sabato 27 novembre 2010

"O BEVI O GUIDI": IN MACCHINA SENZA ALCOL
AL VIA LA SECONDA CAMPAGNA 
DI SENSIBILIZZAZIONE ASSOBIRRA-UNASCA
Nel nostro Paese ogni anno quasi 6.000 incidenti hanno come unica causa l'abuso di alcol e almeno un incidente su 3 avrebbe tra le cause scatenanti proprio l'assunzione di alcolici. In quest'ottica si inseriscono le nuove norme introdotte dal Codice della strada nel 2010, che hanno stabilito l'obbligo di guida "a tasso alcolemico zero" per i conducenti professionali, i neo-patentati con meno di 3 anni di esperienza e i giovani inferiori a 21 anni: un provvedimento che si stima possa interessare oltre 3,5 milioni di italiani.
Le nuove norme sposano appieno la filosofia della campagna "O bevi O guidi", che gia' nel 2009 nasceva con l'intento di sensibilizzare i guidatori - e in particolare i piu' giovani - a rinunciare del tutto all'alcol quando ci si mette alla guida.
In appena 6 mesi sono stati raggiunti e sensibilizzati oltre 200 mila neopatentati: ovvero il 40% di quanti hanno preso la patente in quel periodo. E la speranza e' che anche questa iniziativa abbia contribuito a un incoraggiante risultato documentato dai dati della Polizia stradale: nei primi 10 mesi del 2010, le contravvenzioni per guida sotto l'influenza dell'alcol sono diminuite, del -9,8%.
La campagna "O bevi O guidi", dunque, torna con una seconda edizione, presentata a Roma. Dopo aver contribuito all'inserimento nei quiz d'esame dal 3 gennaio 2011 di alcune domande dedicate al tema alcol e guida, l'iniziativa firmata AssoBirra (Associazione degli industriali della birra e del malto) e Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi consulenza automobilistica), quest'anno si svolgera' in 3.000 autoscuole e anche nei piu' rappresentativi atenei italiani.
Il suo messaggio di responsabilita', cosi', si rivolge oggi anche ai giovani che hanno preso la patente da meno di tre anni e che sono interessati dal provvedimento della guida a "tasso alcolemico zero".
Secondo una ricerca Makno-AssoBirra condotta quest'anno su un campione di 1.500 maggiorenni rappresentativi della popolazione italiana, 13 milioni di guidatori, piu' di uno su 3 afferma di stare attento a quanto beve, ma senza rinunciare del tutto all'alcol prima di mettersi alla guida.
"Rimanere al di sotto del limite di legge- dichiara Piero Perron, presidente di AssoBirra- non vuol dire essere esenti da rischi, tanto che gli studi scientifici in materia dimostrano che, anche assumendo un quantitativo di alcol inferiore al limite legale di 0,5 g/l, il rischio di incidente aumenta comunque del 40% rispetto a quando si guida da sobri. Secondo AssoBirra l'unico modo efficace di eliminare il rischio per la propria incolumita' e' quello di non bere prima di mettersi alla guida".
La seconda edizione di "O bevi o guidi", da gennaio a marzo 2011, coinvolgera' 9 tra gli atenei piu' rappresentativi distribuiti dal Nord al Sud Italia (mentre da gennaio a giugno 2011 saranno organizzati nelle autoscuole dei moduli formativi sugli effetti dell'alcol e sulle nuove regole previste dal codice della strada).
Gli atenei coinvolti saranno quelli di di Torino, La Sapienza di Roma, l'Universita' degli studi Perugia, la Federico II di Napoli, l'Universita' degli Studi di Firenze, l'Universita' Aldo Moro di Bari, l'Universita' degli studi di Palermo e quella di Padova, l'Universita' degli studi di Bergamo diventeranno, per qualche giorno, una scuola guida all'aria aperta, con addetti Unasca che spiegheranno ai neo-patentati le novita' del nuovo Codice della strada.
Inoltre, verranno consegnati 10.000 alcol-test per l'auto-misurazione del grado alcolemico nel sangue, uno strumento semplice da usare ma anche indispensabile a garantire la totale assenza di alcol prima della guida e 20.000 leaflet che lanciano il messaggio della campagna.
Notiziario Minori, 27 novembre 2010