È NATA LA FONDAZIONE
ITALIANA
PER IL BAMBINO ECCO IL DECALOGO
PER PROMUOVERE E CREARE
SALUTE DA 0 A 100 ANNI
Creare salute da zero a cento anni è lo
scopo per cui nasce la Fondazione italiana per il bambino (Fib), nella
"consapevolezza che si può ambire ad avere future generazioni di adulti e
di anziani più sani, più attivi e meglio inseriti in una società sempre più
longeva". Un ruolo fondamentale è giocato dalla prevenzione, "che
inizia prima della nascita del bambino con i corretti stili di vita della mamma
nella fase gestazionale, e che deve accompagnare l'infante, l'adolescente,
l'adulto e l'anziano durante tutto l'arco dell'esistenza". Alberto Ugazio,
direttore del dipartimento di Medicina pediatrica dell'Ospedale Pediatrico
Bambino Gesù e componente del Cda della Fib, afferma: "Abbiamo raggiunto
aspettative di vita che sono tra le migliori al mondo, ma, con l'aumento della
vita media aumenta anche l'incidenza di malattie come quelle cardiovascolari,
polmonari, tumorali e tante altre ancora.
Patologie che rendono precaria la
qualità di vita dell'anziano, aumentano sempre più la spesa sanitaria e
impediscono di condurre una vita attiva e serena nella terza età. Oggi-prosegue
Ugazio- sappiamo bene dai più recenti progressi della medicina che, in larga
misura, salute e malattia dell'adulto e dell'anziano originano durante la
gravidanza e i primissimi anni di vita. La salute di domani dipende quindi
dalle scelte che facciamo oggi". La scienza dice che nei primi mille
giorni di vita, dal concepimento fino ai 2 anni d'età, si gioca il futuro di
salute dell'essere umano. L'allattamento al seno e una dieta equilibrata sono
due pilastri fondamentali nello sviluppo psico-fisico del bambino".
L'alimentazione gioca "infatti un ruolo indispensabile, ma regimi
alimentari seguiti più sulla scia delle mode del momento che su sulla base
delle evidenze scientifiche allontanano dal fabbisogno nutrizionale e rischiano
di produrre uno sbilanciamento della dieta ideale per la crescita. Anche la
lotta all'obesità- continua l'esponente della Fib- è una delle grandi sfide che
ci attendono per avere una società più sana e meno soggetta al rischio di
malattie legate all'eccesso ponderale come diabete, ipertensione e le altre
patologie correlate. Allo stesso modo, promuovere una sana attività fisica,
lontana sia dalla sedentarietà sia dagli eccessi agonistici, è fondamentale per
un corretto funzionamento dell'organismo già dai primi anni di vita". La
salute del bambino si tutela anche attraverso "una cultura delle
vaccinazioni troppo spesso assente o sempre più minacciata da una disinformazione
organizzata. Si assiste a un calo preoccupante di alcune importanti
vaccinazioni come evidenziato recentemente anche l'Organizzazione Mondiale
della Sanità che ha bacchettato l'Italia e l'Europa perché in ritardo sulla
tabella di marcia stabilita per eliminare morbillo e rosolia. In alcune scelte
di salute un ruolo fondamentale lo svolgono i pediatri". I dati di una
"recente ricerca condotta in occasione della Giornata mondiale contro la
meningite- dichiara Carla Collicelli, vicedirettore del Censis- evidenziano che
il pediatra è la principale fonte di informazione delle famiglie in questo
campo. Ed è al medico che cura i propri figli che i genitori affidano i loro
dubbi e le loro speranze per la guarigione dei loro bambini". Il pediatra
è sempre più un'antenna sociale dei bisogni di salute psicofisica del bambino e
dell'adolescente in una società che muta continuamente. "L'advocacy della
pediatria- spiega Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di
pediatria (Sip) e componente del Cda della Fib- si esprime nella tutela della
salute del bambino, attraverso la diagnosi, la cura e la prevenzione delle
malattie. Ma anche promuovendo il suo benessere fisico-psichico e relazionale,
e i suoi diritti nella società. Il pediatra del terzo millennio è chiamato a passare
dalla cura alla 'care', cioè al prendersi cura del bambino e della sua
famiglia". Occorre quindi "investire a tutto tondo per la salute del
bambino che sarà l'adulto di domani. Ma per raggiungere tale scopo è
indispensabile un impegno globale che coinvolga a tutti i livelli le
istituzioni, il mondo della ricerca, i media, gli opinion leader e gli
stakeholder delle professioni e dell'industria.
Perché- conclude Corsello- se è vero che
la salute è un bene di tutti, ognuno deve contribuire a favorire le condizioni
che rendono effettivo questo diritto tutelato dalla nostra Costituzione".
In occasione della presentazione della Fib Walter Ricciardi, direttore
Osservasalute e commissario Iss, ha tenuto la 'Lettura tra denatalità e
invecchiamento della popolazione: una sfida sostenibile per il nostro Ssn?':
"La prevenzione- dichiara Ricciardi- è la vera chiave di volta per la
sostenibilità del Ssn. Investire in prevenzione significa investire in salute e
creare le condizioni favorevoli per una popolazione più sana e longeva.
Spendiamo ancora troppo poco in prevenzione e occorrono sempre più campagne
mirate contro i non corretti stili di vita. I problemi di stile di vita, di
abitudini comportamentali come quelle alimentari, di urbanistica e di ambiente,
vanno affrontati e risolti oggi se si vuole creare salute da 0 a 100
anni". Anche la Fondazione italiana per il bambino è pronta a fare la sua
parte. Ecco il decalogo su 'Lo stile di vita per la donna in gravidanza e da
neomamma': 1. Più movimento all'aria aperta 2. Niente stress 3. Niente alcool
4. Niente fumo 5. Cibi poveri di grassi e zuccheri 6. Alimenti freschi 7.
Frutta e verdura di stagione 8. Fibre e prebiotici 9. Pesce azzurro 10.
Allattamento esclusivo al seno per almeno 6 mesi.
Notiziario Minori, 15 maggio 2015