venerdì 22 ottobre 2010

INTERNET: IL 12% DEI RAGAZZI NE RESTA TURBATO
RICERCA "EU KIDS ONLINE". IL WEB PUÒ NASCONDERE INSIDIE

Il 12% dei ragazzi italiani dai 9 ai 16 anni dichiara di essere rimasto turbato o infastidito da qualcosa visto in internet, ma in due casi su tre i genitori non lo sanno. È quanto emerge dalla ricerca "Eu kids online", promossa dalla London school of economics di Londra, che ha coinvolto 23.000 ragazzi in 25 Paesi europei e consultabile da oggi su www.eukidsonline.net. Per l'Italia, lo studio e' stato condotto dall'Osservatorio sulla comunicazione dell'Universita' Cattolica di Milano.
Il web puo' nascondere insidie. Il 29% dei ragazzi europei intervistati, dichiara di essere entrato in contatto con persone sconosciute, ma in Italia sono un po' meno: e' capitato all'11% di chi usa social network, al 17% di chi gioca on line, al 6% di chi usa mail. C'e' chi poi si spinge anche ad incontrare lo sconosciuto: e' capitato all'8% dei ragazzi europei e al 3% degli italiani. Anche di questo spesso i genitori sono all'oscuro: ben il 61% non sa nulla.
Sonia Livingstone, fra le autrici del rapporto, e docente di Media e comunicazione alla London school of economics, commenta: "I ragazzi comincino a usare internet sempre prima e lo usino sempre piu' spesso. Internet e' ormai parte integrante della vita dei giovani in tutti i paesi europei, e i ragazzi svolgono molte attivita' online, spesso vantaggiose come l'uso di internet per i compiti, per guardare video e comunicare con gli amici nei servizi di messaggistica istantanea. È importante bilanciare i rischi con le numerose opportunita' della rete".
Un capitolo della ricerca e' dedicato ai contenuti pericolosi delle pagine web: un ragazzo italiano su 10 ha visto pagine che incitano alla violenza (12% in Europa), mentre il 7,5% e' finito su siti che inneggiano all'anoressia, il 6% al consumo di stupefacenti e il 2,5% al suicidio. Nella rete i ragazzi si imbattono anche in immagini pornografiche: e' successo al 7% degli italiani (14% tra gli europei) e un terzo ha riferito di esserne rimasto infastidito. Circa la meta' di loro ne ha parlato con un amico e il 18% con i genitori. Il bullismo on line non e' ancora diffuso. Solo il 2% degli italiani (il 5% in Europa) dice di aver ricevuto messaggi offensivi e il 3% ammette invece di averne inviati.
Notiziario Minori 22 ottobre 2010