venerdì 22 aprile 2011

BARBIE SU SEDIA A ROTELLE: CAMPAGNA CHOC A
FUCECCHIO "LA DISABILITA' PUO' COLPIRE CHIUNQUE"
Una barbie seduta su una sedia a rotelle. Accanto la scritta: "Tutti possiamo diventare disabili, ma ognuno di noi puo' aiutare". E' il cartellone pubblicitario comparso in piazza Montanelli a Fucecchio (Fi) e promosso dalla fondazione 'I Care'. I pannelli, come riporta questa mattina Il Tirreno, sono quattro, legati tra loro in cerchio. Su ogni pannello e' raffigurata una Barbie: nel primo si fa pettinare i capelli, nel secondo indossa le vesti di ballerina, nel terzo quelle di tennista; in tutti e tre i casi e' accompagnata dalla scritta "Un giorno della mia vita. Yes I Care". Nel quarto cartellone Barbie diventa disabile e viene ritratta seduta su una sedia a rotelle.
Qui lo slogan cambia: "Tutti i giorni della mia vita".
"Con questa campagna choc - ha spiegato Lorenzo Calucci, presidente della fondazione 'I Care' - vogliamo dimostrare che la disabilita' puo' colpire ognuno di noi e, inoltre, vogliamo far capire alla gente che si deve guardare aldila' delle apparenze, aldila' dell'estetica, ed e' opportuno giudicare una persona nella sua interezza". In fondo al manifesto che ritirare la Barbie sulla sedia a rotelle c'e' scritto: "Disabili, non diversi".
"La parola diversamente abile -ha sottolineto Calducci- e' un'ipocrisia che non ci piace, i disabili sono disabili punto e basta". "Abbiamo scelto la Barbie come soggetto - ha aggiunto il presidente della fondazione - perche' e' ritenuta l'icona della bellezza, una figura quasi inviolabile che attira maggiormente l'attenzione, soprattutto se messa su una sedia a rotelle". Nei prossimi giorni, i pannelli saranno spostati anche nelle frazioni limitrofe a Fucecchio. La fondazione 'I care' persegue finalita' di solidarieta' sociale e svolge la propria attivita' nel settore della tutela dei diritti civili. Si e' costituita nel 2004, grazie alla volonta' e al contributo dei soci fondatori, ottenendo il riconoscimento di onlus. "Nei prossimi tre anni - ha spiegato Calucci - intendiamo portare avanti numerosi progetti sulla disabilita', ognuno dei quali anticipato da una grande campagna comunicativa choc come quella della Barbie".
Notiziario Minori, 22 aprile 2011