venerdì 11 marzo 2011

GARIBALDI, FALCONE... L'ITALIA DEGLI STUDENTI
STRANIERI SONDAGGIO FRA I 16-18ENNI NEL
NOSTRO PAESE CON INTERCULTURA
Il 74% di loro e' a conoscenza delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unita' d'Italia, il 54% conosce 'Fratelli d'Italia' e il 30% identifica per antonomasia Giuseppe Garibaldi con il nostro Risorgimento. E' l'esercito di studenti stranieri, dai 16 ai 18 anni, accolti gratuitamente da una famiglia italiana, che studiano nel nostro Paese grazie ad Intercultura, la onlus che dal 1955 promuove i programmi di studio all'estero in oltre 60 paesi. Quest'anno, ospiti nei 135 Centri locali gestiti dai volontari dell'associazione, sono quasi 800 ragazzi. Un novantina di loro hanno risposto a un questionario sulla loro esperienza di studio e di vita in Italia. Con una serie di quesiti dedicati anche ai festeggiamenti dell'Italia Unita. 17 MARZO, UNA FESTA CONOSCIUTA - Il 74% degli intervistati sa dell'appuntamento del 17 marzo, il 26% lo ignora. I piu' hanno saputo della festa (39% dei casi) dalla famiglia ospitante, il 26% dai mezzi d'informazione (giornali e tv) e il 10% dalla scuola. "Questo dato e' la conferma- spiega Raffaele Pirola, responsabile della comunicazione di Intercultura- del ruolo centrale che la famiglia ospitante riveste nella formazione di questi ragazzi".
L'EROE DEL RISORGIMENTO? GARIBALDI... MA ANCHE FALCONE - Chi e' l'eroe del Risorgimento? Quasi uno studente straniero su 3 indica Giuseppe Garibaldi, perche' e' l'eroe dei due mondi. Il 3,5% dei ragazzi vota invece per Giuseppe Mazzini, mentre il 2,5% ricorda Cavour o Vittorio Emanuele II. C'e' anche chi si confonde con il Rinascimento (e cita Leonardo, Machiavelli, Brunelleschi, Michelangelo) e chi mette fra gli eori dell'Italia Unita, non per errore storico ma per rilievo simbolico, il giudice Falcone.
Infine ben il 54% degli studenti conosce l'inno di Mameli e sa citarne almeno la prima strofa. ITALIANI: UNITI SÌ, MA SEPARATI IN CASA - L'Italia e' si' una sola nazione, ma resta nettamente separata tra Nord e Sud: e' la percezione della stragrande maggioranza (il 76,5%) degli studenti stranieri che stanno trascorrendo un anno nostro paese con Intercultura. La differenza e' talmente marcata che ben 1 su 4 di questi studenti (75%) dice di sentirsi un cittadino del Nord, del Centro o del Sud a seconda di dove risiede. Solo il 24% afferma di considerarsi un cittadino italiano. Le differenze tra settentrione e meridione si cristallizzano nei soliti luoghi comuni: i ritmi frenetici, la freddezza, il lavoro e la ricchezza concentrati al Nord messi in antitesi alla tranquillita' e al calore delle persone del Sud. Ma i ragazzi vanno oltre: interrogati sugli elementi di unione sanno indicare non solo quelli scontati (la passione per il calcio, il patrimonio artistico e culturale, la lingua, l'amore per il cibo), ma anche e soprattutto i buoni sentimenti che scaturiscono dal cuore degli italiani, come il forte senso della famiglia e la solidarieta'.
TRA STEREOTIPI E SCOPERTE, L'ITALIA VISTA CON OCCHI STRANIERI - Credevano di trovare la mafia e invece hanno scoperto Roberto Saviano. Giunti in Italia con una valigia piena di pregiudizi sugli aspetti negativi della nostra nazione che identificavano con la mafia, la criminalita', il rumore, la sporcizia, il razzismo, la disorganizzazione, la superficialita', il maschilismo, gli studenti stranieri si rendono ora conto che l'Italia non e' solo cosi'. Dopo i loro primi 5-6 mesi di permanenza dimostrano di essere in grado di elaborare una propria personale percezione del nostro Paese che viene identificato con l'universo familiare che li ospita in tutta la sua solarita'.
Infine alla domanda sul loro scrittore italiano preferito, la maggior parte risponde Dante (39%), Manzoni (7%) o Boccaccio, ma uno su cinque stupisce citando da Saviano a Umberto Eco, intellettuali di riferimento della societa' civile. Amatissimi sono anche Roberto Benigni e Fabrizio De Andre'.
Notiziario Minori, 11 marzo 2011