domenica 17 aprile 2016


IL RUOLO DEI NONNI, FONDAMENTALI
PER I PICCOLI DI ROSALBA MICELI
I diversi legami di attaccamento che si instaurano tra un bambino e coloro che si prendono cura di lui (caregivers) sono considerati in maniera integrata all'interno di una rete di relazioni. In particolare, nella crescita dei piccoli, i nonni rappresentano figure fondamentali. Numerosi studi individuano nel legame nonno-bambino un "fattore protettivo" per entrambi, a condizione che i nonni non si sostituiscano arbitrariamente alle figure genitoriali, ma collaborino allo sviluppo fisico ed emozionale del bambino, non siano ancorati a superate pratiche genitoriali bensi' competenti sulle norme di sicurezza e aggiornati sulle novita' in termini di alimentazione infantile, di puericultura, di pedagogia, di aspetti socio-educativi.
Ma come sono percepiti i nonni dai bambini? "L'indagine Eurispes 2004 'L'identikit del nonno italiano', ancora attuale, mette in luce come il nonno italiano venga percepito dal nipote con un'eta' compresa tra i sette e gli 11 anni: e' una figura che comunica affetto, che comprende le sue necessita', che trasmette esperienze- afferma il pediatra Leo Venturelli, referente per l'Educazione sanitaria e la comunicazione della Sipps (Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale)- Di contro, i nipoti che si sentono viziati dai nonni sono una minoranza, anche se discreta (il 27%), e quelli che invece che si sentono trattati in modo autoritario rappresentano circa un terzo degli intervistati. Insomma, i nonni italiani sono amati dai loro nipoti e passano con loro quasi la meta' del loro tempo".
"Da uno studio europeo del 2011 (Share: The Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe-2011)- continua Venturelli - l'Italia e' il paese dove il 33% dei nonni si prende cura quotidianamente dei nipoti, contro l'1,6% della Danimarca o il 2,9% della Svezia. Questa situazione, giudicabile positiva sotto l'aspetto umano, nasconde pero' una realta' in cui le famiglie giovani si devono appoggiare a quelle di origine per poter accudire i figli, in tempi di difficolta' economiche ed occupazionali e di carenti investimenti nel settore della famiglia e dei servizi sociali: anche in questo l'Italia rappresenta il fanalino di coda tra i paesi europei nella percentuale del Pil dedicato al welfare della famiglia".
Qual e' il profilo dei nonni di oggi? "Sono numerosi i testi che disegnano un quadro di nonni dinamici, al passo con la nostra societa', attivi, con molteplici interessi, che leggono, viaggiano sia fisicamente, sia virtualmente usando il computer e utilizzando i motori di ricerca di Internet (forse anche per maggior tempo a disposizione)- spiega il pediatra Giuseppe Di Mauro, Presidente Sipps-. Sono nonni che hanno un buon livello di istruzione, desiderano stabilire un legame affettivo con i nipoti e cercano di proporsi come utile sostegno ai genitori. Cosa ancor piu' vera e necessaria in quanto spesso ci sono situazioni di separazione di coppia o di famiglie monoparentali che di fatto si appoggiano alle famiglie di origine".
Quali punti critici si rilevano riguardo la sicurezza infantile e l'assistenza affidata ai nonni? "Anche il pediatra si confronta in ambulatorio in quasi meta' delle consulenze con i nonni, che si sostituiscono per buona parte della giornata al genitore- chiarisce Di Mauro-. I nonni sono sicuramente in grado di trasmettere affetto e fiducia nei piccoli nipoti, ma in recenti ricerche (tra cui una ricerca eseguita in Alabama e presentata nell'ottobre 2012 al Congresso annuale americano di Pediatria, n.d.r.) e nell'esperienza del pediatra le competenze sanitarie e tutoriali dei nonni hanno lacune che dovrebbero essere colmate da maggior disponibilita' dei pediatri, da incontri o corsi organizzati da istituzioni, in particolare da Societa' scientifiche pediatriche".
Notiziario Minori, 17 aprile 2016