martedì 6 novembre 2012

TECNOLOGIA E BAMBINI, BINOMIO DA
REGOLARE OSPEDALE BAMBINO GESÙ: 
REGOLE, CONSIGLI E SUGGERIMENTI 
Regole, consigli, suggerimenti per conoscere, spiegare e regolamentare il rapporto tra bambini e tecnologia secondo l'ospedale Bambino Gesu'. Televisione, computer, internet, smartphone... la tecnologia negli ultimi anni ha invaso le nostre case e ha cambiato il modo di comunicare e di relazionarsi con il prossimo soprattutto da parte di bambini e adolescenti. Il mezzo televisivo e' un supporto per i genitori, negli anni e' passato da strumento d'informazione e intrattenimento nel tempo libero, a vero e proprio educatore al punto da rappresentare spesso una "compagnia virtuale", talvolta preferita in parte o in tutto a quella reale. La televisione propone messaggi educativi, culturali e sociali e grazie al digitale terrestre ci consente di avere una finestra sul mondo. Ma puo' anche presentare insidie che interferiscono sui processi emotivi e di crescita del bambino. Una di queste insidie e' quella di trasformare il bambino in un soggetto passivo rispetto alla realta' che e' proposta in tv. La visione solitaria del programma aumenta l'isolamento intrafamiliare, l'incomunicabilita' e di conseguenza il bambino subisce il messaggio senza possibilita' di confronto con l'adulto e senza poter distinguere fra cio' che e' bene e cio' che e' male. Questa insidia ha all'origine l'assenza di tutela da parte dell'adulto, il quale spesso non provvede a regolamentare ne' le ore, ne' a scegliere i programmi adatti al bambino. Cosa fare per evitare la dipendenza da TV e le sue conseguenze? Garantire la presenza di un adulto accanto al bambino ed aiutarlo a scegliere il programma; cogliere lo stato d'animo del bambino che apprende le notizie in televisione e se e' necessario, commentarle insieme a lui; regolamentare gli orari di visione della Tv in particolari quelli serali, per facilitare l'addormentamento e il sonno; favorire il movimento, i rapporti sociali e la creativita' del minore. Anche l'uso del PC e dei prodotti mobili quali lo smartphone sono delle vere e proprie calamite per bambini e adolescenti. Essi trascorrono molte ore davanti al PC, dimenticano a volte di mangiare e, quando si riesce a spegnere lo schermo, passano allo smartphone, per connettersi ai social network. Lo smartphone per esempio e' diventato un fenomeno di massa e non e' un caso che ad oggi il 65% dei tredicenni ne possiede uno. Ma perche' la Rete esercita un potere cosi' forte su bambini e adolescenti? I ragazzi attraverso i social network ed videogiochi online, allargano la propria cerchia di contatti, cercano interazioni e confronti con i propri amici. Tentano di rafforzare l'immagine ideale che hanno di se stessi, caricando foto, video e post, ma a volte finiscono per isolarsi, perdendo la cognizione del tempo, quasi in uno stato di estraneazione da tutto. Ma quali sono i segnali di allarme a cui i genitori devono prestare attenzione perche' indicano un utilizzo smodato e anomalo della Rete da parte dei ragazzi? Eccone alcuni: sembra incapace di staccarsi da Internet. Se costretto a smettere si innervosisce o mostra forti reazioni di sofferenza e insofferenza. Quando non puo' collegarsi manifesta apatia, depressione, irritabilita', stanchezza, malessere psicologico generale. Nega di passare troppo tempo su Internet, anzi si lamenta di non passarne abbastanza. Ma, si legge, non tutto e' da demonizzare: La tecnologia e le novita' che porta con se' sono in sintonia con i bisogni di cambiamento e di innovazione degli adolescenti e ci sono molti ragazzi che si avvicinano al mondo del software con spirito critico e capacita' innovative. I genitori pertanto non devono vietare l'uso del PC e/o prodotti mobili ma incentivarne l'uso finalizzato alla conoscenza. È invece consigliabile: un attento sistema di controllo da parte dei genitori condiviso con i ragazzi che consentirebbe l'uso della rete senza che questi ultimi vengano risucchiati dal vortice a volte inquietante di internet. 
Notiziario Minori, 6 novembre 2012