martedì 30 novembre 2010

FUMO PASSIVO, SONO I BAMBINI LE PRIME VITTIME
600MILA MORTI ALL'ANNO

Seicentomila persone, pari all'intera popolazione della citta' di Genova, muoiono ogni anno nel mondo a causa delle conseguenze del fumo passivo. Lo ha rivelato uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e realizzato da due ricercatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', Armando Peruga e Annette Pruss-Ustun, che hanno utilizzato i dati del 2004 e quelli piu' recenti disponibili in 196 nazioni.
Secondo quanto elaborato dagli studiosi, le prime vittime del tabagismo passivo risultano essere i bambini: ben oltre centocinquantamila e al di sotto dei cinque anni. Questo perche' i piccoli di quella eta' sono ovviamente incapaci di sottrarsi a quella che nel documento e' citata come la prima fonte di esposizione, ossia i genitori che fumano fra le mura domestiche.
Cio' succede soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.
Laddove il benessere prende il posto della poverta', il rispetto per la salute dei bambini porta a un calo nella statistica dei decessi. Qui sono infatti gli adulti le vittime principali, sebbene i minorenni siano ancora al primo posto fra coloro che risultano coinvolti loro malgrado con una percentuale pari al quaranta per cento dei casi. Seguono il trentacinque per cento delle femmine non fumatrici e il trentatre' per cento dei non fumatori (dati Oms riferiti al 2004). La stima fatta da Peruga e Pruss-Ustun ha calcolato che tali esposizioni abbiano provocato 379mila morti per ischemia, 165mila per infezioni respiratorie, 36.900 per asma, 21.400 per cancro ai polmoni. Che in totale fanno appunto 603mila morti, tutti attribuibili al fumo passivo e cosi' divisi: quarantasette per cento donne, ventisei uomini, ventotto bambini.
Il tabagismo passivo e' inoltre responsabile della perdita di 10,9 milioni di anni di vita in buona salute, il sessantuno per cento dei quali sottratti a minorenni. Questi dati, gravissimi gia' a una prima lettura, fanno ancora piu' riflettere se si considera che la stima dei decessi rappresenta l'uno per cento di tutti morti globali annui. Lo studio si conclude esaminando anche gli aspetti legislativi del fenomeno: se le leggi che hanno proibito il tabacco all'interno dei locali pubblici hanno fatto molto per arginare i danni del fumo passivo, la strada per una corretta prevenzione appare ancora distante, perche' spesso e' nelle case che il vizio lascia il segno.
Di pochi giorni fa e' la notizia, presentata dagli esperti dell'Universita' del Minnesota all'American Association for Cancer Research, che nelle urine dei neonati di pochi mesi figli di coppie di fumatori e' presente la nitrosammina, una sostanza cancerogene riconducibile alle sigarette, nicotina e cotinina. E nel febbraio scorso un altro studio, pubblicato su Pnas da un gruppo di ricercatori americani del Lawrence Berkeley National Laboratory, aveva evidenziato che il fumo di terza mano, quello residuo in tendaggi, tappeti, parati e arredi vari, nuoce come quello diretto perche' la nicotina si combina con altri inquinanti rimanendo a lungo nei locali. Un guaio che va moltiplicato per 1,2 miliardi, pari cioe' alla stima della popolazione mondiale di fumatori.
Notiziario Minori, 30 novembre 2010