lunedì 6 giugno 2016


SONNO, IL 50% DEI RAGAZZI DORME
MENO DEL PREVISTO, IL 26% HA DIFFICOLTA'
 A SVEGLIARSI. INDAGINE PRESENTATA A ROMA
I più giovani non riposano quanto dovrebbero. Da un'indagine conoscitiva condotta su 365 ragazzine e 356 ragazzi di otto anni (che abitano nella zona di Campagnano romano) ed effettuata dalla direzione della Asl Rm4, dai medici scolastici del quarto distretto dell'azienda sanitaria e da Assirem (Associazione scientifica italiana per la Ricerca e l'Educazione nella Medicina del Sonno) emerge infatti che "il 50% dei ragazzi dorme meno del previsto, anche perché c'è  una scarsa consapevolezza dell'importanza del sonno (il 31,7% la sera non vorrebbe andare a dormire). Si e' riscontrata inoltre una difficoltà all'addormentamento (9,6%) per la presenza di agitazione, ansia o paura (7,3%)". Lo studio e' stato illustrato a Roma dal professor Oliviero Bruni, presidente mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica, nel corso del convegno "Il sonno non solo riposo ma funzione essenziale per la salute e la qualita' di vita", che si e' svolto nella sala Tevere della Regione Lazio.
"Il 7,2% dei ragazzi- ha spiegato Bruni- si sveglia durante la notte più di 2 volte, poi con difficoltà a riaddormentarsi (5,4%). Anche quando dormono, molti presentano un sonno agitato, si muovono in continuazione (26,7%). Nell'insieme ne emerge un sonno insufficiente e di scarsa qualità che giustifica poi come al mattino abbiano difficoltà a svegliarsi (26,1%) o si sveglino stanchi (15,2%). Altro aspetto molto rilevante e' la presenza di disturbi respiratori nel sonno: nel 17% e' infatti presente russamento, il 9,6 % non respira bene nel sonno mentre il 4,6% presenta apnee. Quest'ultimo dato e' particolarmente significativo poichè e' noto come la presenza di apnee nel sonno pregiudichi sia lo sviluppo fisico che mentale dei giovanissimi. I ragazzi con apnee presentano spesso disturbi del comportamento con deficit di attenzione e di concentrazione, irritabilità per cui frequentemente vengono etichettati come 'bambini difficili'".
Altro dato emerso dall'indagine e' stato il riscontro di una elevata percentuale di bambini sovrappeso (16%) o francamente obesi (11%) e la significativa correlazione tra aumento del peso corporeo e la presenza di disturbi respiratori. "Ovviamente, come previsto nei ragazzi- ha proseguito il presidente mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica- sono state segnalate la presenza di parasonnie (sonnambulismo, pavor nocturnus, incubi, paralisi del sonno e bruxismo). In Italia purtroppo vi e' una scarsa sensibilità verso i disturbi del sonno o la deprivazione di sonno, perché non vengono considerati come causa dei problemi diurni. In realtà molti dei casi di disturbi di apprendimento, iperattività e bullismo possono avere come concausa e/o fattore favorente proprio la deprivazione di sonno".
Passando dall'analisi ai consigli, il professor Bruni ha raccomandato: "Prima di tutto bisognerebbe cercare di anticipare l'orario di addormentamento non oltre le 22, poi parlare con il pediatra della possibilità che dietro i disturbi accusati dal bambino possa esserci un problema di sonno. Possono bastare anche piccole modifiche in ambito sociale; ad esempio, in America, si e' visto che spostando di mezz'ora l'ingresso a scuola si e' rilevato una riduzione netta delle assenze scolastiche e un aumento del rendimento scolastico. E' necessario avviare una campagna di informazione che sensibilizzi l'opinione pubblica.
Ovviamente quei bambini che presentano uno specifico disturbo del sonno- ha concluso- dovranno rivolgersi ad uno specialista per valutare e correggere il disturbo".
Notiziario Minori  6 giugno 2016