venerdì 18 febbraio 2011

CNR: CONTRO L'ASMA ELIMINARE I FATTORI 
DI RISCHIO  FUMO,  SMOG E MUFFE SU TUTTO
I fattori di rischio ambientale - smog, fumo, muffe - incidono fino al 40% nelle patologie respiratorie. È quanto emerge da un'indagine epidemiologica realizzata dall'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-Cnr) sulla base di un finanziamento erogato da Arpa Sicilia, appena pubblicata sulla rivista scientifica Pediatric Allergy and Immunology. Nella ricerca, che e' stata condotta su 2.150 studenti di scuole medie secondarie di primo grado di Palermo, di eta' compresa fra 11 e 14 anni, e' emerso che "quasi un ragazzo palermitano su quattro soffre di rinite allergica e congiuntivite e oltre un terzo di allergie. 56 su cento dichiarano di essere esposti al fumo domestico, il 21,1% lamenta l'intenso traffico pesante attorno alla propria abitazione e il 15% dichiara la presenza di muffe o umidita' nella propria camera da letto". L'indagine indica come percentuali fino al 41% delle patologie respiratorie siano attribuibili ai fattori ambientali.
"La presenza di traffico intenso intorno alla propria abitazione - specifica Giovanni Viegi, direttore dell'Ibim-Cnr - e' risultato fattore di rischio significativo in particolare per asma corrente, rinocongiuntivite e ridotta funzione respiratoria rispetto a chi non riferiva traffico vicino casa".
"Dai dati - afferma il Cnr - e' stato possibile calcolare il Par (population attributable risk - rischio attribuibile di popolazione), ovvero la proporzione di una malattia dovuta all'esposizione a fattori di rischio e che potrebbe essere dunque eliminata se tale esposizione fosse evitata. Il Par complessivamente dovuto a fattori ambientali evitabili, come esposizione a fumo di sigaretta, presenza di umidita' o muffe nell'ambito domestico ed esposizione a traffico veicolare pesante attorno alla propria abitazione, e' risultato del 40,8% per l'asma corrente, del 33,6% per la rinocongiuntivite e del 14,1% per la ridotta funzione respiratoria". "Un risultato - spiega Viegi - che dimostra quanto la prevenzione sanitaria ed ambientale per la salute dei bambini e degli adolescenti sia importante e possa consentire enormi risparmi in termini di spesa, sia per i farmaci sia per l'accesso ai servizi sanitari".
Notiziario Minori, 18 febbraio 2011