martedì 6 novembre 2012

FEDERALIMENTARE E MIUR, TORNA 
L'EDUCAZIONE AL MANGIARE QUINTA EDIZIONE,
 50 IMPRESE APERTE A 10MILA STUDENTI
Cinquanta tra le imprese piu' importanti del comparto alimentare apriranno a circa 10mila studenti delle scuola italiane, distribuite sull'intero territorio nazionale. Torna 'Apertamente - Il Gusto fa scuola'. Giunta alla sua 5a edizione, e' declinata quest'anno nel concept 'Il gusto fa scuola' e vedra' coinvolte, dal 17 al 26 novembre 2012, oltre 50 tra le piu' importanti imprese del comparto alimentare distribuite sull'intero territorio nazionale, che apriranno i loro stabilimenti a circa 10mila studenti delle scuole italiane, con l'intento di sottolineare il contributo e l'impegno quotidiano dell'industria alimentare per garantire sulle nostre tavole alimenti sani, buoni e sicuri, all'insegna della qualita' e della responsabilita'. L'iniziativa e' promossa da Federalimentare e dalle associazioni di categoria ad essa aderenti in collaborazione con il Miur ed e' patrocinata dal ministero dello Sviluppo Economico e dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Apertamente si inserisce in un percorso didattico gia' intrapreso da tempo dall'industria alimentare con le scuole. Uno studio Format Research/Federalimentare rivela che circa un terzo delle aziende alimentari italiane (32,0%) e' stato coinvolto in attivita' didattiche di educazione alimentare e quasi la meta' di queste, il 45,5%, - ha comunque accolto studenti all'interno delle proprie aziende per le stesse finalita'. Gli studenti accolti nelle aziende alimentari sono compresi in prevalenza nella fascia di eta' tra gli 11 e i 13 anni (40,0% dei casi) e fra i 14 e i 18 anni (44,3%), ma le iniziative didattiche hanno coinvolto anche bambini piu' piccoli dai 6 ai 10 anni (15,7%). "Con Apertamente- afferma Filippo Ferrua Magliani, presidente di Federalimentare- vogliamo far toccare con mano a bambini e ragazzi delle scuole italiane il nostro impegno quotidiano per trovare una sintesi sempre piu' avanzata tra il gusto, la sicurezza e la qualita' nutrizionale. Raccontare ai giovani come nasce il cibo che portiamo in tavola, le sue materie prime e la lettura dell'etichetta nutrizionale permettera' loro di compiere scelte consapevoli e salutari". 
IL PROTOCOLLO FEDERALIMENTARE-MIUR: L'iniziativa e' uno dei punti qualificanti del protocollo siglato tra Federalimentare e Miur lo scorso 25 luglio e rientra tra le azioni di educazione alimentare previste dall'accordo. Miur e Federalimentare sono infatti fermamente convinti che l'unica via per combattere il sovrappeso e l'obesita', fenomeni presenti in Italia che hanno un impatto negativo sulla salute e sulla qualita' della vita, risieda nell'educazione alimentare, abbinata ad un'adeguata attivita' fisica, da realizzare attraverso la diffusione di una corretta cultura dell'alimentazione e dello sport a partire dai docenti fino ad arrivare alle famiglie tramite i ragazzi stessi. L'industria alimentare italiana ha finanziato per oltre un milione di euro due cicli di corsi rivolti ai referenti regionali e provinciali e ai docenti delle scuole secondarie di primo grado tenuto da storici dell'alimentazione, dirigenti scolastici, dietologi, tecnologi, esperti di diritto alimentare - coinvolgendo circa 900 docenti nel primo ciclo svoltosi lo scorso gennaio e altrettanti in quello che si terra' il prossimo gennaio - l'implementazione di strumenti digitali e tecnologici a supporto della didattica - in primis il sito www.ilgustofascuola.it - e la partecipazione di migliaia di studenti alla quinta edizione di Apertamente - il gusto fa scuola. 
MIUR E FEDERALIMENTARE INSIEME PER LA RICERCA: Il protocollo prevede infine una forte interazione tra industria e mondo della ricerca, con una serie di attivita' a carico del sistema associativo e delle aziende, che ha gia' portato a un primo importante risultato nella ricerca tecnologica in campo agroalimentare. Federalimentare ha coordinato insieme a Aster (Consorzio tra Regione Emilia Romagna, Universita', Enti di ricerca, e Associazioni Imprenditoriali) la partecipazione del sistema italiano delle imprese alimentari al cofinanziamento per circa 24 milioni di euro dei 4 progetti su nutrizione, sicurezza, sostenibilita' e produzione del bando del Miur Cluster Agrifood Nazionale. Sono 77 i soggetti, tra imprese, distretti tecnologici, Universita' ed enti di ricerca, parchi scientifici e tecnologici che partecipano al Cluster attivamente. Il valore complessivo dei progetti presentati e' pari a 47,5 milioni di euro. 
 L'ERA RATATOUILLE: PICCOLI CHEF CRESCONO...QUANDO I FIGLI CUCINANO PER I GENITORI: L'iniziativa targata Miur-Federalimentare arriva al momento giusto: una ricerca di 10 anni fa rivelava che erano piu' numerosi i bambini capaci di usare un videoregistratore di quanti fossero in grado di cuocere un uovo o preparare da soli una sana merenda. Ma nell'era di smartphone e touch screen le cose sono cambiate. Dalla meta' degli anni 2000 si sta affermando, in Europa ma non solo, la tendenza a rivolgere direttamente ai bambini iniziative di cultura nutrizionale o corsi, libri e videogiochi con al centro la cucina e la gastronomia. Insomma, la Ratatuille-mania sta dando i suoi frutti e i bambini sono sempre piu' interessati a tutto cio' che ruota intorno alla cucina e alle pentole. E se il governo inglese ha coinvolto, gia' nel 2004, lo chef Jamie Olivier per promuovere la campagna "Feed me better" e l'Unione Europea ha lanciato con l'associazione di chef stellati Euro-toques il progetto EU Mini-chefs, anche in Italia, complice il moltiplicarsi di corsi di cucina per i piu' piccoli, riviste dedicate e programmi tv con protagonisti bambini tra i fornelli, ormai i ragazzi che cucinano non sono piu' una rarita'. Moda, divertimento o abitudine dettata da una societa' che cambia, secondo elaborazioni del Centro Studi Federalimentare su dati ISTAT-Gpf, 1 teenager italiano su 2 esprime il desiderio di preparare pranzo e cena. E, il piu' delle volte, lo fa. Addirittura, 1 adolescente su 10 prepara un pasto per la mamma che, complice il lavoro, non ha piu' il tempo di cucinare. 
DUE RAGAZZI SU 10 SALTANO LA PRIMA COLAZIONE: Eppure, diversi indizi mostrano che questa rivoluzione culturale e' lontana dall'essere consolidata e che serve un passaggio Secondo uno studio pan-europeo deteniamo un triste primato nell'Europa a 25: in Italia almeno 2 ragazzi su 10 (19%) tra i 6 e i 17 anni non consuma la prima colazione, il pasto piu' importante della giornata. Dato confermato da un'indagine dell'Universita' degli Studi Milano-Bicocca, condotta in Lombardia su 3000 giovani tra i 14 e i 17 anni. Che aggiunge elementi tutt'altro che incoraggianti: 1 ragazzo su 4 non consuma mai o saltuariamente frutta e verdura, salta almeno un pasto a settimana, la meta' mangia 2 o 5 volte a settimana davanti alla tv o al pc e quasi l'80% dichiara di mangiare pesce molto raramente o mai. C'e' addirittura un 30% che disconosce la dieta mediterranea, reputandola, erroneamente, una cura ricca di grassi animali o - nel 21% dei casi - una dieta "che si fa al mare, a base di pesce"... 
Notiziario Minori, 6 novembre 2012