venerdì 14 gennaio 2011

CONTRATTO INDETERMINATO PER MENO DI UN 
GIOVANE SU 5 SONDAGGIO COMMISSIONATO
DALLA  CISL  PER  IL  MENSILE  JOB
Meno di un giovane milanese su cinque (il 18,8%) ha un contratto a tempo indeterminato. Mentre solo il 20% ha una un lavoro che corrisponde al titolo di studio e buona parte di loro e' disponibile ad andare a "cercar fortuna" all'estero. Il rapporto tra i giovani milanesi e il mondo del lavoro sembra abbastanza "disincantato": al bando i sogni e le aspirazioni personali, in una realta' sempre piu' precaria e flessibile, per il 50,2% dei giovani milanesi quel che conta e' lo stipendio. "Il rapporto con il lavoro mi pare quasi utilitaristico: il lavoro e' un mezzo per fare altro, la vita e' altrove - dice Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano-. E questo e' un problema su cui dovremmo interrogarci tutti: parti sociali e istituzioni". È questo il quadro che emerge da un'indagine commissionata da "Job" (mensile free press promosso dalla Cisl di Milano) a S&G Kaleidos, che sara' pubblicata sul numero di gennaio del giornale, in distribuzione martedi' 18.
Nella fascia d'eta' tra i 18 e i 34 anni, fra chi ha un lavoro, solo il 18,8% ha un contratto a tempo indeterminato. Tutti gli altri si dividono tra contratti a tempo determinato/a termine (27,4% ), a progetto/di collaborazione (22,2%), interinale (12,2%). Il 5,1% lavora in nero.
Solo il 20,5% svolge una professione che corrisponde al proprio titolo di studio. Per il 35,9% si tratta di una coincidenza "parziale" mentre il 36,6% degli intervistati e' finito a fare tutt'altro. Per questo motivo un giovane milanese su due (48,4%) ha dichiarato di essere disponibile ad andare a lavorare all'estero. Ha detto "no" il 41,4%.
Notiziario Minori, 14 gennaio 2011