venerdì 13 maggio 2011

EUROBAROMETRO: GIOVANI NON LASCIANO 
ITALIA PER LAVORARE ULTIMI IN EUROPA PER 
VOLONTARIATO, E MOLTI VANNO A VOTARE
Solo il 38% dei giovani italiani e' disposto a recarsi altrove, a spostarsi in un altro paese europeo, per lavorare. È quanto emerge dall'ultima indagine condotta da Eurobarometro, il servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell'opinione pubblica negli stati membri. L'indagine e' ovviamente condotta su tutti i giovani europei, oltre la meta' dei quali (il 53%) e' pronta a lasciare il proprio paese natale. Nel particolare, il 24% e' disponibile per un periodo limitato, il 14% a lungo.
Tornando all'Italia, un altro passaggio dell'indagine riguarda quei giovani che hanno ricevuto prestiti o borse di studio nazionali o regionali per finanziare il loro periodo all'estero.
Nel caso dell'Italia, quelli che si sono avvalsi di questo strumento sono il 14%. Ma i giovani italiani sono in linea con quelli del resto d'Europa per quello che riguarda l'iscrizione ad una qualsiasi organizzazione, che sia una associazione sportiva, a un club giovanile o a una organizzazione culturale. In Europa, infatti, si parla di una media del 46%, nel particolare dell'Italia la percentuale sale al 48%. Appena sotto la media, invece, il dato relativo alla porzione di giovani "che hanno trascorso un periodo all'estero per ricevere una formazione o un'istruzione". In Europa si arriva al 14%, in Italia non si va oltre il 12%. Ma i giovani italiani sono gli ultimi in Europa in quanto a volontariato. Se circa un quarto di quelli del Vecchio Continente, il 24%, ha affermato di aver partecipato a una attivita' organizzata di volontariato nei 12 mesi precedenti l'indagine, conferma di averlo fatto appena il 13% degli italiani ovvero il dato piu' basso tra tutti i paesi. Decisamente piu' alto il dato relativo alla partecipazione dei giovani alle elezioni politiche: in media in Europa ha risposto positivamente il 79%, in Italia il dato raggiunge il 71%.
Spiega Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventu': "L'indagine mette in evidenza l'interesse dei giovani a lavorare all'estero. Questa e' una buona notizia per l'Europa! Sfortunatamente pero' questo loro desiderio si scontra con troppi ostacoli. È necessario facilitare lo studio, la formazione e il lavoro dei giovani all'estero e sensibilizzarli in merito ai contributi finanziari disponibili attraverso i programmi dell'Ue, come Erasmus, che possono dar loro un primo assaggio della vita fuori dal proprio paese. Due delle principali sfide cui ci troviamo confrontati oggi sono la disoccupazione giovanile e la bassa crescita economica: una maggiore mobilita' degli studenti e dei lavoratori contribuisce alla soluzione del problema".
Notiziario Minori,13 maggio 2011