martedì 15 marzo 2011

ADOLESCENTI, L'ESIBIZIONISMO IN RETE È UNA
DROGA E STAVOLTA FACEBOOK NON C'ENTRA
Spesso i media tradizionali, soprattutto la televisione, intervengono per evidenziare i grandi pericoli di internet: Facebook sarebbe il "male assoluto", perche' bambini e adolescenti potrebbero conoscere adulti malintenzionati, maniaci sessuali e quant'altro.
Difficilmente si parla invece di quanti tra loro cercano facili guadagni sfruttando i meccanismi della rete. Facebook in questo caso non c'entra affatto perche' giovani e giovanissime hanno altri canali per la comunicazione: Badoo e Netlog sono ad esempio social network popolari, tuttavia non mancano le piattaforme italiane precedenti a Facebook.
Non e' un fenomeno prettamente femminile, sebbene la percentuale di ragazzi sia inferiore. Il metodo e' semplice: si pubblicano degli aggiornamenti in cui ci si propone per "incontri" via webcam in cambio di ricariche telefoniche oppure accrediti su PayPal e carte di credito a consumo. Alcuni propongono persino un'anteprima gratuita. Gli incontri dal vivo sono rari, pochi quelli disposti ad andare oltre la prestazione virtuale. Un'attenuante affatto consolatoria, ne' garante dell'anonimato (di chi si mostra). Tra un compito di scuola e l'altro, uno strip e qualche euro per comprare le sigarette o fare un aperitivo. A un'eta' cui sarebbero vietati entrambi i vizi.
La legge italiana proibisce l'accesso incontrollato ai social network al di sotto dei 13 anni, Badoo richiede la maggiore eta' e Netlog almeno 15 anni. Restrizioni inutili, perche' mentire e' semplice quanto un clic: pochissimi genitori predispongono dei filtri a computer e internet perche' queste attivita' siano inibite ai propri figli. I dati, da questo punto di vista, fanno riflettere: come abbiamo visto ieri sarebbero ben 3,6 milioni i bambini che avrebbero mentito sulla propria eta' per iscriversi a Facebook.
Notiziario Minori, 15 marzo 2011