IL BEBÈ GUARDA E SI SCOPRONO DISTURBI
RICERCA UNIVERSITÀ DI PADOVA
RICERCA UNIVERSITÀ DI PADOVA
SU 180 NATI TRA IL 2004 E
2012
Uno studio internazionale, condotto da ricercatori
dell'Università di Padova, della Birkbeck University of London e della London
Metropolitan University ha scoperto la correlazione tra lo sviluppo attentivo
nei primi giorni di vita e i possibili disordini dell'attenzione in età
successiva. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Scientific
Reports". Gli scienziati hanno dimostrato come il comportamento visivo nei
primissimi giorni di vita è stato correlato alla comparsa successiva di
problemi comportamentali. I ricercatori hanno scoperto un'associazione tra le
differenze individuali nell'attenzione visiva che i neonati nei primi giorni
dopo la nascita rivolgevano a diverse immagini e problemi comportamentali comparsi
nel successivo sviluppo, tra cui iperattività e difficoltà nei rapporti con i
coetanei. "Abbiamo studiato l'attenzione visiva su un campione di 180
neonati- spiega Teresa Farroni, docente del dipartimento di Psicologia dello
sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova- nati tra il 2004 e
2012 in un reparto di maternità di un ospedale di Monfalcone (Gorizia). Per la
prima volta- prosegue Farroni- abbiamo dimostrato che c'è un legame
significativo tra le modalità in cui i neonati guardano le immagini e il
temperamento che si manifesta nel loro comportamento in età successive.
Guardare le immagini per tempi più lunghi alla nascita sembra essere associato
a una minore presenza di comportamenti impulsivi e iperattivi nello sviluppo
del bambino". I ricercatori hanno esaminato tre aspetti principali del
temperamento e del comportamento: la capacità di regolare le emozioni (uno
scarso controllo è stato collegato a una maggiore impulsività e iperattività);
un tratto caratteriale che descrive una tendenza verso livelli elevati di
estroversione e impulsività e che è stato collegato con l'aggressività e
problemi comportamentali nell'infanzia; la presenza di difficoltà
comportamentali. "Lo studio dell'attenzione visiva dei neonati costituisce
una finestra sui meccanismi di sviluppo che contribuiscono alla variazione di
attenzione e del comportamento per tutta la durata della vita- conclude
Farroni-. I risultati delle nostre ricerche suggeriscono che una parte di ciò
che influenza il comportamento più tardo è già presente alla nascita. Questi
risultati potrebbero in futuro aiutare a identificare i bambini che sono a più
alto rischio di difficoltà di attenzione e potrebbe favorire lo sviluppo di
primi interventi con lo scopo di contribuire a migliorare precocemente le
capacità attentive".
Notiziario Minori, 12 ottobre 2015