venerdì 6 maggio 2011

ESSERE MAMMA: LA MAPPA MONDIALE 
DELLE DISUGUAGLIANZE LA NORVEGIA  E'
IN  CIMA ALLA LISTA DEI PAESI MIGLIORI
Se la Norvegia e' il paese in cui le madri vivono nelle migliori condizioni, l'Afghanistan e' invece all'estremo opposto. Lo riferisce l'Indice delle madri, contenuto nel 12esimo "Rapporto sullo stato delle madri nel mondo" di Save the Children, che stila una classifica mondiale e mette nero su bianco le disuguaglianze a livello planetario. La graduatoria e' stata elaborata considerando il livello di benessere materno-infantile in 164 paesi presi Ne e' emerso che la top ten dei peggiori paesi e' composta da Afganistan, Niger, Guinea Bissau, Yemen, Chad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Mali, Sudan, Repubblica Centro Africana. Al contrario, i 10 paesi in cui il benessere di madri e bambini e' massimo sono Norvegia, Australia, Islanda, Svezia, Danimarca, Nuova Zelanda, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi, Francia. L'Italia scivola da 17esimo al 21esimo posto (vedi lancio successivo). I parametri presi in esame per la classifica sono vari e vanno dagli indici di mortalita' infantile e materna all'accesso delle donne alla contraccezione, dal livello di istruzione femminile e di partecipazione alla vita politica ai tassi di iscrizione dei bambini a scuola.
Confrontando i dati delle performance migliori e peggiori si evidenziano profondi squilibri e disuguaglianze. Alcuni esempi: in Norvegia ogni parto avviene in presenza di personale qualificato, mentre in Afganistan questo accade solo nel 16% dei casi. Ancora: una donna norvegese in media studia per 18 anni e vive fino a 83 anni, mentre una donna afgana studia per meno di 5 anni e vive mediamente fino a 45. Se l'83% delle norvegesi fa uso di contraccettivi e unanie infantile e materna,iori. dei paesi migliori, l' vita.ssivo)dizioni, l' primo mese di vita, 8 milioni zi o per tradizione su 175 perdera' il proprio bambino prima dei 5 anni, in Afghanistan meno del 16% delle donne ricorre alla contraccezione e una ogni 5 vedra' morire il proprio figlio nei suoi primi 5 anni di vita (cosi' come in Chad e Repubblica Democratica del Congo). "Il che significa che ogni donna, in Afganistan, va incontro alla perdita di un figlio nell'arco della sua vita". In Finlandia, Grecia, Islanda, Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Singapore, Slovenia e Svezia solo un bambino ogni 333 muore prima dei 5 anni.
Gli squilibri non sono meno evidenti considerando altri paesi:
una donna ogni 14 in Chad e Somalia rischia di morire durante la gravidanza o il parto, mentre in Italia il rapporto e' meno di uno a 15 mila. Non esistono donne in parlamento in Qatar, Arabia Saudita e Isole Solomon, mentre in Svezia quasi il 50% dei posti e' occupato da donne. Infine, in Somalia 2 su 3 non sono iscritti alla scuola primaria, ma in Italia, Francia, Spagna e Svezia la maggioranza dei bambini frequenta tutti gli ordini scolastici.
Notiziario Minori, 6 maggio 2011