venerdì 13 maggio 2011

SE MAMMA E PAPÀ FUMANO SALGONO I LIVELLI  DI 
NICOTINA I RISULTATI DI UNO STUDIO SPAGNOLO
Dormire in camera con genitori fumatori non e' consigliabile. Ne qualcosa i bambini che mostrano livelli di nicotina nel sangue tre volte superiori rispetto a quelli che dormono in un'altra stanza. È il cosiddetto 'fumo di terza mano', uno step successivo al fumo passivo, quello cioe' che rimane sugli abiti o sulla pelle dei genitori e che viene cosi' trasmesso ai neonati.
Questi i dati emersi in uno studio condotto da un gruppo di ricercatori catalani pubblicato sulla rivista Bmc Public Health, i cui risultati sono in corso di analisi. Il team, guidato dal professor Ortega, ha voluto sondare il Bibe, Breve intervento sui neonati, un protocollo studiato per i genitori fumatori al fine di ridurre i danni ai neonati prodotti dal fumo passivo. Danni che nei piccoli possono causare asma, crescita rallentata dei polmoni, problemi respiratori e in certi casi persino la morte.
Per questo sono stati presi in esame un gruppo di controllo e un gruppo sperimentale composto da padri e madri di bambini fino ai 18 mesi di eta', con almeno un genitore fumatore. Ai genitori e' stata fatta un'intervista, mentre a circa 250 neonati e' stato prelevato un campione di capello all'inizio dello studio e successivamente dopo 3 e dopo 6 mesi per determinare il livello di nicotina nei piccoli.
Dal confronto tra le analisi del capello e le dichiarazioni rilasciate dai genitori e' emersa una larga corrispondenza. Il 73% degli adulti affermava di fumare in casa e l'83% delle analisi del capello dei neonati mostravano alti livelli di nicotina. Durante lo studio, al gruppo sperimentale viene proposto un breve percorso educativo per i genitori che consiste in una serie di consigli mirati che insegnano loro come evitare situazioni di fumo passivo per i bimbi e i danni ad esso correlati. La presenza di nicotina nei capelli ha permesso di capire che, anche comportamenti apparentemente protettivi nei confronti del bambino, come fumare alla finestra o cambiare aria alle stanze, non serviva ad eliminare le sostanze nocive.
Secondo gli esperti, infatti, l'unica alternativa possibile e' quella di fumare fuori casa. Gli stessi stanno lavorando all'individuazione dei fattori che maggiormente influiscono sul bambino esposto al fumo passivo per fornire uno strumento in piu' ai pediatri.
Notiziario Minori,13 maggio 2011