni dove questa bevanda fa parte la cultura del luogo. Una realta' evidenziata anche dal rapporto Doxa per l'Osservatorio permanente su Giovani e alcol (2011), dove e' indicato quale fattore educativo e di prevenzione, l'approccio all'alcol sotto la supervisione degli adulti e inserito, quindi, all'interno di un processo di formazione del gusto e di proposta di corretti stili alimentari. Infatti, il 54% dei giovani fa le prime esperienze con i genitori e il 14% con i familiari, mentre l'incontro con le altre bevande alcoliche avviene di norma all'interno del gruppo dei pari. "Educazione e conoscenza del vino trasmessi dall'agenzia educativa primaria- sottolineano i ricercatori- sembrano quindi fattori in grado di prevenire stili di consumo problematici e binge drinking".
Sempre nel Rapporto Doxa si trova, pero', un altro dato: nel 49% dei casi i binge drinkers bevono vino. "Un fatto che deve fare riflettere tutti i produttori di vino- rilegge nel rapporto Epad- Perche', se e' vero che chi beve fino allo stordimento non e' sicuramente in cerca di un vino di qualita' e con ogni probabilita' utilizza cio' che riesce a reperire con maggiore facilita', il compito che ha di fronte il mondo del vino e' quello di comunicare e raccontare in modo profondamente diverso dal passato cio' che produce.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
RICCIONE "CAPITALE" DEI GENITORI  SINGLE PORTALE,
CARD E RADUNI PER LE VACANZE DELLE 'SMALL FAMILY'
Riccione "capitale" dei genitori single. E' lo slogan di un progetto messo a punto dall'Associazione Albergatori della 'Perla Verde' della riviera romagnola e dalla cooperativa albergatori Promhotels, che si schierano dalla parte delle 'small family' (famiglie monoparentali), andando incontro alle esigenze di chi viaggia solo con i propri figli. Il progetto, con cui i promotori si aprono ad un nuovo segmento turistico, contempla un portale internet il cui indirizzo e' chiarissimo: www.vacanzepergenitorisingle.it. "Nel web, infatti, sono sempre di piu' le madri e i padri single che cercano nuove proposte di vacanza, eventi e offerte a loro dedicati", sottolinea in una nota Apt Servizi Emilia-Romagna. Ma c'e' anche una "card" per ottenere sconti in strutture convenzionate e persino dei raduni organizzati proprio per queste mini-famiglie. E chissa' che, sotto il sole della riviera romagnola, non sboccino nuovi amori con conseguente formazione di famiglie 'allargate'.
Intanto, sono gia' una quindicina gli hotel di Riccione che aderiscono al progetto Vacanzepergenitorisingle.it e vogliono dare una risposta chiara a questa domanda turistica proponendo pacchetti vacanza specifici. Nelle pagine del sito sono presenti tariffe speciali e facilitazioni per bambini in camera con un solo adulto, oltre a servizi a pagamento o gratuiti per le esigenze di tutti i tipi di genitori single: dalla baby-sitter 'night and day' al miniclub in hotel o in spiaggia, dall'area giochi in hotel o in spiaggia convenzionata fino alla 'social table' (tavolate per cene e pranzi sulla spiaggia insieme ad altre 'piccole famiglie'). Su Vacanzepergenitorisingle.it i genitori soli potranno quindi "confezionarsi" una vacanza su misura, orientandosi tra consigli di viaggio, itinerari, servizi in hotel, offerte e happening. La cooperativa albergatori Promhotels e l'Associazione Albergatori di Riccione hanno poi realizzato la "Small family Card" che prevede agevolazioni nei parchi della Riviera e nei parchi avventura, ma anche sconti su corsi di vela, di nuoto, di beach tennis e di 'family team building' con cavalli. All'interno del progetto dedicato alle small family, Associazione Albergatori e Promohotels hanno organizzato anche una serie di appuntamenti dedicati ai genitori single: tutti i weekend di maggio sono in programma raduni di genitori single in vacanza con bambini nei parchi tematici piu' famosi della Riviera (Oltremare, Italia in Miniatura, Fiabilandia, Acquario di Cattolica) mentre, dal 23 al 30 luglio, e' proposta una settimana speciale per genitori single in vacanza con i figli. Altri weekend a tema, per questo tipo di clientela turistica, sono in programma a settembre con escursioni in bicicletta, lezioni di golf e cavallo e visita al parco tematico San Martino Adventures.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
RINOCONGIUNTIVITE ALLERGICA, COLPISCE
IL 7% DEI BAMBINI CONSIGLI DELL'ESPERTO
SIO PER AFFONTARE ACARI E POLLINI
L'incidenza delle patologie allergiche e' in costante aumento nel corso degli anni e si prevede che nel 2025 circa il 50% della popolazione soffrira' di allergia. La rinocongiuntivite allergica colpisce il 7% dei bambini di eta' compresa tra i 6 e i 7 anni, per raggiungere il 16% nei ragazzi di eta' tra i 13 e i 14 anni.
Attualmente si ritiene che in giovani di 20-22 anni la percentuale di rinocongiuntivite si attesti intorno al 25%.
"Sono numerosi e ben conosciuti i vari fattori di rischio che contribuiscono ad incrementare la percentuale di allergici- spiega Michele De Benedetto, past president della Societa' italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale- tra questi, il fumo passivo, l'inquinamento ambientale, la presenza di tassi elevati di polveri sottili, carenze alimentari, sono tra i fattori piu' importanti. E' interessante notare che il ricorso sempre piu' diffuso a moderne tecnologie indirizzate a ottimizzare i consumi energetici e migliorare le condizioni abitative, attraverso l'uso di infissi sigillanti, l'utilizzo di moquette, l'aumento dell'umidita' negli ambienti chiusi, per riduzione della ventilazione spontanea, rappresentano fattori favorenti la proliferazione di acari della polvere e un aumento di potenziali agenti inquinanti".
Gli acari sono microorganismi presenti nella polvere, sono nocivi solo nei soggetti allergici, provocano rinite, congiuntivite, asma ed eczema. Si trovano in elevate quantita' specialmente negli ambienti caldi e umidi e preferiscono in particolare i materassi, i cuscini, le coperte, i piumoni e la moquette. Contrariamente a quanto abitualmente ritenuto, e' stato dimostrato che i cuscini in materiale sintetico sono maggiormente ricchi di acari rispetto ai cuscini di piuma.
"La camera da letto del paziente allergico, dei bambini in particolare- consiglia l'esperto- deve essere arredata in modo il piu' semplice possibile, preferendo mobili a superficie liscia e regolare per facilitarne la pulizia, riducendo il rischio di accumulo di polvere; e' consigliabile che i cuscini e i materassi siano rivestiti con tessuti impermeabili agli acari, ma permeabili al vapore per consentire un assorbimento del sudore permettendo un confortevole riposo".
"Queste precauzioni- avverte De Benedetto- rappresentano la prevenzione primaria verso l'allergia e un ottimo inizio terapeutico che vedra', nel ricorso ai vaccini ed alle terapie farmacologiche rappresentate da antistaminici, corticosteroidi topici e sistemici, un corretto completamento".
"Uno studio pubblicato nel 2010 sulla rivista scientifica 'Laryngoscope'- ricorda l'esperto- ha dimostrato che l'intervento di adenotonsillectomia in bambini allergici con asma determina un miglioramento, statisticamente significativo, della gravita' dell'asma, producendo un minor numero di controlli ospedalieri, una minore somministrazione di corticosteroidi sistemici e topici".
E per quanto riguarda la primavera, periodo di notevole concentrazione di pollini nell'aria che rappresenta un motivo di riacutizzazione della patologia allergica, il past presidente Sio spiega: "Anche per i pollini e' possibile effettuare una prevenzione primaria cercando di ridurre al minimo il contatto con i pollini verso cui si e' allergici; cio' comporta notevoli costrizioni e limitazioni nello svolgimento della vita comune- afferma- in quanto implica la necessita' di rinunciare ad effettuare numerose azioni, normali nella vita di ogni giorno, quali una passeggiata in campagna, la sosta sotto determinati alberi, effettuare sport all'aperto, e la necessita' di tenere porte e finestre chiuse".
Notiziario Minori, 10 aprile 2011
AL VIA UN CONCORSO PER 'BATTEZZARE' I SATELLITI UE
RIVOLTO AI BAMBINI, PER PROMUOVERE I TEMI DEL COSMO
La Commissione europea avvia un concorso di disegno destinato a stimolare l'interesse dei bambini per lo spazio: si offre infatti ai piu' piccoli (la gara e' riservata ai bambini dai 9 agli 11 anni) la possibilita' unica nella vita di dare il loro nome a un satellite del programma Galileo (l'iniziativa dell'Ue nel campo della navigazione satellitare).
"Il nome dei bambini che avranno fatto il miglior disegno in ciascuno Stato membro verra' assegnato a un satellite del programma Galileo", fanno sapere da Bruxelles. I primi due satelliti, ricorda la Commissione Ue, saranno lanciati a settembre e recheranno i nomi dei bambini vincitori per il Belgio e per la Bulgaria, paesi in cui il concorso si apre il 10 aprile. Lo stesso concorso si terra' negli altri 25 Stati membri a settembre per battezzare i satelliti successivi che verranno lanciati progressivamente a partire dal 2012. I giovanissimi sono invitati a fare un disegno avente per oggetto lo spazio e l'aeronautica, passarlo allo scanner o farne una foto digitale e caricarlo su un apposito sito web. In ciascun paese una giuria nazionale costituita di tre persone selezionera' il miglior disegno e il bambino vincente potra' dare il proprio nome a uno dei due satelliti che dovrebbero essere lanciati a settembre. In Belgio e Bulgaria si inizia domenica e si chiude il 12 maggio, negli altri paesi la stessa procedura si aprira' l'1 settembre per chiudersi il 15 novembre.
Notiziario Minori, 10 aprile 2011

martedì 5 aprile 2011

FORESTE, A 'LEZIONI DI TUTELA' CON 
GREENPEACE PROGETTO 'KIDS 4 FORESTS',
GIOCO E CONCORSI PER ELEMENTARI
Far scoprire ai piu' piccoli le meraviglie degli ultimi polmoni verdi del pianeta. Con un gioco. E' 'Kids 4 forests', progetto di Greenpeace pensato per gli alunni delle scuole elementari nell'anno internazionale delle foreste, e presentato oggi a Roma. L'associazione ambientalista porta dunque la tutela delle foreste sui banchi di 20 plessi, attraverso un il gioco da tavolo 'Gioca con Tango' che vede protagonista Tango l'orango, con cui scoprire il mondo delle foreste primarie.
Realizzato con carta 'amica delle foreste', il gioco terminera' con un concorso a cui ogni classe potra' partecipare creando un breve racconto o una canzone da dedicare alle foreste. Madrina d'eccezione Irene Grandi, che valutera' i brani frutto della fantasia dei piu' piccoli. Il migliore, sottolinea Greenpeace, "potrebbe essere messo in musica e cantato proprio da lei, insieme al piccolo coro dell'Antoniano". Ad ogni modo la canzone delle foreste "fara' parte del prossimo cd dello Zecchino d'Oro". I racconti piu' belli, invece, verranno selezionati dalla scrittrice Elisabetta Gnone che "li trasformera' in un piccolo e-book scaricabile on-line", mentre gli autori del racconto delle foreste parteciperanno a una puntata della trasmissione 'Geo & Geo' dedicata ai grandi polmoni verdi del pianeta.
Il progetto 'Kids 4 forests' verra' lanciato anche sul sito di Greenpeace Italia con una pagina web dove sara' possibile acquistare il gioco da tavola 'Gioca con Tango'.
"Partecipo con gioia a un progetto di Greenpeace che si propone di educare i bambini all'amore e al rispetto per la natura", afferma Irene Grandi. "La mia partecipazione al progetto- aggiunge la cantante- sara' una nuova esperienza ma soprattutto un mio contributo alla salvezza delle foreste, cosa che mi fa sentire tanto bene". Il motivo per cui sostenere la battaglia di Greenpeace? "Perche' e' la mia", risponde senza esitazioni la scrittrice Elisabetta Gnone. E poi, aggiunge, "perche' sogno un documentario sulla foresta amazzonica che mostri una nuova specie di insetto, scoperta da un curioso entomologo tra la fitta vegetazione". E ancora "perche' non voglio che i libri che stringo tra le mani siano intrisi di sangue e di terrore".
Notiziario Minori. 5 aprile 2011
'YOUTH CHANGE WEEK', TRE ECO-GIORNATE 
GIOVANI CIBO BIOLOGICO, QUIZ AMBIENTALI,
GREEN COMPETITION, CONVEGNI
Tre giornate dedicate all'ambiente, per riflettere sul futuro dei giovani e promuovere un dibattito sui temi della sostenibilita'. È questo l'obiettivo dell'iniziativa organizzata fino a domani, presso la facolta' di Economia dell'Universita' Roma Tre, da Aiesec Roma Tre e Gvst event management, in occasione della 'Youth change week', la settimana dedicata al 'green' che si celebra in 15 citta' italiane.
Il programma e' ricco di appuntamenti: cicli di eventi, workshop, competition, giochi, convegni e dibattiti. Oggi si apre con la caccia al tesoro 'In viaggio con la macchina del tempo': i partecipanti dovranno affrontare alcune prove - come riconoscere quali sono i cibi biologici fra quelli offerti - superare test di abilita' e rispondere correttamente a quiz sull'ambiente. Si prosegue nel pomeriggio con due workshop, il primo dedicato alla 'Luce e ai suoi effetti sulle persone', il secondo sul tema 'Green economy: un ponte fra giovani e lavoro'. Domani si terra' la conferenza conclusiva della manifestazione, dal titolo 'Giovani per la sostenibilita': approccio delle nuove generazioni manageriali al panorama aziendale' (Wel/ Dire)

Notiziario Minori. 5 aprile 2011
I PAPABOYS A ROMA: UNA GIORNATA DI 
CONFRONTO MELONI APRE DIBATTITI:
PACE, LAVORO, CULTURA E IMMIGRAZIONE
Accogliere le domande dei giovani e presentarle alle istituzioni. È questo l'obiettivo della giornata di studio "Giovani e forti...?", ideata e organizzata dall'associazione nazionale Papaboys, che si svolge oggi a Roma, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri (via di Santa Maria in via 37).
"Giovani e forti...?" rientra nel quadro degli eventi promossi dai Papaboys nell'imminenza della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, in programma il primo maggio nella Capitale. Dieci le sezioni previste. All'interno delle varie tavole rotonde si confronteranno autorevoli esponenti della Chiesa cattolica e di altre religioni, politici, uomini di spettacolo e del mondo della cultura, giornalisti, ambasciatori e atleti sulle relazioni che intercorrono tra l'universo giovanile e vari ambiti quali l'istruzione, i media, la pace, l'immigrazione, la Chiesa, lo sport, la legalita', il lavoro, la cultura, il tempo libero.
Notiziario Minori. 5 aprile 2011
ALLERGIE, NE SOFFRONO OLTRE DUE MILIONI
DI BAMBINI ACCORDO SIAIP-FERERASMA SU 
LINEE GUIDA PER OPERATORI SCOLASTICI
L'allergia e' la nuova epidemia del terzo millennio. Oltre due milioni di bambini soffrono di asma e l'allergia alimentare colpisce oltre il 4% della popolazione infantile. Il bambino asmatico deve effettuare una terapia modulata in modo da mantenere sotto controllo i suoi sintomi (tosse, difficolta' allo sforzo fisico, etc) e quindi poter frequentare regolarmente la scuola, praticare attivita' sportiva, etc. La scuola, dove il bimbo passa buona parte della sua giornata, dovrebbe attrezzarsi per garantire un'assistenza adeguata alle sue necessita'. Invece, non esiste una norma legislativa che garantisca, ad esempio, la somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico, che a volte, data la gravita' dei sintomi, deve essere effettuata rapidamente.
La Societa' italiana di allergologia ed immunologia pediatrica (Siaip) e Federasma (Federazione italiana delle associazioni dei pazienti con asma e allergia) hanno stilato un documento, 'Raccomandazioni sulla gestione del bambino allergico a scuola', che contiene le linea guida per operatori scolastici e aziende sanitarie su come prevenire ed intervenire nelle gravi crisi allergiche. Il documento verra' presentato in un Forum il 9 aprile all'Unical, universita' della Calabria, in occasione del congresso nazionale Siaip, a cui parteciperanno dirigenti scolastici, medici, pazienti ed istituzioni. Il documento sara' successivamente inviato ai ministeri competenti con l'obiettivo che possa costituire la base per gli opportuni interventi legislativi.
Partecipano al Forum, tra gli altri, Francesco Paravati, presidente del congresso Siaip; Luciana Indinnimeo, presidente Siaip; Giovanni Cavagni, coordinatore della commissione Siaip - Federasma; Sandra Frateiacci, presidente nazionale Federasma; Annamaria De Martino della direzione generale prevenzione sanitaria del ministero della Salute.
Notiziario Minori. 5 aprile 2011
ALCOL, ISTAT: CRESCE IL CONSUMO E AUMENTA 
IL NUMERO DELLE ADOLESCENTI CHE NE FANNO USO
Si beve sempre di piu' fuori dai pasti. E' quanto rivela l'annuale rapporto dell'Istat "L'uso e l'abuso di alcol in Italia", relativo al 2010. Prosegue dunque il cambiamento di lungo periodo del modello di consumo tradizionale, basato sulla consuetudine di bere giornalmente vino durante i pasti. Quote crescenti di popolazione, infatti, bevono alcolici al di fuori dai pasti e aumenta il consumo non quotidiano. Il cambiamento e' ancora piu' evidente tra le donne:
infatti, tra il 2000 e il 2010 il numero di donne che consuma bevande alcoliche fuori dai pasti registra un incremento del 25,1% (contro il 15% dei maschi), mentre decresce del 17,4% (contro il -11,8% dei maschi) quello di consumatrici giornaliere.
Il cambiamento nel modello di consumo risulta piu' evidente tra i giovani di 14-24 anni e gli adulti fino a 44 anni, soprattutto donne. Il cambiamento di abitudini riguarda non soltanto la frequenza e le circostanze di consumo, ma anche il tipo di bevande consumate. Diminuisce chi consuma solo vino e birra e aumenta chi consuma anche altri alcolici, come aperitivi, amari e superalcolici. I cambiamenti nel tipo di bevanda assunta riguardano i giovani fino a 24 anni e, in misura minore, gli adulti di 25-44 anni.
Non solo cresce tra i giovani il consumo di alcolici fuori pasto, ma, dal 2003, la quota di coloro che sono coinvolti nel binge drinking (il consumo di sei o piu' bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione) e' ormai un dato stabile.
Particolarmente a rischio sono i minorenni, in quanto la capacita' di metabolizzare adeguatamente l'alcol dipende anche dallo sviluppo fisico complessivo. Anche se i cambiamenti in atto nelle modalita' di consumo dei giovani sono piu' evidenti tra i 18-24 anni, non va sottovalutata la forte crescita del consumo di alcol fuori pasto tra gli adolescenti: se nel 2000 consumava alcolici fuori pasto il 14,5% dei 14-17enni, nel 2010 la quota si attesta al 16,9%. Il consumo di alcol fuori pasto cresce maggiormente per le ragazze (dal 12,2% al 14,6%), ma rimane piu' diffuso tra i maschi, per i quali passa dal 16,8% al 19,1%.
Notiziario Minori. 5 aprile 2011