venerdì 1 ottobre 2010

SÌ ALLA LEGGE SULLA DISLESSIA: SCUOLA IN CAMPO
PREVISTE DIDATTICA AD HOC E FORMAZIONE DEI PROFESSORI

- Il Parlamento ha detto il si' definitivo alla legge sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ovvero dislessia, discalculia e disgrafia.
Fino ad oggi le scuole non erano obbligate ad intervenire anche se un alunno manifestava questi problemi. Tutto era a carico dei genitori. Adesso la scuola diventa parte integrante della diagnosi e della cura di questi disturbi. Il si' finale, dopo un lungo iter, e' arrivato in commissione Cultura al Senato, riunita in sede deliberante. Il presidente della commissione, Guido Possa, parla di "importante modernizzazione della nostra scuola in ogni ordine e grado. A soffrire di queste difficolta' di apprendimento si stima sia in Italia non meno del 3-5% dell'intera popolazione scolastica".
La legge prevede didattica personalizzata, l'uso di strumenti compensativi (personal computer, calcolatore), nonche' facilitazioni specifiche per gli esami anche universitari e per lo studio delle lingue straniere. I genitori di alunni della scuola primaria con tali disturbi, la cui diagnosi e' riservata al Servizio sanitario nazionale, potranno usufruire di permessi di orario flessibile sul lavoro per assistere meglio i loro figli nelle attivita' scolastiche. La legge prevede infine una specifica formazione per i docenti, per il riconoscimento tempestivo di queste patologie e per l'applicazione di didattiche riabilitative.
"VITTORIA DOPO UNA LUNGA BATTAGLIA" - "Sono soddisfatta, anche come genitore, perche' questa legge riconosce finalmente dopo tante battaglie l'esistenza della dislessia e di altri disturbi specifici di apprendimento stimolando la scuola a individuarli precocemente e definendo i luoghi del percorso diagnostico e didattico". Rosabianca Leo, presidente dell'Associazione italiana dislessia (Aid), accoglie con gioia la notizia dell'approvazione definitiva della legge sulla dislessia, oggi al Senato. La legge, per cui sara' previsto un finanziamento di 2 milioni di euro complessivi per gli anni 2010-2011, sancisce il diritto a usufruire dei provvedimenti compensativi e dispensativi lungo tutto il percorso scolastico compresa l'universita' e assicura la preparazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. Per le famiglie sara' inoltre garantita la possibilita' di usufruire di orari di lavoro flessibili. Inoltre, qualora non sia disponibile effettuare diagnosi presso le strutture del Servizio sanitario nazionale, la legge da' la possibilita' di effettuarle presso strutture accreditate.
"Stiamo gia' lavorando con il ministero dell'Istruzione, di cui abbiamo apprezzato la volonta' di affrontare il problema, in merito alle linee guida sulla legge. Certo e'- prosegue Leo- che siamo solo all'inizio di un percorso che dovra' essere avviato con le scuole, soprattutto sul tema della formazione dei dirigenti scolastici e le strutture del Servizio sanitario nazionale". Il testo "e' certamente un salto di qualita' rispetto al passato ma va migliorato sia sotto l'aspetto della valutazione sulla sua effettiva applicazione sia per esempio con l'inserimento di sanzioni per chi non rispetta la normativa.
Siamo consapevoli, come associazione, che le cose non si cambiano in poco tempo ma l'approvazione di oggi ci conferisce piu' forza per migliorare il testo e per tutelare meglio i diritti delle persone con disturbi di dislessia. Infine, un ringraziamento va a tutti i senatori e i deputati che in questi anni si sono impegnati per far approvare la legge. Desidero poi anche ringraziare la Fondazione Telecom Italia, partner della nostra associazione, per la collaborazione che ci ha assicurato nel portare avanti importanti iniziative di formazione, informazione e supporto agli studenti anche in assenza di questa norma.
Progetti sui quali Fondazione Telecom Italia investe 1,5 milioni di euro e che da domani potranno ulteriormente svilupparsi in tutto il Paese a sostegno dell'attivita' didattica istituzionale", chiude la presidente dell'Aid.
Notiziario Minori, 1 ottobre 2010