venerdì 29 aprile 2011

DA NORD A SUD, TUTTI GLI STUDENTI CONTRO LA MAFIA
INDAGINE TRA 2.500 RAGAZZI DI 94 SCUOLE ITALIANE
La condanna della mafia e' unanime tra gli studenti sia del Nord che del Sud Italia: per il 70% di loro, infatti, la criminalita' organizzata incide negativamente sulle condizioni di sviluppo del Paese, oltre l'80% percepisce la mafia come fenomeno molto diffuso e il 63,9% dei giovani dai 16 ai 19 anni vive l'ingerenza mafiosa come un ostacolo al proprio futuro professionale e personale. Sono i risultati dell'indagine sulla percezione mafiosa condotta per il quinto anno consecutivo dal Centro studi Pio La Torre che ha coinvolto 2500 studenti di 94 scuole italiane. I dati della ricerca sono stati presentati alla stampa nella sede del Centro Pio La Torre di Palermo.
La ricerca verra' illustrata ufficialmente al pubblico venerdi' prossimo alle 9 al teatro Biondo nel corso della manifestazione in ricordo del ventinovesimo anniversario dell'uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Secondo lo studio, oltre il 90% del campione ha poca o nessuna fiducia nei politici nazionali e locali, un sentimento che si estende, per il 60% anche ai giornalisti, ritenuti "al soldo di chi detiene il potere" e i sindacalisti considerati "emanazione di qualche schieramento politico". In Sicilia, in particolare, il 49,5% del campione non avverte la presenza della mafia sul territorio, percepita invece concretamente dal 40,44% degli studenti. Tra le attivita' legali percepite trasversalmente da Nord a Sud Italia spiccano lo spaccio di droga, il pizzo, il lavoro nero e le discariche. Il luogo di informazione primaria rimane la televisione, mentre e' ancora la scuola la sede dove se ne discute maggiormente.
Quanto alle ragioni che rendono la criminalita' organizzata cosi' pervasiva, per l'83% dei ragazzi la mafia e' forte perche' "si infiltra nello Stato", perche' "fa paura" (73,74%), e per quasi il 40%, Stato e mafia "coincidono". Alla domanda se sia piu' forte lo Stato o la mafia solo il 12,78% ha risposto lo Stato, il 25,32% le ritiene ugualmente forti, il 53,74% la mafia. Secondo gli studenti, tra le iniziative che lo Stato dovrebbe prendere per sconfiggere la criminalita' organizzata, occorre colpire la mafia nell'economia (24,19%), educare alla legalita' (20, 42%), combattere la corruzione (20,15%). Solo il 4,66% ritiene un'arma utile incrementare l'occupazione e lo 0,59% agevolare il pentitismo.
Notiziario Minori, 29 aprile 2011