venerdì 16 dicembre 2011

DROGA. 'RADICI E ALI', GENITORI A SCUOLA DI
  EDUCAZIONE IL PROGETTO DEL DIPARTIMENTO
DELLE POLITICHE ANTIDROGA
La crescente esigenza di sperimentare a livello nazionale un comune modello d'intervento di promozione della salute e di costruzione della capacita' di autonomia dei figli, e' stato uno dei motivi che ha spinto il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri a realizzare un progetto specifico sul tema, coinvolgendo realta' territoriali gia' impegnate in percorsi educativi, 'Radici e Ali', che e' stato realizzato in collaborazione con l'Azienda sanitaria locale di Avezzano-Sulmona-Aquila. Il progetto coinvolge 5 unita' multidisciplinari selezionate sulla base dell'esperienza nel settore nonche' dell'operativita' nel territorio di appartenenza (l'Aquila, Roma, Pesaro, Reggio Emilia, Verona) sotto il coordinamento del Ser.T. de L'Aquila. I destinatari del progetto sono 80 individui tra genitori o adulti di riferimento per bambini tra 0 e 8 anni selezionati sul territorio nazionale tra consultori, Sert, distretti, servizi sociali dei Comuni, parrocchie, centri di aggregazione che prenderanno parte a incontri sulla valenza costruttiva e non ripartiva, della funzione genitoriale. Le attivita', si articoleranno in sedute plenarie sui temi legati allo stile di vita e alle dinamiche emergenti con laboratori didattico-esperienziali. Due sono le finalita' che si propone il progetto: quella educativa, con lo scopo di far acquisire una genitorialita' competente nei percorsi di crescita del bambino e quella formativa, rivolta agli operatori dei servizi per attivare gruppi di auto-mutuo-aiuto come risorsa permanente delle realta' territoriali coinvolte. Il progetto concentra il proprio intento nell'azione di riconoscimento dei pattern relazionali del sistema familiare d'origine e nella ricostruzione del rapporto trans generazionale perche' costituisca consapevolezza utile alla protezione da dinamiche disfunzionali. Questa revisione aiutera' il genitore e il proprio figlio a riconoscere e accogliere i "legami" pur liberandosi dai cosidetti 'legacci' nel processo di realizzazione delle capacita' di svincolo.
Notiziario Minori, 16 dicembre 2011