venerdì 24 aprile 2015


UNICEF, DIRETTORE GENERALE INCONTRA
 PAPA FRANCESCO PER PARTNERSHIP
PER AIUTARE ADOLESCENTI SVANTAGGIATI
Sua Santità Papa Francesco e il direttore generale dell'UNICEF Anthony Lake si sono incontrati a Roma per lanciare una nuova partnership, che garantirà agli adolescenti più svantaggiati gli strumenti, le informazioni e le conoscenze di cui hanno bisogno per prendere parte pienamente come cittadini alla vita delle loro società - e del mondo. La nuova partnership tra Scholas Occurentes, un'organizzazione educativa fondata dal Papa, e l'UNICEF è nata sulla comune convinzione delle potenzialità e della forza dei giovani. La collaborazione, che durerà 5 anni, si propone di promuovere l'accesso di quanti più adolescenti possibile, specialmente i più svantaggiati, alla tecnologia, allo sport e alle arti, grazie a piattaforme per l'istruzione, la partecipazione e per il processo di costruzione di pace dove i giovani possono incontrarsi per avere reciproche conoscenze sugli altri e sul mondo che li circonda.
"Scholas vuole in qualche modo unire l'impegno di tutti per l'istruzione- ha dichiarato Papa Francesco- e si propone di riformare in modo armonioso il patto educativo, perché solo in questo modo - se tutti coloro che si occupano dell'istruzione dei nostri bambini e dei giovani lavorano insieme - possiamo cambiare l'istruzione. Ecco perché Scholas cerca di includere cultura, sport e scienza; ecco perchè Scholas cerca ponti che dal 'piccolo' raggiungono ogni luogo. Oggi questa prospettiva, questa interazione, sta per essere implementata in tutti i continenti". Scholas e UNICEF collaboreranno inizialmente con iniziative globali congiunte, per porre fine alle violenze e promuovere la connettività per i giovani, attingendo dalle reciproche e specifiche capacità di coinvolgere gli adolescenti. Le due organizzazioni esploreranno i collegamenti tra le loro rispettive piattaforme di mobilitazione sociale e media e insieme supporteranno le campagne digitali e i movimenti sociali per i bambini più svantaggiati. Piani specifici per la collaborazione comprendono il coinvolgimento del network Scholas attraverso contenuti e opportunità di interazione per i giovani su Voices of Youth, lo spazio online dell'UNICEF per gli adolescenti e i giovani. L'UNICEF inoltre adeguerà U-report per la comunità globale di Scholas, dando la possibilità ai suoi membri di entrare a far parte del network dove circa 500.000 giovani già utilizzano la piattaforma digitale per esprimere le proprie idee e partecipare. L'organizzazione svilupperà anche nuove opportunità per collaborare durante gli eventi più importanti per i giovani a livello globale, tra cui: GenUin - Special Olympics Social Impact Summit, che si svolgerà durante gli Speciali Giochi Olimpici Mondiali Estivi nel 2015 a Los Angeles. Nel 2016, questa collaborazione esplorerà altre iniziative a livello regionale, nazionale e comunitario, con campagne di informazione congiunte e azioni di sostegno sui problemi che colpiscono milioni di adolescenti svantaggiati.
I giovani tra i 10 e i 19 anni rappresentano circa il 20% della popolazione mondiale. La maggior parte degli 1,2 miliardi di adolescenti vive in paesi in via di sviluppo. Garantire alla maggior parte degli adolescenti importanti opportunità di partecipazione e nuovi modi per connettersi e imparare reciprocamente, può aiutarli a sviluppare il proprio potenziale e contribuire alla crescita delle loro società. Questo può essere importante in particolar modo nei paesi colpiti da conflitti, dove unire i giovani al di là delle differenze di etnia, razza e religione può aiutare a interrompere il ciclo intergenerazionale della violenze e rafforzare il tessuto sociale.
"L'UNICEF è entusiasta di sostenere Scholas nel suo lavoro, e di unirsi al suo impegno per migliorare le vite degli adolescenti- ha dichiarato Anthony Lake, Direttore generale dell'UNICEF- L'adolescenza è un momento cruciale - un'età di rischi ma anche di opportunità. I giovani che imparano a collaborare e a risolvere problemi comuni sviluppano capacità che serviranno a costruirsi un futuro migliore e tante altre cose.
Questi ragazzi stanno sviluppando comportamenti da cittadini attivi che possono aiutarli a costruire un futuro migliore per il mondo intero".
Continua la nota: "Accogliamo con grande favore questa iniziativa, perché promuove e favorisce l'apprendimento e la partecipazione tra le giovani generazioni. Solo attraverso la conoscenza e il rispetto reciproci, possiamo costruire un futuro di pace, con tanti ponti tra mondi solo apparentemente lontani", ha dichiarato il Presidente dell'UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
Notiziario Minori, 24 aprile 2015