martedì 1 marzo 2011

ANTIBIOTICI, I PEDIATRI: "L'USO SIA PIÙ CORRETTO" I 
CINQUE CONSIGLI DEGLI ESPERTI E RIVOLTI AI GENITORI
La Societa' italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), nell'ambito della campagna per il corretto uso degli antibiotici promossa dal ministero della Salute, insieme all'Istituto Superiore di Sanita' (ISS) e all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), invita ad un uso piu' consapevole degli antibiotici nei bambini, attraverso alcuni semplici consigli rivolti ai genitori.
"L'uso indiscriminato di antibiotici conduce allo sviluppo del fenomeno dell'antibioticoresistenza- spiega Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps- vale a dire che, ogni qualvolta viene utilizzato un farmaco antibiotico, puo' accadere che si selezionino dei batteri resistenti al farmaco stesso. Cio' provoca, molto spesso, una probabile ricaduta dell'infezione nel bambino, questa volta piu' difficile da trattare, perche' i batteri sono diventati resistenti all'attacco dell'antibiotico".
L'Italia, secondo una recente indagine ministeriale, e' tra i Paesi dell'Unione Europea a piu' alto consumo di antibiotici e a piu' alto tasso di antibioticoresistenza. L'uso eccessivo di antibiotici, come indicato dalla campagna promossa dalle piu' importanti istituzioni sanitarie, provoca numerosi danni alla salute dei cittadini e comporta un ingente spreco di denaro pubblico.
Per tutelare le prime fasce d'eta', la Sipps esprime alcuni consigli utili per un giusto impiego degli antibiotici.
"Innanzitutto, prima di somministrare qualsiasi farmaco- spiegano gli esperti- bisogna sempre rivolgersi al pediatra, l'unico in grado di porre una precisa diagnosi della patologia presentata dal bambino. Inoltre, gli antibiotici non vanno utilizzati in caso di raffreddore o influenza, ma solo se il bambino presenta infezioni di origine batterica". In particolare, come sottolinea Susanna Esposito, segretaria Sipps, "nelle infezioni virali, quali l'influenza di cui si parla tanto in questo periodo, gli antibiotici non sono utili e possono soltanto favorire il rischio di comparsa di infezioni causate da batteri resistenti all'antibiotico somministrato. Per aiutare il bambino a sentirsi meglio, e' invece opportuno utilizzare farmaci che alleviano i sintomi e lasciare che la malattia faccia il suo corso". Il terzo consiglio della Sipps va a sfatare la convinzione di molti genitori, secondo cui la presenza di muco giallo o verde nelle secrezioni nasali significherebbe la presenza di un'infezione batterica: "anche in questo caso- aggiungono i pediatri- l'antibiotico non va somministrato".
Infine, una volta iniziata la terapia antibiotica, "e' importante somministrare tutte le dosi giornaliere- raccomandano gli esperti- per il periodo di tempo indicato dal pediatra e una volta terminata la terapia, bisogna gettare gli antibiotici scaduti o che sono gia' stati aperti e utilizzati per un'infezione precedente".
Notiziario Minori, 1 marzo 2011